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La passerella del gruppo dei ciclisti, partiti da Matelica direzione Jesi per la sesta tappa della Tirreno – Adriatico in quella che nell’edizione 2019 della Corsa dei due mari è stata definita come la “tappa del Verdicchio”, ha lasciato il posto, oltre che alla festa, anche a qualche polemica. Motivo una piazza Enrico Mattei invasa, poche ore dopo, da una grande quantità di giornali, distribuiti come avviene in tali eventi a beneficio di team, corridori, sportivi, che le raffiche di vento hanno fatto svolazzare nel cuore della città tra auto in sosta e in marcia. E qualche abitante si è chiesto come mai nessuno abbia provveduto a liberare la piazza dai fogli svolazzanti, cosa che è avvenuta da parte degli addetti del comune nel pomeriggio.

 

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Scarico industriale abusivo scoperto dai carabinieri forestali di Camerino presso il Lago di Caccamo, dove i militari, nel corso di un servizio di perlustrazione, hanno accertato l'immissione di una notevole quantità di refluo opalescente nelle acque, tale da formare un evidente alone biancastro che si espandeva dalla sponda sinistra. La pattuglia individuava la condotta da cui defluiva il refluo, fino ad accertare che si trattava di uno scarico di acque proveniente dal piazzale di un impianto industriale limitrofo al lago. I carabinieri hanno proceduto ad effettuare i necessari campionamenti per le successive analisi da parte dell’Arpam. Dalle verifiche è emerso che la ditta non era mai stata autorizzata ad effettuare lo scarico riscontrato. Pertanto è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria per scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione. Il proprietario della ditta ora rischia l'arresto da due mesi a due anni o l'ammenda da millecinquecento a diecimila euro.

 

scarico lago caccamo

 

controlli scarico lago caccamo

 Ha viaggiato contromano da Morrovalle a Tolentino e poi si è schiantata contro una abitazione nella frazione di San Martino. Protagonista della folle corsa avvenuta ieri mattina è una donna di 42 anni di San Severino. Ha imboccato contromano la superstrada a Morrovalle finché i lavori in carreggiata non l’hanno riportata dal verso giusto. Tante le segnalazioni giunte alla Polizia Stradale che è intervenuta con pattuglie da Camerino e Macerata. La donna è stata sottoposta all’etilometro ed è risultata ubriaca. È stata portata all’ospedale maceratese per gli accertamenti ma dall’impatto non sembra abbia riportato particolari conseguenze. Si attendono inoltre i risultati delle analisi per capire se la donna fosse anche sotto effetto di stupefacenti.
g.g.

 

Una terribile tragedia quella avvenuta ieri sera intorno alle 21:30. Un giovane, Nicola Paesani di 25 anni, era alla guida della sua auto e percorreva via Fraschetale, a Filottrano. Per cause non ancora chiarite, il giovane ha perso il controllo della macchina e ha iniziato a sbandare finendo la sua corsa contro un albero e poi ribaltandosi. Il ragazzo è morto sul colpo e a nulla sono valsi i tentativi da parte dei sanitari del 118 di rianimarlo. La salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale Torrette di Ancona su richiesta del Pm Rosario Lionello, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Ad estrarre il corpo del 25enne dalle lamiere sono stati i Vigili del Fuoco di Osimo. Sul posto poi sono giunti anche i genitori che non hanno sopportato la scena e sono stati soccorsi dall'ambulanza. Per i rilievi e per chiarire quanto accaduto, i Carabinieri.
g.g.

 

Scivola lungo un sentiero. Soccorso in eliambulanza un escursionista. È successo oggI nel fabrianese,, un uomo aveva approfittato della giornata di sole per fare un’escursione insieme agli amici. Si trovava lungo il sentiero che conduce alla sommità del monte Ravellone di Castelletta, nel Parco Gola della Rossa. Ad un certo punto è scivolato ed è caduto riportando diverse contusioni. Subito sono intervenuti i sanitari del 118 in eliambulanza e il ferito è stato trasportato all’ospedale Torrette di Ancona.

