Notizie sportive nelle Marche
Giovedì, 22 Ottobre 2020 18:27

Covid, la stretta della Regione Marche

Restrizioni, anche nelle Marche, stabilite dal governatore Francesco Acquaroli al fine di contenere la curva pandemica, dopo che i casi di positività hanno toccato nelle ultime ore quota 300 a fronte di un maggior numero di tamponi processati.

Tra i principali provvedimenti a tutela della salute dei cittadini e della sicurezza del territorio la previsione di una maggiore didattica a distanza, pari al 50% per il triennio delle scuole superiori, per limitare il sovraffolamento dei mezzi di trasporto pubblico che si tende a potenziare; all'interno dei centri commerciali e della grande distribuzione sarà richiesto un maggior distanziamento e l'obbligo di distanziamento e di sanificazione nonchè della mascherina all'interno degli stessi e divieto di consumare cibi e bevande negli spazi comuni, così come il consumo degli stessi in assembramento al di fuori di bar, ristoranti e attività commerciali.
Apertura dalle 8 alle 21 di sale giochi e sale bingo; riduzione al 60% della capienza sui mezzi pubblici di trasporto, mentre per quanto riguarda palestre e piscine l'ordinanza regionale prevede il rigoroso rispetto delle misure previste dal Dpcm.

Per quanto riguarda il calcio l'accordo raggiunto con il Coni e le Federazioni Sportive è il rinvio dei campionati di ulteriori due settimane.

Le eestrizioni sono state emanate sulla base, appunto, del suddetto decreto governativo con la situazione epidemiologica che viene costantemente tenuta sotto controllo con l'obiettivo di abbassare la curva epidemiologica e non caricare il sitema sanitario regionale.

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Nuovo riconoscimento per il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, confermato consigliere nazionale dell’UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, organismo che rappresenta ed associa enti territoriali interamente o parzialmente montani.

“Ritengo che poter far sentire la voce dell’entroterra marchigiano in un contesto istituzionale come l’UNCEM possa costituire una ulteriore opportunità per dar forza alle nostre ragioni, che sono quelle di comunità che pretendono attenzione e rispetto esattamente come tutti i cittadini italiani - le dichiarazioni di Alessandro Gentilucci - Troppo spesso la montagna è stata considerata un bacino territoriale marginale e relegata ad un valore economico e sociale residuale. È ora di cambiare rotta. Come sindaco di un comune del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, come vicepresidente del Parco e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, ho cercato in ogni modo, anche e soprattutto nelle situazioni di difficoltà innescate dal sisma, di portare avanti i diritti della nostra gente, che chiede di essere considerata e trattata con dignità. La montagna può davvero rappresentare una opportunità per il futuro, e per questo ci stiamo adoperando utilizzando tutti gli strumenti possibili dal punto di vista operativo e finanziario”. Tra questi giocherà un ruolo importante l’accordo di programma quadro per l’alto maceratese che metterà a disposizioni investimenti importanti per le aree interne nell’ambito dei programmi e fondi europei destinati alle regioni. “Insieme alla grande sfida della ricostruzione post terremoto, il tema della valorizzazione delle aree interne sarà la chiave di volta della ripartenza possibile dell’entroterra, e dovremo tutti essere capaci di lavorare in rete mettendo a sistema i vari enti territoriali, le diverse competenze, le professionalità. L’UNCEM, in questo senso, rappresenta un ottimo contesto dove confrontarsi e acquisire informazioni nonché far valere le ragioni dei territori montani in ambito istituzionale”.
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Finita l’emergenza sarà un nuovo spazio di incontro e aggregazione ma, al momento, nasce come luogo di promozione di progetti e percorsi individuali di integrazione sociale e culturale. Il suo utilizzo sarà poi aperto anche ad ospitare interventi di prevenzione del disagio e promozione del benessere giovanile.

