Scuole chiuse per il Covid, ma l’ultimo giorno si chiude in cortile

Mercoledì, 27 Maggio 2020 09:42 | Letto 1026 volte   Clicca per ascolare il testo Scuole chiuse per il Covid, ma l’ultimo giorno si chiude in cortile  Forse i bambini sono coloro che maggiormente hanno risentito dei due mesi di lockdow, senza scuola e quindi senza amichetti e la giusta socialità. Ma a Recanati hanno avuto una bella idea: Quella di riunire gli studenti nei cortili delle scuole per il saluto di fine anno in sicurezza, accogliendo così linvito del viceministro Anna Ascani e anche quello dei genitori di alcune scuole primarie della città Leopardiana. “Oltre ai gravissimi danni del contagio da Coronavirus, vanno  tenuti in considerazione anche i danni che il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria ha causato  ai ragazzi nel lungo periodo e non sono  certo meno importanti -  ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -. Dopo tre mesi di didattica a distanza con la prospettiva che speriamo sia scongiurata, di proseguire le lezioni on line anche a settembre, ci è sembrato assolutamente necessario non privare i nostri alunni della possibilità di rivedersi e ripristinare, seppure a debita  distanza, un  contatto reale con i compagni di classe e con gli insegnanti”. Gli studenti di urta Italia sono chiusi in casa e costretti a seguire le lezioni davanti ad un computer dal 25 febbraio e hanno dovuto trasformare  le loro relazioni sociali con i compagni, normalmente basate anche sul linguaggio del corpo e sull’interazione fisica, come  i giochi, le battute, le risate, le corse o gli abbracci, fondamentali nel periodo della crescita, in relazioni totalmente virtuali. Tutto questo ha alimentato nei bambini e nei ragazzi distacco e solitudine.“Da assessore, insegnante e genitore  fin da subito ho perorato l’iniziativa  di organizzare  il ritrovo delle alunne e alunni delle classi terminali per un ultimo saluto – ha dichiarato Rita Soccio –. A conclusione di un anno scolastico che chiude un percorso di studi in cui le ragazze e i ragazzi sono cresciuti, hanno studiato, scoperto e costruito nuove amicizie alcune della quali rimarranno per tutta la vita,  un ultimo anno in cui la seconda parte è stata vissuta didatticamente in maniera così diversa e traumatica, ritengo sia significativo regalare loro un momento solenne ma anche di svago e soprattutto un segnale importante  di apertura e di speranza verso un futuro di normalità”.Il prossimo 6 giugno allo scoccare dell’ultima campanella, tutti gli studenti delle classi terminali delle scuole recanatesi, della scuola primaria e secondaria di primo grado, si ritroveranno con i loro insegnanti nei cortili delle rispettive scuole e finalmente si potranno guardare di nuovo negli occhi e salutarsi.Gaia Gennaretti 
 Forse i bambini sono coloro che maggiormente hanno risentito dei due mesi di lockdow, senza scuola e quindi senza amichetti e la giusta socialità. Ma a Recanati hanno avuto una bella idea: Quella di riunire gli studenti nei cortili delle scuole per il saluto di fine anno in sicurezza, accogliendo così l'invito del viceministro Anna Ascani e anche quello dei genitori di alcune scuole primarie della città Leopardiana. 
“Oltre ai gravissimi danni del contagio da Coronavirus, vanno  tenuti in considerazione anche i danni che il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria ha causato  ai ragazzi nel lungo periodo e non sono  certo meno importanti -  ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi -. Dopo tre mesi di didattica a distanza con la prospettiva che speriamo sia scongiurata, di proseguire le lezioni on line anche a settembre, ci è sembrato assolutamente necessario non privare i nostri alunni della possibilità di rivedersi e ripristinare, seppure a debita  distanza, un  contatto reale con i compagni di classe e con gli insegnanti”. Gli studenti di urta Italia sono chiusi in casa e costretti a seguire le lezioni davanti ad un computer dal 25 febbraio e hanno dovuto trasformare  le loro relazioni sociali con i compagni, normalmente basate anche sul linguaggio del corpo e sull’interazione fisica, come  i giochi, le battute, le risate, le corse o gli abbracci, fondamentali nel periodo della crescita, in relazioni totalmente virtuali. Tutto questo ha alimentato nei bambini e nei ragazzi distacco e solitudine.
“Da assessore, insegnante e genitore  fin da subito ho perorato l’iniziativa  di organizzare  il ritrovo delle alunne e alunni delle classi terminali per un ultimo saluto – ha dichiarato Rita Soccio –. A conclusione di un anno scolastico che chiude un percorso di studi in cui le ragazze e i ragazzi sono cresciuti, hanno studiato, scoperto e costruito nuove amicizie alcune della quali rimarranno per tutta la vita,  un ultimo anno in cui la seconda parte è stata vissuta didatticamente in maniera così diversa e traumatica, ritengo sia significativo regalare loro un momento solenne ma anche di svago e soprattutto un segnale importante  di apertura e di speranza verso un futuro di normalità”.

Il prossimo 6 giugno allo scoccare dell’ultima campanella, tutti gli studenti delle classi terminali delle scuole recanatesi, della scuola primaria e secondaria di primo grado, si ritroveranno con i loro insegnanti nei cortili delle rispettive scuole e finalmente si potranno guardare di nuovo negli occhi e salutarsi.
Gaia Gennaretti 

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