Sicurezza alimentare. Denunciato per frode in commercio produttore di pasta del maceratese

Sabato, 22 Ottobre 2016 10:16 | Letto 6202 volte   Clicca per ascolare il testo Sicurezza alimentare. Denunciato per frode in commercio produttore di pasta del maceratese   Pasta prodotta con grano canadese e messicano ma letichetta richiamava il Monte Conero. Produttore di pasta del maceratese denunciato per frode alimentare. La Procura della repubblica di Macerata ha concluso le indagini preliminari a carico del responsabile legale di una ditta con sede nel Comune di Matelica che produceva pasta all’uovo con grano extracomunitario, ma indicava nell’etichetta la dicitura “La Pasta del Conero” lasciando intendere ai consumatori che la pasta fosse stata prodotta con ingredienti, lavorazioni o, almeno in un sito produttivo, riconducibili al territorio del Monte Conero. L’indagine condotta dalla Stazione forestale del Conero e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale di Macerata e diretta dalla Procura della Repubblica di Macerata, Sost. Procuratore Dr. Claudio Rastrelli, è scaturita da alcune segnalazioni di cittadini residenti nell’area del Conero, i quali lamentavano concorrenza sleale e scarsa trasparenza nell’etichettatura del prodotto. Gli accertamenti condotti con il supporto del nucleo agroalimentare presso il Comando provinciale di Ancona, hanno rivelato che la pasta all’uovo prodotta, relativa ai lotti controllati, era stata realizzata con semola di grano duro Canadese e Messicano e con uova prodotte fuori dalla regione Marche.     Pertanto, considerato che l’etichetta riportava in evidenza la dicitura “La Pasta del Conero”, ma nel corso dei controlli non emergeva alcun legame produttivo riconducibile al noto comprensorio marchigiano, sede anche dell’omonimo Parco Naturale, gli agenti hanno provveduto a segnalare alla Procura di Ancona, e poi per competenza territoriale alla Procura di Macerata, il presunto illecito penale, ritenuto fondato anche dagli organi inquirenti. Nessun illecito è stato rilevato invece per quanto riguarda la qualità e la salubrità delle materie prime e dei prodotti dell’azienda, che è risultata produttrice di diverse tipologie di pasta, commercializzate con diversi marchi. Il responsabile del reato rischia pene (previste dall’articolo 515 del Codice Penale) che vanno dalla reclusione fino a due anni o una multa di oltre 2000 euro. In un periodo come questo, in cui il prezzo del grano duro Italiano è ai minimi da oltre 20 anni- sottolineano i forestali-, con la Regione Marche che è la quarta produttrice in ambito nazionale,  difendere il mercato da speculazioni sulla provenienza dei prodotti e delle materie prime, significa salvaguardare il paesaggio rurale e il reddito degli agricoltori locali che, mai come oggi, soffrono la concorrenza del prodotto estero, a torto ritenuto migliore di quello italiano.    

 

Pasta prodotta con grano canadese e messicano ma l'etichetta richiamava il Monte Conero. Produttore di pasta del maceratese denunciato per frode alimentare.

La Procura della repubblica di Macerata ha concluso le indagini preliminari a carico del responsabile legale di una ditta con sede nel Comune di Matelica che produceva pasta all’uovo con grano extracomunitario, ma indicava nell’etichetta la dicitura “La Pasta del Conero” lasciando intendere ai consumatori che la pasta fosse stata prodotta con ingredienti, lavorazioni o, almeno in un sito produttivo, riconducibili al territorio del Monte Conero.

L’indagine condotta dalla Stazione forestale del Conero e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso il Tribunale di Macerata e diretta dalla Procura della Repubblica di Macerata, Sost. Procuratore Dr. Claudio Rastrelli, è scaturita da alcune segnalazioni di cittadini residenti nell’area del Conero, i quali lamentavano concorrenza sleale e scarsa trasparenza nell’etichettatura del prodotto.

Gli accertamenti condotti con il supporto del nucleo agroalimentare presso il Comando provinciale di Ancona, hanno rivelato che la pasta all’uovo prodotta, relativa ai lotti controllati, era stata realizzata con semola di grano duro Canadese e Messicano e con uova prodotte fuori dalla regione Marche.

 

controllo presso le rivendite

 

Pertanto, considerato che l’etichetta riportava in evidenza la dicitura “La Pasta del Conero”, ma nel corso dei controlli non emergeva alcun legame produttivo riconducibile al noto comprensorio marchigiano, sede anche dell’omonimo Parco Naturale, gli agenti hanno provveduto a segnalare alla Procura di Ancona, e poi per competenza territoriale alla Procura di Macerata, il presunto illecito penale, ritenuto fondato anche dagli organi inquirenti.

Nessun illecito è stato rilevato invece per quanto riguarda la qualità e la salubrità delle materie prime e dei prodotti dell’azienda, che è risultata produttrice di diverse tipologie di pasta, commercializzate con diversi marchi.

Il responsabile del reato rischia pene (previste dall’articolo 515 del Codice Penale) che vanno dalla reclusione fino a due anni o una multa di oltre 2000 euro.

In un periodo come questo, in cui il prezzo del grano duro Italiano è ai minimi da oltre 20 anni- sottolineano i forestali-, con la Regione Marche che è la quarta produttrice in ambito nazionale,  difendere il mercato da speculazioni sulla provenienza dei prodotti e delle materie prime, significa salvaguardare il paesaggio rurale e il reddito degli agricoltori locali che, mai come oggi, soffrono la concorrenza del prodotto estero, a torto ritenuto migliore di quello italiano.

 

controllo presso le rivendite 1

 

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