Notizie sportive nelle Marche
Venerdì, 05 Gennaio 2018 20:24

Lago de Le Grazie, un bacino "pericoloso"

Una delle questioni più importanti per Tolentino è rappresentata dal bacino idrico del lago de “Le Grazie”, un bacino artificiale, situato proprio in contrada Le Grazie, attraverso il quale la locale municipalizzata Assm produce energia elettrica.

Questo specchio d'acqua necessita ormai da tempo di manutenzione, come sottolineato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi. “Qualche anno fa con l'allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi affrontammo questo delicato problema. Il ministro si rese conto del livello di pericolosità del lago, completamente interrato. Quando le piogge sono abbondanti e gli altri quattro vasi a monte scaricano acqua sul fiume Chienti, emergono delle enormi difficoltà soprattutto in termini di sicurezza. Il ministero delle Infrastrutture ha appaltato ad una ditta di Ascoli Piceno i primi due milioni di euro di lavori, che partiranno nei prossimi mesi, con i quali si procederà allo sfangamento del lago e con cui si metterà in sicurezza il bacino. Il progetto è più ampio e prevede, nel suo complesso, il recupero di tutta l'area intorno al lago, che servirà al rilancio del complesso sotto il profilo turistico”. 

 

Sauro Ciarapica

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Domani 6 gennaio il sindaco di San Severino Rosa Piermattei, consegnerà altre tredici strutture abitative in emergenza nel villaggio terremotati Campagnano, nel rione di San Michele. La cerimonia è in programma a partire dalle 15.

Il 20 dicembre scorso era stata avviata la consegna delle prime 68 Sae e si prevede che nel giro di una settimana possano essere tutte consegnate, anche le rimanenti 22.

Si chiama Campagnano perché così era denominata questa zona in cui oggi sorge il villaggio che ospita alcune famiglie terremotate. Il villaggio, già inaugurato dal sindaco, dal capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli, dal governatore delle Marche e vice commissario alla Ricostruzione, Luca Ceriscioli, dallassessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, e da altre autorità, sorge su tre aree attigue.

A raccontare la storia di questo luogo è lo scrittore e ricercatore settempedano Raoul Paciaroni nella pubblicazione S. Angelo del Vagliolo. Storia di una chiesa e di un toponimoedita, nel 1993, dal Comitato Rione Uvaiolo e stampata dalla tipolitografia C. Bellabarbadi San Severino.

La parte più settentrionale dellUvaiolo arrivava fin quasi a lambire il fiume Potenza nella zona che va dalla chiesa di San Michele fino al cimitero omonimo e oltre si legge a pagina 35 della pubblicazione Questa zona allora si denominava Campagnano”.

g. gennaretti

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Uno spazio per bambini e ragazzi frutto della solidarietà del Decanato di Cantù Mariano. Domani mattina alle 11:30, dopo la messa celebrata dal vescovo Francesco Giovanni Brugnaro nella tensostruttura del Don Orione, verrà inaugurata la struttura prefabbricata che ospiterà l’oratorio omonimo la cui sede storica, in viale Mazzini, è stata resa inagibile dal terremoto del 2016. Al momento le attività che lì vi si svolgevano sono ospitate per lo più al palazzo vescovile ma grazie a diverse realtà cattoliche del decanato di Cantù Mariano, è stato possibile installare una struttura prefabbricata interamente frutto di donazioni e montata da alcuni parrocchiani. È ampia un centinaio di metri quadrati ed è dotata di cucina e servizi igienici.

È grazie alle donazioni che il Don Orione ha potuto riavere, poco dopo il sisma, il tendone in cui viene celebrata la messa, donato dalla Caritas di Cremona (grazie al vescovo Antonio Napolioni, ex parroco del Don Orione). Inoltre, di fianco alla nuova struttura, è stato posizionato un container che fungerà da ufficio dell’oratorio. All’inaugurazione prenderà parte Monsignor Brugnaro, il vicario don Aldo Romagnoli e il nuovo parroco don Luca Ferro oltre alle autorità locali e alcuni rappresentanti di Cantù.

