Notizie sportive nelle Marche
Oggi alle Fornaci di Belforte del Chienti è stato inaugurato il campo sportivo rinnovato dedicandolo alla memoria di Gianluca Sbardellati.
Erano presenti il sindaco Sandro Paoloni, Fabio Sturani, la dirigente scolastica Fabiola Scagnetti con gli alunni e docenti, il maresciallo dei carabinieri e il vigile urbano. 
Sbardellati era un giovane operaio dell'Enel di Belforte morto in un incidente stradale 9 anni fa. Erano presenti con visibile commozione la mamma Maria, la sorella Luigina e familiari. 
Negli interventi sono stati evidenziati i valori di un campo sportivo per i ragazzi e per gli adulti come aggregazione, attenzione al creato, rispetto delle regole, valori educativi, amicizia, aula a cielo aperto, riconoscenza per l'impegno delle istituzioni e per le risorse impiegate. 
A nome del parroco impossibilitato ad essere presente ha impartito la benedizione d. Vincenzo Finocchio di Caldarola. Dopo il rituale taglio del nastro sono subito scese in campo due squadre di scolari per una partita di calcetto.
 
inaugurazione belforte
 
 
La sorella di Gianlcua Luigina con la mamma Maria
 
mamma e sorella luigi
 
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Consegnato a Pieve Torina il secondo blocco delle SAE dell'area del capoluogo, Le Piane,  alla presenza del Commissario alla Ricostruzione Paola De Micheli e del governatore Luca Ceriscioli. 18 le nuove casette di varia metratura che consentiranno il rientro di altrettanti nuclei familiari, dopo le 22 già consegnate il mese scorso. Un altro passo in avanti per far ritovare socialità e speranza  alla comunità di un paese profondamente colpito dal sisma..Taglio del nastro e consegna delle chiavi salutato con grande gioia dal sindaco Gentilucci, presenti l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e il pro-rettore Spaterna in rappresentanza dell'Università di Camerino. E' stata la stessa Commissario De Micheli a chiamare ad una ad una le famiglie, alle quali il presidente Ceriscioli e l'assessore Sciapichetti hanno consegnato le chiavi. Cordiale e molto amichevole l'incontro del nuovo Commissario con la popolazione in festa per questo nuovo traguardo. La De Micheli e gli altri sono stati anche calorosamente accolti all'interno di una delle SAE, dove la padrona di casa Giuseppina, rinomata sarta del paese, insieme al suo compagno si sono prodigati per offrire un caffè. 

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" Stiamo proseguendo con ostinanzione e perseveranza nell'impegno di riportare la gente nel territorio- ha commentato il sindaco Gentilucci- La volontà e il desiderio forte è quello di far rinascere questi posti. Tutti i giorni si viene nei cantieri e vedere oggi il sorriso di questa gente, orgogliosa di poter rientrare in una casa- ha aggiunto. ci riempie di orgoglio e ripaga di tutti gli sforzi che quotidianamente facciamo. C'è grande gioia per questa nuova inaugurazione,condivisa con ill nuovo Commissario De Micheli  e col presidente Ceriscioli, tentando di dare una ripsosta con  la vicinanza e la presenza delle istituzioni. Credo che solo facendo squadrafra tutti, riusciremo a far ripartire il territorio. Non servono le polemiche ma quello che serve è la volontà di andare avanti insieme. Solo così riusciamo a non essere strumentalizzati, a dare servizi e l'importanza che merita alla nostra gente".

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 " E' una grande soddisfazione perchè si legge nello sguardo delle persone tutto il desiderio che c'era di poter tornare. - ha dichiarato il Governatore Ceriscioli- Le case sono molto apprezzate perchè in effetti è difficile chiamarle casette, avendo tutti i parametri di una normale abitazione, e, secondo me, anche questo rafforza l' idea che le cose ripartono. E' un altro passo e qui ce ne saranno altri perchè ci sono tante case da restitutire. Un lavoro davvero impressionante però, almeno ogni tanto, tutta la fatica viene ad essere ripagata dallo sguardo felice di un cittadino che fa ritorno nella sua comunità". 

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Inaugurato a Camerino  presso l’Area di Accoglienza “Vallicelle B il ”Centro di Aggregazione Sociale Il locale adibito a centro di aggregazione e finanziato con il contributo del 5x1000 nell’ambito del progetto “Tutti in Centro! Ricostruire l’aggregazione a Camerino”, vorrà essere un punto di riferimento e un luogo di svago e ritrovo per gli anziani e i cittadini di Camerino colpiti dal sisma.

