Notizie sportive nelle Marche

Consegnate questa mattina nella frazione di Selvalagli di Gagliole  4 casette. A un anno e mezzo dal sisma, sotto un bel sole splendente, il sindaco Mauro Riccioni  ha distribuito le chiavi ad altrettanti nuclei familiari .  “ Giornata dalla temperatura ideale, quasi primaverile- ha commentato il primo cittadino di Gagliole- che fa pensare ad una sorta di resurrezione della città , a partire dalla consegna delle Sae  alla quale,sempre a Selvalagli, si aggiungerà presto l’inaugurazione di un parco giochi, seguita tra un mese e mezzo circa, dal taglio del nastro della nuova biblioteca comunale che ci è stata donata. In mezzo- continua Riccioni- ci sono tante piccole cose perché, non si può attendere una ricostruzione che durerà 8-10 anni, senza fare. Faremo da soli, con gli aiuti dei benefattori, seppure dopo un anno e mezzo ne arrivino sempre di meno. Oggi è una bella giornata perché ridare casa ad alcune famiglie, è un bel segnale; le Sae erano già pronte un mese fa, ma ne abbiamo ritardata la consegna, per risolvere qualche piccola problematica.  Volevamo essere certissimi, dopo tre collaudi, che tutto fosse a posto”.

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L’area è stata dotata di un piccolo regolamento per la gestione degli spazi comuni degli affidatari.

Nel suo discorso inaugurale, il sindaco  Mauro Riccioni ha inteso sottolineare alcune tematiche ritenute fondamentali per una reale ripresa del territorio, insistendo in primo luogo sulla Zona Franca “ In riferimento all’anno e mezzo passato, c’è bisogno di  una riduzione di almeno un 30 per cento su quanto si deve restituire, tra tasse, bollette e tributi e, da qui al 2020, di una  riduzione del 50 per cento. No alla restituzione della busta pesante, altrimenti l’economia crolla”.

Secondo il primo cittadino sarebbe inoltre da ripristinare la differenziazione tra prime e seconde case, prevista nella legge relativa al sisma del 1997. “ Non è possibile che chi ha la trentaduesima casa e vive di speculazione, possa avere lo stesso diritto a vederne la sistemazione, al pari di chi è proprietario di soli 30 metri quadrati con scheda Aedes E, il quale dovrà aspettare 8-9 anni per ricostruire. Diamo la priorità alle prime case, affinché le persone possano rientrare, non dico subito ma almeno tra 4-5 anni. E’ giusto che prima rientrino i proprietari di prime case e successivamente pensiamo alle seconde, terze abitazioni. Senza gli strumenti della Zona Franca e di una differenziazione tra prime e seconde case- ha concluso Riccioni-, per il nostro territorio, rischiamo lo spopolamento e la fine”.  

C.C.

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Fumata bianca in casa Pd. I Dem hanno sciolto le riserve: questa notte alle 3 l'assemblea nazionale, riunita a Roma, ha votato il documento con cui si dà il via libera ai candidati alle elezioni Politiche del 4 marzo.

Alcune conferme, qualche sorpresa, ma l'elemento più certo è che le certezze per chi punta ad un seggio romano non sono poi molte.

Iniziamo dal Senato. Nel collegio uninominale maggioritario di Macerata-Ancona, correrà il parlamentare uscente Piergiorgio Carrescia (area Renzi), in quello di Ascoli-Fermo-Civitanova Antimo Di Francesco, in quello di Fano-Senigallia-Pesaro Camilla Fabbri (area Orlando), anch'essa parlamentare uscente.

Nel collegio plurinominale proporzionale, unico per tutte le Marche, capolista è il senatore uscente Francesco Verducci, riferimento marchigiano del leader del Giovani Turchi Orfini: a seguire la maceratese, deputato uscente, Irene Manzi (area Martina), Piergiogio Carrescia (parlamentare uscente) e Donatella Paganelli.

Passiamo alla Camera dei Deputati. Per l'uninominale maggioritario, il partito di Renzi ha scelto Emanuela Di Cinto per Ascoli (area Renzi), per Civitanova-Fermo Paolo Petrini (uscente), a Macerata-Osimo l'ha spuntata l'ex rettore di Unicam Flavio Corradini, Emanuele Lodolini, area Renzi, su Ancona, per Fano-Senigallia Bonelli (Verdi), e a Pesaro, come annunciato, Marco Minniti, minstro dell'Interno.

