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Dopo un’estate molto complessa e un sensibile aumento degli incidenti stradali, talvolta gravi quando non addirittura mortali, nell’ultimo anno, si è ritenuto di divulgare alcuni concetti importanti specie per quanto concerne gli articoli 186 e 187 del codice della strada che regolano casi di guida in stato d’ebbrezza e guida sotto l’effetto di stupefacenti. La legge col tempo è divenuta sempre più stringente ma l’attenzione quando ci si pone alla guida di un mezzo, qualsiasi esso sia, deve essere massima non solo per le ripercussioni che sono nient’affatto leggere, ma anche perché, qualora si provochi un incidente e qualcuno malauguratamente restasse ferito o perdesse la vita si dovrebbe convivere con un enorme peso sulla coscienza. Per i minori poi il discorso è ancora più profondo. Insomma, comprendere le conseguenze di alcuni comportamenti cattivi alla guida di un mezzo è fondamentale affinché si ponga un freno all’aumento degli incidenti.

A chiarire i punti principali sono stati il comandante della Compagnia di Tolentino, capitano Giacomo De Carlini coadiuvato dal Sottotenente Giuseppe Losito, comandante del Norm (nucleo operativo e radiomobile).

“Nel corso dell’estate si sono verificati numerosissimi sinistri stradali - ha spiegato De Carlini - in cui spesso le vittime sono stati dei motociclisti. Buona parte di questi incidenti sono stati causati da persone che si sono messe alla guida dopo aver assunto alcol o sostanze stupefacenti. Per chi si mette alla guida violando gli articoli 186 o 187, incorre in pene che via via si fanno sempre più aspre. Nel 2016 peraltro è stato introdotto il reato di omicidio stradale”. 

Venendo più nello specifico alla guida in stato d’ebbrezza, in un normale controllo stradale da parte dei Carabinieri, dunque senza aver causato incidenti, vengono considerati diversi step di effrazione determinati dall’alcoltest. Sotto allo 0,50 non v’è alcuna effrazione. Quello è il limite massimo consentito per chi non è neopatentato o per chi faccia un mestiere per cui abbia l’imposizione del livello 0. 

Da 0.50 a 0,80 c’è la sanzione amministrativa che può andare da un minimo di 532 a un massimo di 2.127 euro. Si potrebbe anche incorrere nella sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Da 0,81 a 1.50 scatta la denuncia per guida in stato d’ebbrezza con la sospensione della patente da 6 mesi a un anno. “Si è inoltre obbligati - chiarisce De Carlini - a sottoporsi a visite mediche periodiche, inizialmente più frequenti e poi ogni sei mesi per almeno 5 anni, e a incontri al Sert”. Da 1.50 in su vi è un'ammenda da 1.500 a 6mila euro, l’arresto da 6 mesi a un anno e la sospensione della patente da uno a due anni. Se l’auto poi è di proprietà del soggetto incolpato (secondo il Codice della Strada si è colpevoli fino a prova contraria, a differenza del codice penale), scatta anche la confisca. Se è invece di qualcun altro, la patente viene sospesa da 2 a 4 anni. Se questo comportamento avviene due volte in un biennio, scatta la revoca della patente. 

L’articolo 187 del Cds, invece, norma la guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope e le sanzioni previste corrispondono alle sanzioni massime per la guida in stato d’ebbrezza.

Discorso a parte merita il caso dei minori alla guida di motorini o minicar: “Le sanzioni sono le medesime, fermo restando che fino a 21 anni il livello di alcol deve essere sempre zero. Per cui se un minore viene sorpreso positivo all’alcoltest fino a 0,50, potrò prendere la patente a 19 anni anziché alla maggiore età; se il livello è maggiore di 0,50 la patente non potrà essere conseguita fino a 21 anni. Inoltre, scatterebbero tutte le segnalazioni del caso, con la conseguenza dell’arrivo degli assistenti sociali in casa, psicologi, incontri agli alcolisti anonimi. Insomma, si viene trattati come alcolizzati”. Un rischio che, per una notte di sballo forse non vale la pena di correre. 

Qualora ci si rifiuti di fare l’alcoltest, questo corrisponde ad una ammissione di colpevolezza e si incorre nella massima pena proprio perché il CdS non ammette la presunzione di innocenza.

