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Bruttissimo incidente oggi pomeriggio intorno alle 15. Un uomo stava praticando parapendio sopra la zona de Le Grazie, a Tolentino, quando per cause in corso di accertamento è caduto da una altezza di 15 metri, non lontano dalla fabbrica della Nuova Simonelli. Immediati i soccorsi del 118 che hanno chiesto l’intervento dell’eliambulanza per trasferire l’uomo a Torrette di Ancona.
g.g.

Scioglie ogni dubbio e si presenta ai matelicesi. Il consigliere di minoranza Massimo Baldini oggi ha presentato la sua candidatura a primo cittadino per la tornata elettorale che si appresta ad iniziare. La sua lista civica si chiamerà “Matelica Futura” e avrà tra le fila dei sostenitori l’appoggio del centrodestra e del Movimento 5 Stelle. 

Prima di tutto, dice, si deve lavorare per ricomporre la spaccatura creatasi negli ultimi cinque anni di amministrazione Delpriori: “Non c’è stata progettualità e programmazione verso il futuro e inoltre abbiamo sofferto di una mancanza di collaborazione e dialogo costruttivo. Noi vogliamo ridare forza alla nostra amatissima città come un tempo, quando facevamo dei piani a lungo termine”.

Non sono stati resi noti i nomi del resto della squadra ma il programma di Baldini pare essere già ben chiaro e dovrà tenere conto delle difficoltà economiche. La ricostruzione post sisma dovrà 

rappresentare il volano per una ripartenza concreta e tangibile. Impensabile non sfruttare tutte le opportunità di finanziamento che si prospetteranno ma, cosa più importante, “la squadra si è già suddivisa in gruppo per controllare la situazione del Comune in base ai vari settori. Visiteremo i quartieri per ascoltare i cittadini e daremo tutta l’importanza possibile alla nuova scuola, alla ricostruzione, e a tutti i problemi che possono pesare sulla vita dei miei concittadini”.

Con lo slogan “Lavorare per Matelica” dunque, si apre ufficialmente la campagna elettorale. Il simbolo di “Matelica Futura” è composto da un lampione, segno di nuova luce, colline che rimandano a quelle tipiche del territorio, dalla fontana con l’acqua che dà vita e la torre simbolo di rinascita dopo l’ultima distruzione di Matelica da parte dell’imperatore Ottone nel 1199.
Gaia Gennaretti 

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto in visita istituzionale, nella sede provvisoria del Municipio a palazzo dei Governatori, i parlamentari marchigiani del Movimento 5 Stelle, senatore Giorgio Fede, membro della Commissione lavori pubblici, e onorevole Rachele Silvestri, membro della Commissione attività produttive.

La delegazione pentastellata, accompagnata dal consigliere comunale Mauro Bompadre e da altri simpatizzanti tra cui Cadia Carloni e Maurizio Bocci, docente dell’Università Politecnica delle Marche esperto nella costruzione di strade, ha incontrato il primo cittadino per affrontare insieme alcuni temi legati alla viabilità della Val Potenza, all’emergenza e alla ricostruzione post terremoto ma anche altri argomenti di stretta attualità riguardanti la sanità marchigiana e, più in generale, il territorio. 
g.g.

"Richieste di accesso ad atti disattese, atti non ufficializzati, voci, indiscrezioni, progetti e movimenti sono una indegna rappresentazione dell’impegno di questa amministrazione nell’affrontare un tema tanto delicato. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, negarsi ancora è a questo punto inaccettabile".

E' di nuovo polemica sul caso della nuova scuola Luzio. Centrosinistra per San Severino e circolo Fratelli d'Italia, due forze politiche diamteralmente opposte, hanno trovato una convergenza nel sottolineare "ancora una volta il comportamento inadeguato e irrispettoso dell'amministrazione Piermattei nell'affrontare un tema tanto delicato".