Al plurinominale proporzionale, secondo cui le Marche sono state divise in due zone, il Pd si presenta con il presidente del consiglio, marchigiano doc, Paolo Gentiloni, Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione, Mario Morgoni, ex sindaco di Potenza Picena, senatore uscente, in un primo momento escluso dalla lista dei candidati, e Margherita Sorge (collegio Marche Nord, che include le zone di Ascoli, Civitanova, Fermo e Macerata); nel collegio Marche Sud, che comprende Ancona-Fano-Senigallia-Pesaro, saranno della partita Alessia Morani, il tolentinate Franceco Comi, segretario regionale del Pd, Sabrina Sartini, Cristian Fanesi. 

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Presentato nell’aula magna della Scuola di Giurisprudenza presso il Campus Unicam, il libro “ I Da Camerino: una famiglia ebraica fra Trecento e Cinquecento”, frutto di uno studio curato da Mafalda Toniazzi dell'università di Pisa, partendo dagli archivi marchigiani e fiorentini . Seguito con interesse da una nutrita platea di studenti e docenti, l’evento è servito a sottolineare la centralità dellacultura ebraica nella storia camerte e marchigiana. In apertura, parole di ringraziamento dal rettore Claudio Pettinari per una ricerca che contribuisce a far conoscere particolari storici di assoluto rilievo; sono poi seguiti i contributi dell’avv. Corrado Zucconi Galli Fonseca in rappresentanza del Rotary Club Camerino e del dirigente dei Licei Francesco Rosati. Coordinati dalla prof.ssa Emanuela Di Stefano, i successivi autorevoli interventi di Alessandra Veronese, Direttore del centro interdipartimentale di Studi Ebraici “ Michele Luzzatti” (CISE) dell’università di Pisa, e, di Mafalda Toniazzi, autrice de “ I Da Camerino”.

Come spiegato dalla studiosa dell’Università di Pisa, la pubblicazione, ripercorre le vicende della famiglia di banchieri dei Da Camerino, stabilitasi in città intorno al 1200, estesasi successivamente in Toscana e Umbria, pur mantenendo sempre forte il suo legame con le Marche. A favorire l’insediamento ebraico in diverse città, fu il sistema delle condotte, una sorta di contratto stipulato tra città ed ebrei, i quali accettavano di andare a prestare su pegno. Un’attività che dunque consentì agli ebrei di essere chiamati, e, andare ad insediarsi in certe zone, a motivo di affari economici. Molti anche i matrimoni tra ebrei lontani che permisero di ampliare i patrimoni.  Vi erano ebrei  banchieri, medici, commercianti ma, come si è appreso, non tutti erano così ricchi come si crede, esistendo tra loro anche famiglie poverissime. “La ricostruzione della storia di una famiglia- ha dichiarato la studiosa- non è mai solo finalizzata alla ricostruzione degli eventi di uno specifico nucleo, rivelandosi utile a ricostruire anche uno spaccato della storia di un paese, o di una località. Ho dunque voluto porre in particolare evidenza, quegli aspetti della storia della famiglia che fossero d’aiuto ad una migliore conoscenza della storia di Camerino. Come molti dei nuclei ebraici dell’epoca del pieno e tardo medioevo, i Da Camerino erano una famiglia di banchieri e, come molti degli ebrei che ritroviamo nei centri marchigiani provenivano da Roma, anche su impulso della sede apostolica che, attraverso l’esperienza di tali banchieri, mirava a rivitalizzare le varie economie".

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"Orgogliosi di aver collaborato ad una significativa iniziativa culturale" - così l'avv. Zucconi Galli Fonseca, il quale ha aggiunto:" .Uno studio che valorizza la storia del periodo d’oro di Camerino,  a quei tempi  fiorente città industriale e commerciale, il che spiega anche la presenza di numerosi ebrei in città. Un prodotto che tra l’altro valorizza l’istituzione Archivio di Stato di Camerino, dove l’autrice è riuscita a scovare del materiale interessante per la sua pubblicazione”. In chiusura del suo intervento l’avvocato  ha rivolto un appello per la riapertura dell’archivio di Stato e della biblioteca comunale, danneggiati dal sisma e tuttora inaccessibili.

 " Il messaggio che ho inteso dare con questo volume- ha spiegato Mafalda Toniazzi -è stato di utilizzare la storia degli ebrei, come mezzo per completare e dare una visione più ampia ed esauriente della storia in generale, cercando di sottolineare, come si debba uscire dall’idea di fare sempre e solo la storia di ebrei di una determinata località, e come invece sia più opportuno inserirla in un contesto più ampio, confrontandola con i grandi problemi della storia. E lo spaccato storico della Camerino tra 300 e 500 è quello di una città molto viva, sia dal punto di vista economico,sociale che culturale “ Una Camerino- ha proseguito-, al centro della storia italiana del tardo medioevo e, molto composita dal punto di vista degli strati sociali che la popolavano. La famiglia dei Da Camerino esiste ancora nei suoi discendenti che ora si trovano a Venezia; uno di questi ha un importante  studio di architettura e, tra l’altro, si è occupato della ristrutturazione del ghetto di Venezia.Tra i discendenti famosi vi è la stilista Roberta di Camerino all’anagrafe Giuliana Coen, il cui marchio è nato dal cognome del marito e dal nome della sua bambola preferita”.

