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Le violente scosse di terremoto che si susseguono in una sequenza sismica senza fine continuano a spaventare la popolazione dell'alto maceratese. Al verificarsi della scossa la prima domanda è: quale sarà la magnitudine? Scatta allora, attraverso telefonini, app e pc la ricerca spasmodica per conoscere l'intensità del sisma, operazione che, come verificatosi alcuni giorni fa in occasione dell'evento tellurico che ha avuto come epicentro Muccia, finisce per generare confusione sia sull'epicentro sia sulla effettiva violenza del terremoto. A tal fine la sezione di Geologia – Scuola di Scienze e Tecnologie dell'università di Camerino, diretta dal professor Emanuele Tondi, organizza un seminario questo giovedì 24 maggio, presso l'aula A della sezione di Geologia di Unicam. Un seminario che vedrà la presenza di esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la dottoressa Maddalena Michele e il dottor Lauro Chiaraluce.

 

Le "indicazioni" sulla magnitudo del terremoto con epicentro Muccia

 

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L’ufficio sisma sblocchi al più presto questa situazione”.

Di sicuro non speravano che si sarebbe sbloccata con la notizia del taglio dei fondi gli studenti dell’istituto Filelfo e il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, che fino a ieri chiedevano all’ufficio sisma della Regione di rendere noti i tempi di realizzazione del nuovo campus scolastico.

Mentre il comitato di docenti, famiglie e studenti aveva, infatti, chiesto a Regione, Comune e Provincia di avere delle novità, minacciando ripercussioni sul nuovo anno scolastico e il sindaco li aveva appoggiati dicendo che “Tutto era andato bene finché il progetto non è arrivato all’ufficio sisma e i tempi sono stati allungati da Cesare Spuri che vorrebbe diminuire la cifra dei 22mila euro prevista per i lavori” , la paura del primo cittadino è diventata realtà e i 22milioni sono diventati 17.

“E’ pronta la valutazione di congruità per il Nuovo Polo scolastico di Tolentino – si legge nella nota firmata dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti - , richiesta avanzata dall’ente locale. Si stima che il contributo da concedere non possa essere superiore a 17 milioni di euro. Dal progetto è stata espunta una strada esterna al lotto che non poteva essere finanziata e ridotte le spese di progettazione”.

Dichiarazione che non è andata giù al Comune di Tolentino, alla Provincia e a studenti e docenti che si aspettavano invece che quanto più volte dichiarato dall’amministrazione regionale sarebbe stato portato a termine.

Un viaggio ricco di suggestioni naturali, multisensoriali, visive, olfattive, sonore e non solo. Questo fine settimana, nello specifico venerdì e sabato, San Severino, città ferita dal terremoto, torna a rinascere grazie all’iniziativa di Confcommercio Marche Centrali dal titolo “Souvenir in fiore”. La città ospiterà una delle quattro tappe, tutte diverse tra loro, di un format che ha già riscosso grande successo. 

A presentare l’iniziativa Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali, insieme all’editor del progetto, Giovanna Saracinelli, alla presenza del sindaco, Rosa Piermattei, e dell’assessore comunale alle attività produttive e al turismo, Jacopo Orlandani.