Erano presenti Fabio Menicacci Segretario Nazionale ANCOS,  il Presidente Provinciale di  Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori  e il Vice Segretario Giorgio Menichelli , Gianluca Pasqui Sindaco di Camerino, Guido Celaschi presidente Ancos provincia di Macerata. Al taglio del nastro dei locali, benedetti da Mons. Mariano Blanchi,  hanno presenziato anche l’assessore ai servizi sociali Antonella Nalli  e la responsabile della sede di Camerino di Confartigianato Sandra Gentili e Paola Cagnini la responsabile comunale dell'Area Accoglienza Vallicelle B. A benedire i nuovi locali della socialità è stato Mons. Mariano Blanchi 

"Un grazie all’Ancos e al segretario nazionale Mencacci dal presidente di Confartigianato Leonori per aver messo a disposizione della comunità di Camerino il 5 x1000 che ha portato alla donazione di arredi e suppellettili per un centro di aggregazione sociale che diventa punto di riferimento soprattutto  per anziani e sfollati della città.  “ io che vivo a San Severino Marche capisco le problematiche e le grandi difficoltà- ha detto- purtroppo il governo centrale non ci ha abbandonati ma di certo non ci aiuta nel velocizzare; viviamo come associazione anche il problema delle imprese che sono state danneggiate e qualcuna purtroppo non ce la farà a ripartire. Quello di oggi è un piccolo gesto ma penso sia importante per contribuire alla socialità delle persone “.

“ Siamo lieti che questo Centro di Aggregazione sia ospitato all’interno di una struttura molto ben tenuta e funzionale alle esigenze della popolazione- ha affermato Menichelli- Un gesto materiale il nostro che vuol significare aiutare una comunità disorientata e diversa da quella che c’era prima. Il sisma ha messo in discussione tutte le relazioni sociali ma ha creato nuove situazioni di avvicinamento dei cittadini. Noi riteniamo fondamentale che Camerino si consolidi come polo di erogazione di servizi essenziali; lo abbiamo sempre detto perché è una grande città con un alto livello della qualità dei servizi. La nostra attenzione è in particolare rivolta alle persone over 65 che rappresentano all’interno del cratere il 25.5 per cento della popolazione e secondo la stima, tra dieci anni gli over 65 nelle stesse zone incideranno per il 37 per cento. Ma oggi e dieci anni prima, l’andamento demografico ci invita a rafforzare i servizi assistenziali, domiciliari, ecc. ed è questo il settore su cui dobbiamo investire. Quella di oggi è una dimostrazione simbolica, una testimonianza della vicinanza e della prossimità al territorio”.  

“Grazie perché con questa donazione, oltre a trasmetterci tanto amore, avete centrato appieno quello di cui abbiamo bisogno: un punto di aggregazione di cui abbiamo bisogno per ritrovarci- ha detto il sindaco Pasqui -  Veniamo da più di un anno di difficoltà e fatiche e, non possiamo che inchinarci di fronte a queste testimonianze d' affetto che ci danno la forza di andare avanti- ha aggiunto- . Questa è la parte dell’Italia che ci piace, quella che dimostra la sua volontà di essere vicina ad un popolo che soffre. La nostra nazione va purtroppo su due binari : l’Italia bella del grande cuore veloce da un lato e, dall’altro, il Paese del sistema che non funziona. Qui non c’è nessuna gara a chi fa prima o a chi sta peggio, ma l’obbligo di far rialzare una popolazione della quale facciamo parte.perché  ognuno, chiunque sia o qualsiasi idea abbia,  è figlio di questa terra. Confartigianato è una categoria tutti i giorni vicina alla gente, al lavoro e ai problemi della gente.a coloro che sono artefici delle ripartenze. Come sindaco io porto la voce di questa terra completamente distrutta. La situazione è drammatica e l’esigenza è quella di intervenire con forza sulle leggi dell' emergenza. Le istituzioni tutte ha sottolineato - debbono essere in grado di portare avanti le istanze per modificare questo Paese per garantire che la nazione abbia la forza di venir fuori dalle situazioni anche catastrofiche, perché ogni volta non può essere gestire la prima volta. Grazie alla vosta solidarietà e alla mia amministrazione che ogni giorno è con me in questo percorso “.