È successo oggi nel primo pomeriggio, all’incirca intorno alle 14. Un motociclista di 61 anni era in sella alla sua moto è caduto rovinosamente a terra per cause ancora in corso di accertamento. Stava girando in gruppo nei dintorni di Chigiano, frazione settempedana. I traumi e le lesioni riportate hanno indotto i sanitari del 118 a richiedere l’intervento dell’eliambulanza per trasportare l’uomo a Torrette di Ancona. Le sue condizioni comunque non sarebbero gravi.
g.g.

È successo ad Appignano dove un trentenne della provincia di Macerata, già noto alle cronache, indebitamente utilizzato la carta di credito di un parente e prelevato altrettanto indebitamente, denaro. I militari della stazione di Appignano lo hanno denunciato. Tutto parte dalla denuncia di un cittadino della provincia di Macerata che si rivolge ai carabinieri di Appignano poiché nota alcuni prelievi, per circa 2mila euro, dalla carta di credito che è in suo possesso e che lui non aveva mai eseguito. Subito i militari si sono messi al lavoro per acquisire le immagini della videosorveglianza della banca da cui venivano effettuati i prelievi e si è scoperto che colui che ritirava il denaro non era altro che un parente dell’uomo che aveva denunciato l’accaduto il quale, Nel corso delle frequentazioni dell’abitazione del suo congiunto, aveva avuto modo di prelevare la carta, effettuare i prelievi e poi rimetterla a posto. Oltre al danno ora dovrà ricucire anche i rapporti di parentela.
g.g.

I militari della stazione di Treia hanno denunciato un soggetto campano, di 34 anni e già noto alle forze dell’ordine, per truffa, uso di atto falso e sostituzione di persona. Un signore della provincia voleva vendere un prezioso orologio Rolex del valore di svariate decine di migliaia di euro attraverso un sito dedicato. Un soggetto interessato a telefonato al venditore ed è stato organizzato l’incontro per concretizzare la compravendita. L’acquirente voleva acquistare l’orologio con un assegno e il venditore prima di accettarlo si è recato in banca per un controllo. Essendo il titolo di un istituto diverso dalla banca a cui il venditore si era rivolto, è stata contattata la filiale di riferimento in Campania. L’interlocutore però ha assicurato che l’assegno era buono e a quel punto è stato messo all’incasso. Pochi giorni dopo, con l’amara sorpresa, il venditore ha appreso dalla banca che il titolo non era genuino. Disperato e non sapendo cosa fare visto che l’acquirente non era più raggiungibile, ha realizzato di essere stato truffato e si è rivolto ai carabinieri. Nel corso della denuncia anche riferito di aver ricevuto pochi giorni dopo la vendita, una telefonata da parte di uno sconosciuto con l’accento campano, che lo ha deriso del fatto di essere stato truffato.

Subito e militari si sono messi all’opera acquisendo le immagini delle telecamere dell’istituto bancario per avere il volto del compratore che aveva addirittura accompagnato il malcapitato.

Dalle indagini si è scoperta una cosa assai particolare: la filiale a cui era stata chiesta la genuinità del titolo sostiene di non aver mai ricevuto alcuna chiamata per la verifica. Questa circostanza è ancora in via di accertamento attraverso anche l’analisi del traffico telefonico dell’utenza dalla quale il venditore aveva ricevuto la telefonata canzonatoria. 

In ogni caso i militari hanno individuato una serie di soggetti dediti a truffe analoghe così il passo successivo è stato quello di comparare le varie immagini di personaggi con quelle a visita dalla videosorveglianza. È emersa così la perfetta sovrapposizione con il soggetto denunciato.
g.g.

Tragedia oggi pomeriggio intorno alle 17:30. Una donna era al volante della sua auto, una Opel bianca, quando all'altezza della frazione di Corgneto, a Serravalle del Chienti, ha accusato un malore. Ha fatto solo in tempo ad accostare la macchina, il malore le è stato fatale e nonostante l'intervento del 118 e il trasferimento all'ospedale Torrette di Ancona in eliambulanza, a nulla sono valsi gli sforzi dei soccorritori. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.

  g.g.

