Incessanti le operazioni della Polizia per il contrasto allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti volute dal questore di Ancona Oreste Capocasa.

Negli ultimi giorni il bilancio vede un arresto e tre segnalazioni. 

Il primo è avvenuto nella stazione ferroviaria a carico di un nigeriano 34enne residente a Roma da parte di agenti in borghese. È il frutto di un’indagine protrattasi per un mese e pare che si tratti di un soggetto centrale nella rete di spaccio anche nel territorio fabrianese. È stato fermato mentre scendeva dal treno e perquisito e addosso, nel giubbino, aveva nove involucri contenenti oltre due etti di marjiuana. Ieri il tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di firma nel comune di residenza del nigeriano.

Nei guai poi è finito anche un 35enne di Sassoferrato denunciato dalla polizia perché aveva 55 grammi di hashish e tre sono le persone segnalate, tutte del territorio, come assuntori.

G.G.

Si chiudono le porte del punto nascite di Fabriano e entro la serata di oggi le ultime mamme che hanno partorito lì saranno dimesse. Ma potrebbe ancora non essere tutto perduto dato che ieri è stato depositato al Tar delle Marche un ricorso per chiedere la sospensiva alla chiusura. La struttura infatti rimarrà comunque intatta finché i giudici amministrativi non si saranno pronunciati e finché i sindaci del fabrianese, insieme al governatore Luca Ceriscioli non avranno incontrato il ministro alla salute Giulia Grillo. 

“La Regione - dice il sindaco Gabriele Sanatarelli - sostiene di aver fatto tutto il possibile per salvare il Punto Nascita. Ovviamente io rimango della mia idea e cioè che si poteva fare molto di più soprattutto in passato nella ricerca di pediatri, cosa che ci avrebbe posto in una condizione del tutto diversa nei confronti del Comitato Percorso Nascita. La paura espressa dalla Regione rimane quella di vedersi ridotti i trasferimenti dello Stato per la sanità di una cifra che potrebbe andare dai 30 ai 60 milioni di euro. La notizia positiva, che dovremo sfruttare in tutti i modi, è che il tempo a disposizione per provare a percorrere altre strade non scade il 20 febbraio”.

Se la Regione ha alzato bandiera bianca, arrendendosi peraltro a parametri stabiliti dall’allora ministro Beatrice Lorenzin e applicati dalla stessa Regione, per quanto si possa dar colpa alla Grillo, il sindaco Gabrielli annuncia di non arrendersi. E ieri ha presentato il ricorso: “Abbiamo raccolto tutti i documenti necessari per consentire all’avvocato incaricato di ricostruire l’intera vicenda e di dimostrare come sia impensabile e irresponsabile condannare le mamme del nostro intero territorio a viaggi della speranza nei quali ci si mette nelle mani del destino. Una volta depositato - prosegue - e avviato l’iter chiederemo agli altri comuni di intervenire ad adiuvandum per dare forza all’azione”. Poi, sempre nella giornata di ieri Santarelli ha scritto a Regione e Ministero per considerare la “Sospensione di termini in materia di Sanità”, che prevederebbe che il “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera" non si applichi nei Comuni del cratere, se interviene il parere favorevole del Tavolo di Monitoraggio.

g.g.

Il comitato Indecente 76 che conta già l'adesione di 300 persone, ha presentato un esposto-denuncia motivato da questioni di sicurezza per lo stop prolungato dei lavori del maxi-lotto n. 2 del progetto Quadrilatero, raddoppio della SS76 e completamento della Pedemontana Fabriano-Muccia. Il documento è depositato da ieri alle Procure di Ancona, Perugia e Roma, oltre a essere stato inoltrato per conoscenza ad Astaldi, Quadrilatero, Anas, Regioni Marche e Umbria. Redatto dallo studio legale Carmenati, oltre a evidenziare il "ritardo inammissibile" nei lavori nella tratta Fossato di Vico-Serra San Quirico che sta mettendo a rischio l'attività di decine di aziende creditrici, l'esposto indica i rischi potenziali per la sicurezza stradale rappresentati da "vie di fuga limitate, percorso a zig-zag tra una galleria e l'altra, piazzole di sosta solo su un lato, mancanza di percorsi alternativi adeguati in caso di eventi sismici e/o meteorologici". “Noi denunciamo i rischi quotidiani potenziali per la sicurezza di una strada che è stata aperta agli utenti in maniera provvisoria, così come sono provvisorie anche parte delle uscite"- scrivono i componenti del comitato- " Non dimentichiamo il tipo di territorio in cui viviamo, i rischi legati ai terremoti e tutti quelli collegati al maltempo. Dobbiamo anche considerare il percorso di alcune gallerie che, a singola canna, in caso di incidente potrebbero provocare rischi per la sicurezza immani”. "Nell’esposto vengono citati i continui “salti” di carreggiata che potrebbero non rispondere ai requisiti di sicurezza previsti dal codice della strada per questa categoria di strada. Un'accelerazione giudiziaria  e una via legale  quella scelta dal comitato Indecente 76, scartando l’ipotesi di manifestazioni con auto a passo d’uomo lungo la strada, o la ratio più estrema di blocchi stradali. 

