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L’ha fatto di nuovo. Mauro Falcioni, che con i suoi “IPad drawings” ha conquistato in pochissimo tempo critica e pubblico, torna ad esporre a Palazzo dei Capitani, in piazza del Popolo ad Ascoli Piceno, factory artistica in cantiere. Protagonisti della nuova personale sono i dipinti.

L’artista 38enne di Matelica, in provincia di Macerata, tra i più quotati del panorama contemporaneo, volta la carta delle illustrazioni in digitale ritoccate a mano (che comunque faranno parte della mostra), e approda all’opera pittorica pura, primordiale. Da giovedì 27 ottobre a lunedì 7 novembre colorerà la Sala del Trivio, al secondo piano dello storico palazzo.

La poetica è la medesima delle serie precedenti “Sogni di carta” e “Onirica”. Alla sua diciassettesima personale, il pittore, che ha brillato anche in una collettiva Italia-Russia a Gubbio e in un’esposizione al Rome Psych Fest, continua ad accarezzare il felino-istinto, addomesticato e non represso. L’inseparabile gatto di Falcioni è metafora dell’Ombra junghiana, ovvero della parte più controversa della psiche da cui scaturiscono tutti i comportamenti basati sull’impulso.

Manifesto simbolo ora è “Se conosco te – Lentamente, sciolgo tutto il mio torpore”, in cui l’animale guarda alla luna, culla di sogni e desideri, per rompere il ghiaccio della routine. Perché di notte, quando la ragione dorme e la creatività si desta, la coda di quel gatto è l’àncora che salva.

Falcioni va alla scoperta di se stesso. Un’operazione non da poco, conoscere se stessi, dare voce (in questo caso forma) al proprio istinto ed esprimere i propri sentimenti. Per questo dipinge tutta la tela di nero e poi tira fuori i colori dal buio. Squarcia il velo di Maya per far entrare la luce.

Dopo i “Sogni di carta” nati da un percorso introspettivo basato sul ricordo e i sogni-momenti di “Onirica”, l’artista diventa più “sociale”. “In questo preciso periodo storico è necessario fare un passo indietro - dice - riscoprire l’umiltà degli antichi mestieri, imparare di nuovo a comunicare e ad ascoltare, tornare alle origini, al rapporto umano. Abbiamo bisogno di più calore, di conoscere le nostre fragilità e mostrarle senza vergogna. Mai come ora. E questo vale anche nell’arte”.

 

se ti amo non lo faccio apposta

Visita a Camerino del Commissario straordinario per la ricostruzione post-terremoto Vasco Errani Accompagnato dal capo nazionale della Protezione civile Curcio il Commissario è stato accolto dal sindaco Gianluca Pasqui e dai componenti l'amministrazione comunale. Errani ha incontrato anche l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro. Al centro della discussione a Palazzo Comunale in particolare la problematica relativa all'inagibilità accertata degli immobili che si affacciano su Corso Vittorio Emanuele e su come poter gestire i lavori, a questo punto sembra inevitabili, senza arrecare danno alle attività commerciali presenti.

 

a Errani

 

"Sicuramente i danni del palazzo Macchiati sono danni reali e importanti come tutti sapevamo - dichiara il sindaco - Di certo si sta individuando una procedura per la messa in sicurezza. Circa la tempistica stiamo ancora ragionando, ma si tratta comunque di un tempo limitato per andare a fare una prima messa in sicurezza e poi, ovviamente, intervenire in maniera importante sull'intero stabile. La messa in sicurezza - precisa Pasqui - potrebbe garantire ai commercianti di rientrare nei locali in tempi brevi. Questo è quello che ci siamo detti con il commissario Errani e con il capo della protezione civile Curcio - ha concluso Pasqui - Vedremo poi sul piano pratico quello che riusciremo a realizzare". Dal canto suo, resosi conto di persona dell'entità delle lesioni riportate dagli edifici, lo stesso Errani ha dichiarato che il decreto post terremoto assicurerà la ricostruzione e il recupero dei danni.

 

Vescovo

Insieme all'arcivescovo Brugnaro e al responsabile diocesano dei beni culturali architetto Luca Cristini, il commissario ha quindi visionato anche la chiesa di Santa Maria in Via, inagibile come la quasi totalità degli edifici di culto della città.

“Quello di oggi – ha detto l’arcivescovo – è già il sesto incontro che abbiamo avuto con il commissario straordinario, che è venuto per vedere la chiesa di Santa Maria in Via e per rendersi conto con i suoi occhi della situazione di Camerino. Con lui abbiamo parlato la settimana scorsa e due settimane fa, quando il decreto doveva ancora essere approvato, per capire gli interventi da adottare e come fare, insieme a al vescovo di Ascoli Piceno e ad altri, in maniera tale che quello che veniva determinato corrispondesse anche alle esigenze della Chiesa. Penso che la sua visita a Camerino sarà quanto mai propizia e importante”.

