Truffa del Rolex, denunciato

Domenica, 17 Marzo 2019 09:35 | Letto 864 volte   Clicca per ascolare il testo Truffa del Rolex, denunciato I militari della stazione di Treia hanno denunciato un soggetto campano, di 34 anni e già noto alle forze dell’ordine, per truffa, uso di atto falso e sostituzione di persona. Un signore della provincia voleva vendere un prezioso orologio Rolex del valore di svariate decine di migliaia di euro attraverso un sito dedicato. Un soggetto interessato a telefonato al venditore ed è stato organizzato l’incontro per concretizzare la compravendita. L’acquirente voleva acquistare l’orologio con un assegno e il venditore prima di accettarlo si è recato in banca per un controllo. Essendo il titolo di un istituto diverso dalla banca a cui il venditore si era rivolto, è stata contattata la filiale di riferimento in Campania. L’interlocutore però ha assicurato che l’assegno era buono e a quel punto è stato messo all’incasso. Pochi giorni dopo, con l’amara sorpresa, il venditore ha appreso dalla banca che il titolo non era genuino. Disperato e non sapendo cosa fare visto che l’acquirente non era più raggiungibile, ha realizzato di essere stato truffato e si è rivolto ai carabinieri. Nel corso della denuncia anche riferito di aver ricevuto pochi giorni dopo la vendita, una telefonata da parte di uno sconosciuto con l’accento campano, che lo ha deriso del fatto di essere stato truffato. Subito e militari si sono messi all’opera acquisendo le immagini delle telecamere dell’istituto bancario per avere il volto del compratore che aveva addirittura accompagnato il malcapitato. Dalle indagini si è scoperta una cosa assai particolare: la filiale a cui era stata chiesta la genuinità del titolo sostiene di non aver mai ricevuto alcuna chiamata per la verifica. Questa circostanza è ancora in via di accertamento attraverso anche l’analisi del traffico telefonico dell’utenza dalla quale il venditore aveva ricevuto la telefonata canzonatoria.  In ogni caso i militari hanno individuato una serie di soggetti dediti a truffe analoghe così il passo successivo è stato quello di comparare le varie immagini di personaggi con quelle a visita dalla videosorveglianza. È emersa così la perfetta sovrapposizione con il soggetto denunciato.g.g.

I militari della stazione di Treia hanno denunciato un soggetto campano, di 34 anni e già noto alle forze dell’ordine, per truffa, uso di atto falso e sostituzione di persona. Un signore della provincia voleva vendere un prezioso orologio Rolex del valore di svariate decine di migliaia di euro attraverso un sito dedicato. Un soggetto interessato a telefonato al venditore ed è stato organizzato l’incontro per concretizzare la compravendita. L’acquirente voleva acquistare l’orologio con un assegno e il venditore prima di accettarlo si è recato in banca per un controllo. Essendo il titolo di un istituto diverso dalla banca a cui il venditore si era rivolto, è stata contattata la filiale di riferimento in Campania. L’interlocutore però ha assicurato che l’assegno era buono e a quel punto è stato messo all’incasso. Pochi giorni dopo, con l’amara sorpresa, il venditore ha appreso dalla banca che il titolo non era genuino. Disperato e non sapendo cosa fare visto che l’acquirente non era più raggiungibile, ha realizzato di essere stato truffato e si è rivolto ai carabinieri. Nel corso della denuncia anche riferito di aver ricevuto pochi giorni dopo la vendita, una telefonata da parte di uno sconosciuto con l’accento campano, che lo ha deriso del fatto di essere stato truffato.

Subito e militari si sono messi all’opera acquisendo le immagini delle telecamere dell’istituto bancario per avere il volto del compratore che aveva addirittura accompagnato il malcapitato.

Dalle indagini si è scoperta una cosa assai particolare: la filiale a cui era stata chiesta la genuinità del titolo sostiene di non aver mai ricevuto alcuna chiamata per la verifica. Questa circostanza è ancora in via di accertamento attraverso anche l’analisi del traffico telefonico dell’utenza dalla quale il venditore aveva ricevuto la telefonata canzonatoria. 

In ogni caso i militari hanno individuato una serie di soggetti dediti a truffe analoghe così il passo successivo è stato quello di comparare le varie immagini di personaggi con quelle a visita dalla videosorveglianza. È emersa così la perfetta sovrapposizione con il soggetto denunciato.
g.g.

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