Dall’ora del cocktail di venerdì alla tarda serata di sabato sarà un fiorire di iniziative: nei bar e nei ristoranti aderenti protagonista sarà il food ispirato alla natura mentre nei negozi, in tutto più di 50 le attività commerciali che hanno risposto sì alla proposta di Confcommercio, ci saranno assaggi di moda, bellezza, arte e design botanici, tutti da gustare. Un po’ ovunque, poi, storie di vita, di orti e di giardini da ascoltare. Passeggiare in piazza Del Popolo e sotto i portici, lungo via Garibaldi, in via e viale Eustachio ma anche in viale Bigioli, via Roma, via XX Settembe e non solo sarà una grande sorpresa. I pubblici esercizi saranno “vestiti” a tema floreale, si potranno assaggiare piatti e prelibatezze a base di erbe aromatiche, spezie, fiori e miele. Ma sarà anche possibile prendere parte a tante attività: in piazza Del Popolo Alessandro Magagnini, noto flower designer e consulente del verde in programmi televisivi a livello nazionale, aiuterà chi lo vorrà a realizzare una greencake che sarà poi possibile portare a casa mentre in via Garibaldi sarà presentato l’evento “Erbe (non solo) a tavola”, ovvero si potrà dialogare sull’officina di 105 erbe spontanee da usare in cucina, in casa tingere poltrone e tappeti oppure come cosmetici o medicinali. Al Caffè del Teatro sarà invece ospitata la Casa delle Erbe che accompagnerà tutti a conoscere le erbe sacre degli indiani d’America e poi degustare piatti. In viale Eustachio ci si potrà avvicinare all’arte del piantare l’orto ma poi si potrà tornare in piazza Del Popolo per scoprire un percorso sensoriale tra rose inglesi oppure trasformarsi in modella per una notte sul set fotografico che sarà allestito da Ena abbigliamento e Simona lingerie. Le vetrine del centro saranno tutte fiorite e, alcune, prenderanno vita con modelle in fiore che animeranno le esposizioni e incontreranno il pubblico di Souvenir. Inoltre saranno proposti anche laboratori artistici artigianali, pitture ad acquarello e ricami botanici su tessuto, presentazioni di prodotti cosmetici, degustazioni di mieli, di tisane e di infusi di frutta. 

“Vorrei ringraziare Confcommercio Marche Centrali per aver scelto la nostra meravigliosa piazza, perché  la terra trema ancora e abbiamo bisogno di  sole e belle iniziative come questa per guardare avanti – ha sottolineato il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei.

“La vostra piazza è l’emblema del terremoto ma anche della voglia di rinascita e di ripartenza - è intervenuto invece Massimo Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali-. Le attività vogliono ripartire e sbocciare come fiori di primavera”.

“Abbiamo subito sposato questa iniziativa - ha spiegato Jacopo Orlandani –. C’è stata una grande risposta da parte delle attività commerciali e non solo. Più di 50 negozi saranno coinvolti in questa due giorni unica. Sarà occasione per fare visita alla nostra città che si presenta stupenda come sempre.”.
g.g.

Un nuovo veicolo di servizio per la Polizia locale del Comune di San Severino. L’auto, un’Alfa Romeo Giulietta, è stata acquistata sul mercato elettronico della Pubblica Amministrazione e va a sostituire un vecchio mezzo rottamato dopo diversi anni di attività sulle strade settempedane. Allestita con la nuova livrea dai colori bianco e azzurro, l’autovettura è stata equipaggiatacon strumenti utili agli agenti: barra monoblocco multifunzione ad alta intensità luminosa, luci da crociera e quanto necessario per operare sul territorio con efficienza e tempestività.

Il sindaco, Rosa Piermattei, ha ufficialmente affidato le chiavi della vettura al comandante della Polizia locale, capitano Sinobaldo Capaldi, nel corso di una breve cerimonia alla quale erano presenti anche gli agenti e l’assessore comunale alla Sicurezza, Jacopo Orlandani. Per la benedizione del mezzo è intervenuto anche il vicario vescovile, monsignor Aldo Romagnoli. 

L’Amministrazione comunale – spiega il sindaco, Rosa Piermattei – sta investendo molto nella sicurezza a vantaggio dei cittadini ma è importante anche la qualità del servizio degli operatori e la loro sicurezza negli interventi. Questo nuovo mezzo si aggiunge al parco macchine in servizio presso il nostro Comando che è dotato anche di una vettura a trazione integrale. Altri investimenti hanno interessato la sicurezza attiva della nostra città con l’installazione di sistemi di video sorveglianza agli ingressi e in alcune zone considerate sensibili.
g.g.