Parole di gratitudine anche da Paola Cagnini dipendente comunale responsabile del Centro di Accoglienza di Vallicelle” Un piccolo aiuto- ha detto- vale molto di più di quello che dal di fuori può apparire- Vi ringrazio per aver interrotto la monotonia delle giornate della mia gente che vive qui. Con molti di loro ho fatto un percorso che è iniziato in maniera drammatica quella notte del 26 ottobre, difficile anche da raccontare. Al di là di tutto la compagnia  è quello che più ci serve”.  “ Mi auguro che sia davvero l’inizio dell’interruzione di una monotonia dei giorni – ha dichiarato l’assessore Nalli- Anche io ricordo giorni tristi e duri ma, il grande cuore delle associazioni e del volontariato, riesce a farci vedere la luce in fondo al tunnel” 

Commosso l’intervento di Sandra Gentili, che ha ripercorso le problematiche e , pur non paragonabili,alle attuali, le difficoltà incontrate  dopo il sisma del 1997 e dall’amministrazione comunale della quale allora faceva parte. “ Ritrovarsi da capo con tanti problemi non è facile”. E ha lanciato la proposta, subito accolta,  per un impegno i ad animare il centro di Aggregazione con l’organizzazione di piccoli eventi di festa

Sottolineando l’importanza del volontariato, il segretario nazionale di Ancos Mencacci ha spiegato che l'associazione ha voluto portare un piccolo aiuto ad una città ricca di storia, arte e cultura, quale Camerino.” Abbiamo scelto di destinare il 5 x mille per un centro di aggregazione sociale, un luogo che aiuterà le persone a stare insieme e ad uscire dalla psicosi del sisma”. Mencacci che è anche sindaco di un comune di 9000 abitanti,ha chiuso il suo intervento invitando gli ospiti del Centro di Accoglienza ad una piccola gita nel suo paese..

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Spegne cento candeline, questo giovedì 28 settembre, la signora Anna Brugnaro, mamma del nostro arcivescovo Francesco Giovanni. Auguri dalla redazione di Radio C1...inblu e de L'Appennino Camerte per la felice ricorrenza del secolo di vita. "Un bel traguardo che mamma vive serenamente circondata dall'affetto di mia sorella, mio, di mio cognato, di mio nipote e soprattutto di tante persone che le vogliono tanto bene – confida il figlio Francesco Giovanni – E' ancora molto presente, la sua memoria, pur con qualche buco riguardo al presente, è ancora fervida nel ricordare i fatti passati. Attraverso il suo sguardo profondo suscita sempre una grande pensosità e di fronte a lei spesso mi commuovo pensando al mistero profondo della vita che lei ci ha dato e a cui ci ha insegnato ad attaccarci. Anzitutto ha speso la sua vita per noi dopo la morte di papà per permetterci di condurre un'esistenza serena, aprendoci gli occhi per prepararci al mondo con lo studio, la professionalità e ciò ha consentito a mia sorella e a me di assumere impegni importanti nella vita. Pur provenendo da famiglie la cui pratica non era così assidua - continua il nostro arcivescovo- la mamma ci ha insegnato l'esperienza della fede aiutandoci a fare in modo che l'esperienza cristiana fosse autentica e, in questo senso, ci ha sostenuti anche nel frequentare le varie associazioni giovanili e studentesche, sia nel paese d'origine di San Giorgio in Bosco, sia nella città di Padova dove abitavamo. Mia madre in seguito mi è sempre stata accanto, nutrendo sentimenti di gioia per la mia scelta definitiva del sacerdozio e poi nel momento della mia ordinazione episcopale. Di quel giorno ricordo con affetto il suo bel colloquio con Papa Benedetto XVI e lo scambio reciproco di pareri. Mamma Anna mi assiste sempre con la sua preghiera; ci sentiamo e possiamo vederci pressochè ogni giorno grazie al telefonino".