 

 

"Michele è con noi!". E' il messaggio che d'ora in poi si alzerà ogni giorno dalla piazza centrale di Camerino, in ricordo di Michele Scarponi. Una dedica dal traguardo della VI tappa della Tirreno Adriatico che esattamente 10 anni fa lo vide vincitore. Testimonianza d'affetto orgoglioso quella che la città di Camerino ha voluto tributare alla sua memoria, nel corso di una cerimonia toccante, dominata dall'abbraccio avvolgente del grande campione marchigiano, dallo stesso punto d'arrivo iridato del 2009, accompagnato dall'entusiasmo del pubblico e dai salti di gioia dei suoi fan. Dieci anni dopo, piazza Cavour è tornata ad essere affollata per tutta la durata della cerimonia, promossa dalla Fondazione Michele Scarponi, dall’Ads Frecce Azzurre, in collaborazione con Unicam e Comune di Camerino.

Targa Scarponi parterre

"L'aquila di Filottrano ha preso il volo" ma resterà per sempre nel ricordo di Camerino e di quanti l'hanno conosciuto, nella vita di tutti giorni, come in quella di straordinario campione. Che Michele fosse lì con il suo solare sorriso, è passato nella mente di quanti ne hanno ripercorso le gesta, i valori di umanità, l'incontenibile energia. Insieme alle autorità militari, la celebrazione  ha riunito i familiari di Michele, il presidente dell'Avis Frecce Azzurre Sandro Santacchi, il sindaco Gianluca Pasqui, il prorettore di Unicam Andrea Spaterna, il presidente della Federazione ciclistica delle Marche Lino Secchi e, a testimoniare il legame umano e di stima ben oltre il rapporto col corridore, hanno voluto esserci anche i dirigenti sportivi Gianni Savio e Beppe Martinelli e, gli amici e colleghi Luca Panichi e Marina Romoli. 

Targa Scarponi interventi

L'emozione del video di apertura, ha lasciato spazio alle parole commosse del presidente Sandro Santacchi, nell'esprimere vicinanza ai familiari e, nel tratteggiare l'umanità e la generosità della persona. Santacchi ha sottolineato doveroso farne memoria  per sempre  e, in particolare, in coincidenza con una giornata che fu per lui di felicità assoluta. " Ho avuto l'onore di conoscere Michele Scarponi in un'occasione di festa organizzata dai fans a Recanati, in un momento di grande difficoltà per Camerino- ha detto il sindaco Gianluca Pasqui-. In quell'occasione ho potuto apprezzare la sua generosità nei confronti della nostra terra e noi questo uomo che ci è saputo stare vicino nella sofferenza, desideriamo portarlo con noi come esempio di vita, come uomo, marito e padre. Il minimo che potevamo fare- ha aggiunto- era lasciare un piccolo segno ma grandissimo nei contenuti: con quella targa che lo vuole ricordare vincitore, in un posto che oggi è segno di distruzione ma che è stato il traguardo che ha contribuito a rilanciare lo stesso grande campione. Questo il messaggio di Camerino alla famiglia, ai tanti sportivi, dedicato ad una persona che era e rimarrà per sempre un esempio, per quello che è stato capace di fare nello sport e nella vita  e per quello che è riuscito a trasmettere a chi lo ha conosciuto". Esempio di vita, di professionalità, di serietà, determinazione e dedizione anche per il prorettore di Unicam Andrea Spaterna, il quale ha definito lodevole l'iniziativa, quale segno tangibile della riconoscenza di un territorio. A celebrare la memoria del campione si sono aggiunte le parole del presidente della federazione ciclistica marchigiana, Lino Secchi che lo ha conosciuto fin dai primi sogni da ragazzino e dalle prime pedalate, affrontando il ciclismo col divertimento iniziale e più seriamente nelle categorie agonistiche superiori, senza mai perdere la tenacia tipica dei marchigiani, che gli ha permesso di raggiungere risultati significativi. Messaggi d'affetto sono stati rivolti al babbo Giacomo, alla mamma Flavia, al fratello Marco e alla sorella  Silvia: " So benissimo che ognuna di queste occasioni è un modo per riaprire una ferita ma- ha detto- l'inaugurazione della targa a Camerino e quello che vediamo in giro per tutta l'Italia, sono testimonianze che la presenza di Michele continua tra noi. Le braccia di Michele che gioisce della sua vittoria non sono alzate, sono braccia aperte in un saluto d'inclusione. E' un volerci abbracciare, cosa che avrebbe fatto anche oggi da qui, in modo plateale e assolutamente sincero. Un gesto che ci dice tanto e che dobbiamo sempre portarci dietro. La sua figura sarà sempre presente tra noi in ogni punto del Paese segnato dal suo ricordo e, a sostegno del messaggio portato avanti dalla Fondazione che porta il suo nome, anche in tutti coloro che andando per strada, cercano protezione e sicurezza ". Nobiltà d'animo e dedizione, in evidenza anche nell'intervento del giornalista ascolano di Bicisport Enzo Vicennati che ha inteso sottolineare la pronta adesione del grande ciclista ad eventi benefici in favore delle popolazioni terremotate.