Dedicata a fare chiarezza sulla Biblioteca Valentiniana, la conferenza stampa che il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha convocato nella sede comunale provvisoria. Finalità dell’incontro, spiegare e illustrare diversi aspetti relativi al prestigioso contenitore di volumi antichi, e rassicurare tutta la comunità di Camerino in ordine alla cura del materiale e, in particolare, al recupero dell’edificio del Rotary Palace che lo ospita. La struttura è infatti stata inserita nel secondo stralcio delle opere pubbliche, il cui finanziamento totale è di 16 milioni e seicentomila euro. Lo prevede l'ordinanza n.56 del 10 maggio 2018 , pubblicata il 14 maggio scorso. Nello specifico, è di 257 mila euro, il finanziamento ottenuto per le opere da realizzarsi al Rotary Palace . Pasqui si è detto molto soddisfatto di quello che è stato ottenuto, affermando che solo al secondo stralcio si inizia a dare un segnale culturale territoriale di fondamentale importanza per far ripartire in via definitiva, e, non solo emergenziale, la comunità. “Ci tenevo particolarmente a fare questa sottolineatura soprattutto per la biblioteca che merita grande attenzione- ha tenuto a rimarcare il sindaco- Sento discorsi un po’ confusionari su questo argomento e cerco di spiegare bene, perché poi, si può parlare quanto si vuole, ma di fronte ai documenti che sono questi e non altri, i discorsi cadono. Dire che per cinque, sei, sette mesi il comune è restato dormiente, o magari pensarlo, non risponde a verità. Il comune anzi, era molto sveglio perché ha fatto inserire tale progettualità e, con delle cifre che daranno un risultato". 

“Io credo che tutti i miei concittadini siano fortemente legati e desiderosi di riabbracciare la nostra Biblioteca Valentiniana nel suo splendore- ha detto Pasqui-;  in via provvisoria durante tutti questi anni, gli antichi volumi della biblioteca sono stati ospitati nel Rotary Palace e, in verità, abbiamo cercato più di una volta di trovare dei luoghi idonei nel centro storico, cosa che economicamente, per noi  è sempre stata assolutamente irraggiungibile. Questa volta però, a causa della disgrazia che c'è capitata e quando partirà la ricostruzione, avremo la possibilità di dare il giusto contenitore a quei volumi. Nel frattempo tuttavia – ha proseguito il sindaco- tengo a precisare che sin da subito è stata posta un'attenzione significativa su questo monumento librario. E la Biblioteca valentiniana, in particolare il contenitore del Rotary Palace, è stato inserito nel secondo stralcio di opere pubbliche ma, l'ordinanza 56 che ci autorizza a procedere porta la data del 10 maggio e, come noto, si può procedere solo dopo la sua pubblicazione che è avvenuta il 14 maggio, quindi, è circa solo da una settimana che il Comune di Camerino è nella certezza di avere il finanziamento che è pari a 257000 euro, come pure della possibilità di fare il percorso, dal progetto fino alla realizzazione dell'opera, nelle parti che debbono essere sistemate. Nel progetto ci sarà ovviamente anche la possibilità di migliorare tutto l'impianto non solo di riscaldamento; per il prezioso contenuto, occorre infatti che sia garantita una temperatura costante idonea, così come sarà necessario prevedere tutte le misure obbligatorie come l'antincendio e tutto il resto che verrà calcolato proprio per un contenuto specifico che in questo caso sono libri e libri di valore. Vi è poi da tener presente che il Rotary Palace nasceva come palestra, ecco che quindi la volontà è stata quella di tentare un finanziamento e non accontentarsi di intervenire con una spesa di 30, forse 40 o 50mila euro prendendoli dalle casse comunali, per andare soltanto a sistemare alla meglio una struttura che invece merita tutt'altro. Testardaggine volontà e forse un pizzico di fortuna , hanno pertanto consentito di ottenere un risultato che ritengo importantissimo”.