 

mamma vescovo

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Sono già stati installati a Camerino, nell’area di Protezione civile di Vallicelle  i moduli commerciali provvisori dove troveranno sistemazione undici attività commerciali. Da sempre carente in fatto di negozi, punti di ritrovo o utili servizi, entro il mese di ottobre, la zona di Vallicelle potrà finalmente contare sulla presenza di un ristorante, due studi professionali (geometri- ingegneri),una parucchieria, una palestra, un’estetista, una merceria-sartoria e una ditta di pulizie. Nella stessa area troveranno allocazione anche un’attività di Pasta Fresca, e le sedi di un’assicurazione e di uno studio di consulenza. Poco lontano, in località Rio, aprirà la bottega artigiana di un falegname-restauratore.

“ Quello di Vallicelle- dice il sindaco Pasqui- è sicuramente un quartiere che stiamo cercando di rivitalizzare. Anche in passato in zona si contava una sola attività ma siamo lieti di annunciare che, a breve, proprio da quella parte della città tra le più colpite dal sisma, potranno ripartire otto commercianti e, riguardo all’ordinanza n. 9, altre tre attività. In riferimento all’ordinanza 408, un artigiano potrà poi riprendere il suo lavoro da Località Rio.

In definitiva- prosegue il sindaco-  saranno undici le attività la cui ripartenza è da interpretarsi come un segnale positivo per gli stessi commercianti e come contributo alla vita di un quartiere che il sisma ha profondamente ferito. Mi sento di ringraziare in maniera sentita i commercianti perché, dare nuova energia e dinamismo all’area di Vallicelle, è una delle priorità della mia amministrazione post-sisma. Poter contare su un discreto numero di esercizi commerciali all’interno del popoloso quartiere- sottolinea Pasqui- credo che possa rendere la vita più semplice a chi vi abita. I moduli con copertura in legno sono già stati installati  e , alcuni lavori sono già stati eseguiti; mancano ormai soltanto gli allacci e il tempo utile agli stessi commercianti per sistemare le proprie cose, per cui entro il mese di ottobre, ci auguriamo di poter inaugurare il piccolo centro commerciale di Vallicelle. Un ulteriore passo in avanti, figlio dell’attenzione dell’amministrazione comunale sempre supportata dalla Regione Marche. A carico dell’amministrazione e della macchina comunale infatti sono stati tutti i lavori, dalla gara che ha portato all’ordine di acquisto dei moduli commerciali, alle procedure per l’installazione, tuttavia, la Regione ci è stata sempre vicina e in maniera operativa con l’Ufficio Attività Produttive (del quale ringrazio per la disponibilità il dott. Talarico)  predisponendo il capitolato e il modulo d’ordine, senza i quali non avremmo potuto procedere all’acquisto delle strutture.  Ritengo- conclude il primo cittadino- che non si possa procedere in maniera separata e che le istituzioni debbano contribuire insieme nel percorso presente e futuro del nostro territorio. Cosa che stiamo facendo in maniera soddisfacente con il fondamentale supporto della Regione Marche”. 

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Mercoledì, 27 Settembre 2017 18:10

Castelraimondo, anche i cinghiali giocano al calcio

Una invasione di campo non del tutto pacifica quella avvenuta allo stadio comunale di Castelraimondo. Non parliamo di calcio, ma di cinghiali che per due notti consecutive hanno deciso di calcare il rettangolo verde per una sgambata che ha avuto l'effetto di provocare la distruzione del manto erboso. Ad accorgersene il custode dell'impianto che in un primo momento ha cercato di sistemare il tappeto verde, ma che poi ha dovuto, suo malgrado, constatare l'aggravamento della situazione dopo la seconda sgroppata. Dell'episodio è stata fatta denuncia alla polizia provinciale per i provvedimenti del caso e sono stati informati anche i dirigenti della Folgore visto che l'impianto ospita allenamenti e gare delle squadre della società di Castelraimondo. Torna, così, di attualità il problema dei cinghiali che dopo i numerosi incidenti stradali provocati, la continua distruzione di ettari di terreno e delle relative colture, ora decidono anche di "allenarsi", distruggendoli, sui campi di calcio. Preoccupazione è stata espressa anche dall'assessore Roberto Pupilli, visto che un branco di 12 ungulati è stato visto transitare lungo la pista ciclabile che collega gli impianti sportivi al paese. Il timore di amministratori e abitanti è quello che gli animali possano entrare indisturbati all'interno di abitazioni e bar magari per sorgeggiare un caffè.

 

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aiuto lontano

 

 

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Domenica, 24 Settembre 2017 09:48

Caldarola piange la scomparsa di Lino Carlini

Questa notte è deceduto presso l'ospedale di San Severino Marche Lino Carlini Gentili,

a causa di un rapido peggioramento della sua salute compromessa da un male incurabile. 