Lo scorso anno Francesco Borioni del Centrosinistra aveva organizzato una assemblea pubblica per parlare della nuova scuola che, si vociferava e lo si crede tuttora, sarebbe stata realizzata nella zona pianeggiante che precede la frazione di Cesolo, in piena periferia. Questa scelta non aveva visto d'accordo la maggior parte delle forze politiche di minoranza ad eccezione del solo Massimo Panicari del centrodestra.

"Pur più volte sollecitata a gestire in maniera più limpida e aperta la questione - scrivono ora FdI e Centrosinistra - con il coinvolgimento delle minoranze e dei cittadini, l'amministrazione prosegue col suo modus operandi, inaccettabilmente. Perché qui si tratta di affrontare un percorso che va a tracciare le vie di sviluppo di una comunità, il suo impianto sociale, economico, urbanistico. La scuola è uno dei poli gravitazionali attorno a cui si muove la comunità, con i suoi equilibri delicati. La collocazione di questo organo pulsante nell’ambito del tessuto urbano e comunale non è un fattore di secondaria importanza. Il sindaco ci scrive 'non si ritiene opportuna l’eventualità di discutere l’argomento in una pubblica assemblea' e ancora che 'il progetto esecutivo… sarà condiviso con le Istituzioni scolastiche… si instaurerà un confronto anche con i componenti della minoranza'. Ma quando? Quale minoranza è stata coinvolta?". Nel corso dell'assemblea organizzata da Borioni infatti, il sindaco aveva assicurato che non era stata presa alcuna decisione e che si stavano solo valutando diverse opzioni. Ma da allora non se n'è più parlato anche se non sembra che l'amministrazione se ne sia stata con le mani in mano. Un'idea progettuale c'era: "Dove sono le valutazioni fatte? Cosa è stato preso in considerazione, quali opzioni sono state considerate fattibili e quali no? Perché, diciamocelo, qualcuno avrà lavorato per questo, no? E dove sono i risultati di questo lavoro? Sicuramente - aggiungono - nella formulazione di una strategia, a seguito di una progettazione di fattibilità tecnica e economica, l’amministrazione avrà interloquito con altre istituzioni, ed in che maniera ci si è rapportati con le istituzioni coinvolte? In quali termini, per cosa? Perché tanto riserbo? Perché in una tal questione mica si tratta di essere discreti, in democrazia vige l’obbligo di restituire con chiarezza, trasparenza e onestà il proprio operato ai cittadini, tanto più quando questi richiedono a gran voce di essere informati".  

g.g.

 

Ieri ricorreva il suo 50esimo anniversario di sacerdozio. Ma è per domani la grande festa per celebrare l'importante traguardo raggiunto da don Aldo Romagnoli. Alle 18 è prevista la messa a San Domenico a cui seguirà una cena nell'omonimo chiostro organizzata dal gruppo scout San Severino 1. Don Aldo è da sempre per moltissimi settempedani un punto di riferimento, con il suo sorriso e le sue parole rassicuranti e piene di forza. Oggi ricopre il ruolo di vicario e di parrocco, tra le mille difficoltà in una Chiesa che ha tanto bisogno di giovani per un ricambio generazionale. Romagnoli è anche e soprattutto un faro per centinaia di giovani e di persone che ha contribuito ad educare grazie al gruppo scout che lui stesso ha fondato insieme a Marta Bellomarì e a Delio Stortini. Tutti con loro sono cresciuti con valori indissolubili, nel rispetto di se stessi e del prossimo, della bellezza della natura e della vita. Don Aldo è uomo di poche parole ma con un colpetto in volto o sulle spalle ha sempre comunicato più di mille parole. Non si può poi dimenticare l'impegno per la Caritas che svolge un servizio di vicinanza alle categorie più deboli e bisognose. 

g.g.

