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Incidente stradale a Camerino lungo la provinciale Muccese all'altezza della rotatoria che conduce anche in via Madonna delle Carceri. Un'auto che proveniva dalla suddetta via, forse a causa di una distrazione del conducente, si è immessa sulla strada provinciale senza rispettare gli obblighi di precedenza. In quel frangente sulla Muccese stava transitando un'autoarticolato contro il quale l'auto ha violentemente impattato. Sul posto immediato l'arrivo dei soccorsi, con il personale della Croce Rossa che ha trasportato l'autista al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino, i vigili del fuoco per la rimozione dei mezzi e la polizia per accertare le cause e la dinamica dell'incidente. Fortunatamente non si registrano gravi feriti.

 

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Scoperta shock a Macerata. Un cadavere è stato recuperato poco dopo mezzogiorno nel laghetto in contrada Alberotondo, sotto la zona Pace.

Pare che si tratti di un uomo peruviano di 35 anni, scomparso da casa nei giorni scorsi, e che la morte risalga a più di una settimana fa.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Macerata per il recupero del corpo, ma non è stato necessario utilizzare nemmeno il gommone, dal momento che il cadavere era quasi a riva e che il laghetto era di piccole dimensioni. Intervenuti i sanitari del 118, la polizia, il medico legale Francesco Lamberti, il magistrato Stefania Ciccioli e il questore Antonio Pignataro.

Subito il pensiero è andato al peruviano che lo scorso anno era salito su una gru dello stesso quartiere, facendo preoccupare i cittadini: dopo l’intevrento delle forze dell’ordine aveva detto  che voleva leggere il giornale in tranquillità.

Dai primi accertamenti dovrebbe trattarsi di suicidio.

(Servizio in aggiornamento)

Un altro incidente in territorio settempedano. Questa mattina, into alle 12 un centauro stava circolando sulle strade di Serripola quando avrebbe preso male una curva e avrebbe centrato una Fiat Punto nera alla cui guida c’era una donna. Poi, sarebbe finito fuori strada finendo la sua corsa in un campo. Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo non procedeva ad alta velocità.

Per lui diverse fratture, ed è stato portato in eliambulanza all’ospedale Torrette di Anona. Per la donna al volante della Fiat soltanto un grande spavento.

Sul posto 118, polizia stradale e vigili del fuoco. 

g.g. 

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“Ricorda che indossare un fazzolettone non significa essere persone responsabili solo nel momento in cui si porta, significa essere una persona di grandi ideali di fraternità, amicizia e solidarietà. Una persona pronta a sacrificare talvolta la propria vita provata per una giusta e nobile causa. Essere  scout significa avere coerenza, essere capaci di sognare, di avere visione fantasiosa ma ricca di valori della realtà e capace col proprio impegno di realizzare i propri desideri”. Questo era solo uno dei tanti pensieri che Marta Bellomarì ha lasciato in uno dei suoi diari. Perché oltre ad essere stata una grande mamma (non solo per i propri figli, Andrea e Michele Stortini, ma anche per tanti giovani di San Severino) e nonna, prima ragioniera, poi insegnante e poi medico, nonché fondatrice del gruppo scout San Severino 1 insieme a suo marito Delio e a don Aldo Romagnoli, Marta scriveva. Scriveva tanto, pensieri, poesie, lettere (persino prima di ogni operazione, lasciava una lettera). Bellomarì se n’è andata pochi mesi fa, ma ha lasciato una grande eredità e un immenso vuoto incolmabile. 

(Marta Bellomarì nella ricorrenza del 40°anniversario del gruppo scout San Severino 1)

40esimo ok

 

Ieri sera il teatro Italia ha ospitato una serata in sua memoria, “L’azione del volontariato per una società giusta”, con il professore di Unimc Roberto Mancini, organizzata dal Comune in collaborazione con il gruppo scout, Coop Alleanza, Caritas e l’Avis. Presenti il sindaco Rosa Piermattei, gli assessori Tarcisio Antognozzi e Paolo Paoloni e il presidente del consiglio comunale Sandro Granata, ma anche alcuni consiglieri di minoranza, nonché la Croce Rossa e la Protezione Civile locale. 

Un incontro in cui Mancini ha parlato di come il volontariato possa essere azione politica e possa incoraggiare la democrazia per il bene comune. 

“Marta ha cresciuto generazioni di giovani - queste le parole di uno dei figli, Andrea - che per lei sono stati linfa e forza vitale. Mi dicono che devo essere orgoglioso, perché mia madre ha lasciato un segno indelebile, un solco che difficilmente si potrà colmare. Speriamo di poter continuare a mantenere viva la sua memoria”. A tal proposito, c’è l’idea, ben accolta anche dal primo cittadino, di istituire un premio annuale in memoria di Marta Bellomarì.