Era nato a Caldarola il 17 aprile 1950.

Per 40 anni è stato ragioniere del comune di Caldarola, da due anni era in pensione. 
Era conosciuto e stimato come professionista, molto attivo in vari settori sociali.
Sposato con Nazzarena Pesaresi, padre di Federico e Mariaelisa. 

I funerali domani alle ore 14,30 presso il tendone bianco della zona industriale di Caldarola.

Lino ha scritto molte pagine belle per il suo paese che amava e ha servito con tutto il suo slancio di altruismo e passione.

Sono tanti i ricordi e ogni abitante conserva dei particolari unici e indimenticabili.

La redazione tutta si unisce al dolore della famiglia, del fratello Tommaso e Francesco e porge le più sentite condoglianze .    

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Ha sfiorato la soglia delle 400 iscrizioni il seminario  "RICOSTRUIAMO UN FUTURO SICURO", tenutosi, presso il Centro Culturale Universitario Benedetto XIII dell'Università degli Studi di Camerino. Organizzato in collaborazione tra il Comitato RIVAS, GLIS, gli Ordini Professionali (Architetti, Geologi, Ingegneri, Geometri), con il patrocinio dell'Università di Camerino, del Consiglio Nazionale degli Architetti, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, di Materials and Structures Testing and Research, dell'ANCE Macerata e del Comune di Camerino, il partecipato evento era rivolto in particolare ai professionisti del settore, agli Amministratori Regionali e degli Enti Locali interessati agli aspetti di ricostruzione in sicurezza sismica.

I lavori sono stati coordinati dall’architetto Claudia Stefanelli del Comitato Rivas e dall’ingegnere Giordano-Bruno Arato responsabile Relazioni Esterne Glis

Obiettivo dell’incontro, che ha visto alternarsi relatori di spessore nazionale e internazionale, quello di veicolare una progettualità diversa dal passato, valutando la  pericolosità sismica, in maniera tale da arrivare ad  una ricostruzione del patrimonio edilizio, capace di assicurare interventi di costruzione e di recupero con miglioramento sismico, energetico, uniti all'innalzamento del livello di sicurezza sismica.

Gli interventi dei Rappresentanti istituzionali e degli Ordini Professionali con le illustri relazioni degli ingegneri Mariani e Martelli, del prof. Tondi di Unicam, degli ingegneri Clemente, Dall’Asta e Farinelli hanno approfondito le complesse tematiche legate al sisma e alla ricostruzione, ognuno secondo la propria specifica competenza professionale.

Moderne tecniche e tecnologie antisismiche per la costruzione, ricostruzione, conservazione e sicurezza degli edifici, sono state sviluppate anche sulla base del raffronto con il passato e riferendosi a diversi eventi sismici che richiamano a porsi domande, ad imparare ad aver memoria e a fare esperienza nell’esperienza.

“Viviamo in un territorio sismico e col terremoto dobbiamo convivere, non subirlo- ha detto aprendo i lavori l’ing. Arato- Siamo qui per dare un contributo per la sicurezza delle nostre case e del nostro futuro”.

Il ricco momento di confronto che ha coinvolto tutti i tecnici del territorio è stato inaugurato dai saluti del Rettore di Unicam Claudio Pettinari e dell’ing. Cesare Spuri direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione post-sisma per i territori delle Marche.

“ E’ il terremoto degli avverbi piuttosto che dei sostantivi- ha detto il rettore Pettinari ringraziando gli organizzatori di aver scelto Camerino per l’iniziativa-Quattro gli avverbi in risalto: dove, come, perché, quando. Ci interroghiamo su questo e sappiamo che non è facile dare risposte, soprattutto per me che ho vissuto il sisma del 1997, ne conosco effetti e turbamento.

Dove? Qui e non da altre parti, Bisogna ricostruire qui. La Regione non può fare a meno di questo territorio e della montagna. Qui c’è una buona fetta dell’economia della regione e non si può delocalizzarla insieme alla sua gente, senza creare problematiche di lavoro e di socialità.

Perché? Perché ricostruendo qui faremo ripartire questi territori anche da un punto di vista economico.