Se n'è andato ieri, per un improvviso malore, nello sconcerto di tantissime persone che lo conoscevano. Stefano Pinto era un noto wedding planner originario del pesarese ma che da tempo ormai risiedeva a Castelraimondo, a Borgo Lanciano, relais spa a 4 stelle dove ricopriva il ruolo di Direttore Artistico dei matrimoni che vi si celebravano. La sua fama era di livello internazionale e aveva organizzato cerimonie per tanti nomi importanti. Numerosi i messaggi che sono stati lasciati sulla sua bacheca di facebook dopo la notizia della sua scomparsa a soli 46 anni, come quello del Cigar club di Matelica: "Oggi abbiamo ricevuto una telefonata che ci ha lasciati senza parole. Fin dal giorno in cui è entrato a far parte dello staff dell’Encuentro Amigos de Partagás si è distinto per la sua intraprendenza, professionalità e per l’energia positiva che metteva in campo per realizzare sempre al meglio qualsiasi incarico che gli veniva assegnato. Era diventato un punto di riferimento nell’organizzazione e sicuramente mancherà a tutti". Tante anche le coppie di sposi che Pinto ha accompagnato o avrebbe dovuto nel loro giorno più bello: "L’incredulità, la tristezza che abbiamo dentro è immensa - scrive una futura sposa -. Non riesco a fermare le lacrime.  Eri il nostro punto fermo, mi ero ancorata a te fidandomi ciecamente. Non abbiamo fatto in tempo a realizzare tutto quanto insieme, il nostro matrimonio da sogno, ma so che da lassù farai ugualmente di tutto per renderlo speciale. Perché tu sei unico". 

"Mi conosci da quando ero bambina - un altro messaggio - ho sempre pensato che avresti organizzato il mio matrimonio. Sono molto addolorata".

In tanti hanno anche ricordato di aver scambiato messaggi o telefonate con lui fino a pochissime ore prima della sua scomparsa: "Fino all’ultimo abbiamo sperato di aver capito male, che non fosse vero. Abbiamo riletto, increduli, i messaggi che ci siamo scambiati fino a qualche giorno fa e, allo stesso tempo, quelli - tantissimi - pubblicati sulla tua pagina. Ci siamo conosciuti per il nostro giorno più bello, che tu hai reso perfetto. Da lì non ci siamo più lasciati. Non troviamo parole, solo lacrime. E tanta rabbia che ci toglie il fiato.  Resterai sempre nel nostro cuore, e fra i nostri ricordi più belli. Si dice che la luce che arde col doppio dello splendore brucia per le metà del tempo... quella luce sei tu".

g.g.

Serve a individuare e multare gli autisti beccati senza assicurazione o senza revisione. Ovviamente viene usato anche per sanzionare chi parcheggerà in maniera irregolare.

È il nuovo strumento che la Polizia Locale di Fabriano ha in dotazione da alcuni giorni. Quindi ora gli agenti non solo usufruiranno dei nove autovelox fissi installati per il territorio cittadino e di quello mobile, oltre che del nuovo telelaser, ma avranno anche questo nuovo strumento che pare abbia già portato i primissimi risultati.

“È arrivato il Targa System - ha fatto sapere il sindaco Gabriele Santarelli in una nota sulla sua pagina social - e in soli 45 minuti di prova sono state rilevate 13 revisioni scadute e 6 veicoli senza assicurazione. Dopo il telelaser continua l’impegno dell’amministrazione per dotare la Polizia Locale delle strumentazioni tecnologiche adeguate allo svolgimento delle attività di controllo e sicurezza stradale”.
g.g.

A guardarla da lontano in queste tiepide giornate di marzo non si direbbe, ma la neve in montagna può essere ancora insidiosa per chi decida di avventurarsi con l’auto sulle strade. Ne sa qualcosa l’imprenditore del perugino che, rimasto bloccato per neve a Selvapiana, deve il salvataggio al provvidenziale aiuto del sindaco di Montecavallo. Programmato di pranzare in un ristorante di Montecavallo, l’imprenditore aveva deciso di raggiungere il paese, passando da Pintura di Ciglia, Selvapiana, Collattoni ma non aveva fatto i conti con una coltre bianca che in quelle zone raggiungeva gli oltre 40 cm di spessore

