Dipendenti senza protezioni e in nero. Nei guai un imprenditore cinese

Mercoledì, 15 Aprile 2020 13:19 | Letto 1051 volte   Clicca per ascolare il testo Dipendenti senza protezioni e in nero. Nei guai un imprenditore cinese Nei guai la titolare cinese di una azienda del settore della calzatura. Denunciata per sfruttamento di manodopera clandestina e per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Questo è il risultato di alcun controlli svolti dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e coordinati dal Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli in stretta collaborazione con  il Procuratore Giovanni Giorgio. Il Nil, insieme all’Arma territoriale di Macerata, ha controllato due aziende gestiste da cittadini cinesi, operanti nel settore calzaturiero. Una di queste è risultata non in regola con le prescrizioni  in materia di contenimento del Covid19 nei luoghi di lavoro. Al di là che non aveva alcuna autorizzazione a restare attiva in questo periodo, la ditta impiegava anche lavoratori privi di dispositivi di protezione individuale generici e specifici, e si avvaleva anche di personale in nero e clandestino, non sottoposto a sorveglianza sanitaria obbligatoria. La titolare è tata denunciata oltre che per sfruttamento di manodopera clandestina anche per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, poiché ha tentato di impedire l’operato dei militari sbarrando la porta d’ingresso dell’azienda con una barra metallica per favorire l’allontanamento del personale in nero ed occultare il materiale lavorato. I militari del Nil, con l’ausilio dei Carabinieri della stazione di Monte San Giusto, sono riusciti comunque ad accedere in azienda e, grazie ad alcuni filmati registrati prima dell’accesso attraverso una finestra del laboratorio, sono riusciti a identificare i lavoratori che nel frattempo si erano nascosti nei piani superiori e cambiati d’abito per eludere il controllo, ed anche a reperire la merce lavorata. Per di più, gli interni dell’azienda erano in pessime condizioni igienico sanitarie. g.g.
Nei guai la titolare cinese di una azienda del settore della calzatura. Denunciata per sfruttamento di manodopera clandestina e per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Questo è il risultato di alcun controlli svolti dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e coordinati dal Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli in stretta collaborazione con 

il Procuratore Giovanni Giorgio. Il Nil, insieme all’Arma territoriale di Macerata, ha controllato due aziende gestiste da cittadini cinesi, operanti nel settore calzaturiero. Una di queste è risultata non in regola con le prescrizioni  in materia di contenimento del Covid19 nei luoghi di lavoro. Al di là che non aveva alcuna autorizzazione a restare attiva in questo periodo, la ditta impiegava anche lavoratori privi di dispositivi di protezione individuale generici e specifici, e si avvaleva anche di personale in nero e clandestino, non sottoposto a sorveglianza sanitaria obbligatoria. La titolare è tata denunciata oltre che per sfruttamento di manodopera clandestina anche per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, poiché ha tentato di impedire l’operato dei militari sbarrando la porta d’ingresso dell’azienda con una barra metallica per favorire l’allontanamento del personale in nero ed occultare il materiale lavorato. I militari del Nil, con l’ausilio dei Carabinieri della stazione di Monte San Giusto, sono riusciti comunque ad accedere in azienda e, grazie ad alcuni filmati registrati prima dell’accesso attraverso una finestra del laboratorio, sono riusciti a identificare i lavoratori che nel frattempo si erano nascosti nei piani superiori e cambiati d’abito per eludere il controllo, ed anche a reperire la merce lavorata. Per di più, gli interni dell’azienda erano in pessime condizioni igienico sanitarie. 

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