Poi la parola è passata a don Aldo Romagnoli: “Questo convegno è un omaggio pieno di gratitudine ma vuole anche essere stimolo per un volontariato consapevole. Mi vengono in mente due ricordi su tutti. Il primo - ha raccontato - mi riporta indietro di oltre 40 anni fa. Da pochi mesi ero qui e lei mi propose di portare lo scoutismo a San Severino perché il figlio aveva avuto una positiva esperienza, e voleva regalare ad altri la stessa possibilità. Né lei né io avevamo esperienza. Che fare? Ci siamo detti che avremmo imparato lungo il cammino, ci saremmo fatti aiutare, e così abbiamo fatto. Non bisogna aspettare di essere pronti per fare qualcosa - ha aggiunto - che ci sembra bello e giusto”. Il secondo ricordo di don Aldo è più recente: “Ricordo molto bene la sua gioia, poco tempo prima di andarsene, nel constatare come la comunità capi del gruppo scout portasse avanti bene le attività. Diceva gioiosamente che quei ragazzi sapevano fare meglio di noi”. Perché scopo del volontario, ha sottolineato il sacerdote, è suscitare forze nelle persone sicché nn ci sia più bisogno di lui. “Lei - ha concluso - viveva pensando a come poter essere d’aiuto, ponendo l’attenzione alla persona, alla sua totalità. Ecco lo stimolo, il volontario non fa il volontario, ma lo è dentro”.

(Il sindaco Rosa Piermattei, don Aldo Romagnoli e Roberto Mancini)

convegno Marta 3

 

Commosso anche il ricordo del sindaco Rosa Piermattei, che ha raccontato di non poter dimenticare il sorriso onnipresente di Marta: “Lei è stata una persona splendida, che ci ha insegnato tanto, anche a regalare un sorriso nei momenti di dolore. L’avevo conosciuta quando insegnava a mia nipote - ha raccontato - poi l’ho rivista durante il terremoto. Una volta la incontrai e mi sventolò un sacchetto di pesce da cucinare per pranzo. Io in quel momento mi feci una grossa risata, e lei mi disse ‘proprio questo volevo, farti sorridere, perché è da tempo che non ti vedo farlo’. Vi ha insegnato a dare, vi ha insegnato la felicità. Nn facciamo spegnere questa bellissima candela. Creeremo qualcosa per ricordarla ogni anno? Proponetelo voi che la conoscete meglio di tutti, e noi lo approveremo”. 

(Il sindaco Rosa Piermattei e il marito di Bellomarì, Delio Stortini)

Convegno Marta 2

 

Poi il brillante evento di Mancini su come il volontariato possa essere motore del bene comune, di democrazia e lavoro: “La logica del volontariato è la giustizia. Dobbiamo pensare che ciascuno di noi è partecipe di un tessuto in cui ti siamo legati. Istintivamente costruiamo la vita pensando di dover prendere, trattenere per noi le cose. La nostra civiltà è orientata dall’idea di dover accumulare. In realtà nella vita la concretezza è tutt’altro”. Si diventa adulti, ha sottolineato il professore, non quando si impara a prendere ma a ricevere. Quando si impara a perdere, anche, momento in cui ci si apre il mondo della relazione con gli altri. “La spia di quando il volontariato non è autentico - ha detto - è quando diventa un sacrificio, uno sforzo, e il fatto che si giudica chi si sta aiutando. Il volontariato è esperienza di accoglienza e dignità, è azione di giustizia. Questa economia di oggi ci distrugge, dobbiamo inventare forme nuove, e poi stiamo trasferendo la nostra soggettività ai mezzi tecnologici. La realtà ci viene rappresentata dall’informazione, la burocrazia è un sistema che passa sopra alle nostre teste”. Il risultato di ciò che la modernità sta creando sono comunità sempre più chiuse, sempre meno aperte al mondo. In Italia, in alcune zone più disagiate e difficili, “hanno capito che il volontariato è azione della comunità, non solo scelta personale. È il risveglio di una comunità che decide di prendersi cura del bene comune. Allora diventa un’azione politica, quella vera di politica, non quella che si contende un voto in più. La politica bella è quando si riesce a dare una risposta di bene in un posto di male. Volontariato è azione democratica delle comunità a cui si è risvegliata la coscienza, che attiva percorsi formativi, genera comunità democratiche, sente che il bene comune la riguarda, genera lavoro e smette di subire l’economia”.
g.g.