Il primo cittadino ha anche evidenziato che, insieme alla sua biblioteca, il Rotary Palace, potrà rappresentare anche un momento sociale significativo per la cittadinanza; si cercherà infatti di eseguire dei lavori che consentiranno la predisposizione di un piccolo spazio dove poter ospitare presentazioni di libri e momenti di incontro. “Certamente quella della Biblioteca valentiniana nel Rotary Palace - ha aggiunto- sarà una sistemazione provvisoria di passaggio, in quanto sicuramente non appena si potrà, la riporteremo in centro. Ormai io credo che sul futuro della nostra biblioteca abbiamo una certezza ed è uno dei pochi casi in cui si potrebbe dire che quello che è successo, purtroppo aiuta a fare”. Tra le intenzioni del sindaco e allo studio con i tecnici, c’è anche quella di valutare l’opportunità di un futuro contenitore unico per ospitare insieme museo civico e biblioteca.

Insieme al recupero del contenitore della Valentiniana , nel secondo stralcio delle opere pubbliche  pubblicato il 14 maggio 2018, sono inseriti anche il palazzo comunale e il teatro Filippo Marchetti per 9 milioni di euro; le opere cimiteriali per 1 milione e 819.000 euro; 1 milione 332.000 euro per i lavori al parcheggio di viale Emilio Betti “ e qui- ha fatto notare il sindaco- a chi si domanda come mai questa importante opera non è stata riparata prima, dico che intervenire per un milione e 132.000 euro con le casse comunali non sarebbe stato possibile e comunque si sarebbero persi dei soldi che invece così abbiamo ottenuto”. Nell’elenco figurano anche il tempio dell'Annunziata per un milione e 119000 euro: “un altro edificio che, una volta aggiustato e in termini definitivi, potrà divenire un contenitore ad esempio per quelle opere che erano nel nostro Museo Civico che siamo riusciti a tenere a Camerino ma oggi non sono fruibili”; altra somma di 1 milione e472.000 euro è stata ottenuta per l'ex Istituto di farmacologia a san Filippo e infine, un finanziamento per circa un milione e seicentomila euro per il completamento di opere emergenziali SAE. “Da precisare comunque che tutto segue una procedura abbastanza intricata e difficoltosa da attuari ma, quelle sono le leggi dello Stato Italiano. Io ho sempre sperato in uno snellimento degli iter che al momento sono purtroppo quelli che abbiamo. Vorrà dire però, con i tempi che ci richiede lo Stato, che attraverso queste procedure andremo sicuramente sin da subito a dare il via alle progettazioni e successivamente anche ai lavori di ristrutturazione di importantissimi contenitori della città . Ma la data in cui abbiamo avuto certezza che tutto ciò sarebbe stato possibile- ha rimarcato ancora- è quella del 14 maggio e non date antecedenti . Questo è un punto di legge e da questo punto, si può iniziare a lavorare”.

Approvato e attivo dal prossimo 1 ottobre 2018,  il nuovo corso di laurea in Scienze gastronomiche  dell’Università di Camerino, la cui struttura verrà presentata in dettaglio l’8 giugno prossimo, nel corso dell’ultima giornata della settimana “Il bello di Unicam”.

Saranno centocinquanta in tutto i posti disponibili per il nuovo percorso di studi che avrà  svolgimento nella sede principale di Camerino dell’ateneo. Con il nuovo nato,  salgono a 26  i Corsi di Laurea di Unicam, facenti parte dei due primi cicli della formazione (magistrale o a ciclo unico). Si aggiungono poi le formazioni del terzo ciclo comprendente Master, Scuole di specializzazione, dottorati di ricerca.   “ E’ un qualcosa che in realtà ci viene fortemente richiesto dai territori- dichiara il rettore Claudio Pettinari-  Lo scorso marzo, il rettorato del Campus ha ospitato  un incontro  con tutti i possibili stakeholder e le persone che costituiscono  il nostro comitato di indirizzo; ebbene,- sottolinea Pettinari-   per la prima volta, ho visto un’aula  piena, a testimoniare l’attenzione e l’interesse sempre più diffuso sui temi del mangiare e soprattutto di un’alimentazione sana e corretta, del sapere cosa portiamo in tavola,  poter riconoscere  la qualità del cibo.  Le università possono pertanto certificare questa qualità e sono capaci di preparare persone che, anche dal punto di vista deontologico, siano poi in grado di svolgere questo tipo di lavoro, con grandissima professionalità”.