Nella foto sotto, al centro Marco Scarponi, fratello di Michele; alla sua sinistra il rappresentante del Fan Club e alla destra il caporedattore di Bicisport Enzo Vicennati

Targa Scarponi Fans Club

" Un fratello speciale che aiuta ad andare avanti me stesso, la mia famiglia e tanti ragazzi, perché la forza di Michele è ancora grandissima". Così  Marco Scarponi, nel descrivere  le attività della Fondazione e del racconto che porta di suo fratello nelle scuole d'Italia: storia di una famiglia e di un territorio, storia di sport, di sacrificio e fatica, storia di allegria che, in un attimo, si imbatte nella tragedia della violenza stradale che fa 10 vittime al giorno. " Quando racconto di tutto questo ai ragazzi, mi abbracciano, mi guardano negli occhi e, in quel momento sembra che Michele sia lì con noi. E io percepisco che mi trovo nel posto giusto". Sul palco anche Gianni Savio che nel 2008 ha dato la possibilità a Michele di tornare nel grande ciclismo dopo l'episodio negativo della sua carriera; quel giorno di 10 anni fa a Camerino c'era anche lui e nel rivedere le immagini, ne ha parlato come la sua soddisfazione più grande in 35 anni da direttore sportivo. Altre grandi soddisfazioni sportive dategli da Michele, la vittoria di due tappe al Giro d'Italia e l'essere stato, oltre che grande corridore, una grande persona. " Michele è con noi sempre, con quel suo grande sorriso ironico e un po' scanzonato". Dei tanti corridori incontrati come direttore sportivo, Beppe Martinelli ha tracciato il ricordo di un grande e serio professionista: " In squadra ne parliamo ogni giorno con la freschezza e la serenità di quando era con noi. Parlarne mi resta difficile da qui, ma sento che sarà sempre con noi". Ai due direttori sportivi, Marco Scarponi ha fatto omaggio della maglia della fondazione, definendola "la nuova squadra di Michele". Piene di esemplare coraggio ed energia, le toccanti testimonianze di Luca Panichi e Marina Romoli, le cui brillanti carriere ciclistiche sono state segnate da terribili incidenti stradali che li hanno costretti in carrozzina. Il disvelamento della targa, affissa sulla stele posizionata davanti al palazzo ducale, ha concluso una mattinata densa di testimonianze d'affetto sincero, grande emozione e autentici esempi di vita su cui riflettere.  

C.C.

Sandro santacchi e Marco Scarponi

La targa in ricordo di Michele Scarponi

Targa Scarponi piazza gremita

Nella foto, il prorettore di Unicam Spaterna, il sindaco Pasqui, Marco Scarponi, Silvia Scarponi , il presidente Ads Frecce Azzurre Santacchi, il presidente della federazione ciclistica Marche Lino Secchi

Targa Scarponi svelamento

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