“Siamo obbligati a effettuare il test nei casi di incidenti con feriti o morti. Dobbiamo farlo su tutti i conducenti dei veicoli coinvolti, quindi li accompagniamo in ospedale per farli.

Per quanto riguarda i casi di omicidio stradale, si tratta di una via di mezzo tra l’omicidio colposo e quello volontario. Sono previste pene minimali se ci sono lesioni gravi o gravissime, pene detentive da 2 a 7 anni, piuttosto che da 5 a 10 anni se il tasso alcolemico supera lo 0,80, fino a 18 anni se muore più di una persona e così via. L’arresto è previsto in flagranza di reato, cioè “se il soggetto è palesemente ubriaco o sotto effetto di droga o in caso di omissione di soccorso. Il carcere sarà escluso nel caso in cui ci sia flagranza di reato ma si abbia collaborato e si abbia prestato soccorso la vittima". In caso di omicidio la patente viene revocata e non si può riprendere prima di 15 anni, solo 5 anni in caso di lesioni ma in caso di fuga e omissione di soccorso la patente non potrà essere riconseguita per almeno 30 anni dalla revoca.

L’aggravante sussiste se si conducono mezzi pesanti. 

Insomma, oltre a tutto questo, ciò che è importante è anche l’aspetto morale. Mettersi alla guida quando non lo si potrebbe fare può essere pericoloso per se stessi e per gli altri ed occorre quindi avere prudenza e rispetto per la vita.

 Gaia Gennaretti
Da lunedì scorso fino a domenica 22 settembre in tutta Europa si celebra la Settimana Europea della Mobilità, la Mobility Week, con iniziative ed appuntamenti volti a promuovere gli spostamenti sostenibili: dalla bici alle passeggiate, passando per i mezzi elettrici e non solo. 
La Contram SpA, prima azienda della Regione Marche ad aver introdotto un mezzo elettrico nel trasporto pubblico locale, non poteva non partecipare a questo importante appuntamento.
Sabato 21 Settembre presso il Sottocorte Village di Camerino l’azienda intende promuovere, agli studenti degli istituti scolastici di Camerino, i servizi di mobilità pubblica collettiva e le relative innovazioni tecnologiche, con particolare riferimento alla mobilità elettrica. Saranno infatti esposti i mezzi elettrici aziendali e per l’occasione anche un mezzo ultra tecnologico, la Tesla Dancing!
Special guest anche il Rapper Stylo che intratterà i ragazzi con un momento di freestyle dedicato proprio a loro.

L'evento inizierà alle ore 10.45 e ci saranno diversi interventi tra cui quello dell'ing. Stelvio Calafiore (Istambiente Spin off Unicam): Connubio tra energie rinnovabili e mobilità sostenibile; quello del Dott. Alessandro Campanelli (Contram SpA): La Tecnologia applicata al Trasporto Pubblico Locale e un intervento degli studenti.



Incidente da paura questa mattina lungo la superstrada Valdichienti, in direzione mare, proprio all'altezza dell'uscita Tolentino Sud.
Mancava poco alle 5 quando un tir della ditta di trasporti tolentinate Ciavaroli, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada, con la cabina di traverso sulla carreggiata.
Esclusa l'ipotesi che a causare l'incidente sia stato lo scoppio di un pneumatico del mezzo.

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un oggetto che non fa parte del mezzo ma che si trovava già sulla carreggiata

Immediatamente dopo il tir, sono riusciti ad evitare l'impatto altri mezzi pesanti che sono rimasti per qualche tempo fermi sulla carreggiata formando una breve coda.

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Sul posto i sanitari del 118 per soccorrere l'autista del mezzo che non dovrebbe aver riportato ferite gravi e le forze dell'ordine per i rilievi del caso e per gestire la viabilità.