Il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, ha invitato il ministro Toninelli a visitare il cantiere, definendo la presenza del ministro necessaria, per far comprendere la criticità della viabilità locale, in modo da sollecitare l’intervento del governo centrale.

Aveva nascosto dell’ hascisc nel borsello ma lo ha dimenticato sul treno. Denunciato un italiano di 49 anni . Il fatto è accaduto il giorno dell’Epifania. L’uomo, si è rivolto alla Polizia Ferroviaria di Fabriano, chiedendo aiuto per recuperare il proprio borsello lasciato sul vagone dal quale era appena sceso provenendo da Roma. Gli agenti hanno contattato il capo treno che, trovato l’oggetto lo ha consegnato agli operatori della Polfer di Ancona. Quest’ultimi, però, nell’eseguire alcuni controlli a titolo precauzionale hanno notato all’interno del borsello un involucro contenente circa un etto di hashish. Presentatosi per ritirare il bagaglio dimenticato, il 49enne non ha potuto negare l’evidenza dei fatti ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona. Lo stesso giorno gli agenti della Polizia ferroviaria di Fabriano, notato un uomo all’interno dei locali della biglietteria e verificate le sue generalità, hanno appurato trattarsi di un 33enne nigeriano domiciliato a Macerata sul quale pendeva un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Macerata, per fatti riconducibili a reati commessi in materia di stupefacenti. Il giovane è stato arrestato e condotto nella casa circondariale di Montacuto (An) a disposizione dell’Autorità giudiziaria

Con la neve che ha imbiancato tutto l’alto maceratese dalla serata di domenica e fino a ieri pomeriggio, con black out, alberi caduti e incidenti, di certo non sono mancate le difficoltà nemmeno per il trasporto pubblico locale su gomma. 

Gli autisti della Contram hanno dovuto fare un super lavoro per garantire le corse e i minori ritardi possibili: “La situazione era critica inizialmente - racconta l’autista Andrea Brandi - ma poi col trascorrere delle ore è andata via via migliorando e tutto sommato siamo riusciti a rientrare nei tempi di percorrenza. Alzataccia per montare le catene ai mezzi ma questo è il nostro lavoro e non possiamo fare finta di nulla quando c’è l’allerta meteo”.

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A delineare la situazione sulle principale arterie e i collegamenti con Camerino, Macerata e San Severino è stato il presidente Contram Stefano Belardinelli: “Nella zona montana la neve ha coperto le strade e certamente la chiusura o la sospensione di alcuni tratti ferroviari ha richiesto il nostro intervento con autobus sostitutivi. Questo ovviamente mette in difficoltà l’utenza che è costretta a cambiare mezzi. A Macerata - aggiunge - al terminal di piazza Pizzarello abbiamo costantemente monitorato lo stato del piazzale. I mezzi sono usciti senza problemi anche dalle maggiori sedi che sono Corridonia, Treia, Fabriano e anche Camerino. Abbiamo garantito le corse per Roma che anno viaggiato regolarmente. Mi ritengo abbastanza soddisfatto - conclude - e ringrazio tutti gli operatori della Contram che hanno dimostrato ancora una volta come l’autobus funzioni in ogni condizione e sia vicino alle esigenze delle persone”.

g.g.

Il Coordinamento per la salvaguardia del punto nascita dell’Ospedale “E. Profili” di Fabriano, interviene dopo la diffusione della decisione, annunciata dal presidente della Commissione regionale Sanità Fabrizio Volpini, di congelare le delibere con cui l’Asur prevede la soppressione dell’utic di cardiologia dell’ospedale di Senigallia.

Volpini ha infatti annunciato che le due delibere sono state sospese per poter rivedere alcune decisioni. In particolar modo si ricorda che, in base alla legge nazionale, ci sono due utic per 3 ospedali (Senigallia, Jesi e Fabriano) e, ha dichiarato Volpini, a decidere a chi andranno le due utic saranno i reali volumi di lavoro dei rispettivi reparti di cardiologia.

