Costamagna sul Covid Center di Civitanova: "La verità è figlia del tempo"

Giovedì, 26 Novembre 2020 12:22 | Letto 651 volte   Clicca per ascolare il testo Costamagna sul Covid Center di Civitanova: "La verità è figlia del tempo" Ivo Costamagna, Presidente del Comitato No Fiera Covid Civitanova Marche, torna a far sentire la propria voce sulla questione sanitaria regionale: “Sta emergendo un dato inconfutabile: la Fiera Covid di Civitanova Marche, a differenza degli impegni presi praticamente da tutti, da Ceriscioli a Saltamartini e per ultima dalla dottoressa Storti, non è stata affatto riservata agli abitanti dell’Area Vasta 3 nè tantomeno utilizzata, almeno principalmente, per lo scopo per cui era nata e cioè la terapia intensiva. Questo - scrive in una nota - non perché manchino nella nostra provincia i pazienti Covid da ricoverare nella Fiera, come non sono pochi quelli che necessitano della terapia intensiva anche se un modulo viene “prestato” all’Umbria perché, contemporaneamente, si pensa di far diventare Covid la rianimazione dell’ospedale di Civitanova. Insomma - dichiara Costamagna - Civitanova e la provincia di Macerata stanno diventando, per arroganza amministrativa prima ed approssimazione gestionale poi, il lazzaretto dell’Italia centrale. Persino Bertolaso in Umbria, dove è consulente, ha preso atto che è meglio evitare le “astronavi” ed attrezza strutture collegate ai presidi ospedalieri esattamente come avevano chiesto mille cittadini con la nostra petizione e con la lettera di diffida all’allora presidente Ceriscioli dello scorso mese di aprile, prima cioè che iniziassero i lavori alla Fiera. E pensare - conclude - che alcuni ancora ci chiedono le scuse.La verità - conclude - è figlia del tempo!”Alessio Botticelli
Ivo Costamagna, Presidente del Comitato No Fiera Covid Civitanova Marche, torna a far sentire la propria voce sulla questione sanitaria regionale: “Sta emergendo un dato inconfutabile: la Fiera Covid di Civitanova Marche, a differenza degli impegni presi praticamente da tutti, da Ceriscioli a Saltamartini e per ultima dalla dottoressa Storti, non è stata affatto riservata agli abitanti dell’Area Vasta 3 nè tantomeno utilizzata, almeno principalmente, per lo scopo per cui era nata e cioè la terapia intensiva.

Questo - scrive in una nota - non perché manchino nella nostra provincia i pazienti Covid da ricoverare nella Fiera, come non sono pochi quelli che necessitano della terapia intensiva anche se un modulo viene “prestato” all’Umbria perché, contemporaneamente, si pensa di far diventare Covid la rianimazione dell’ospedale di Civitanova.

Insomma - dichiara Costamagna - Civitanova e la provincia di Macerata stanno diventando, per arroganza amministrativa prima ed approssimazione gestionale poi, il lazzaretto dell’Italia centrale. Persino Bertolaso in Umbria, dove è consulente, ha preso atto che è meglio evitare le “astronavi” ed attrezza strutture collegate ai presidi ospedalieri esattamente come avevano chiesto mille cittadini con la nostra petizione e con la lettera di diffida all’allora presidente Ceriscioli dello scorso mese di aprile, prima cioè che iniziassero i lavori alla Fiera. E pensare - conclude - che alcuni ancora ci chiedono le scuse.
La verità - conclude - è figlia del tempo!”

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