Si chiama “Tutti al Centro” ed è il nuovo centro polifunzionale che l’Ambito Territoriale Sociale 17, l’Unione Montana Potenza Esino e Musone e il Comune di San Severino Marche, hanno pensato per far incontrare, in modo particolare, i giovani.

Ad inaugurare la struttura il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Vanna Bianconi, il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi, il coordinatore d’Ambito, Valerio Valeriani, gli educatori che saranno impegnati nella gestione del servizio presso la nuova struttura, che sorge in via Salimbeni, ma anche nei locali del fabbricato ex Convento dei Cistercensi.

“In un'unica sede finalmente potranno trovare spazio lo sportello informativo, il tavolo povertà, il centro famiglie e il centro giovanile - spiega il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale, Valerio Valeriani, che sottolinea – Le finalità sono molteplici: migliorare la capacità dei giovani di progettare il loro futuro, nell’ottica di una crescente stima del sé, valorizzando il protagonismo attivo e partendo dai loro interessi, capacità e attitudini ma anche promuovere la motivazione allo studio e alla partecipazione, prevenire la diffusione di vari abusi, sviluppare nel territorio una cultura di attenzione alle istanze e alle problematiche dei giovani, promuovere ed organizzare iniziative proposte da questi ultimi e attivare momenti di supporto e sostegno scolastico, grazie alla presenza dei volontari delle associazioni e dell’aiuto spontaneo dei pari”.

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“Quello cui abbiamo pensato prioritariamente - spiega il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi – è stato aprire una struttura capace di avvicinare sia i ragazzi “soli”, che per interessi o per situazioni personali possono trovare nel centro proposte, strumentazioni, accoglienza che lo attraggono, sia gruppi già esistenti, naturali o semi-organizzati che possono chiedere supporto al centro per la realizzazione di iniziative musicali, culturali, teatrali, espressive”.

A un’azione di avvicinamento dei ragazzi ha creduto anche Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana: “Dobbiamo offrire ai giovani occasioni di ripensare al proprio modo di dare significato al tempo libero a partire dai contatti ottenuti tramite iniziative ed attività, fino a sviluppare percorsi con un animatore che aiuti a trovare nel gruppo un supporto per dare risposta alle proprie domande ed alle proprie esigenze che aiuti a costruire relazioni significative. Purtroppo l’attuale fase di emergenza non ci consente di aggregare tante persone ma abbiamo deciso di sfruttare proprio questo periodo per pensare a cosa poter ospitare nel Centro in un futuro, ce lo auguriamo tutti, molto prossimo”.

f.u.
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A Macerata la nuova amministrazione ha messo un punto ai programmi di accoglienza: il progetto “Macerata Accoglie”, uno dei capisaldi della politica portata avanti negli scorsi anni dall’amministrazione Carancini, è stato stoppato ieri con una delibera dalla giunta Parcaroli. Se Narciso Ricotta (Pd) ha parlato di “decisioni propagandistiche”, diversa è la posizione della maggioranza: la vicesindaca e assessora alle politiche sociali della città, Francesca D’Alessandro, ha parlato piuttosto di un cambio di direzione chiesto dall’elettorato: “Avevamo promesso un cambio di linea. ‘Macerata Accoglie’ era un progetto che andava avanti da diversi anni. Nel tempo, nel tessuto sociale della città, erano emerse delle criticità che testimoniavano come il progetto non stesse effettivamente portando i risultati per cui era stato concepito. Al punto attuale si è giunti a una situazione in cui non ci è più possibile accogliere persone con situazioni di fragilità, come per esempio gli immigrati. Il tessuto socio-economico di Macerata, che è sostanzialmente una città impiegatizia e non industriale, non ci permette più di accogliere in maniera dignitosa queste persone, che comunque necessitano di assistenza: il percorso che il progetto prevedeva, una volta terminato, si interrompeva senza permettere, nella maggior parte dei casi, un’integrazione lavorativa che noi auspicheremmo quando portiamo avanti lavori come questo. Gli episodi di spaccio, contro i quali le forze dell’ordine stanno facendo un ottimo lavoro, sono testimonianza di questo: l’impatto con il sociale maceratese spesso si è rivelato critico. Abbiamo pensato di prendere questa decisione, in questo periodo storico contraddistinto dall’emergenza sanitaria, sia per la salvaguardia dei cittadini maceratese, sia per quella dei migranti stessi, ai quali, oggi, non siamo in grado di offrire un’assistenza dignitosa”.