Come Coordinamento che cerca di tutelare la salvaguardia dell’intero ospedale - si legge nel comunicato- questo cambio di rotta improvviso, dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Marche a pochi giorni dal ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco in cui, ricordiamo, si rassicurava la salvaguardia dell’Ospedale “Profili” come struttura di I livello, ci preoccupa e non poco.

Da quanto emerso dalle dichiarazioni di Fabrizio Volpini e Carlo Girolametti (assessore del comune di Senigallia alla sanità) c’è la chiara volontà di andare in controtendenza rispetto a scelte politiche che, negli anni precedenti, avrebbero favorito Fabriano. Sostanzialmente si riporta il tutto, esattamente come successo per il punto nascita a fine 2015, ad un piano prettamente politico, senza la volontà di tutelare la salute dei cittadini.

Anche in merito alla questione del punto nascita si ricorda che Senigallia è in possesso di un punto nascita con parto analgesia, cosa che attualmente a Fabriano non è garantita. A tal proposito il direttore dell’area vasta 2 Maurizio Bevilacqua ha dichiarato che i medici non ci sono non perché l’area vasta non ne vuole assumere ma perché non si trovano certe specializzazioni. In risposta ci sentiamo di dire che se l’azienda ospedaliera continua a proporre per Fabriano dei contratti svantaggiosi ci sembra ovvio che il personale medico opti per altre sedi di lavoro.

In sostanza- continua il comunicato- noi membri del Coordinamento, assieme ai cittadini e anche agli operatori ospedalieri, ci chiediamo quando e, soprattutto, se le parole del presidente Ceriscioli diventeranno mai realtà, viste le carenze che il nostro Ospedale continua ad avere e visti i cambi di rotta dell’azienda ospedaliera rispetto ad altre strutture.

Per questo il Coordinamento va avanti nel suo percorso di monitoraggio, continuando ad essere un punto di riferimento e di ascolto sia per i pazienti che per gli operatori sanitari, attraverso i quali capire quali sono gli effettivi bisogni che l’Ospedale Profili ha per poter continuare a svolgere il suo lavoro come struttura di primo livello. Anche per questo i membri del Coordinamento incontreranno presto il neoeletto sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, con cui sarà concordata una strategia per proseguire questo percorso di sorveglianza e tutela dei servizi del nostro Ospedale.

 

Coordinamento cittadino per la salvaguardia del punto nascita

Sabato 8 aprile al Palasport di Fabriano si terrà un grande evento all'insegna della solidarietà, organizzato dalla Eventi Live con il patrocinio del Comune di Fabriano e la collaborazione delle imprese subappaltatrici che lavorano nel maxi lotto che sta realizzando Astaldi spa per conto della Quadrilatero spa, al fine di raccogliere fondi per i bambini delle zone colpite dal sisma del centro Italia.

L'evento con ingresso libero ad offerta, inizierà alle ore 16,00 con l'apertura della Città dei Bambini, un parco giochi allestito all'esterno del palasport, con gonfiabili e animazione per bambini di ogni età.

Dalle ore 16.00 apriranno anche gli stands eno-grastronomici, che resteranno in funzione per tutta la serata.

Alle 19.00, salirà sul palco il primo grande ospite: direttamente da Tale e Quale Show di Rai1, il noto comico di Zelig GABRIELE CIRILLI, coinvolgerà il pubblico con sketch e battute

Alle 21.00 The Marciavant's, l'originale band romana, introdurrà con propri inediti il concerto de I NOMADI con il nuovo tour "Come potete giudicar" una storia che continua da oltre 50 anni!

Protagonisti sul palco: Beppe Carletti (tastiere/keyboard) Cico Falzone (chitarre/guitar) Daniele Campani (batteria/drums) Massimo Vecchi (basso e voci/bass and vocals) Sergio Reggioli (violino, percussioni

Insieme per la Siria.