Gs
Trovato impiccato ad una pianta con un cavo elettrico. Così è stato ritrovato il 35enne civitanovese che era scomparso da tre giorni. Cristian Genova lascia la moglie e una bambina piccola. Era un artigiano e da lunedì non dava notizie di sé alla famiglia. Negli ultimi giorni le ricerche si erano intensificate per il timore che gli potesse essere successo qualcosa. Pare che il gesto sia stato volontario e che il ritrovamento del corpo sia stato dovuto ad un cacciatore che si aggirava stamane nei pressi del fiume Chienti, in Santa Maria Apparente. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche i vigili del fuoco e i volontari di protezione civile.
g.g.
Il teatro per elaborare emozioni, liberare sentimenti, favorire idee. Il teatro per mitigare le sofferenze, ritrovarsi insieme e condividere emozioni. L’Ambito Territoriale Sociale 18, attraverso il Centro Sollievo organizza a Camerino il Progetto "SAE –Solo Anime Empatiche", laboratorio di esperienze attraverso il teatroaperto a tutta la popolazione e gratuito.  Il primo incontro avrà luogo questo venerdì 20 settembre, con inizio alle ore 15.30, presso il Centro Sociale di San Paolo. Nella stessa sede, ogni 15 giorni sarà attivo anche lo spazio di condivisione  “Incontriamoci”.

“Si tratta di un'iniziativa a mio avviso molto piacevole- spiega Giorgia Pellegrini, referente Area famiglie servizio Sollievo- la cui organizzazione è stata resa possibile grazie ad un fondo della Regione Marche dedicato ai residenti delle soluzioni abitative d’emergenza  e non solo. I laboratori infatti sono aperti alla partecipazione di tutta la cittadinanza del Comune di Camerino – continua Giorgia Pellegrini- proprio allo scopo di offrire un'opportunità di aggregazione nonché di elaborazione rispetto all’emotivo che è stato vissuto nel post sisma e che continua ad esserci. Abbiamo pensato ad un'iniziativa che si distaccasse anche un po' dal contesto prettamente psicologico e, anziché fare un gruppo d'ascolto, l’idea è stata quella di realizzare qualcosa di concreto che potesse fornire l’occasione di vivere delle emozioni attraverso il teatro. Ci si darà l’opportunità di rielaborare quello che purtroppo è stato il vissuto degli ultimi nostri tempi ma utilizzando allo scopo un'attività che è semplicemente ricreativa e creativa in cui ciascuno potrà mettersi in gioco. Ecco perché abbiamo pensato di realizzare una cosa che sia alla portata di tutti e senza alcun limite di età , proprio perché deve essere un momento di aggregazione, un modo per ritrovarsi tutti. Ci tengo a sottolineare pertanto che qualsiasi persona può avvicinarsi a questo progetto- continua la referente - perché desideriamo che possano arrivare bambini, così come persone adulte o della terza età, insomma, tutti quelli che hanno voglia di partecipare e vedremo come sarà capace di crearsi questo gruppo. Chi se ne occuperà attende infatti di capire se sarà possibile realizzare un'opera perché, giunti alla fine del progetto a dicembre, sarebbe bello poterci incontrare e, magari organizzare un bell'evento per portare in scena quanto si è realizzato in questi mesi. Iniziamo l 20 settembre il laboratorio teatrale si terrà dunque presso il Centro Sociale di San Paolo con cadenza settimanale, ogni venerdì dalle 15,30 alle 17,30. Abbiamo scelto un luogo che sia di accoglienza e anche facilmente raggiungibile per tutti- Nella stessa sede del Centro Sociale e nell’ambito dello stesso Progetto - aggiunge Giorgia Pellegrini- ogni 15 giorni, tutti avranno l’opportunità di condividere anche lo spazio “Incontriamoci” con la presenza di un mediatore Anche in questo caso lo scopo è di ritrovarci per riflettere su quanto è stato vissuto e, magari perché no, iniziare a pensare a cosa poter realizzare per andare avanti in modo più sereno e propositivo”.
cc






Un nubifragio si è abbattuto la scorsa notte su San Severino e alcune aule nell'ala sud est della scuola temporanea in via Lorenzo d'Alessandro si è infiltrata dell'acqua. La causa? I canali di scolo erano ostruiti da svariati palloni. Il plesso era stato inaugurato lo scorso settembre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Si tratta di un edificio temporaneo realizzato per dare respiro al sovraffolamento in cui versava il comprensivo Tacchi Venturi dopo il terremoto in attesa che venga costruita la nuova scuola che ospiterà gli studenti della Luzio. La forte e abbondante pioggia caduta stanotte e nella mattinata non è riuscita a defluire dai canali di scolo perché questi erano ostruiti niente meno che da palloni da gioco finiti sul tetto durante le attività ricreative dei bambini. L’acqua filtrata dal controsoffitto è scesa fino ai pannelli prefabbricati delle pareti interessando ben quattro aule che sono state immediatamente sgomberate per consentire le operazioni di pulizia da parte del personale della scuola e la verifica e il controllo da parte dei tecnici comunali dell’ufficio Manutenzioni. 