(La platea gremita)

Convegno Marta 4

 

Convegno Marta 5

 

(Il marito Delio Stortini)

convegno Marta

Il maltempo che con piogge e temporali si è abbattuto dalla tarda mattinata su gran parte del territorio provinciale , ha provocato allagamenti e frane su diverse vie di comunicazione, richiedendo l'impiego di personale dei Vigili del Fuoco sin da subito attivatosi per ripristinare la viabilità. Numerose le chiamate ricevute dal comando di Macerata che sta impiegando i suoi uomini su tutto il territorio dell'entroterra. Problemi a Matelica ed Esanatoglia.

A Camerino allagata la strada Ponte della Cerasa -Canepina; un autentico fiume d'acqua si è riversato sulla sede stradale in prossimità degli impanti sportivi  a Le Calvie, rendendo impercorribile il tratto. 

strada allagate canepina campo

E' stata un'autentica bomba d'acqua quella che per circa 10 minuti  (dalle 15,00 alle 15,10 ) si è abbattutta sulla zona degli impianti sportivi in località Le Calvie a Camerino.

( interno del palazzetto dello sport )

interno palestra

strada allagate canepina palazzetto allagato

Pioggia torrenziale che, pur non provocando conseguenze per le persone, ha comunque inondato di acqua e detriti fangosi provenienti dalla strada sovrastante l'area su cui sorgono i due palazzetti dello sport universitari Orsini e Drago Gentili.

palazzetto allagato

 

strada allagate canepina palazzetto vigili

 

strada allagata con macchina

 

polizia e fango

Sul posto e al lavoro, insieme a pattuglie della Polizia Stradale e della Polizia Municipale, i vigili del fuoco per riportare alla normalità la condizione dei due impianti, uno dei quali in serata avrebbe dovuto ospitare la prima gara della finale play off del campionato di volley di Prima Divisione che è stata rinviata per le condizioni del palasport invaso dal fango.

strada allagate canepina ponte

Si è temuto anche per il rinvio della partitita tra Camerino e Moie Vallesina, penultima giornata del girone A di Promozione, che comunque è andata regolarmente in scena. Subito sono scattate le verifiche anche sul ponte che collega gli impianti sportivi con la strada che conduce a Castelraimondo sul quale da qualche tempo sono in corso lavori per l'ampliamento della carreggiata.

 

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Un grande evento di musica e vicinanza autentica quello che si terrà, il prossimo lunedì 14 maggio alle 18.30, nei locali della scuola elementare di Pieve Torina. Il nuovo plesso scolastico realizzato, esclusivamente con finanziamenti di privati, grazie alla grande gara di solidarietà promossa dal gruppo ‘Succisa Virescit’, sarà teatro di uno spettacolo inusuale per il comune, tra i più danneggiati dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016. L’immobile, costituito da una struttura innovativa, ecosostenibile e sicura, si articola su due piani per un totale di 1.300 mq ed è stato costruito anche grazie al significativo contributo del Crals2 del Teatro alla Scala, il circolo ricreativo dei lavoratori scaligeri (musicisti, tecnici, attrezzisti…etc, oltre mille addetti) che, in accordo con la Sovrintendenza e le organizzazioni sindacali, ha promosso il progetto all’interno del teatro. Già il 29 dicembre dello scorso anno, a pochi giorni di distanza dall’inaugurazione ufficiale della scuola, una delegazione di Pieve Torina, composta dal sindaco Alessandro Gentilucci e dal vice sindaco Giancarlo Ciuffetti, dal coordinatore dell’associazione ‘Succisa Virescit’ Giuliano De Minicis e da una nutrito gruppo di giovani studenti, insegnanti e genitori, era stata ospitata alla Scala per il tradizionale spettacolo di fine anno dedicato ai figli dei dipendenti. A Pieve Torina, in occasione dello spettacolo “La Musica e il Cuore”, i musicisti della prestigiosa orchestra milanese eseguiranno un nutrito programma che spazierà dai classici di Bizet, Mascagni, Puccini e Verdi fino alle musiche da cinema di Morricone e di altri importanti compositori contemporanei. Nell’occasione uno spazio multidisciplinare della nuova scuola verrà intitolata al Teatro alla Scala Crals2 di Milano.

Castelraimondo si prepara per il passaggio dell’undicesima tappa del Giro d’Italia. Le fontane della città si tingono di rosa in attesa di mercoledì 16 maggio.