Come? Troppo spesso si parla di miglioramento sismico e non di adeguamento. Non credo nel miglioramento: è necessario un reale intervento in grado di dare sicurezza alle persone, alle famiglie, agli studenti del nostro ateneo.Attenzione dunque anche al modello della ricostruzione per non correre il rischio di presepizzare e attenzione nell’immaginare una ricostruzione che porti lavoro ai giovani per offrire loro la motivazione a stare qui.

Quando? Il più velocemente possibile e nella maniera migliore facendo in modo che la gente non resti troppo lontana. Vent’anni di attesa sarà troppo tardi.

“ Non possiamo perdere tempo- ha detto Spuri- e tutte le persone qui riunite oggi sono collegate tra loro sul campo, Siamo noi le persone responsabili di tutto il processo che deve essere messo in atto. Le normative ci sono e pongo l’interrogativo etico per ciascuno di noi, nel dare un compito finale che sia all’altezza della sicurezza che in questi luoghi è richiesta. Sono ben cosciente delle contraddizioni e delle limature da apportare e ci lavoriamo;  I tempi non ci danno giustizia ma una situazione così complessa non può comprimere i tempi  non incartiamoci in questioni che non trovano risposte immediate nella legge, aiutiamoci e troviamo un equilibrio  La macina da muovere è molto grande e stiamo cominciando a farlo. Dobbiamo spingere tutti quanti: il mondo scientifico, delle professioni, delle ditte, del Commissario e della burocrazia che, talvolta, dovrebbe guardarsi un po’ allo specchio e capire dove può togliere o limare. Da questo punto di vista però mi sento di dire che quando si vuole,  totale trasparenza e regolarità, come è giusto che sia,  il prezzo si paga anche in termini di procedure. Trovare dunque il giusto equilibrio tra una cosa che non sia né troppo lunga e svilente e al tempo stesso però riesca a dare con una giusta velocità dei buoni risultati, regolari legalmente giusti e trasparenti. E’ un compito sul quale lavoriamo tutti i giorni e credo che nei prossimi mesi cominceremo a vedere i frutti di questo lavoro incessante che ormai, anche con qualche ombra, portiamo avanti da tempo”

Valutazione della pericolosità sismica. Stato delle conoscenze e prospettive future, il tema sviluppato nella sua relazione dal geologo Tondi. “ Per ridurre il rischio sismico e per una ricostruzione sicura- ha detto- occorre rivedere il concetto di pericolosità sismica. La documentazione che abbiamo è ormai obsoleta ma in 20 anni le cose sono profondamente cambiate e, soprattutto non aspettiamo un terremoto per fare la ricostruzione, ma facciamola pre-sisma, con le nuove conoscenze geologiche e geofisiche sulle faglie presenti nel nostro territorio, valutando una pericolosità sismica deterministica e dipendente dal tempo, collegata alla faglia che genera il terremoto”.

Il seminario ha offerto un lungo momento di confronto multidisciplinare e positivo. Soddisfatto della partecipazione il presidente del Comitato organizzatore Roberto Micheli “ Abbiamo inteso offrire un’occasione per orientare tecnici e amministratori che dovranno gestire tutta la ricostruzione, verso una vera prevenzione antisismica che tenga conto della reale mitigazione del rischio sismico  e– ha spiegato- avvalendosi dei materiali e delle tecniche innovative oggi disponibili, come legno, acciaio, resine, dissuasori sismici. L’intento del seminario era proprio quello di illustrare modalità diverse di approccio e di modificare il concetto  di struttura antisismica in grado di preservare solo la vita delle persone. Questo è senz’altro fondamentale ma, a nostro giudizio, occorre andare oltre e arrivare ad avere strutture che, in caso di terremoto, ne escano danneggiate il meno possibile. Arrivare a questo vuol dire non solo evitare costi economici ma anche il danno psicologico sulle  persone costrette ad uscire dalle abitazioni, a vivere fuori del loro Habitat naturale con l’incertezza dei tempi del ritorno a casa. Il nostro Comitato che fa parte del Coordinamento del Terremoto Centro Italia - ha concluso Micheli- è nato per fare delle proposte, comunque rivedibili e aperte al miglioramento. Il senso del seminario “ Ricostruiamo un futuro sicuro” è stato proprio quello di offrire delle idee su cui ragionare”.

C.C.