 

Da più di cinque anni la Siria è martoriata dalla guerra e, come ci ricorda Gino

Strada, le vittime di tutti i conflitti sono sempre e soprattutto i civili. I media

europei dedicano spazio al drammatico destino dei rifugiati dalla Siria nel

nostro continente, ma poco o niente si sa delle condizioni in cui versano i

siriani che vivono ancora all'interno del proprio Paese: alle orribili conseguenze

dei bombardamenti e degli assedi di città si aggiungono la carenza dei servizi

basilari – sanità ed educazione – e la criminalizzazione degli aiuti umanitari. Su

una popolazione di 22 milioni di abitanti, 6,5 milioni hanno perso la casa e

altrettanti sono stati costretti a fuggire nei Paesi limitrofi. L'Associazione

Life4Syria, attiva dal 2011 e con sede in Francia, svolge attività umanitaria in

Siria, aiutando i bambini, le donne, le famiglie che subiscono quotidianamente

il dramma della guerra. Life4Syria apporta un sostegno materiale a più di

2.000 famiglie in diverse zone della Siria, senza distinzione di appartenenza

etnica, confessionale o comunitaria.

Il pianista fabrianese Giovanni Ceccarelli, che ha vissuto per alcuni anni in Siria

e Libano, terrà un concerto nella sua città natale, con lo scopo di raccogliere

fondi per Life4Syria. Suonerà in pianoforte solo e inviterà sul palcoscenico della

Sala Nedda Spotti il concittadino, flautista e compositore, Marco Agostinelli. Il

concerto, che avrà luogo martedì 30 agosto alle ore 21:15, è stato reso

possibile grazie al sensibile interesse ed al contributo dell'Assessorato alla

Cultura del Comune di Fabriano e della Faber.

La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa a questo concerto di

solidarietà per il popolo siriano. Giovanni Ceccarelli suonerà per la Siria il 29

agosto ad Orvieto, dando così inizio ad una serie di concerti in Italia e all'estero

a beneficio di Life4Syria.

E' mons. Stefano Russo, già responsabile dell’Ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici della Cei e parrocco della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Ascoli Piceno, il nuovo vescovo di Fabriano – Matelica. Succede a monsignor Giancarlo Vecerrica, dimessosi per raggiunti limiti d’età. Mons. Russo è nato ad Ascoli Piceno il 26 agosto 1961. Ha frequentato il Movimento diocesano dell’Opera di Maria; laureato in architettura a Pescara, ha iniziato il percorso formativo al sacerdozio a Grottaferrata, presso il Centro Gen’s (Generazione Nuova Sacerdotale), Comunità dei focolari, frequentando i corsi per il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Il 20 aprile 1991 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale presso la Cattedrale di Ascoli Piceno. L'annuncio è stato dato dal vescovo Vecerrica nella cattedrale di Fabriano. "Provengo da una antica diocesi del sud delle Marche e sono contento di venire a servire una chiesa che ha tante caratteristiche comuni con quella di Ascoli Piceno– il primo saluto rivolto da mons. Russo alla sua nuova comunità – So che quando in una diocesi c'è un passaggio particolare come l'arrivo di un nuovo vescovo sono tante le aspettative e le domande che salgono dalla comunità cristiana e da quella civile". "Questo passaggio di vescovi in questo Anno Santo – così mons. Vecerrica – è un ulteriore invito ad accogliere la misericordia di Dio, perchè la missione del vescovo è rendere presente Gesù Buon Pastore".

Il Corpo Forestale dello Stato di Fabriano ha provveduto al sequestro di un manufatto di accumulo di acque provenienti dalle attività di scavo del cantiere dell’Asse viario Umbria - Marche del Progetto Quadrilatero, in località Cancelli di Fabriano. Le acque di lavorazione confluivano in un bacino di decantazione artificiale, dal quale invece di essere convogliate nell’impianto di depurazione, traboccavano e si riversavano nel torrente Giano, di importante rilievo ambientale, rendendolo completamente bianco. Per verificare le caratteristiche fisico – chimiche delle acque sversate, è stata inoltre richiesta la collaborazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di Ancona, che provvederà ad effettuare le analisi delle acque campionate.

I forestali hanno comunque consentito l’uso dell’impianto sequestrato alla ditta, per non bloccare il lavori, intimando comunque alla stessa di procedere secondo quanto previsto dalle prescrizioni tecniche di progetto, al fine di evitare gravi danni all’ambiente.

Le indagini hanno portato alla denuncia di cinque persone, tra cui il direttore dei lavori e il responsabile del cantiere, in concorso con altre tre figure dirigenziali della Ditta esecutrice, per i reati di danneggiamento aggravato di acque pubbliche, deturpamento di bellezze naturali, immissione di rifiuti liquidi in acque pubbliche, getto pericoloso di cose, alterazione dello stato dei luoghi in zone tutelate da vincolo paesaggistico, reati che prevedono pene fino a tre anni di reclusione.

prelievo acque inquinate

 

inquinamento Giano

 

inquinamento Giano 1

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