Sono numerosi i comuni dell’entroterra maceratese colpiti dal sisma che saranno toccati dal passaggio della carovana di campioni del ciclismo. E dopo la partenza della quinta tappa della Tirreno-Adriatico, avvenuta proprio a Castelraimondo, mercoledì si celebra ancora la sport come simbolo della ripartenza.

Martedì la decima tappa, da Penne (vicino Farindola) a Gualdo Tadino: si attraverserà il Gran Sasso fino ai Sibillini con passaggi ad Amandola, Sarnano, Caldarola, Sfercia, Muccia, Serravalle di Chienti, Colfiorito e l'arrivo poi a Gualdo Tadino. Il giorno seguente si riparte per l’undicesima tappa da Assisi fino a Osimo. Una tappa appenninica che valica la parte umbro-marchigiana attraverso il Passo del Cornello e poi giù in discesa verso Fiuminata, Pioraco, Castelraimondo, San Severino ed Elcito, con la salita al Valico di Pietra Rossa ed il percorso da Cingoli, scalando il Muro di Filottrano fino all’arrivo di Osimo.

La tappa si svolge su strade di media dimensione e con manto stradale a tratti usurato. Molto impegnativi gli ultimi 5 chilometri. Giunti a Osimo si affronta il muro di via del Borgo in pavè grossolano lungo 300 metri al 16% e, dopo una breve picchiata, si scala via Olimpia per la lunghezza di circa 1 chilometro con lunghi tratti al 16%, prima di entrare nel centro storico in leggera ascesa su pavè di porfido. Rettilineo finale di 300 metri largo 7 metri. 

Dopo i 156 chilometri, il Giro ripartirà giovedì per Imola.
g.g.

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Martedì inizieranno gli interventi di pulizia del centro storico, insieme a quelli di rimozione dei materiali di cantiere e delle macerie provocate dalle messe in sicurezza e dalle ultime scosse di aprile. E’ la decisione maturata a seguito dell’incontro avvenuto questa mattina presso la sede provvisoria del comune di Camerino ed a cui hanno partecipato il sindaco, Gianluca Pasqui, il responsabile dell’ufficio tecnico, ing. Marco Orioli, il funzionario del Cosmari, Paolo Domizi. E due dipendenti della stessa azienda.

“E’ vero che il nostro centro storico è chiuso ed è altrettanto vero che sono in corso continui lavori – ha affermato Pasqui – ma è anche vero che molti cittadini, accompagnati dai Vigili del Fuoco, ancora raggiungono le loro abitazioni per recuperare oggetti. Chi lo fa, lo fa con il cuore già devastato da quello che ha vissuto e dai ricordi che inevitabilmente gli tornano alla mente; vedere l’erba sui vicoli o uno scenario di desolazione, è qualcosa che possiamo e dobbiamo evitare. Per questo, oltre alla pulizia straordinaria che avvieremo martedì insieme al Consmari, che ringrazio per la prontezza e la sensibilità, abbiamo deciso di ripristinare un servizio di pulizia e manutenzione del centro storico con cadenza quindicinale.

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Etica e volontariato” il tema della interessante relazione tenuta dall’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro nella sala riunioni del Relais Villa Fornari, in occasione dell’incontro organizzato dal Lions Club Camerino Alto Maceratese . Presenti noive associazioni di volontariato giunte da 6 diverse città del territorio provinciale, il presidente prof. Dino Jajani ha introdotto l'autorevole relatore della serata, volta ad approfondire e riflettere sull’importanza dello svolgimento dell’attività di servizio a favore degli altri , in virtù dei valori etici e per un’evoluzione positiva della comunità. “ Il principio e il senso della comunità- ha osservato il presidente Jajani,- salvano le persone,nella loro dignità e dalla omologazione delle personalità dovuta alla globalizzazione. L’appartenenza e lo spirito autenticamente solidale delle persone protagoniste di ogni forma di associazionismo e volontariato, è infatti occasione positiva per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della collettività, con un ruolo di promozione del progresso civile e sociale. Etica come riflessione dell’azione volontaria soggetta alla legge assoluta del dovere e, spirito volontaristico che come, sottolineato dall’arcivescovo, non può prescindere da quella 'compassione cristiana' insita nel mettersi nella situazione della persona che ha bisogno, calandosi nella sua dimensione, per trasformarla completamente. Partendo dalla parabola del buon samaritano, le parole dell’arcivescovo Francesco hanno aiutato a comprendere, come il volontariato non solo sia una grande risorsa, ma abbia anche un’origine che è data dall’esperienza della vita della Chiesa e della vita del popolo cristiano, ma anche dalla sensibilità delle comunità le quali, volendo rispondere alle esigenze delle persone che si trovano nelle varie difficoltà, che possono riguardare la salute, la cultura , l’istruzione, l’accoglienza agli stranieri , naturalmente “ hanno potuto maturare competenze, assistenza, aiuto e concretezza, che hanno permesso  di far nascere quel volontariato che è di varia ispirazione- ha sottolineato Brugnaro- ma che trova soprattutto nell'esperienza cattolica la matrice più autentica e fondata . Ma l’alto profilo alle azioni lo dà la fraternità; non basta  solo la solidarietà che è raccomandata dalla legge, dal buon senso e dalla ragione, bisogna fare un atto in più : cercare cioè di risarcire e di dare, non secondo la misura che ho stabilito io, bensì secondo la misura del bisogno dell'altro e allora, solo la fraternità supplisce a questo; solo con la fraternità io do all'altro secondo il bisogno che lui ha e non secondo quello che io decido. Altrimenti, può essere un atto di generosità lodevole ma, se rimane all'altro qualcosa di insoddisfatto e di incompiuto, vuol dire che ancora non sono maturato fino alla fraternità” 