L’Ambulatorio di Dermatologia dell’Ospedale di San Severino Marche aderisce alla Giornata Mondiale della Psoriasi, organizzata dall’A.DI.PSO. (Associazione per la Difesa degli Psoriasici), sotto l’egida dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il giorno sabato 29 ottobre p.v. ci sarà un “Open Day” dalle ore 9 alle ore 15 in cui sarà possibile effettuare un consulto gratuito presentandosi presso l’ambulatorio di dermatologia, sito al primo piano dell’Ospedale Bartolomeo Eustachio . Non è necessaria la prenotazione né l’impegnativa del medico curante. Le visite saranno effettuate dalla Dott.ssa Bettacchi, responsabile del “Centro Psoriasi e Fototerapia” degli Ospedali di San Severino Marche e di Macerata.

Questa iniziativa ha lo scopo sia di far conoscere i centri ospedalieri che si dedicano alla cura delle persone affette da Psoriasi che di fornire una fotografia dell’esistente e dei bisogni dei pazienti.

La Psoriasi è una malattia infiammatoria a decorso cronico ,recidivante, che colpisce circa 2,5 milioni di italiani ed è probabilmente sottodiagnosticata. Fino a pochi anni fa era stata relegata tra le malattie minori , anche per le scarse possibilità di terapie disponibili, ma negli ultimi anni la ricerca ha portato nuove acquisizioni sulla patogenesi della malattia, non più considerata esclusivamente “della pelle”, ma patologia sistemica associata a significative comorbidità (artrite, sindrome metabolica, diabete mellito, malattie infiammatorie croniche intestinali,ecc.).

Grazie alla ricerca sono nati nuovi farmaci, i cosiddetti “farmaci biologici”, che consentono di migliorare radicalmente la qualità di vita dei pazienti. Dal mese corrente,inoltre, è disponibile un nuovo farmaco biologico, più selettivo di quelli precedenti e attendiamo tra pochi mesi l’autorizzazione alla prescrizione di un nuovo farmaco ancora piu’ innovativo, che rappresenta addirittura un superamento degli stessi farmaci biologici.

Queste informazioni ed altre indicazioni terapeutiche verranno fornite ai pazienti nel corso dell’”Open Day” ,invitandoli a farsi visitare e curare , con sempre maggiori prospettive di buoni risultati.

Sono 28 gli appuntamenti del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI che racconta le Marche più autentiche, quelle del buon gusto e del “saper fare”, ma anche le Marche della cultura, della natura e della spiritualità. Sbirciando tra le prossime tappe in programma scopriamo che le Marche… non finiscono mai di stupire!

A Montedinove (AP), il 29 e 30 ottobre, va in scena SIBILLINI IN ROSA, una full-immersion nel gusto dedicata alle mille sfaccettature della Mela rosa dei Monti Sibillini, un autentico gioiello di biodiversità dell’entroterra marchigiano, che è divenuto anche Presidio Slow Food. Un frutto antico, che s’identifica profondamente con il territorio e che, dopo aver rischiato l’estinzione, viene oggi esaltato per le sue caratteristiche uniche ed inconfondibili, nonché per le sue benefiche proprietà.

Nella due giorni di Montedinove, la Mela rosa sarà proposta in tutte le sue varianti, anche in abbinamento ad altri prodotti tipici che caratterizzano l’area dei Sibillini. Per gourmet e curiosi il programma prevede il Mercatino della terra, un curioso “Mela Party”, un cooking show, laboratori del gusto con la Mela rosa grande protagonista, naturalmente, ma anche convegni di approfondimento e momenti di spettacolo, con “Sibillini in Arte” e gli sbandieratori e musici della Quintana di Ascoli Piceno.

Mela Rosa Montedinove

A Porto Sant’Elpidio (FM), sempre il 29 e 30 ottobre, un week end dedicato alla FESTA DELLO STOCCAFISSO, un imperdibile appuntamento per gustare il “sovrano” dei mari del nord in versione… adriatica! Per l’occasione, i nove locali aderenti all’iniziativa proporranno menù tematici, con la propria interpretazione del gustoso merluzzo nordico.

Nella piazza principale della città, calzaturiera per eccellenza, sarà allestita una grande area di degustazione dedicata a sua maestà lo “Stocco”, con piatti realizzati secondo la tradizionale ricetta locale. Un gustoso “prologo” è previsto per la sera del 26 ottobre, con una full-immersion nelle diverse ricette, presentate tutte insieme dai ristoratori che collaborano all’iniziativa.

Performance e spettacoli accompagneranno l’irresistibile sapore del merluzzo artico. Sabato sera, in particolare, il pubblico potrà assistere al concerto di Ron, mentre domenica, spazio alla storica Fiera di San Crispino.

