Legnini alla Camera, “servono norme per accelerare e semplificare”

Mercoledì, 10 Giugno 2020 17:22 | Letto 690 volte   Clicca per ascolare il testo Legnini alla Camera, “servono norme per accelerare e semplificare” Servono misure che possano garantire al tempo stesso semplificazione e legalità. A dirlo è stato il Commissario alla ricostruzione Legnini in audizione alla Camera, consapevole della doppia crisi che il territorio del centro Italia sta vivendo, prima con il sisma e ora anche col Covid-19. “Abbiamo migliaia di opere pubbliche da realizzare, le procedure sono lentissime e lo stato di attuazione è molto basso. Le norme per accelerare la ricostruzione pubblica sono urgentissime. Se non le facciamo ora, quando?”. Legnini è stato ascoltato dalla Commissione ambiente sul decreto rilancio, dove ha fatto presente l’assoluta necessità di “trovare un nuovo equilibrio tra la  necessaria semplificazione e il doveroso controllo di legalità. Bisogna fare qualcosa altrimenti la ricostruzione di scuole, chiese, cimiteri, municipi, gli interventi per affrontare il dissesto idrogeologico, rischiano di vedere la luce tra anni, quando potrebbe essere troppo tardi”. Nello specifico, Legnini ha chiesto delle norme di applicazione generalizzata della procedura negoziata alle opere sotto soglia comunitaria e l’attribuzione di poteri speciali al Commissario che a sua volta potrebbe delegare Presidenti delle Regioni e sindaci, nonché la stabilizzazione del personale occupato nella ricostruzione, proroghe dei contratti e nuove assunzioni.  Occorre inoltre una norma di collegamento del Sismabonus e dell’Ecobonus  con il contributo previsto per la ricostruzione privata nel cratere, oltre ad un Sismabonus specifico per il cratere con soglie di spesa maggiorate che possano essere utilizzate, almeno per il danno lieve, in alternativa al contributo per la ricostruzione delle abitazioni. “Questa articolazione di misure potrebbe essere la più forte semplificazione possibile. Vediamo lo sforzo enorme che stanno facendo il Governo e il Parlamento per far fronte alla crisi attuale - conclude - ma ricordiamoci che questi territori ne hanno avute due di emergenze, e a questi cittadini dobbiamo dare delle risposte”.g.g.
Servono misure che possano garantire al tempo stesso semplificazione e legalità. A dirlo è stato il Commissario alla ricostruzione Legnini in audizione alla Camera, consapevole della doppia crisi che il territorio del centro Italia sta vivendo, prima con il sisma e ora anche col Covid-19.

“Abbiamo migliaia di opere pubbliche da realizzare, le procedure sono lentissime e lo stato di attuazione è molto basso. Le norme per accelerare la ricostruzione pubblica sono urgentissime. Se non le facciamo ora, quando?”. Legnini è stato ascoltato dalla Commissione ambiente sul decreto rilancio, dove ha fatto presente l’assoluta necessità di “trovare un nuovo equilibrio tra la  necessaria semplificazione e il doveroso controllo di legalità. Bisogna fare qualcosa altrimenti la ricostruzione di scuole, chiese, cimiteri, municipi, gli interventi per affrontare il dissesto idrogeologico, rischiano di vedere la luce tra anni, quando potrebbe essere troppo tardi”.

Nello specifico, Legnini ha chiesto delle norme di applicazione generalizzata della procedura negoziata alle opere sotto soglia comunitaria e l’attribuzione di poteri speciali al Commissario che a sua volta potrebbe delegare Presidenti delle Regioni e sindaci, nonché la stabilizzazione del personale occupato nella ricostruzione, proroghe dei contratti e nuove assunzioni. 

Occorre inoltre una norma di collegamento del Sismabonus e dell’Ecobonus  con il contributo previsto per la ricostruzione privata nel cratere, oltre ad un Sismabonus specifico per il cratere con soglie di spesa maggiorate che possano essere utilizzate, almeno per il danno lieve, in alternativa al contributo per la ricostruzione delle abitazioni. “Questa articolazione di misure potrebbe essere la più forte semplificazione possibile. Vediamo lo sforzo enorme che stanno facendo il Governo e il Parlamento per far fronte alla crisi attuale - conclude - ma ricordiamoci che questi territori ne hanno avute due di emergenze, e a questi cittadini dobbiamo dare delle risposte”.

g.g.

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