L’approvazione del nuovo corso di laurea Unicam, è frutto di un impegnativo lavoro, iniziato lo scorso anno e il  risultato finale è stato dunque raggiunto con grande velocità.

 

 

A spiegarcene i passi, il Prorettore alla didattica, prof.  Luciano Barboni, che ha dedicato al progetto grandi energie.

“ Il decreto è arrivato alla fine di novembre 2017. In sostanza  – continua Barboni- prima della fine di novembre, il corso di laurea in Scienze Gastronomiche,  neanche esisteva da un punto vista formale.  Dall'inizio dell'anno 2018 e fino al mese di marzo, è stata messa in piedi una progettazione per poter arrivare al corso di laurea.  E stato  un lavoro durissimo che ha coinvolto anche una gran parte delle aziende del territorio che si occupano di attività correlate alle scienze gastronomiche.  Tanto è vero che poi nella sala riunione del rettorato si è svolto il cd. ‘tavolo di indirizzo’ alla presenza dei rappresentanti di  una quarantina di aziende.

Prorettore Barboni

 

La prima comunicazione formale del riconoscimento del neonato corso- ricorda Barboni- è di pochi giorni fa, quando  abbiamo ricevuto la comunicazione del parere favorevole all’approvazione dell’accreditamento   da parte della apposita commissione, istituita dall'agenzia Nazionale. A seguire, i  due ulteriori atti formali da parte dell'Agenzia stessa e infine del Ministero per la comunicazione dell’avvenuto accreditamento che autorizza il rettore ad avviare il corso di laurea. In linea di massima- anticipa il prof. Barboni- offrirà una formazione molto trasversale perché le scienze gastronomiche includono sia gli aspetti di  comunicazione, sia la valutazione dei processi di produzione, coinvolgendo  numerose e competenze che potranno in qualche modo essere anche ritagliate dal singolo studente in base alle proprie vocazioni e, il tutto  però sarà supportato da una base scientifica piuttosto rilevante . Vale a dire che il primo anno, sempre nell'ottica degli alimenti e  della filiera enogastronomica. certamente sarà di irrobustimento dal punto di vista scientifico, con lo studio della chimica, della fisica,  della matematica. Negli anni successivi - conclude il Prorettore-  si approfondiranno invece  temi come la comunicazione, piuttosto che il marketing o la gestione dei processi, per una formazione dunque largamente disciplinare”.

C.C.

“Un segnale di grande vicinanza e di grande affetto”. Così il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha definito l’evento “ Milano per Camerino”, tenutosi nella chiesa di San Fedele a due passi dal Duomo di Milano.Un organico formato da 100 elementi, tra coristi delle civiche milanesi e della Cappella Musicale del Duomo coro universitario di Camerino, insieme a 40 orchestrali, ha potuto vivere un’esperienza di altissimo profilo. Sul podio Mario Valsecchi che ha guidato cori ed orchestra nell’esecuzione del Requiem di John Rutten scritto nel 1985 per la morte del padre. Segni profondi lasciati anche nella musica, quelli del sisma nella città ducale, con il danneggiamento di chiese, piazze e teatro e lo smarrimento di non avere più luoghi dove poter cantare.  

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Ad esprimerlo, in una lettera inviata alla rivista musicale Amadeus, una corista camerte. E’ stata proprio la Civica scuola di musica Claudio Abbado a raccogliere l’appello e a rendere possibile un concerto, rimasto in sospeso. 