 

 

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Dopo essere stati ospiti lo scorso giugno con "Come una carezza", spettacolo che ripercorre il viaggio di Camilla Battista Da Varano, l'Associazione Teatro in Bilico è stata nuovamente invitata dall'amministrazione comunale di Nepi, in provincia di Viterbo, per presentare lo spettacolo "Parlami D'Amore, ricordi romantici e voli notturni".

"L'evento, che si doveva svolgere il 16 settembre, è stato rinviato causa maltempo e si terrà sabato 23 alla Rocca dei Borgia nel comune laziale – le parole della regista Giulia Giontella - ( sotto nella foto )  Questo breve spettacolo si inserisce all'interno della manifestazione Divinarte, un connubio tra arte e vini tipici del Lazio. 

GIULIA GIONTELLA

ASCOLTA L'INTERVISTA  

Un vero e proprio connubio quello nato con questa città, che mostra interesse per le condizioni nelle quali verte Camerino dopo il sisma dello scorso anno.

Il ricavato dello spettacolo sarà destinato alla Fondazione "Casa Amica" che gestisce la nostra casa di riposo - continua Giulia Giontella - l'associazione Teatro in Bilico, attraverso la sua passione per il teatro, porta sempre con sè in giro per l'Italia il pensiero rivolto alla nostra città non solo per farci portavoce della situazione post-terremoto, ma anche per far conoscere la bellezza del territorio, perchè riteniamo che Camerino vada valorizzato.

DIVINARTE 2017

Siamo molto contenti di poter aiutare la casa di riposo e il suo presidente Luigi Vannucci che parteciperà attivamente allo spettacolo teatrale".

"Siamo davvero grati agli organizzatori dell'evento di Nepi – fa eco il presidente della Fondazione Casa Amica Luigi Vannucci – per averci dato questa possibilità di raccogliere fondi per la nostra casa di riposo.

LUIGI VANNUCCI

ASCOLTA L'INTERVISTA   

Purtroppo quando già eravamo pronti a trasferire i nostri ospiti nella nuova struttura situata nell'edificio del vecchio ospedale il terremoto ha sconvolto i nostri piani. Non è, però, nostra intenzione arrenderci e siamo pronti, grazie anche all'interessamento dell'amministrazione comunale, ad offrire una nuova struttura ai nostri anziani"

radioc1 inblu live

 

L'evento in programma questo sabato 23 settembre a Nepi sarà trasmesso in diretta sulle frequenze di Radio C1...inBlu.

Lisa Grelloni

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La Giunta regionale ha approvato lo schema di Accordo di programma tra le quattro Regioni interessate dal sisma (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), il ministero dello Sviluppo economico (Mise) e Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Mise) per rilanciare il sistema produttivo dei comuni terremotati. L’accordo è a totale cofinanziato nazionale (Fondo per la crescita sostenibile) e prevede una dotazione di 48 milioni di euro. Alle Marche spetta il 62% della disponibilità, pari a una quota di 29,7 milioni di euro. Lo strumento di finanziamento individuato è rappresentato dall’applicazione, nei territori interessati, della legge 181/89 che sostiene i programmi di investimento per la riqualificazione delle aree di crisi industriale non complesse. “Nuove risorse si aggiungono alle dotazione già disponibile per la rinascita delle aree terremotate – afferma l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora - L’accordo, una volta sottoscritto, prevede meccanismi di flessibilità giustificati dal contesto e dalla specificità delle aree del cratere sismico. Quindi procedure più snelle per incentivare gli investimenti e la loro ricaduta economica nelle aree devastate dal sisma”. L’Accordo ha una durata di trentasei mesi dalla sua stipula e può essere prorogato o rinnovato alla scadenza. Il Mise, tramite Invitalia, emanerà un avviso pubblico che prevede aiuti alle imprese per nuovi investimenti, ampliamenti, diversificazione dei siti produttivi esistenti, per progetti di tutela ambientale, integrati con un programma occupazionale. I progetti ammissibili devono avere un importo di spesa massima di 1,5 milioni di euro, a fronte dei quali l’impresa ottiene un mix di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto pari al 75% dell’investimento riconosciuto. Le agevolazioni procedurali introdotte riguardano l’estensione dei settori economici ammissibili, la possibilità di assicurare il semplice mantenimento occupazionale, una rimodulazione delle agevolazioni (l’impresa può scegliere tra finanziamento agevolato  e contributi a fondo perduto).

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