g. gennaretti

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Consegnate questa mattina a Fiastra,  le ultime 28 Sae. Con la cerimonia di inaugurazione, alla quale oltre al sindaco Claudio Castelletti, hanno preso parte anche l'onorevole Irene Manzi , il senatore Mario Morgoni e l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, si è conclusa per il Comune la consegna di tutte le 74 casette assegnate ad altrettanti nuclei famigliari  L'area capoluogo su cui insistono le casette, è la più grande delle quattro realizzate nel comune e anche quella che ha richiesto il maggior numero di lavori preparatori

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Il comune di Fiastra è il primo, in provincia di Macerata, a completare le consegne in quattro aree differenti e per questo risultato il sindaco Castelletti ha voluto ringraziare le istituzioni. “Ringrazio chi ha compreso la nostra realtà, fatta di un territorio molto vasto, disseminato di tante frazioni con pochi abitanti. Sono proprio le frazioni ad aver subito i danni maggiori e non potevamo sradicare la popolazione, in gran parte anziana, dal loro territorio. Per questo abbiamo individuato quattro aree diverse e siamo contenti che oggi tutti abbiano preso possesso della loro casa provvisoria. Ma - ha aggiunto il sindaco prima di iniziare la cerimonia di consegna delle chiavi.-mi sentirò finalmente in pace solo quando vedrò i primi cantieri aperti nella valle” 

Inaugurazione Sae Gen18

La cerimonia ha avuto un piccolo contrattempo dovuto ad un errore nella numerazione delle chiavi che ha movimentato l’ingresso nelle abitazioni ma che si è concluso per il meglio. Sempre a Fiastra, si terrà domenica prossima nell'Auditorium San Paolo alle 10.30,un incontro pubblico per affrontare con la cittadinanza i temi della ricostruzione pubblica e privata.

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Dopo oltre un mese si ritorna a parlare della strada Ponti - Canepina in località Piegusciano di Camerino, che lo scorso 30 novembre era stata chiusa al traffico a causa dello smottamento della sede stradale lungo il tratto di realizzazione dell’area per le casette. 

Immediata la protesta degli abitanti della zona, visto che la strada era stata riaperta appena un paio di mesi e la chiusura di novembre sarebbe stata imputabile ad un errore umano piuttosto che ad eventi atmosferici eccezionali.

L’interruzione riguarda, appunto, l'area del cantiere SAE che - stando a quanto riportato nel cronoprogramma del Consorzio Stabile Arcale - il 13/11/2017 sarebbero dovute essere consegnate comprensive di strutture, impianti, finiture e arredi.

Sta di fatto che, a quasi due mesi dalla consegna stimata, il cantiere è bloccato e da quel 30 novembre gli abitanti della zona transitano all’interno di esso in una sorta di bypass pieno di buche e fango.

Se anche la viabilità è in qualche modo garantita, pur tra mille difficoltà, il pensiero va a quelle famiglie che sono in attesa di vedersi consegnata la ‘soluzione abitativa di emergenza’ e che di questo passo avranno ancora parecchio da aspettare.

f.u.

 

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Il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha firmato il decreto istitutivo del "Distretto Turistico Marca Maceratese". Ne fa parte il territorio dei Comuni di Macerata, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Fiastra, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Pieve Torina, Poggio San Vicino, Pollenza, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Serravalle di Chienti, Treia, Urbisaglia, Ussita, Valfornace.

Nella maggior parte dei cas, si tratta di comuni ricompresi nel cratere sismico.

La firma del decreto è stata accolta con soddisfazione dall’assessore al Turismo e Cultura della Regione Marche Moreno Pieroni che parla di risultato importante, voluto dall’ente regionale, non solo quale opportunità di rilancio dei Comuni colpiti dal sisma e strumento utile a tenere alta l’attenzione sui territori “ ma che dimostra  che quando la concentrazione e la condivisione degli obiettivi tra enti locali, istituzioni e associazioni funzionano bene, le risposte positive arrivano in breve tempo".  L’iter necessario è stato portato avanti dalla Regione Marche in tempi strettissimi per consentire che la documentazione necessaria, la cui presentazione doveva essere inoltrata entro il 31 dicembre 2017, pervenisse sul tavolo del Ministro Franceschini.

“Lo strumento – ha aggiunto Pieroni - consentirà la creazione di nuove e preziose opportunità per la competitività delle imprese. Il traguardo, arriva dopo l'istituzione di altri 7 distretti nelle Marche e va a completare un quadro omogeneo delle realtà territoriali nella regione: Distretto turistico dell'Appennino Umbro Marchigiano; Distretto turistico Marche Sud; Distretto turistico Marche Picene; Distretto turistico Riviera del Conero e Colli dell'Infinito; Distretto turistico del Fermano; Distretto turistico Marca Pesarese; Distretto turistico Il Piceno".

