Marcelli: "Gli studenti attendono con ansia, emozione e piacere il rientro in classe"

Lunedì, 28 Dicembre 2020 18:00 | Letto 824 volte   Clicca per ascolare il testo Marcelli: "Gli studenti attendono con ansia, emozione e piacere il rientro in classe" Sarà quasi sicuramente giovedì 7 gennaio la data in cui gran parte degli studenti potranno nuovamente tornare a sedere sui banchi di scuola, riprendendo così le lezioni in presenza. La pandemia da Covid 19, infatti, ha purtroppo tolto ai giovani la possibilità di svolgere normalmente lattività scolastica allinterno degli istituti, un aspetto che la maggior parte degli esperti considera fondamentale per lapprendimento. Tra questi anche Giancarlo Marcelli, dirigente scolastico da poco in pensione, che dietro la cattedra ha trascorso gran parte della sua vita professionale. Ritengo che i ragazzi attendano con grande emozione, con ansia e con piacere il momento in cui potranno rientrare in classe - le parole del professor Marcelli - E infatti poco consona alla loro età una vita fatta di così tante ristrettezze sociali. I ragazzi cercano sempre il contatto, che oggi purtroppo è sconsigliato se non proibito, e nella vita della scuola lempatia è un aspetto fondamentale. Tornare a scuola, incontrare gli amici, raccontare lesperienza vissuta durante questo periodo. Questo i ragazzi aspettano nel momento in cui li attende il loro futuro, quasi in un connubio tra laspettare e lessere aspettati. Per i ragazzi non può esserci altra storia che quella vissuta allinterno delle mura scolastiche. Questa la sensazione avuta ricevendo alcuni messaggi dai giovani. Cè questa necessità di tornare insieme per ragionare, confrontarsi, scambiarsi esperienze. Non demonizza la didattica a distanza Giancarlo Marcelli che anzi la ritiene uno strumento formidabile in questo periodo, pur ritenendo che dagli occhi si capisce la comprensione, la condivisione e soprattutto lattenzione degli studenti. Lessere stati costretti a vivere la scuola a distanza ha comunque provocato qualche problema sotto il profilo dellapprendimento. I ragazzi hanno bisogno anche di una guida che li aiuti a concentrarsi - il parere dellex dirigente - Se, però, questo momento condiviso dellattenzione non viene guidato molti possono cedere ad altre distrazioni e, di conseguenza, non cogliere a pieno il senso dellinsegnamento. Il tutto a discapito, purtroppo, dellapprendimento.f.u.
Sarà quasi sicuramente giovedì 7 gennaio la data in cui gran parte degli studenti potranno nuovamente tornare a sedere sui banchi di scuola, riprendendo così le lezioni in presenza. La pandemia da Covid 19, infatti, ha purtroppo tolto ai giovani la possibilità di svolgere normalmente l'attività scolastica all'interno degli istituti, un aspetto che la maggior parte degli esperti considera fondamentale per l'apprendimento. Tra questi anche Giancarlo Marcelli, dirigente scolastico da poco in pensione, che dietro la cattedra ha trascorso gran parte della sua vita professionale.

"Ritengo che i ragazzi attendano con grande emozione, con ansia e con piacere il momento in cui potranno rientrare in classe - le parole del professor Marcelli - E' infatti poco consona alla loro età una vita fatta di così tante ristrettezze sociali. I ragazzi cercano sempre il contatto, che oggi purtroppo è sconsigliato se non proibito, e nella vita della scuola l'empatia è un aspetto fondamentale. Tornare a scuola, incontrare gli amici, raccontare l'esperienza vissuta durante questo periodo. Questo i ragazzi aspettano nel momento in cui li attende il loro futuro, quasi in un connubio tra l'aspettare e l'essere aspettati. Per i ragazzi non può esserci altra storia che quella vissuta all'interno delle mura scolastiche. Questa la sensazione avuta ricevendo alcuni messaggi dai giovani. C'è questa necessità di tornare insieme per ragionare, confrontarsi, scambiarsi esperienze".

Non demonizza la didattica a distanza Giancarlo Marcelli che anzi la ritiene "uno strumento formidabile in questo periodo", pur ritenendo che "dagli occhi si capisce la comprensione, la condivisione e soprattutto l'attenzione degli studenti". L'essere stati costretti a vivere la scuola a distanza ha comunque provocato qualche problema sotto il profilo dell'apprendimento. "I ragazzi hanno bisogno anche di una guida che li aiuti a concentrarsi - il parere dell'ex dirigente - Se, però, questo momento condiviso dell'attenzione non viene guidato molti possono cedere ad altre distrazioni e, di conseguenza, non cogliere a pieno il senso dell'insegnamento. Il tutto a discapito, purtroppo, dell'apprendimento".

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