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Oltre al rispetto del rigore etico e morale, nella relazione è stato approfondito il ruolo sociale e politico del volontariato.

“ Il volontariato significa che la persona ha bisogno di mettersi insieme  quindi di far nascere comunità e le comunità operano dentro delle strutture che sono tipiche proprio dello Stato; creano spazi all'interno del quale lo Stato magari non dà sicurezza e allora, c'è un momento democrazia perché diverse libertà si mettano insieme anche con aspetti critici nei confronti dello Stato e, qualora non si raggiungano adeguatamente le mete che lo Stato si propone, magari  formare una nuova mentalità politica dei responsabili che hanno il compito di trasformare le leggi e dare strumenti ai cittadini, in modo da evitare i danni e i mali che non permettono ai cittadini una vita decorosa”.

“ Abbiamo trovato molto interessanti gli approfondimenti suggeriti dalle parole del nostro arcivescovo - ha detto Jajani- E’ necessario un punto di vista unitario per affrontare tutti i problemi relativi al volontariato, in primo luogo per valutare le necessità della competenza, della gratuità e poi, per operare in modo tale da essere veramente di aiuto agli altri, per ricostruire un senso di comunità, attraverso la solidarietà e nel rispetto delle leggi”. Un appuntamento molto gradito e apprezzato da tutti i presenti, convinti che una riflessione sul proprio operato, sia utile per ogni azione futura , ai fini di un servizio più efficiente e più efficace, a servizio degli altri .

 

Ad un anno e sette mesi dal sisma, a Camerino tornerà ad essere percorribile via Parisani. Ultimate le messe in sicurezza nelle parti danneggiate della basilica di San Venanzio che avrebbero potuto costituire pericolo per l’incolumità pubblica, con l’avvicinarsi della vigilia della festa del patrono e gli eventi dell' Offerta dei ceri e accensione del tradizionale falò, la via tornerà ad essere fruibile. La conferma viene dall’ingegnere Marco Orioli, dell’ufficio tecnico comunale: “ Stiamo predisponendo la riapertura; in un paio di giorni confidiamo infatti di riuscire ad ultimare le pulizie generali e a completare le verifiche finali per consentire il ripristino della viabilità sulla via che gira intorno al complesso di San Venanzio. Salvo condizioni meteo avverse – aggiunge l’ingegnere Orioli- tempo 2-3 giorni dovremmo riuscire a riaprire anche viale Giacomo Leopardi; come noto la chiusura era stata determinata da un problema riscontrato in un edificio a torre incombente sul tratto di strada di largo Et Poi Si more. Si sta lavorando per il ripristino della normale viabilità anche in via Farnese, interdetta a causa di un peggioramento delle condizioni dell’Arco Vannucci, per il quale si è provveduto subito ad avviare con urgenza le procedure di messa in sicurezza e, anche in questo caso, tempo due –tre giorni la via verrà riaperta”. Tempi più lunghi di attesa invece per poter rientrare in piazza Cavour: La problematica in questo caso è riferita ai campanili della cattedrale che hanno subito un peggioramento del danno in seguito alla scossa di aprile. “ Ho visto un progetto di massima redatto dal tecnico che lo sta affinando - afferma Orioli- tuttavia, considerata anche la mole dei campanili, da una prima analisi si è capito che l’ intervento da farsi è abbastanza rilevante. Mi riservo i prossimi giorni di verificarlo, credo comunque che i lavori da eseguire saranno di un certo livello”.

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