Gli alunni hanno potuto comunque seguire le lezioni regolarmente dopo essere stati spostati temporaneamente nell’aula multimediale. Per gli studenti di una delle quattro classi già in mattinata è stato deciso il rientro nell’aula interessata dall’infiltrazione. 

E’ ipotizzabile che entro la giornata di domani la situazione torni alla normalità.
g.g.





Meno di tre mesi di attesa, e la Basilica di San Venanzio martire tornerà fruibile da tutta la comunità. In stato di avanzamento il cantiere che, ormai da una decina di giorni, registra l’apertura della fase conclusiva dei lavori di recupero. Procedono le operazioni di smontaggio delle impalcature interne, preludio alla sistemazione del campanile e a tutti gli altri lavori necessari all'esterno della chiesa.

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“ Sono giornate davvero importanti sul fronte del programma di restauro della Basilica – spiega il parroco don Marco Gentilucci- Lo smontaggio interno delle impalcature sul transetto destro e sinistro sta riportando alla luce il meraviglioso lavoro che è stato già eseguito. Ponteggi dunque spostati all’esterno per permettere alle maestranze di lavorare sul campanile dove viene smontata la messa in sicurezza e si opererà per il suo consolidamento. All’interno infatti, il campanile è già stato consolidato con le reti in fibra di carbonio e dunque non resta che procedere dal di fuori. Altri ponteggi vengono montati anche sulla facciata della basilica e sul pronao per consentire gli interventi necessari e procedere anche alla ripulitura del portale. Il lavoro principale dunque si concentra adesso sulla facciata anteriore della chiesa; ultimo lavoro all’esterno, lasciato dunque in coda rispetto a tutte le operazioni, quello riguardante la parte dell’abside”. Da parte di tecnici e operai coinvolti, nel corso dei mesi si è vista davvero un’encomiabile velocità accompagnata da grande accuratezza nell’esecuzione dei lavori di recupero che erano partiti il 25 febbraio scorso. Nessun intoppo o sgradita sorpresa si sono frapposti da ostacolo al cantiere che ha potuto procedere spedito e nel rispetto del cronoprogramma stabilito. “La struttura – ricorda don Marco- si è rivelata solida in alcune parti, mentre nelle parti lesionate, gli interventi realizzati sono avvenuti in modo preciso e, utilizzando tecniche innovative, sicuramente al meglio del risultato. E’ un piacere grande poter dire di essere arrivati alla fase conclusiva e sempre con un carico di attesa e di speranza rivolto in avanti al giorno importantissimo della riapertura”.
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Dovuta proprio alla concomitanza delle operazioni di smontaggio e rimontaggio dei ponteggi e al resto delle complesse operazioni che dovranno essere eseguite, la chiusura al traffico veicolare disposta da qualche tempo su via Parisani  “ Lo ha richiesto l’importanza dell’intervento e la necessità dell’assoluta sicurezza di chi vi lavora- spiega il parroco- Per permettere agli operai di lavorare in modo agevole e sicuro si è addirittura neco necessaria la predisposizione di un ascensore esterno al campanile per cui, la misura del blocco stradale era assolutamente indispensabile”.
Gli occhi del parroco di San Venanzio, si illuminano ogni qual volta riesce a liberarsi anche la più piccola parte della chiesa,  rivelando quello che è stato fatto per riconsegnarla più forte e più bella di prima. E’ come uno sgomberare la mente da tanti pesi che hanno gravato per mesi; ogni volta, c’è come un cenno d’intesa con chi dall’altra parte ha impiegato le sue forze. Con l’intero staff di tecnici e maestranze, del resto  si è creato un bellissimo legame d’amicizia. L’inaugurazione del restauro della chiesa è fissata per domenica 15 dicembre, prevedibilmente nel pomeriggio, anche se l’orario deve essere ancora stabilito.
Vivremo in maniera solenne la riapertura del grande portone della Basilica e attenderemo con emozione il suono delle campane che non sentiamo più da 3 anni. Con noi sarà il Cavalier Giovanni Arvedi, benefattore che ha reso possibile il riappropriarci della basilica dedicata al patrono e col nostro arcivescovo Francesco che dal suo arrivo e in tutti questi mesi ci ha fortemente sostenuti saranno presenti tanti nostri amici a cominciare dal Vescovo Antonio Napolioni e quanti hanno decisamente voluto la riapertura di San Venanzio. In città saranno numerose altre personalità, della cui presenza stiamo attendendo conferma”. 