“ Ero in comune impegnato nelle solite procedure di routine- racconta Pietro Cecoli- quando ho ricevuto la chiamata dell’imprenditore che conosco. In località Pantaneto non c’erano che 20 cm di neve e lì per lì mi sono sorpreso che potesse aver avuto difficoltà. Presa una corda, mi sono messo alla guida del pick up per raggiungerlo e in effetti, ho dovuto ricredermi perché verso Selvapiana, poco prima di prendere la discesa in direzione della Pintura di Ciglia, c’era circa mezzo metro di neve. Con la sua utilitaria- prosegue Cecoli- il mio amico aveva proseguito finché gli era stato possibile, ammucchiando la neve davanti alle ruote ma ad un certo punto, si era ritrovato a cavallo su uno spessore troppo alto. Agganciata la corda al pick up ho quindi trainato il suo mezzo fino a Selvapiana, facendo circa 600 metri a marcia indietro e riuscendo a liberarlo. Per fortuna dalla parte opposta lo spessore era più basso e così tutto è filato liscio. In montagna-commenta il sindaco – bisogna essere tuttofare; una piccola azione per carità, però c’è sempre soddisfazione nel potersi rendere utili “. Ancor più soddisfatto, il protagonista della disavventura conclusasi con il lieto fine e tanti ringraziamenti al suo benefattore. 

C.C.

 

Oltre 500 studenti delle scuole superiori provenienti da tutta la Regione Marche hanno partecipato all’ UniStem Day, la giornata di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali alla quale l’Università di Camerino ha aderito anche quest’anno con entusiasmo.

Nata nel 2009 all’Università di Milano su iniziativa della prof.ssa Elena Cattaneo, l'iniziativa UniStem Day, che si è tenuta oggi in contemporanea in 99 atenei e centri di ricerca sia italiani che europei, è ormai uno dei più grandi eventi di divulgazione scientifica a livello europeo. Un’occasione per diffondere e valorizzare la conoscenza scientifica e la ricerca, facendo chiarezza sul tema delle cellule staminali. Lezioni, filmati, dibattiti, visite ai laboratori ed eventi ricreativi, in numerosi atenei e centri di ricerca sia italiani che europei, aiuteranno gli studenti ad avvicinarsi al metodo scientifico, a scoprire come funziona la ricerca scientifica nella speranza di poter trasmettere loro una sana passione per la scienza.

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Ricco anche il programma di Camerino. I lavori, che si sono tenuti presso l’Auditorium Benedetto XIII, sono stati aperti dal ProRettore vicario Graziano Leoni e coordinati dalle professoresse Gabriella Gabrielli e Valeria Polzonetti, della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.

Si è aperto poi un dibattito con il contributo di esperti esterni e ricercatori Unicam che si occupano di cellule staminali sotto diversi aspetti. E’ seguito un momento in cui protagonisti sono stati i ragazzi: ogni classe partecipante ha presentato il lavoro, consistente in uno spot promozionale, che ha realizzato nel corso delle attività scolastiche sul tema delle cellule staminali, in particolare sulla donazione del cordone ombelicale.

Al termine la giuria ha premiato il migliore, quello della classe quarta del Liceo Filefo di Tolentino, mentre il premio per la scuola che ha presentato più progetti ed ottenuto il punteggio complessivo più alto, è andato all’ITT Montani di Fermo.

“Abbiamo aderito anche quest’anno con entusiasmo all’iniziativa – hanno dichiarato le docenti Valeria Polzonetti e Gabriella Gabrielli – perché riteniamo che sia un’ottima occasione di divulgazione scientifica su argomenti di cui in questo momento si discute molto. I ricercatori Unicam sono impegnati su diversi filoni di ricerca che riguardano le cellule staminali in diversi ambiti disciplinari, che vanno dalla biologia alla veterinaria, dalla farmacia all’ambito giuridico, e crediamo possano essere di aiuto in questa giornata per far vivere ai giovani partecipanti un momento di scoperta, confronto e avvicinamento alla scienza e a tutti gli aspetti ad essa connessi”.