Sarà inaugurato mercoledì 26 ottobre presso la sezione di Geologia dell’Università di Camerino l’impianto realizzato nell’ambito del progetto MATREND - MAterials and Technologies for improving the use of Renewable ENergy in the Districts of smart city, finanziato con il Fondo di Ateneo per la Ricerca 2014-15

La sezione di Geologia di Unicam è da tempo impegnata in progetti di ricerca sulla geotermia, coordinati dalla prof.ssa Chiara Invernizzi, sia in Italia che all’estero.

Proprio presso la sezione di Geologia, sarà dunque dato l’avvio ad un impianto ibrido realizzato nell’ambito del progetto MATREND, che prende le mosse da un nucleo geotermico, ma che è frutto della collaborazione sia nella progettazione che nell’istallazione di geologi, fisici ed informatici di Unicam insieme ad importanti aziende del settore.

L’evento, che si terrà a partire dalle ore 15 presso l’aula H del polo di Geologia, si aprirà con i saluti del Rettore Unicam Flavio Corradini; interverranno poi la prof.ssa Chiara Invernizzi, docente Unicam e Principal Investigator del progetto ed i rappresentanti delle aziende partner, Pensy s.r.l., Geotermia Marche s.n.c., Otto s.r.l., Fullservice Soc.Coop.

L’impianto si compone di una pompa geotermica ed una cella a combustibile ad ossidi solidi, avviati nei mesi scorsi, e di sistemi per l’accumulo termico ed elettrico. Cominciano ora ad affluire i dati del monitoraggio che saranno utili per comprendere al meglio i vantaggi di questo tipo di impianto.

“La geotermia – afferma la prof.ssa Invernizzi – rappresenta una importante risorsa energetica alternativa e a basso impatto ambientale. Tra gli obiettivi principali del progetto, oltre alla ricerca in settori quali lo studio delle caratteristiche del sottosuolo e del trasferimento di calore in profondità, vi sono quelli di testare l’utilizzo di impianti geotermici in combinazione con altri impianti come strategia per la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati, combinando nuove tecnologie relativamente mature, ma che necessitano di una fase di sviluppo migliore per una distribuzione più ampia sul mercato, e di studiare sistemi di accumulo energetico innovativi. Non ultimo l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra. Si tratta di un lavoro di equipe in cui il contributo dei colleghi prof. Roberto Gunnella di Fisica e prof. Rosario Culmone di Informatica è stato fondamentale”.

Grazie a questi progetti di ricerca è possibile sviluppare anche una buona sinergia con le aziende del territorio, verificare concretamente quali possibilità ci sono per l’utilizzazione della Geotermia come fonte energetica in Italia e nelle Marche, favorire lo sviluppo di brevetti e start up innovative che coinvolgono giovani ricercatori.

Incendio nella notte a Civitanova Marche, gli inquirenti prendono in considerazione la pista dolosa. Ad andare in fiamme, poco prima della mezzanotte, l'ingresso della "Bottega dei sapori rumeni" in via Carducci, nei pressi del passaggio a livello. Immediato l'allarme, sul posto sono accorsi i vigili del fuoco che hanno provveduto allo spegnimento del rogo. Il fumo ha annerito l'interno dell'esercizio commerciale, ma fortunatamente i danni non sono ingenti. Le forze dell'ordine, che indagano sull'episodio, hanno riscontrato la presenza di liquido infiammabile sulla vetrina e pensano si tratti di un'azione dimostrativa o di un avvertimento.

Il 26 e 27 ottobre l’Università di Camerino ospiterà l’evento “ ALCOL A NUDO”, ideato e realizzato dal Dipartimento Dipendenze Patologiche Av3 Asur Marche e dalla Scuola di scienze del farmaco e dei Prodotti della Salute dell’università di Camerino, in collaborazione con il Comune di camerino e l’associazione Glatad.

Due giornate per affrontare e approfondire il fenomeno “alcol” : dal trattamento della dipendenza alla prevenzione, dagli studi scientifici a quelli sociali, dai profili di legge alla presenza degli alcolici e del loro uso nei media, dagli stili di consumo agli stili di vita influenzati dal consumo stesso.

La prima giornata sarà aperta a tutti, operatori, studenti e cittadinanza, mentre la seconda giornata è riservata agli operatori della salute.

Il programma dell’iniziativa è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Pro rettore Unicam prof. Claudio Pettinari, il Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche della Area vasta 3 Asur marche dr. Gianni Giuli e il docente Unicam della scuola del farmaco e dei Prodotti della Salute prof. Roberto Ciccocioppo.

Oltre alle attività scientifico- convegnisti che, è in programma Artwalking; Per raccontare il fenomeno dell’alcol il centro storico di Camerino è invaso da 14 installazioni artistiche/ esperienziali dal forte impatto visivo.