Plaude al risultato anche Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, tra i comuni che fanno parte del “Distretto Turistico Marca Maceratese”.

 “Importante fare sinergia- ha commentato il primo cittadino- Anche se le nostre mura sono distrutte, il turismo va sempre guardato con attenzione perché non possiamo permetterci di fermare nulla. La città va avanti e pensare in un’ottica di prospettiva ad un turismo culturale e ambientale sinergico, ci riempie il cuore di gioia. Un altro risultato degno di nota che fa pensare ad un territorio che vuole muoversi insieme

C.C.

 

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Un incontro con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, e con il direttore dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, don Valerio Pennasso, dei vescovi delle diocesi colpite dal terremoto del 2016, sollecitato dall'arcivescovo di Camerino – San Severino Marche Francesco Giovanni Brugnaro, per fare il punto della situazione alla luce delle ultime disposizioni emanate dal Governo di applicazione della legge sul terremoto in maniera da fornire al Commissario Straordinario alla Ricostruzione Paola De Micheli suggerimenti che rispondano alle esigenze dei territori del cratere. Nuove norme che prevedono la trasformazione delle diocesi in stazione unica appaltante, con conseguente equiparazione agli enti pubblici. In sostanza, stando alla norma, tutte le funzioni relative alla gestione degli incarichi per quanto concerne chiese e beni culturali passano alle diocesi stesse. "Un incontro proficuo – lo ha definito l'arcivescovo Francesco Giovanni – nel corso del quale abbiamo cercato di capire come le diocesi possono diventare enti attuatori e soprattutto quali possano essere le difficoltà al riguardo. In secondo luogo abbiamo cercato di verificare se e come la parte attuativa dei decreti riesca a cogliere tutte le nostre esigenze. Inoltre dovremo fare in modo che quanto il Commissario De Micheli sta preparando sia coerente con gli impegni di partenza in maniera da permettere ad ogni comune, oltre alla messa in sicurezza, l'avvio di alcuni appalti che permettano l'utilizzo di chiese. Infine abbiamo posto l'attenzione sulla rendicontazione e sul controllo dell'onestà degli appalti per le pubbliche amministrazioni, essendo le diocesi chiamate ad amministrare secondo legalità il patrimonio affidato". Una riunione che si è conclusa con uno scambio di vedute e di opinioni sulla situazioni delle diocesi che sono state maggiormente colpite dal sisma, prima fra tutte la diocesi camerte-settempedana, ma anche le diocesi di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo. Fissata anche una riunione, da tenersi entro il mese di gennaio, fra tutti i tecnici delle diocesi interessate per iniziare ad opere, nel rispetto dei decreti attuativi, sulla base delle urgenze delle singole diocesi. 

Fabio Ubaldi

 

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Convocata dal sindaco Pasqui, si è tenuta a Camerino nella sala del Contram, una riunione espressamente rivolta ai titolari di attività economiche e produttive. Secondo quanto riferito dai partecipanti, il confronto è stato utile per chiarire alcune incomprensioni, precisare diversi passaggi burocratici che, non sempre è stato possibile per l’amministrazione comunicare e veicolare con celerità.

Tra i punti affrontati dalla discussione anche quello relativo al progetto della nuova area di delocalizzazione commerciale di San Paolo, della quale il prossimo 15 gennaio saranno affidati i lavori di urbanizzazione e realizzazione delle fondazioni.

Tema di accesa discussione tra i commercianti, (il cui lavoro prosegue, non senza problemi,all’interno della tensostruttura collettiva del City Park).anche quello riferito a notizie apparse sulla stampa dalle quali sarebbe trapelato scontento nella categoria, e, disappunto per le lungaggini della nuova progettualità.

city Park

                                                    Negozi del City Park

 "Noi singoli commercianti- ha esordito Simone Corsalini, terminata la riunione-  non abbiamo mai rilasciato interviste del genere e- ha sottolineato- se qualcuno ha inteso esprimere un’opinione personale, è evidente che avrebbe dovuto farlo solo utilizzando il proprio nome e cognome e non a nome di tutta la categoria ”.