Il prossimo 6 aprile alle 16, al Museo di Palazzo Bonafede a Monte San Giusto sarà inaugurata la mostra “Devozione Ducale, i dipinti del Monastero di Santa Chiara a Camerino”, a cura di Pierluigi Moriconi e Stefano Papetti. Altri nomi d’eccezione che costituiscono il comitato scientifico sono quello di Giuseppe Capriotti (Unimc), Simone Settembri (dei Musei Vaticani), Sonia Melideo (Soprintendenza di Ancona) Monsignor Sandro Corradini e Giacomo Maranesi che hanno arricchito coi loro scritti il catalogo della mostra.  

L’esposizione durerà fino al 16 giugno e ospiterà le tele del Monastero di Camerino danneggiato dal sisma. Fra le opere in esposizione, due grandi tele di Ernst Van Schayck, e Orazio Orazi oltre ad un ritratto di San Francesco d’Assisi attribuito al Guercino.

“Abbiamo accettato con entusiasmo la proposta della Soprintendenza di ospitare questa mostra - commenta il vicesindaco Mauro Spinelli -, un’occasione unica per valorizzare il nostro museo rafforzando il binomio con la chiesa di Santa Maria della Pietà dove si trova la pala di Lorenzo Lotto. Ringraziamo sentitamente Madre Chiara Laura Serboli e le sorelle povere del Monastero di Santa Chiara per la disponibilità a concedere queste splendide opere d’arte”. L’iniziativa è sostenuta dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Fermo e dalle aziende Miami Srl e Eddy Ricami. “L’amministrazione di Monte San Giusto continua così ad investire nell’arte riconoscendone il ruolo centrale nella politica turistica e di promozione del territorio”. 

Un nome d’eccezione quello di Stefano Papetti che lo scorso anno aveva curato la mostra “Da Guercino a Fontana”, realizzata dall’amministrazione sangiustese mentre la Chiesa di Santa Maria in Telusiano, dove è custodita la “Crocefissione” del Lotto, era chiusa a causa del sisma. “L’esposizione - dice Papetti - ha rappresentato per  molti turisti una valida alternativa alla contemplazione del capolavoro lottesco e per gli abitanti della cittadina una utile occasione per meglio conoscere il patrimonio storico-artistico conservato nella chiese di Monte San Giusto, consentendo il restauro dei dipinti che ornano il tempio di Sant’Agostino. Ma oggi che la “Crocefissione” di Lotto è tornata ad attrarre migliaia di turisti, grazie anche al volano pubblicitario della mostra di Macerata, Monte San Giusto non rinuncia a proporsi come meta di un qualificato turismo culturale”.

Un dipinto di Orazio Orazi ritrae la morte di Camilla Battista Varano e proprio un particolare di quel quadro è stato usato come simbolo della mostra. “La santa è raffigurata in molti dipinti esposti a Monte San Giusto e spesso è rappresentata accanto al convento in cui visse, oggi danneggiato dal terremoto: tanto forte è stata nel corso del tempo la devozione popolare nei confronti della suora da venire interpretata coma una rappresentazione d ella sua morte un dipinto cinquecentesco che raffigura invece la “Dormitio Virginis”, probabile opera di un artista camerte influenzato da Bernardino di Mariotto”.

Fra le opere che saranno esposte e provenienti da Camerino figurano anche una tela che ritrae San Francesco e la mostra è il frutto della generosità della madre superiora del convento di Camerino “che ha compreso come il relegare le opere d'arte rimosse dai locali danneggiati dal sisma in un deposito non visitabile - afferma Papetti - avrebbe costituito un ulteriore danno per l'identità culturale e religiosa della città ducale, già notevolmente penalizzata dai recenti eventi tellurici. Un esempio per tante altre istituzioni che hanno invece deciso di segregare in luoghi inaccessibili le opere d'arte di loro pertinenza, privando cittadini e  turisti della loro visione e favorendone l’oblio”.

Gaia Gennaretti

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