Red.
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Si tira un sospiro di sollievo a Caldarola dove è finita la quarantena per le due classi della scuola dell'Infanzia che erano rimaste a casa dopo l'insegnante risultata positiva al Covid.
"Finalmente una buona notizia - commenta il primo cittadino, Luca Maria Giuseppetti - Purtroppo c'è stato questo periodo di fermo, ma ora è ripreso tutto normalmente. In questo periodo può capitare, fortunatamente è andato tutto bene, ore ci auguriamo che l'anno scolastico prosegua senza intoppi".

A preoccupare il sindaco di Caldarola sono invece i tempi in cui vengono comunicati gli aggiornamenti dei concittadini positivi ed in quarantena: "Mi preoccupa la mancanza di coordinamento tra l'Asur e la Regione - confida - . Il Cohesion (sistema regionale per la comunicazione con la Pubblica Amministrazione ndr) comunica i dati a distanza di troppi giorni da quando viene reso noto l'esito dei risultati. È necessario trovare una soluzione più precisa perchè chi amministra un paese o una città deve avere i dati in tempo reale, è importante averli almeno il giorno stesso del risultato del tampone.
Non è possibile avere questa discrepanza tra l'Asur, che registra i dati in maniera rapida, e la Regione che invece ci avvisa con un ritardo che a volte è arrivato a quattro giorni. Per noi è importante che la comunicazione avvenga nei tempi giusti. Mi muoverò per capire se ci sono dei problemi logistici".

GS
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È scontro a Macerata tra amministrazione e minoranza sul tema immigrazione: ieri è stata approvata dalla giunta, con una delibera, la sospensione del progetto Siproimi, il Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati, chiamato “Macerata Accoglie”. Negli anni dell’amministrazione Carancini il progetto era stato un tema al centro dei lavori.

Un cambio di rotta netto che, nella visione del capogruppo in consiglio del Partito Democratico Narciso Ricotta, ha il sapore di propaganda: “mi pare che l’ideologia abbia prevalso sulla buona amministrazione: questa è chiaramente una cambiale che l’amministrazione Parcaroli paga alla Lega e che non risolve alcun problema. La questione sulla gestione dell'immigrazione irregolare è semplice: o un progetto mirato, come quello che era stato approvato da noi, oppure che i migranti giungano comunque in città, ma senza alcun progetto di accoglienza. Il problema migranti non è in alcun modo risolto con questa delibera, che in nessuna maniera tutela i maceratesi. Il tema dell’immigrazione non è una questione semplice, sicuramente non si risolve con gli slogan, piuttosto con politiche di accoglienza mirate ed efficienti: noi abbiamo avuto in passato il coraggio di affrontarle, oggi si cerca invece di nascondere il problema sotto al tappeto con delibere che sono sostanzialmente di propaganda”.

Red.
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Paura per due escursionisti che questo pomeriggio, complice il bel tempo, avevano deciso di trascorrere qualche ora passeggiando nei dintorni del lago di Fiastra.
Si sono però addentrati nella boscaglia e hanno perso l'orientamento. A quel punto hanno deciso di avvertire i soccorsi: i vigili del fuoco, grazie alle coordinate dettate dal GPS del telefono, sono riusciti a guidarli fino ad una abitazione vicina.
I due stanno bene e sono stati recuperati dai vigili del fuoco, per loro solo tanta paura.