cc
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"Camminata Solidale della Roccaccia". Alla seconda edizione l'iniziativa di solidarietà che si terrà a Treia il 22 settembre. L'intero incasso sarà devoluto al progetto "I Fuori Classe", pensato da Antonio Quaranta, e sostenuto anche da Anteas Macerata (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) della Cisl e dall'associazione Albero dei Cuori. Il progetto si propone di permettere l'accesso ad attività sportive o culturali ai bambini dai 6 ai 13 anni che vivano in condizioni di disagio familiare. Contestualmente alla camminata, quest'anno a Treia saranno anche proposti quattro workshop dedicati ad altrettante categorie (giovani, insegnanti, sportivi e allenatori), una sorta di festival dal nome "Autunno in Sport" che si terranno il domani e dopodomani.

Oggi la presentazione della tre giorni e del progetto "I Fuori Classe" con il vicesindaco di Treia David Buschittari, Silvia Spinaci di Cisl Macerata, Antonio Quaranta, Lorenzo Tamburrini di Anteas Macerata, Nazzareno Tartufoli dell'associazione Albero dei Cuori e Gianmarco D'Orazio, mental coach di Ekis.
"Domenica - ha detto Buschittari - riproporremo la seconda edizione della Camminata dopo il grande successo dello scorso anno. Avevano partecipato circa 200 persone. Ringrazio ovviamente tutte le associazioni e le aziende, le scuole e le società sportive che gravitano intorno a questo progetto. La novità di quest'anno sarà il festival Autunno in Sport i cui incontri si terranno nell'aula multimediale di Treia. Sport e solidarietà sono un binomio vincente che abbiamo portato avanti lo scorso anno e che riproponiamo con maggior convinzione quest'anno".
A fare gli onori di casa è stata Silvia Spinaci, presidente di Cisl Macerata che ha ospitato la presentazione della tre giorni. Il patronato sostiene tante attività e tanti progetti dedicati agli anziani e ai più giovani: "La Cisl è vicina ai cittadini e l'Anteas è uno strumento essenziale della nostra azione. La nostra associazione di volontariato nata dentro alla Cisl ci permette di esercitare in maniera puntuale questa vicinanza. Per la Cisl prossimità e partecipazione sono la vera sfida per costruire comunità in cui si possa vivere bene. Progetti come 'I Fuori Classe' si integrano in un contesto di progetti che Anteas e Cisl stanno sperimentando nel territorio maceratese".  
Nati per sostenere il mondo degli anziani, hanno ampliato la loro offerta e i loro servizi Anteas e Albero dei Cuori che sostengono il progetti de "I Fuori Classe" sia attraverso iniziative economiche (come la distribuzione di agende scolastiche con offerta minima di 15 euro) che attraverso i volontari delle due associazioni. 
A conludere, Antonio Quaranta, ideatore del progetto "I Fuori Classe" e il mental coach Gianmarco D'Orazio che si occuperà dei quattro workshop in programma a Treia domani e dopodomani.
"Questo progetto - ha spiegato Quaranta - è nato per dare una possibilità a quei bambini che sarebbero tagliati fuori dal mondo dello sport per problemi economici. Lo sport costa e per questo abbiamo stanziato per ogni ragazzo 500 euro all'anno che servono per l'iscrizione alla società sportiva o all'attività culturale che deciderà di intraprendere, per l'abbigliamento, l'attrezzatura, le visite mediche e il trasporto. La famiglia quindi non deve pensare a nulla, solo a incitare il proprio figlio nella sua attività". L'anno scorso sono stati ben 17 i bambini treiesi coinvolti e la speranza è quella di riuscire ad aumentarne il numero. Tutto dipenderà dalla riuscita delle attività di autofinanziamento. 
"Sport non è solo agonismo - ha affermato D'Orazio - ma anche prefissarsi e raggiungere degli obiettivi ed è un elemento fondamentale di crescita. A Treia incontreremo gli studenti, gli sportivi delle società sportive locali, e poi insegnanti e allenatori che hanno un ruolo fondamentale nel consentire ai ragazzi di coniugare bene scuola e sport".
g.g. 

