Le sorelle SMAC, fra la preghiera e la realizzazione delle mascherine

Martedì, 07 Aprile 2020 17:30 | Letto 791 volte   Clicca per ascolare il testo Le sorelle SMAC, fra la preghiera e la realizzazione delle mascherine Diciamo a tutti di non scoraggiarsi perché Dio è con noi, e saprà fare qualcosa di bello anche da questa brutta situazione. E il messaggio di speranza delle Sorelle Missionarie dellAmore di Cristo, di San Severino. Fra le preghiere e il silenzio, hanno trovato una nuova missione in questi giorni di emergenza sanitaria: cucire quante più mascherine possibili. Una è stata donata al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, con tre scampoli di color verde, bianco e rosso, come il tricolore italiano. Si fermano solo alle 17 per recitare il rosario che viene diffuso ai fedeli da potenti altoparlanti del santuario della Madonna dei Lumi e viene ascoltato così da tantissimi settempedani. La preghiera, ogni giorno, si fa viva anche quando sono impegnate con quella che per loro è sempre più una missione: produrre sempre più mascherine “perché là fuori ce n’è tanto bisogno”, dice la madre superiora, suor Nanda Giamberardini. Potrebbero farne anche di più, ma purtroppo hanno solo una macchina da cucire.Stiamo vivendo questa settimana nel silenzio, nella preghiera e nel lavoro. Alle 17 recitiamo il rosario e per il resto, cuciamo le mascherine. Purtroppo non possiamo farne tante perché la macchina da cucire è una e anzi, se ci fosse qualcuno generoso che ce ne voglia donare unaltra, ne saremmo molto felici. Abbiamo le richieste ma purtroppo con una sola macchina da cucire non riusciamo a farne più di tante al giorno.In totale ne hanno realizzate circa 400, una media di 60 al giorno, e non solo per la comunità settempedana: sono state spedite anche a Roma, a Belluno, a Palermo e Torino. Lavoriamo per farci trovare pronte - aggiunge suor Nanda -. Ci lavoriamo in quattro o cinque: una suora taglia, una cuce, una fa le piegoline e poi le puliamo e le stiriamo. Si possono riutilizzare, dopo averle lavate, perché sono di puro cotone”.La settimana in corso è di certo particolare, e non è facile vivere questo momento dellanno, per un fedele, in questa condizione di isolamento forzato. Le Sorelle, da parte loro, hanno pensato di riflettere a partire dalla Passione raccontata sul Vangelo: Ognuna di noi ha preso un personaggio, lo contempla e prega attraverso di esso. Ciò che ci sentiamo di dire alla comunità - prosegue la madre superiora - è di non scoraggiarsi, Dio non ci lascia, sentirà certamente il grido di chi chiede aiuto, di chi chiede la fine di questo virus. È strano vivere il Triduo pasquale senza partecipare ma se ci mettiamo con l’animo a disposizione di Dio, di sicuro ci aiuterà. Viviamo questo momento come digiuno eucaristico, il Signore sa far nascere cose buone anche da quelle cattive, a partire dal cambiamento del nostro cuore, della nostra volontà e dell’attaccamento a lui. Facciamo tanti auguri a tutta la gente che leggerà questo messaggio per una Santa Pasqua, nonostante tutto. Le mascherine delle suore Smac non sono presidi sanitari veri e propri ma sono “mascherine solidali” indispensabili per affrontare l’emergenza.  Per averle basta un’offerta. Chi fosse interessato può prenotarle chiamando lo 0733 638810, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16.Gaia Gennaretti
"Diciamo a tutti di non scoraggiarsi perché Dio è con noi, e saprà fare qualcosa di bello anche da questa brutta situazione". E' il messaggio di speranza delle Sorelle Missionarie dell'Amore di Cristo, di San Severino. Fra le preghiere e il silenzio, hanno trovato una nuova missione in questi giorni di emergenza sanitaria: cucire quante più mascherine possibili. Una è stata donata al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, con tre scampoli di color verde, bianco e rosso, come il tricolore italiano. Si fermano solo alle 17 per recitare il rosario che viene diffuso ai fedeli da potenti altoparlanti del santuario della Madonna dei Lumi e viene ascoltato così da tantissimi settempedani. La preghiera, ogni giorno, si fa viva anche quando sono impegnate con quella che per loro è sempre più una missione: produrre sempre più mascherine “perché là fuori ce n’è tanto bisogno”, dice la madre superiora, suor Nanda Giamberardini. Potrebbero farne anche di più, ma purtroppo hanno solo una macchina da cucire.
"Stiamo vivendo questa settimana nel silenzio, nella preghiera e nel lavoro. Alle 17 recitiamo il rosario e per il resto, cuciamo le mascherine. Purtroppo non possiamo farne tante perché la macchina da cucire è una e anzi, se ci fosse qualcuno generoso che ce ne voglia donare un'altra, ne saremmo molto felici. Abbiamo le richieste ma purtroppo con una sola macchina da cucire non riusciamo a farne più di tante al giorno".
In totale ne hanno realizzate circa 400, una media di 60 al giorno, e non solo per la comunità settempedana: sono state spedite anche a Roma, a Belluno, a Palermo e Torino. Lavoriamo per farci trovare pronte - aggiunge suor Nanda -. Ci lavoriamo in quattro o cinque: una suora taglia, una cuce, una fa le piegoline e poi le puliamo e le stiriamo. Si possono riutilizzare, dopo averle lavate, perché sono di puro cotone”.
La settimana in corso è di certo particolare, e non è facile vivere questo momento dell'anno, per un fedele, in questa condizione di isolamento forzato. Le Sorelle, da parte loro, hanno pensato di riflettere a partire dalla Passione raccontata sul Vangelo: "Ognuna di noi ha preso un personaggio, lo contempla e prega attraverso di esso. Ciò che ci sentiamo di dire alla comunità - prosegue la madre superiora - è di non scoraggiarsi, Dio non ci lascia, sentirà certamente il grido di chi chiede aiuto, di chi chiede la fine di questo virus. È strano vivere il Triduo pasquale senza partecipare ma se ci mettiamo con l’animo a disposizione di Dio, di sicuro ci aiuterà. Viviamo questo momento come digiuno eucaristico, il Signore sa far nascere cose buone anche da quelle cattive, a partire dal cambiamento del nostro cuore, della nostra volontà e dell’attaccamento a lui. Facciamo tanti auguri a tutta la gente che leggerà questo messaggio per una Santa Pasqua, nonostante tutto".
Le mascherine delle suore Smac non sono presidi sanitari veri e propri ma sono “mascherine solidali” indispensabili per affrontare l’emergenza.  Per averle basta un’offerta. Chi fosse interessato può prenotarle chiamando lo 0733 638810, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16.
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