"Sono anni che uso la bici - afferma Cicarè - per andare al lavoro, per passeggiare e per viaggiare e da sempre mi batto per diffondere la cultura della mobilità sostenibile in una città difficile sotto questo punto di vista come Macerata. Ricotta si è esibito in sella a una bici elettrica e ha presentato il progetto di un bike sharing da 100mila euro a Macerata: molte persone mi hanno detto che mi stava copiando ma io credo che in realtà Ricotta ci stia prendendo in giro". Secondo Cicarè sarebbe innanzitutto una proposta fumosa molto più simile ad uno "specchietto per le allodole", e la fumosità sarebbe anche relativa all'affermazione di Ricotta secondo cui l'opera sarebbe stata già affidata a una ditta, "senza uno straccio di progetto o di gara".
Cicarè però è critico anche su quella che definisce "la credibilità politica" del candidato di centrosinistra: "In questi ultimi cinque anni, niente è stato fatto non solo per chi va o vorrebbe andare in bici, ma in generale per chi non si muove su quattro ruote. Ricotta - sottolinea - si è fatto un giretto in una tranquilla mattina di luglio tra Piazza Mazzini e Piazza della Libertà ma dovrebbe provare a pedalare nel periodo scolastico alle 7.30 davanti al Monumento ai Caduti, o la sera alle 18 in quella giostra di auto che è Sforzacosta. Può anche prendersi il gusto di vedere gli effetti della sua notoria attenzione per la sicurezza dei pedoni attraversando la strada in Via Roma, o in Via dei Velini. Potrebbe anche pensare a come gestire, visto che è ancora la sua Giunta a doverlo fare - incalza - il traffico che verrà generato a partire da settembre dalla riapertura delle scuole e degli uffici e dal ritorno degli studenti universitari. Se i mezzi pubblici saranno ancora a mezzo servizio, sarà un problema da affrontare con attenzione, ma probabilmente il piano c’è già: tirare a campare".
g.g.