La Janus Basket Fabriano comunica di aver raggiunto un accordo a termine con opzione di prolungamento per la stagione 2019-20 con il cestista classe 1997 Todor Radonjic. La neo ala biancoblu di 195 cm per 90 kg, ha concluso la passata stagione con la maglia della Teate Basket Chieti, dopo una prima parte con la Mens Sana Siena in Serie A2.
Todor Radonjic.  Nato il 1° aprile del 1997 a Podgorica, comincia a giocare a basket proprio a casa sua, in Montenegro. La Stella Azzurra Roma poi, durante un provino, lo osserva e seleziona, portandolo per la prima volta in Italia. Cresce quindi nel florido settore giovanile laziale, debuttando in Serie B nella stagione 2015-16. Mette in mostra le sue qualità chiudendo la stagione con 11.8 punti, 6.1 rimbalzi e 1.8 assist di media a partita e raggiungendo la Finale Nazionale con il Gruppo Under 20. La sua carriera prosegue a Roseto, dove nella stagione 2016-17 disputa il campionato di Serie A2 in maglia Sharks uscendo ai quarti di finale playoff contro la Virtus Bologna. Il doppio tesseramento con la Stella Azzurra gli permette di disputare anche i playout di Serie B con la squadra capitolina.

Mette gli occhi su di lui coach Lorenzo Pansa, che lo porta nel girone Ovest della Serie A2: una stagione nella quale festeggia la vittoria della Coppa Italia LNP a Jesi e in cui colleziona 2.9 punti e 1.6 rimbalzi di media a partita in 10.3 minuti di utilizzo.

La scorsa stagione lo vede vestire la canotta della Mens Sana Siena ancora nella seconda serie nazionale. Le vicende societarie e l’estromissione dal campionato del club toscano però lo portano a Chieti, dove chiude la stagione (5.2 punti e 4.6 rimbalzi di media a partita) in semifinale playoff, persa contro Salerno.

Così l’head coach, Lorenzo Pansa, sull’ultimo innesto: "Tosho si è confermato tecnicamente il sostituto ideale per dare tempo a Nicolò Gatti di recuperare a pieno. Lo ha fatto entrando nel gruppo in punta di piedi e mettendosi da subito a disposizione dei compagni con grande impegno e con il sorriso".
L'impegno di Andrea Bocelli per la scuola di musica di Camerino arriva in Senato. E’ per il prossimo 5 ottobre alle 11:00, infatti, l'appuntamento nell'aula di Palazzo Madama con l'evento dal titolo: "La voce del cuore: musica per Camerino" che vedrà la straordinaria partecipazione di Andrea Bocelli, accompagnato dalla voce del figlio Matteo e di altri musicisti.
Il concerto avrà lo scopo benefico di raccogliere fondi destinati alla ricostruzione dell'Accademia Musicale di Camerino.
Nelle pagine del sito del Senato si può già scoprire come acquistare i biglietti per partecipare all'iniziativa e sostenere la ricostruzione della scuola.

Ma l'impegno della ABF non finisce qui: anche il Pisa Sporting Club è scesa in campo al fianco della Andrea Bocelli Foundation sostenendo una raccolta fondi. Nella gara contro la Cremonese, in programma domenica scorsa all’Arena Garibaldi, e in occasione della trasferta di Verona per la sfida con il Chievo, il Pisa apporrà infatti il logo della Andrea Bocelli Foundation sulle proprie maglie per spingere il più possibile il progetto mirato a restituire una struttura funzionale, sicura e sostenibile a beneficio di oltre 160 studenti che dopo il terremoto sono stati costretti a fare lezioni in un container e che assumerà un ruolo ancora più significativo per il territorio. 

GS

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