Vincenzo Boccia di Confindustria cittadino onorario di Treia

Martedì, 14 Gennaio 2020 12:38 | Letto 647 volte   Clicca per ascolare il testo Vincenzo Boccia di Confindustria cittadino onorario di Treia Grande festa stamattina al teatro di Treia per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia. Da sempre vicino alla cittadina e all’imprenditorialità marchigiana fin dal 2012, quando ancora non ricopriva l’importante ruolo, le ragioni per cui Treia ha deciso di consegnargli le chiavi della città sono la promozione della “costituzione di un fondo interno per rilanciare le imprese marchigiane che hanno subito ingenti danni a causa del terremoto al fine di guardare con fiducia al futuro, ripartendo dalleconomia e da quei settori industriali che sono ambasciatori del made in Italy nel mondo. Boccia ha favorito la conoscenza del territorio di Treia, del suo patrimonio materiale ed immateriale, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per gli imprenditori locali”. A fare gli onori di casa è stato il vicesindaco di Treia David Buschittari che ha ricordato come la fondazione Symbola rappresenti il primo trait d’union del rapporto tra Treia e Vincenzo Boccia che oggi si è concretizzato con l’onoreficenza.  Poi il promotore dell’iniziativa, colui dal quale è partita l’idea, Gianluca Pesarini: “Sono particolarmente emozionato, è un momento importante perché abbiamo bisogno di incontrarci, fare sistema, confrontarci. Dobbiamo tracciare le linee per il presente e il futuro. Dobbiamo guardare avanti e Vincenzo sarà promotore e ambasciatore dei nostri territori in Italia e all’estero”. “Ci sono momenti in cui la dimensione emozionale supera noi stessi - ha esordito Boccia -. Sono orgoglioso di questa cittadinanza onoraria. Laboriosità, futuro, lavoro, sono parole chiave e qui c’è un elemento di collegamento, Symbola, che ci ha uniti, ci ha fatto riflettere e confrontare. L’Italia a volte dimentica che dietro ai successi delle imprese ci sono persone che rischiano. L’Italia ha criticità ma anche storia, bellezza e futuro”. Treia per Boccia è stato centro di dibattito, composto e rispettoso delle diversità di vedute e per questo si è detto emozionato: “Ogni volta che usciamo da questo teatro e da questa città, usciamo come cittadini migliori per il dibattito che qui si crea. I miei colleghi di questo territorio mi hanno affascinato e fatto amare questi posti dove trovo senso e spirito di comunità. Dobbiamo riflettere sulla visione del futuro del Paese”.g.g.
Grande festa stamattina al teatro di Treia per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Da sempre vicino alla cittadina e all’imprenditorialità marchigiana fin dal 2012, quando ancora non ricopriva l’importante ruolo, le ragioni per cui Treia ha deciso di consegnargli le chiavi della città sono la promozione della “costituzione di un fondo interno per rilanciare le imprese marchigiane che hanno subito ingenti danni a causa del terremoto al fine di guardare con fiducia al futuro, ripartendo dall'economia e da quei settori industriali che sono ambasciatori del made in Italy nel mondo. Boccia ha favorito la conoscenza del territorio di Treia, del suo patrimonio materiale ed immateriale, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per gli imprenditori locali”.

A fare gli onori di casa è stato il vicesindaco di Treia David Buschittari che ha ricordato come la fondazione Symbola rappresenti il primo trait d’union del rapporto tra Treia e Vincenzo Boccia che oggi si è concretizzato con l’onoreficenza. 

Poi il promotore dell’iniziativa, colui dal quale è partita l’idea, Gianluca Pesarini: “Sono particolarmente emozionato, è un momento importante perché abbiamo bisogno di incontrarci, fare sistema, confrontarci. Dobbiamo tracciare le linee per il presente e il futuro. Dobbiamo guardare avanti e Vincenzo sarà promotore e ambasciatore dei nostri territori in Italia e all’estero”.

“Ci sono momenti in cui la dimensione emozionale supera noi stessi - ha esordito Boccia -. Sono orgoglioso di questa cittadinanza onoraria. Laboriosità, futuro, lavoro, sono parole chiave e qui c’è un elemento di collegamento, Symbola, che ci ha uniti, ci ha fatto riflettere e confrontare. L’Italia a volte dimentica che dietro ai successi delle imprese ci sono persone che rischiano. L’Italia ha criticità ma anche storia, bellezza e futuro”. Treia per Boccia è stato centro di dibattito, composto e rispettoso delle diversità di vedute e per questo si è detto emozionato: “Ogni volta che usciamo da questo teatro e da questa città, usciamo come cittadini migliori per il dibattito che qui si crea. I miei colleghi di questo territorio mi hanno affascinato e fatto amare questi posti dove trovo senso e spirito di comunità. Dobbiamo riflettere sulla visione del futuro del Paese”.
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