Art walking4

Installazione in piazza Mazzini

 

 

 

Art 2

Un’autovettura Ford Fiesta, alla cui guida si trovava una giovane chiaravallese di ventidue anni, per cause in corso d’accertamento, mentre si dirigeva verso Appignano, è uscita di strada in contrada Verdefiore; perso il controllo del mezzo è finita contro un albero. Sul posto sono giunti gli operatori del 118 che, viste le serie condizioni di salute della giovane donna, hanno preferito richiedere l’intervento dell’eliambulanza che ha poi provveduto al suo trasporto all’ospedale regionale di Ancona. Sul luogo dell’incidente, oltre agli agenti della Polizia Stradale di Porto Recanati per i rilievi, sono intervenuti anche i vigili del Fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’auto incidentata.

Un cinquantacinquenne di Recanati è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per minacce e diffamazione a mezzo di social network. L'uomo era stato multato per una violazione in materia di sicurezza stradale dalla Polizia Locale di Recanati. Dopo aver inveito contro gli agenti al fine di fargli omettere l’atto che stavano redigendo, con tanto di minacce e provocazioni, li ha diffamati tramite Facebook. Il personale, che molto professionalmente non è caduto nelle provocazioni,  lo ha sanzionato per la violazione amministrativa commessa acquisendo nei giorni successivi  i post incriminati dal suo profilo pubblico. Convocato presso il Comando di piazza Giacomo Leopardi l'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per minacce e diffamazione a mezzo di social network. Tutto ciò si inserisce in una campagna iniziata da tempo da parte della Polizia Locale volta alla prevenzione ed al rispetto delle regole del buon vivere e al corretto utilizzo dei social. L'obiettivo è quello di far comprendere il ruolo della Polizia Locale, con la peculiarità del servizio di  prossimità che si sta sempre piu' consolidando allargandosi a tutti i quartieri di Recanati. Gli uomini in divisa stanno diventando un punto di riferimento per l’utenza, visto lo stretto contatto quotidiano con la cittadinanza che spesso si trova a gestire conflitti  per il rispetto della civica convivenza.

 

polizia locale con auto

 

Pasta prodotta con grano canadese e messicano ma l'etichetta richiamava il Monte Conero. Produttore di pasta del maceratese denunciato per frode alimentare.

La Procura della repubblica di Macerata ha concluso le indagini preliminari a carico del responsabile legale di una ditta con sede nel Comune di Matelica che produceva pasta all’uovo con grano extracomunitario, ma indicava nell’etichetta la dicitura “La Pasta del Conero” lasciando intendere ai consumatori che la pasta fosse stata prodotta con ingredienti, lavorazioni o, almeno in un sito produttivo, riconducibili al territorio del Monte Conero.

L’indagine condotta dalla Stazione forestale del Conero e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale di Macerata e diretta dalla Procura della Repubblica di Macerata, Sost. Procuratore Dr. Claudio Rastrelli, è scaturita da alcune segnalazioni di cittadini residenti nell’area del Conero, i quali lamentavano concorrenza sleale e scarsa trasparenza nell’etichettatura del prodotto.

Gli accertamenti condotti con il supporto del nucleo agroalimentare presso il Comando provinciale di Ancona, hanno rivelato che la pasta all’uovo prodotta, relativa ai lotti controllati, era stata realizzata con semola di grano duro Canadese e Messicano e con uova prodotte fuori dalla regione Marche.

 

controllo presso le rivendite

 

Pertanto, considerato che l’etichetta riportava in evidenza la dicitura “La Pasta del Conero”, ma nel corso dei controlli non emergeva alcun legame produttivo riconducibile al noto comprensorio marchigiano, sede anche dell’omonimo Parco Naturale, gli agenti hanno provveduto a segnalare alla Procura di Ancona, e poi per competenza territoriale alla Procura di Macerata, il presunto illecito penale, ritenuto fondato anche dagli organi inquirenti.

Nessun illecito è stato rilevato invece per quanto riguarda la qualità e la salubrità delle materie prime e dei prodotti dell’azienda, che è risultata produttrice di diverse tipologie di pasta, commercializzate con diversi marchi.

Il responsabile del reato rischia pene (previste dall’articolo 515 del Codice Penale) che vanno dalla reclusione fino a due anni o una multa di oltre 2000 euro.

In un periodo come questo, in cui il prezzo del grano duro Italiano è ai minimi da oltre 20 anni- sottolineano i forestali-, con la Regione Marche che è la quarta produttrice in ambito nazionale,  difendere il mercato da speculazioni sulla provenienza dei prodotti e delle materie prime, significa salvaguardare il paesaggio rurale e il reddito degli agricoltori locali che, mai come oggi, soffrono la concorrenza del prodotto estero, a torto ritenuto migliore di quello italiano.

 

controllo presso le rivendite 1

 

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