I carabinieri forestali della stazione di Arcevia, a seguito delle segnalazioni ricevute dai carabinieri di San Lorenzo in Campo, hanno scoperto l’esistenza di un capannone industriale colmo di rifiuti edili sito nel territorio comunale: il titolare dell’immobile era intento a smaltire illegalmente i rifiuti stoccandoli in un’area agricola tutelata paesaggisticamente, ubicata sulla sponda del Fiume Cesano.
Accertate le attività illecite di smaltimento, scoperte seguendo le tracce dei mezzi utilizzati per lo stoccaggio, i militari hanno proceduto all'identificazione del proprietario del capannone, artefice delle attività illegali, che è stato denunciato, mentre il capannone e i rifiuti sono stati sequestrati.
L'uomo dovrà ora rispondere di smaltimento illecito di rifiuti e violazione del codice dei beni paesaggistici, reati che prevedono pene che vanno dall’arresto fino a un anno e ammende fino a 26.000 euro.
Nei prossimi giorni proseguiranno le attività investigative e inoltre verranno eseguite le caratterizzazioni dei rifiuti, con l’ausilio dell’ARPAM di Ancona, per stabilirne l’eventuale grado di pericolosità.
f.u.
Stoccaggio illecito di rifiuti edili, denunciato il responsabile
Sabato, 22 Maggio 2021 15:12 | Letto 1363 volte Clicca per ascolare il testo Stoccaggio illecito di rifiuti edili, denunciato il responsabile I carabinieri forestali della stazione di Arcevia, a seguito delle segnalazioni ricevute dai carabinieri di San Lorenzo in Campo, hanno scoperto l’esistenza di un capannone industriale colmo di rifiuti edili sito nel territorio comunale: il titolare dell’immobile era intento a smaltire illegalmente i rifiuti stoccandoli in un’area agricola tutelata paesaggisticamente, ubicata sulla sponda del Fiume Cesano.Accertate le attività illecite di smaltimento, scoperte seguendo le tracce dei mezzi utilizzati per lo stoccaggio, i militari hanno proceduto allidentificazione del proprietario del capannone, artefice delle attività illegali, che è stato denunciato, mentre il capannone e i rifiuti sono stati sequestrati. Luomo dovrà ora rispondere di smaltimento illecito di rifiuti e violazione del codice dei beni paesaggistici, reati che prevedono pene che vanno dall’arresto fino a un anno e ammende fino a 26.000 euro. Nei prossimi giorni proseguiranno le attività investigative e inoltre verranno eseguite le caratterizzazioni dei rifiuti, con l’ausilio dell’ARPAM di Ancona, per stabilirne l’eventuale grado di pericolosità.f.u.
I carabinieri forestali della stazione di Arcevia, a seguito delle segnalazioni ricevute dai carabinieri di San Lorenzo in Campo, hanno scoperto l’esistenza di un capannone industriale colmo di rifiuti edili sito nel territorio comunale: il titolare dell’immobile era intento a smaltire illegalmente i rifiuti stoccandoli in un’area agricola tutelata paesaggisticamente, ubicata sulla sponda del Fiume Cesano.
Accertate le attività illecite di smaltimento, scoperte seguendo le tracce dei mezzi utilizzati per lo stoccaggio, i militari hanno proceduto all'identificazione del proprietario del capannone, artefice delle attività illegali, che è stato denunciato, mentre il capannone e i rifiuti sono stati sequestrati.
L'uomo dovrà ora rispondere di smaltimento illecito di rifiuti e violazione del codice dei beni paesaggistici, reati che prevedono pene che vanno dall’arresto fino a un anno e ammende fino a 26.000 euro.
Nei prossimi giorni proseguiranno le attività investigative e inoltre verranno eseguite le caratterizzazioni dei rifiuti, con l’ausilio dell’ARPAM di Ancona, per stabilirne l’eventuale grado di pericolosità.
f.u.
Accertate le attività illecite di smaltimento, scoperte seguendo le tracce dei mezzi utilizzati per lo stoccaggio, i militari hanno proceduto all'identificazione del proprietario del capannone, artefice delle attività illegali, che è stato denunciato, mentre il capannone e i rifiuti sono stati sequestrati.
L'uomo dovrà ora rispondere di smaltimento illecito di rifiuti e violazione del codice dei beni paesaggistici, reati che prevedono pene che vanno dall’arresto fino a un anno e ammende fino a 26.000 euro.
Nei prossimi giorni proseguiranno le attività investigative e inoltre verranno eseguite le caratterizzazioni dei rifiuti, con l’ausilio dell’ARPAM di Ancona, per stabilirne l’eventuale grado di pericolosità.
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Cronaca