  “Talvolta ci si imbatte in un filone di studio particolare, che fa nascere la curiosità di conoscere di più – ha affermato l’autrice nel rivolgersi alla platea di giovani - Da storica mi sono accorta che mancava una fetta della storia d’Italia che prima era relegata a storia marginale e che in questi anni si sta completando. Spero che la mia ricerca possa essere d’aiuto e contagiarvi nel virus della curiosità, servire da stimolo per conoscere con i vostri occhi e in modo personale. La storia – ha concluso – è fatta di eventi che vanno contestualizzati, per conoscere le nostre origini e arrivare a capire il nostro presente”.  

 “ Noi ricordiamo l’evento tragico- ha detto la prof.ssa Di Stefano-  eppure  la comunità ebraica camerte, ha rappresentato davvero un tassello importante della storia economica, sociale, culturale di Camerino. Nel tardo medioevo, l’immagine che ne esce è quella di un mondo ebraico pienamente inserito, che dialoga alla pari con la comunità locale.  Dai miei studi –ha aggiunto- avevo già notato questa integrazione e il libro la conferma con forza; lo testimoniano i luoghi delle abitazioni delle famiglie ebree, sparsi ovunque da Morrotto a Sessanta. La famiglia dei Da Camerino, s’ insedia nel centro della città quando ormai il suo arricchimento ha raggiunto l’apice; una famiglia solida, fortemente integrata nella società camerte e nella sua economia. Voglio smitizzare dunque l’esistenza del ghetto ebraico in tutto il medio evo, in quanto gli ebrei non erano assolutamente ghettizzati; il 500 sarà un’altra cosa; saranno costretti a spostarsi ad Ancona o Roma, ma in precedenza la loro integrazione con la comunità camerte, con i da Varano, con i mercanti e con la società civile in genere è sicuramente forte. La comunità ebraica verrà un po’ isolata solo negli ultimi anni e, prima della partenza obbligata verso Ancona o Roma”.

A vivacizzare il partecipato evento, anche una serie di domande poste dagli stessi studenti.

C.C.

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Prende il via il cantiere per la ricostruzione della nuova scuola di Caldarola abbattuta dal sisma, grazie al contributo dei soci Coop e di 13 cooperative di consumatori. Ne usufruiranno dal prossimo anno scolastico circa 500 bambini. Si tratta di un complesso scolastico fra i 108 da ricostruire nel cratere. L’intervento, le caratteristiche del nuovo edificio della "Simone De Magistris", la situazione del comprensorio saranno illustrate venerdì 2 febbraio, alle 14.30, nella Sala polifunzionale "Annalena Tonelli" di Caldarola. All'incontro interverranno Paola De Micheli, commissario straordinario per la Ricostruzione, Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche, Luca Maria Giuseppetti, sindaco di Caldarola, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, Stefano Bassi, presidente Ancc-Coop, Dora Iacobelli, vicepresidente Legacoop nazionale, Adriano Turrini, presidente Coop Alleanza 3.0, e Adriana Zagarese, vicepresidente Consorzio Integra.

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Il lungo iter per la ricostruzione dell’Istituto tecnico tecnologico Eustachio Divini”fa un altro passo avanti, stavolta fondamentale”.

A dare l’annuncio della pubblicazione della procedura di gara per i lavori all’Itts di viale Mazzini è il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei.

La stazione appaltante Invitalia Spa ha infatti pubblicato, proprio in queste ore, il bando per il rifacimento dell’edificio, di proprietà della Provincia, abbattuto dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016.

L’opera, che dovrà essere realizzata ex novo, è stata finanziata con l’Ordinanza n.14/2017 del Commissario straordinario della Ricostruzione e con la successiva Ordinanza n. 18/2017 con le quali per l’affidamento dei lavori si prevede la procedura dell’appalto integrato. Le imprese selezionate da Invitalia Spa dovranno presentate le loro offerte entro il prossimo 8 febbraio.

La ditta affidataria dal giorno dell’aggiudicazione delle opere avrà quindici giorni per redigere il progetto esecutivo, l’auspicio è che il cantiere possa essere avviato per primavera.