Positivo, a detta di tutti, il momento di confronto con l’amministrazione comunale, servito a comprendere meglio il progetto della nuova area, e, a ritrovare fiducia. “ A questa novità – ha detto Alessandra Montanari -guardiamo con ottimismo: è quello che speravamo e ci auguriamo che possa diventare realtà, nel più breve tempo possibile. Noi commercianti siamo tra quelli che non se ne sono mai andati, rimboccandoci le maniche e lottando contro tante avversità; abbiamo fronteggiato il caldo, il vento, il poco lavoro, ma non abbiamo perso la determinazione e lo spirito che, forte di certezze, sicuramente ne uscirà migliorato”.

Soddisfazione per l’incontro,è stata espressa anche dal sindaco Pasqui: “ Dopo un anno di difficoltà che hanno pesato su tutti, la riunione di oggi è stata sicuramente l’occasione di un confronto aperto; sono convinto che dovremmo continuare a farne altri, perché aiutano a compattare le singole persone e a guardare con maggiore ottimismo in avanti. Il 15 gennaio – ha proseguito- finalmente apriremo le buste e si darà il via ai lavori di quello che sarà uno dei centri simbolo della rinascita di Camerino, legato al commercio ma anche segno di ricostituzione di socialità. Ai commercianti ho chiesto di aiutare ed essere vicini ad un sindaco che, alla pari di tutti i cittadini, deve fare i conti con una quotidianità difficile. La verità è che la città la sento molto vicina ma, a mio avviso, sarebbero da evitare i continui paragoni con altre realtà e l’evidenziare ogni volta che noi siamo gli ultimi; ogni comunità ha le sue problematiche che non possono essere rapportate con altre e se nella nostra città le tempistiche sono diverse, esistono delle motivazioni. Direi che, pur nella consapevolezza del dramma che ci è piombato addosso e, nonostante le grandi difficoltà che sicuramente ci sono, possiamo procedere comunque con convinzione e nella consapevolezza che, insieme e nella massima unione, ce la faremo”.

Nel corso della stessa riunione, il sindaco è tornato a ribadire la necessità di rivedere il cratere sismico: “ Se non si parte da un livello di danno diverso nella valutazione delle esigenze delle singole comunità, la ricostruzione sarà solo a parole e non potrà concretizzarsi. Per rinascere ogni comunità ha bisogno della sua medicina, che non può essere la stessa idonea a guarire tutte le altre. Se i livelli alti e decisionali delle istituzioni, non differenziano le situazioni il prima possibile, ritengo che sia molto difficile che si accrescano le situazioni di ottimismo”.    

Carla Campetella

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Una struttura - secondo le parole pronunciate dal parroco don Gianni Fabbrizi – che dovrà essere riservata ai bambini”. Con questo obiettivo è stata inaugurata a Muccia la Casa della Musica, una struttura realizzata grazie alla solidarietà di molte località d'Italia coinvolte dal maestro Maurizio Maffezzoli che ha eseguito diversi concerti d'organo per la realizzazione dello scopo. Presenti, tra gli altri, al taglio del nastro l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, il sindaco di Muccia Mario Baroni, Sofia Guanziroli, assessore al comune di Cantù, il vicario generale della diocesi di Camerino – San Severino Marche don Nello Tranzocchi e naturalmente tanti bambini ai quali la struttura, come auspicato dal parroco, sarà riservata.

La motivazione per aiutare un paese così piccolo è appunto quella che il paese è piccolo – così l'assessore Guanziroli - C'è bisogno, quindi, di forze piccole come quelle della Protezione civile di un comune come quello di Cantù che diano una mano ai piccoli paesi per cercare di farli ripartire”.

L’ennesimo piccolo segnale che va nella direzione giusta – l'intervento dell'assessore Sciapichetti - Una bella casa realizzata grazia al contributo di tanta gente sparsa per l’Italia. La generosità di tanti cittadini ha contribuito alla realizzazione di una bella realtà per i bambini di Muccia”.

f.u.

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 “Abbiamo avuto la percezione della vicinanza di persone venute da buona parte delle regioni italiane che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera e anche che ci sono stati vicini durante il periodo critico del terremoto – ha dichiarato soddisfatto il sindaco Baroni – A tutti loro va il mio ringraziamento”.