GS
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Mercoledì, 21 Ottobre 2020 17:39

Capponi: "Un contagio che responsabilizza"

Aveva più volte richiamato i propri cittadini ad un alto senso di responsabilità per contenere la diffusione del Coronavirus ed ora è risultato positivo alla malattia il sindaco di Treia Franco Capponi, in isolamento fiduciario dopo l'esito postitivo del tampone cui si è sottoposto a causa del contagio contratto da una dipendente degli uffici comunali di segreteria.

"Fortunatamente non presento gravi sintomi - è positivo nelle sue parole Franco Capponi - Purtroppo nella nostra attività amministrativa si incontrano molte persone, si parla con tutti, non ci si risparmia per cui il rischio di contagio aumenta, anche se nel mio caso questo è avvenuto all'interno del comune. Soltanto io sono risultato positivo, anche se con una carica virale molto bassa, tra le persone che sono venute in contatto con la dipendente della segreteria". 

Continua, così, ad essere operativo nella propria attività il primo cittadino di Treia che nel suo domicilio continua a seguire le vicende della città da lui guidata, mantendosi in stretto contatto con i suoi collaboratori soprattutto per rimanere vicino alla cittadinanza, soprattutto nel garntire servizi adeguati a quanto si trovano in isolamento fiduciario perchè, come lui, sono stati colpiti dal virus.
 e attraverso i volontari

"Già dalla scorsa settimana - continua il sindaco - abbiamo riattivato il Coc e anche attravero l'opera dei volontari di Protezione civile, contiamo di far fronte ad ogni esigenza. Cerchiamo di dare una risposta pronta e veloce al problema".

A parere di Cappono solo operando con responsabilità si potrà uscire dalla pandemia più forti di prima.

"Quando si sta bene si pensa di essere invulnerabili, commettendo anche degli errori - conclude - Quando, invece, la malattia ti colpisce in prima persona si riflette molto. Porbabilmente aumenta anche il senso di responsabilità e si promette a se stessi di non sbagliare nessuna mossa. Non è pensabile che tutti miglioriamo perchè abbiamo il Covid, come dimostra quanto si è verificato nei nostri comportamenti dopo il primo lokdown. Speriamo che tutti facciamo una riflessione personale, disposti a cambiare i nostri stili di vita. Solo così possiamo sconfiggere questo virus".

f.u.


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La situazione della pandemia da Covid 19 nelle Marche è stata oggetto di una conferenza stampa del nuovo assessore alla sanità FIlippo Saltamartini, che ha fatto il punto della situazione partendo dalla questione del Covid Center di Civitanova Marche su cui si sono riaccesi i riflettori.

"Il centro sarà riaperto con un primo modulo di 14 posti letto in terapia semi intensiva che diventerà subito operativo - le parole di Saltamartini - Una misura che si rende necessaria perchè abbiamo un numero di posti di terapia intensiva sotto soglia rispetto alle misure che dovevano essere adottate. Da qui l'urgenza di intervenire. Per quanto riguarda il personale medico, viste le difficoltà di reperimento, l'obiettivo è quello di non sguarnire i servizi essenziali della sanità ordinaria. Per questo abbiamo fatto richiesta al ministero dell'invio di personale sanitario militare, in particolare quello della Marina".

Novità per quanto riguarda il numero di tamponi, con il raddoppio della dotazione, anche se il personale della regione non riesce a soddisfare la domanda.

"Abbiamo chiesto ai medici di base e ai farmacisti - continua l'assessore - di operare in questo senso e nei prossimi giorni concluderemo anche questo accordo allargando la platea dei tamponi ai bambini che devono ritornare a scuola e a tutte le categorie a rischio".

Obiettivo primario perseguito quello di evitare il più possibile l'ospedalizzazione dei malati.

"in questo senso - conclude l'assessore alla sanità - abbiamo dato disposizione direttive di comprare altri strumenti per eseguire a domicilio la radiologia toracica per cui di fronte a persone che presentano questa necessità gli stessi non dovranno più recarsi in una struttura ospedaliera, ma sarà la struttura sanitaria territoriale a recarsi al domicilio dei pazienti".

f.u.
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