Per quanto riguarda invece la ricostruzione dei laboratori, opere già appaltate prima del sisma dalla Provincia ma mai iniziate, il Commissario alla ricostruzione, Paola De Micheli, ha firmato il decreto per lo stanziamento di una ulteriore somma, di circa 270mila euro, necessaria per realizzare opere necessarie per l’adeguamento della struttura in base ai nuovi coefficienti di calcolo. Attualmente è in fase di approvazione la variante.

Ci auguriamo – sottolinea il sindaco Piermattei – che anche per questo corpo a breve abbiano inizio i lavori”.

g.g.

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A Camerino, in occasione dell'incontro del sindaco con la città, il fotografo Roberto Conti ha donato al primo cittadino  Gianluca Pasqui, una tela con la stampa di una immagine scattata durante il progetto “Un cuore per Camerino”. A novembre 2017,  in tantissimi si erano trovati per il flash mob in Piazza Cavour, iniziativa  che ha permesso di scattare suggestive foto dall'alto: dal centro della città ferita, aveva  preso vita un grande cuore, a dimostrazione della tenacia, dell'amore e del legame profondo delle persone nei confronti della città ducale. Un omaggio che il fotografo Roberto Conti ha voluto fare, tramite l'amministrazione, a tutta la città, anche con l'intento di ringraziare quanti hanno reso possibile la riuscitissima iniziativa. 

" Ho voluto trasmettere un segnale di incoraggiamento a tutta la città - ha dichiarato il fotografo Roberto Conti- Un gesto benaugurale e di speranza per tutti noi camerinesi. E' un messaggio per tutta la popolazione. Cerchiamo di guardare avanti e di iniziare a combattere per quello a cui teniamo, e cioè la nostra città.Cerchiamo di essere vicini anche ai nostri amministratori, quelli che stanno governando attualmente Camerino e quelli che lo faranno in futuro.L'importante è essere proposititivi e pronti anche a combattere per riavere al più presto una città, ancora più bella di prima e soprattutto più sicura. Il messagggio è quello di continuare a tener duro e lottare, nonchè essere pronti ad esternare la nostra voglia di tornare dentro le mura, anche simbolicamente, partecipando a quelle che potrebbero essere iniziative forti da portare avanti" 

C.C.

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Dopo quattro anni Sandra Gentili torna a ricoprire il ruolo di presidente dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio. Una fiducia, dunque, che viene rinnovata dopo i due mandati di Luciano Birocco e Giuseppe Corridoni. "Ringrazio tutti per questa rinnovata fiducia - così Sandra Gentili - Un ritorno che non pensavo nemmeno possibile, ma il percorso della vita cambia molte cose ed eccomi di nuovo qua sperando di essere all'altezza". Trova una Corsa alla Spada che, come l'intera città, deve fare i conti con una situazione difficile determinata dal terremoto che ha colpito Camerino. "Cercheremo di affrontare questa nuova situazione in punta di piedi - continua - cercando di mantenere fede ai canoni tradizionali della manifestazione tenendo conto della nuova situazione in cui si trova Camerino senza però snaturare l'evento della Corsa alla Spada". Una manifestazione che può svolgere un ruolo importante anche in ottica futuro. "Ritengo, come sempre, che la Corsa alla Spada sia un grande polo attrattivo per la città e per il tessuto sociale. Un ruolo che ora assume grande importanza e che può essere assolto con l'aiuto di tutti e con il rispetto reciproco. La mia paura è che si accentui la voglia di protagonismo o di insofferenza e opererò perchè questo non accada".

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Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha preso parte ai funerali di Giuseppe Sgarbi, padre di Elisabetta e Vittorio, critico d’arte già sindaco di San Severino, venuto a mancare all’età di 97 anni. La cerimonia funebre si è svolta nella chiesa di San Gregorio, a Ferrara.

Non appena appresa la triste notizia il sindaco Piermattei aveva inviato al critico e alla famiglia Sgarbi un messaggio di cordoglio e vicinanza.

Uomo riservato e colto, Giuseppe Sgarbi - Nino per gli amici-, era rimasto vedovo tre anni fa dopo la scomparsa della moglie Rina.

Le esequie sono state celebrate dellarcivescovo emerito di Ferrara, monsignor Luigi Negri, che durante lomelia ha tracciato la figura di Sgarbi come quella di un uomo che ha vissuto nel segno della fede”.

Un vero patriarca. Questo è stato il ricordo del padre fatto da Vittorio Sgarbi mentre varcava la porta della chiesa di San Gregorio, dove molti decenni fa i suoi genitori si sono sposati.