Un sogno, come detto, realizzato grazie al maestro Maurizio Maffezzoli. “Un progetto che è partito a novembre dell’anno scorso e dopo un anno siamo riusciti a realizzarlo con una serie di concerti per la raccolta fondi. Abbiamo fatto circa 50 concerti d’organo e alcuni anche con il coro, dalla Lombardia al Veneto, Valle D’Aosta, Liguria, Tosca, Umbria, Abruzzo, Marche ed Emilia. Un viaggio veramente emozionante e oggi è una doppia emozione che molti di coloro che hanno aderito sono stati presenti all'inaugurazione”.

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Donazioni che sono giunte anche dalla Fondazione della cassa di Risparmio di Macerata, presente con Donatella Pazzelli, membro del consiglio di amministrazione. “Il progetto della casa della musica di Muccia è uno dei primi ad arrivare sul tavolo del consiglio dell’amministrazione e la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti lo ha subito sposato – le sue parole - La fondazione è presente in maniera fattiva per tutti i comuni colpiti dal terremoto nella provincia di Macerata. Il comune di Muccia ha chiesto uno scuolabus e saremo proprio felici di essere qui tra qualche mese per consegnare anche questo nuovo mezzo”.

( Ubaldi -  Staffolani )

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Il pericolo del cementificio è ancora reale e la giunta-selfie di San Severino è chiusa in un assordante silenzio”. Queste le parole del Movimento 5 Stelle settempedano che fanno seguito alla notizia del ricorso al Tar del Comune di Castelraimondo contro la Regione. Il motivo è presto detto, si tratta di un rimpallo di competenze su chi debba, tra i due enti, convocare la Conferenza dei Servizi per mettere la parola fine sulla questione del cementificio. La Cementir di Caltagirone, che aveva acquistato lo stabilimento, aveva presentato allo Sportello unico delle attività produttive (Suap) di Castelraimondo l’autorizzazione ambientale per riaprire la struttura. Per questo, la Regione chiedeva che lo stabilimento venisse adeguato alle Bat (migliori tecnologie di settore) entro aprile 2017 e che fosse presentato un piano industriale. Niente di quanto richiesto è stato fatto e recentemente la Regione ha inviato una raccomandata al Comune di Castelraimondo con la quale si chiedeva all’ente di convocare l’ultima Conferenza dei Servizi. “Dopo mesi - scrivono i grillini - invece di convocare la conferenza il Comune ha speso soldi pubblici per un ricorso al tar per evitare questo onere. Sembra proprio che nessuno voglia chiudere questo eco-mostro in 40 anni di attività indisturbata ha inquinato gravemente il territorio e la salute dei nostri cittadini. San Severino ha il più alto tasso di tumori legati all’incenerimento, dato fornito dall’Istituto Superiore di Sanità”. Il timore del Movimento è che si stia giocando a fare “melina” per dare alla nuova proprietà, la tedesca Heidelbergcement, di valutare una riapertura dello stabilimento.

"Il sospetto - stigmatizzano - diventa sempre più fondato quando si inizia a guardare quali siano gli attori sulla scena, vecchi politicanti di quell'area centrista buona per tutte le stagioni e per tutti gli schieramenti. Ogni riferimento a Antonio Pettinari, Presidente della Provincia (quella provincia che a suo tempo commissionò un'analisi ambientale, a Cementificio spento, dilapidando 60mila euro di soldi pubblici) al Sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli e all'assessore in Regione Angelo Sciapichetti è tutt'altro che casuale. Occorre stare all’erta - aggiungono - perché il pericolo non è scampato ma assolutamente presente ed in tutto questo risulta assordante il silenzio del Comune di San Severino”. Il Movimento ricorda che ai primi di novembre l'apposita commissione speciale sul Cementificio presieduta dal consigliere di maggioranza Piero Pierandrei ha chiesto al Sindaco Rosa Piermattei di compiere dei passi ufficiali per sollecitare la Conferenza dei Servizi e chiudere la questione, ma “da allora tutto tace. Ci sembra ormai che la nostra simpatica “giunta-selfie” sia troppo impegnata ad immortalarsi a braccetto con Ceriscioli e compagnia, celebrando, bontà loro, i clamorosi e vergognosi ritardi sulla ricostruzione post-sisma e il progressivo smantellamento del nostro ospedale”. 
Gaia Gennaretti

 

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