  Il tutto si è concretizzato nella chiesa di san Fedele alle ore 17 di domenica 20 maggio. “ Un abbraccio d'amore che la città di Milano ci ha voluto dare – ha commentato il sindaco presente al bellissimo concerto, vicino all'assessore al turismo del capoluogo lombardo –. Debbo ringraziare per questa opportunità offerta alla nostra città, l’iniziativa della dottoressa Roberta Grifantini. Pubblicata su “Amadeus”, la sua lettera ha rappresentato il punto di partenza di tutto l’iter di conoscenza con uno dei centri più significativi di cultura musicale di Milano che, generosamente, ha raccolto la richiesta d’aiuto. Ringrazio di cuore il direttore Melis, resosi promotore di un evento a dir poco commovente; ottima l’ esecuzione che le nostre orecchie hanno potuto ascoltare, supportata dal plauso degli illustri esperti presenti. Per la nostra comunità-ha proseguito Pasqui- è stato un momento assolutamente significativo e, come ci siamo detti con l'assessore al turismo del Comune di Milano, con il direttore Melis, nonché con il direttore generale e il presidente delle civiche, rappresenta solo il punto d'inizio di un proficuo percorso che continueremo a fare insieme. All'interno del bellissimo evento abbiamo anche avuto l’occasione di riabbracciare la squadra dei vigili del fuoco di Milano, giunta a Camerino già nelle primissime ore del post sisma e dalla quale, abbiamo avuto testimonianza di forte vicinanza e spirito di servizio. E’ stato un piacere poter riabbracciare queste persone con le quali si è instaurato un bellissimo rapporto di amicizia; abbiamo voluto evidenziarlo offrendo loro un piccolo riconoscimento, una medaglia che rappresenta la nostra città. Grande soddisfazione per un pomeriggio da ricordare e grande l’orgoglio per la realtà stessa del nostro coro Cappella musicale del Duomo, veramente straordinario, sia nel concerto del Requiem che in tutta la perfetta amalgama con le civiche Scuole di musica milanesi. Vorrei soprattutto evidenziare la grande capacità e professionalità del coro nel sapersi porre all'attenzione musicale di una platea estremamente qualificata come quella milanese. Il mio grazie va in particolare all'ex presidente Donatella Fedeli e ai maestri preparatori Silvio Catalini e Luciano Feliciani che, in tutti questi anni di guida, hanno saputo tenere altissimo il valore di un fiore all'occhiello musicale della nostra città, la cui preparazione è indiscussa e molto qualificata ”.

Carla Campetella

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Non ce l’ha fatta Ilaria Raggi, la donna che martedì scorso aveva avuto un terribile incidente mentre era in macchina con suo figlio di 12 anni. Ha lottato per una settimana, i medici dell’ospedale di Torrette di Ancona l’hanno più volte operata ma stamattina il suo cuore ha smesso di battere, troppo gravi le conseguenze riportarle con l’incidente. 

La donna, 44 anni, viaggiava martedì sulla sua Toyota Yaris insieme al suo bambino lungo la provinciale Murattiana che collega Tolentino a Passo di Treia quando, per cause non chiare, si è prima scontrata con un camion che trasportava un bobcat e poi, dopo essere finita sul limitare della carreggiata, è stata colpita da un furgone Ducato.
g.g.

A Camerino cinque nuclei famigliari ritrovano l'intimità sotto un tetto. Consegnate altrettante SAE dell'area Vallicelle. Commenti positivi da parte delle persone coinvolte, entrate per la prima volta in quella che, per un tempo abbastanza lungo, sarà d'ora in poi la loro residenza. Bellissimo il panorama che si affaccia di fronte alla porta di casa dei cinque nuovi inquilini, molti dei quali, da oltre un anno e mezzo, hanno vissuto spostandosi dagli alloggi marini a più strutture ricettive, sopportando diversi traslochi. Volti stanchi ma un animo sicuramente felice in chi finalmente è potuto ritornare all''aria del suo quartiere' e, com'è per diverse famiglie, vicinissimo alla propria abitazione danneggiata.  