Il primo cittadino settempedano ha preso parte alle esequie insieme ai sindaci di Ro, di Ferrara e di Stienta, a quelli di Urbino e Castiglion Fiorentino e si è unita al corteo funebre fino al cimitero dove è stata tumulata la salma.

Gaia Gennaretti

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Oltre 50 mila visualizzazioni per la diretta facebook sulla pagina di Radio C1inblu – L'Appennino camerte dell'incontro tra il sindaco Gianluca Pasqui e i cittadini di Camerino per parlare delle problematiche relative al terremoto. Un'aula magna del Polo Scolastico di via Madonna delle Carceri gremita in ogni ordine di posti per confrontarsi sui temi più caldi dell'emergenza sisma e sui progetti futuri per la città ducale. Tante le domande e le questioni sollevate dai presenti in sala e altrettante giunte attraverso la pagina facebook di radio C1inblu – L'Appennino camerte. Soprattutto, però, il sindaco Pasqui ha bucato lo schermo con la diretta video su facebook curata da Fabio Cardona. Picchi di ascolto mai così alti per Radio C1inblu, che ha anche seguito l'evento in diretta radiofonica, con visualizzazioni e commenti dai luoghi più disparati. E' proprio il caso di dire che come Berlusconi anche Pasqui quando appare in video ottiene grandi risultati, almeno in termini di audience. Da parte nostra la soddisfazione di aver dato un servizio ai tanti anziani che hanno seguito la diretta radiofonica e agli altrettanti abitanti di Camerino e non solo costretti a vivere da tempo lontani da casa. 

MONTARULI PASQUI LUCARELLI GAMBERONI

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Partecipatissimo a Camerino il primo degli appuntamenti “Il sindaco incontra la città”, tenutosi presso l'aula magna del polo scolastico di via Madonna delle Carceri, dove la giunta Pasqui ha voluto incontrare i cittadini per parlare delle problematiche relative al sisma dopo oltre 15 mesi dall'evento tellurico. "Dopo le trasmissioni suRadio C1inBlu, seguite da altre riunioni tenutesi nei locali del Contram, a dire il vero non molto partecipate, si era pensato che non ci fosse molto interesse per questo tipo di incontri – così il sindaco Pasqui evidentemente ho sbagliato a pensarlo, dal momento che mi sono giunte invece diverse richieste affinché il filo diretto con l’amministrazione riprendesse.Da parte mia- ha proseguito il primo cittadino - mi metto in una posizione soprattutto di ascolto;vorrei che arrivassero dai miei concittadini anche richieste di spiegazioni su qualcosa che non è chiaro, o su attività svolte che meritino approfondimento",

Il dibattito ha subito avuto inizio con una domanda relativa alla zona rossa nella città ducale che tarda ancora ad essere ridotta contrariamente a quanto avvenuto nella vicina Umbria.

sala gremita

"Nessuna volontà di mantenere la zona rossa – ha risposto il sindaco Pasqui – anche se quella della nostra città è la più estesa del cratere. Vogliamo ridurla ed eliminarla quanto prima e per questo necessitano le opere di messa in sicurezza. E' chiaro che la sopportazione non solo della popolazione, ma anche di noi amministratori ha raggiunto il limite. Purtroppo, questa è la verità, non ci vengono garantite dagli organi preposti le coperture finanziarie necessarie per procedere che ammontano a circa 6 milioni di euro".

Dopo un breve dibattito sulle schede Fast e Aedes, il discorso si è spostato sui tempi di riapertura del centro storico e su quale sarà la futura destinazione della zona storica di Camerino alla luce del piano presentato dall'architetto Cucinella.

 

"Tempi non riesco più a darne - ha continuato il primo cittadino - perchè non so come possa essere puntellata una città se, come sopra detto, non vengono dati i soldi. Circa il piano Cucinella ricordo che siamo ancora in periodo di emergenza e le questioni riguardanti la ricostruzione saranno affrontate una volta terminato lo stato emergenziale. Ho scritto al Commissario De Micheli chiedendo come si debba procedere per rinnovare in deroga un incarico che a norma di legge non ho il potere di conferire. Se ciò non sarà possibile come sindaco potrò soltanto mettere a bando la successiva fase della ricostruzione".

Il sindaco Pasqui poi si lascia andare ad un lungo sfogo contro la gestione dell'emergenza terremoto, ripetendo ancora una volta la necessità di rivere il cratere sismico. "Non si possono curare tutti con la stessa medicina - non si stanca di ripetere - e fino a quando ciò non avverrà le comunità realmente ferite nel loro tessuto sociale non riusciranno a riprendersi".

 

pasqui e i numeri

 

 

sala e pubblico

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