San Severino, Edulingua: “Vogliamo riprendere la nostra vocazione”

Martedì, 14 Aprile 2020 09:41 | Letto 1630 volte   Clicca per ascolare il testo San Severino, Edulingua: “Vogliamo riprendere la nostra vocazione” La scuola di Edulingua, ospita ogni anno tantissimi studenti stranieri, giovani e meno giovani, che giungono a San Severino non solo per imparare la lingua italiana ma più in generale la nostra cultura. Ovviamente in questo periodo la scuola non può ricevere fisicamente le persone ma non per questo si è fermata. “Ci siamo reinventati - racconta il responsabile, Giorgio Massei - ma non completamente. Fortunatamente già da tempo stavamo lavorando sull’online quindi abbiamo avuto la possibilità di partire subito con dei progetti paralleli. Ciò non significa che stiamo lavorando tanto quanto lavoravamo prima, è un adattarsi comunque difficile, però abbiamo trasferito tante delle nostre competenze a progetti a distanza”. Con diverse piattaforme, Edulingua  continua a offrire lezioni di lingua, corsi di cultura, di arte, di cucina. Insomma, un’offerta che rimane molto ricca e profonda e l’interesse è comunque alto, vuoi per il tanto tempo che le persone hanno a disposizione in questo periodo di isolamento forzato e vuoi perché la scuola da sempre gode di un altissimo apprezzamento ed è uno dei maggiori volani per il turismo del territorio. Ogni anno, in “tempi di pace”, attrae migliaia di persone a San Severino: “Il periodo è molto particolare anche per il nostro pubblico che, rimanendo a casa, ha aumentato moltissimo le richieste per i servizi online. Le candidature per frequentare corsi, per fare qualcosa che prima esisteva ma in numeri decisamente inferiori, sono cresciute. Non sappiamo se sarà un fenomeno temporaneo, della durata della quarantena, ma in realtà, sebbene diminuirà, credo segni un passaggio verso l’uso sempre maggiore di contenuti digitali”. La speranza però rimane sempre la stessa, quella di tornare a vivere il territorio e l’Italia, di far conoscere l’accoglienza e le nostre migliori caratteristiche: “Questo periodo ci sta insegnando molto, nuove competenze, nuovi valori, però noi vogliamo tornare a fare ciò che facevamo,  vogliamo riprendere la nostra vocazione cioè quella di portare le persone nella nostra terra e soprattutto anche far vedere l’ospitalità e le bellezze che abbiamo e che per quanto le tecnologie oggi siano incredibili, non riescono minimamente a rappresentare”.Gaia Gennaretti 
La scuola di Edulingua, ospita ogni anno tantissimi studenti stranieri, giovani e meno giovani, che giungono a San Severino non solo per imparare la lingua italiana ma più in generale la nostra cultura. Ovviamente in questo periodo la scuola non può ricevere fisicamente le persone ma non per questo si è fermata.

Ci siamo reinventati - racconta il responsabile, Giorgio Massei - ma non completamente. Fortunatamente già da tempo stavamo lavorando sull’online quindi abbiamo avuto la possibilità di partire subito con dei progetti paralleli. Ciò non significa che stiamo lavorando tanto quanto lavoravamo prima, è un adattarsi comunque difficile, però abbiamo trasferito tante delle nostre competenze a progetti a distanza”. Con diverse piattaforme, Edulingua  continua a offrire lezioni di lingua, corsi di cultura, di arte, di cucina. Insomma, un’offerta che rimane molto ricca e profonda e l’interesse è comunque alto, vuoi per il tanto tempo che le persone hanno a disposizione in questo periodo di isolamento forzato e vuoi perché la scuola da sempre gode di un altissimo apprezzamento ed è uno dei maggiori volani per il turismo del territorio. Ogni anno, in “tempi di pace”, attrae migliaia di persone a San Severino: “Il periodo è molto particolare anche per il nostro pubblico che, rimanendo a casa, ha aumentato moltissimo le richieste per i servizi online. Le candidature per frequentare corsi, per fare qualcosa che prima esisteva ma in numeri decisamente inferiori, sono cresciute. Non sappiamo se sarà un fenomeno temporaneo, della durata della quarantena, ma in realtà, sebbene diminuirà, credo segni un passaggio verso l’uso sempre maggiore di contenuti digitali”.

La speranza però rimane sempre la stessa, quella di tornare a vivere il territorio e l’Italia, di far conoscere l’accoglienza e le nostre migliori caratteristiche: “Questo periodo ci sta insegnando molto, nuove competenze, nuovi valori, però noi vogliamo tornare a fare ciò che facevamo,  vogliamo riprendere la nostra vocazione cioè quella di portare le persone nella nostra terra e soprattutto anche far vedere l’ospitalità e le bellezze che abbiamo e che per quanto le tecnologie oggi siano incredibili, non riescono minimamente a rappresentare”.

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