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" E' una grande gioia e sicuramente non è una festa". Così il sindaco Gianluca Pasqui al momento della consegna chiavi delle 5 soluzioni abitative provvisorie . " Le feste non sono queste- ha continuato il sindaco- le istituzioni purtroppo e a partire da me,  non hanno fatto il percorso giusto, tuttavia all'interno delle abitazioni ci stiamo arrivando. Quest'area SAE di Valicelle, giusto o sbagliato che sia,  l'ha voluta fortemente la mia amministrazione.  I  terreni erano idonei, mentre gli altri no e l'unica volontà, della quale prendo tutta la paternità, è stata quella di cercare di tenere la gente il più vicino possibile alla comunità precedente al sisma. Non so se è stata una scelta giusta o sbagliata perché, a questo punto, diventa difficile anche pensare cosa sia più corretto o sbagliato. Tuttavia- ha proseguito Pasqui- abbiamo fatto 12 aree SAE; di certo, se avessi preso un terreno in pianura a Torre del Parco,  probabilmente due mesi fa, le famiglie sarebbero entrate tutte nelle casette. Questi due mesi me li prendo probabilmente tutti io, però siamo nei quartieri, nelle frazioni  e ricostituiremo la nostra comunità e su questo di certo, mi assumo tutta la responsabilità. Per chi  invece vorrà comprendere tutto l'iter ho convocato un consiglio comunale aperto e informo che ha già risposto il capo della Protezione Civile Nazionale Borrelli dicendo che sarà presente; in quella sede   parleremo del percorso che va dalla prima norma, alla consegna delle casette; conosceremo come avviene tutta questa filiera che ha necessitato il tempo che c'è voluto. Da parte mia- ha proseguito Pasqui- ringrazio Arcale perchè, l'ho detto sempre, a Camerino (perché io parlo di Camerino e non mi permetto di toccare altre situazioni)   se c'è una cosa che sicuramente è stata sempre pronta prima di tutto, sono state le  casette.  E la ditta Arcale che  ha fornito le SAE, sicuramente ha lavorato bene, anzi ha dovuto attendere i lavori successivi;  ci tengo a dirlo perché, se si è lavorato in maniera ottimale, con tutto il rispetto per le altre situazioni, va sottolineato.  Non è di sicuro la ditta Arcale, ad aver fatto slittare le tempistiche. A voi cittadini chiedo solo perdono ma credetemi, l'impegno è stato al massimo"

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 Il sindaco ha rivolto un  ringraziamento particolare all'ufficio tecnico e all' ingegnere Orioli,  all'ufficio affari generali rappresentati dal dottor Aquili e dalla dottoressa Castelli. Un grazie anche a Paola Cagnini che  ha gestito e continua a gestire con passione e dedizione la struttura container dove sono ospitati gli sfollati.

" D'altra parte - ha aggiunto il sindaco-  il momento è duro per tutti,  anche per gli uffici che sono sottoposti quotidianamente ad un impegno grandissimo. Ci rendiamo conto che bisognerebbe  andare avanti molto meglio ma  tenete pure presente che, purtroppo o per fortuna, ci sono delle norme da rispettare; c'è uno Stato e lo Stato dà delle indicazioni e poi dall'alto verso il basso  quelli sono i percorsi che uno  deve fare e le soluzioni che ha indicato il governo per questa situazione sono queste e non altre". Il sindaco ha anche assicurato che, una volta finiti i lavori nell'area, verrà realizzata  l'asfaltatura e una riqualificazione di tutto il quartiere aggiungendo illuminazione pubblica dove è carente.  " Cercheremo dunque di  dare  una dignità, anche nel quotidiano" .

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Dopo il terremoto della mattina la bomba d'acqua nel pomeriggio. Davvero una giornata di emergenza a Caldarola, investita da pioggia torrenziale che ha provocato danni e disagi. Fortunatamente nessun problema particolare nell'area Sae, dove attualmente vive la maggiore concentrazione dei cittadini, ma le strade del centro storico sono state completamente invase dall'acqua. Problemi nella zona del cimitero cittadino, nella piazza, lungo via Roma (il corso) e soprattutto in viale Umberto I dove la sede stradale si è trasformata in una piscina a cielo aperto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Tolentino per ripristinare le condizioni di normalità. Naturalmente i danni sono tutti da quantificare.

alcune foto

foto strada allagata

 

incrocio caldarola frana

fango davanti alla scuola

foto strada allagata

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