La Gdf di Camerino scopre due depositi di merci contraffatte

Martedì, 25 Maggio 2021 09:42 | Letto 1281 volte   Clicca per ascolare il testo La Gdf di Camerino scopre due depositi di merci contraffatte Due persone denunciate e il sequestro di stoffe di note griffe dellalta moda sono il bilancio delloperazione “Italian Fabric” portata a termine nellentroterra maceratese dalla Tenenza di Camerino della Guardia di Finanza  nellambito delle attività volte alla prevenzione e al contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato Le Fiamme Gialle camerti, attraverso lo sviluppo di approfondimenti per fini antiriciclaggio e il quotidiano controllo economico del territorio per ricostruire i canali di finanziamento della attività illecite e, risalire le filiere del falso, hanno avviato una approfondita attività di polizia giudiziaria, svolta con il coordinamento della Procura della Repubblica di Macerata. In particolare, dalle indagini condotte anche attraverso la valorizzazione delle molteplici banche dati in uso alla Guardia di Finanza, si è potuto risalire  all’individuazione di una prima sede di stoccaggio di merci contraffatte, dove, a seguito di perquisizione eseguita su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati rinvenuti stoffe e foulard, risultati contraffatti. Ulteriori sviluppi investigativi hanno permesso di individuare un secondo deposito di merci contraffatte, in uso ad altra persona, in cui, nel corso di un’ulteriore perquisizione effettuata d’iniziativa dai militari operanti, è stato sottoposto a sequestro il grosso quantitativo della merce. Complessivamente, il sequestro ha interessato  circa 1.800 articoli, tra rotoli e scampoli, per un totale di quasi 3.500 metri lineari di stoffe recanti i loghi contraffatti di alcune delle più note griffe, quali Louis Vuitton, Dolce&Gabbana, Versace, Gucci, Philippe Plein e altri ancora, il cui valore stimato si aggira intorno al mezzo milione di euro. Gli approfondimenti condotti con la collaborazione dei finanzieri qualificati Computer Forensics e Data Analysis, in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, hanno permesso di appurare che le stoffe venivano vendute su piattaforme online, quali Ebay - utilizzando l’account “bottegantica09”  ed etsy.com,  utilizzando gli account “fashionfabric63” e “Italiafabric” (da qui il nome dell’operazione), nonché sui social mediante messaggistica whatsapp. I due responsabili, sono stati denunciati a piede libero per le ipotesi di reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e, ricettazione. Ora le attività poste in essere dagli indagati saranno puntualmente vagliate anche sotto l’aspetto fiscale, al fine di recuperare a tassazione gli illeciti proventi. Infatti, oltre ad essere svolte abusivamente, le attività sono risultate esercitate anche in totale evasione delle imposte sui redditi e dell’I.V.A.. Il fenomeno della contraffazione è un moltiplicatore di illegalità: parallelamente, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e contributiva, del commercio abusivo, del riciclaggio e di altri gravi illeciti. Chi compra merce contraffatta, peraltro, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché tali prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa. Lo sforzo operativo della Guardia di Finanza, in tale comparto operativo, è finalizzato a disarticolare l’intera filiera distributiva delle merci contraffatte, allo scopo di tutelare coloro che operano nel rispetto delle leggi e di salvaguardare il tessuto produttivo nazionale che, alla luce del particolare momento emergenziale, è divenuto più vulnerabile alle fenomenologie illecite e agli interessi criminali. c.c.
Due persone denunciate e il sequestro di stoffe di note griffe dell'alta moda sono il bilancio dell'operazione “Italian Fabric” portata a termine nell'entroterra maceratese dalla Tenenza di Camerino della Guardia di Finanza  nell'ambito delle attività volte alla prevenzione e al contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato

Le Fiamme Gialle camerti, attraverso lo sviluppo di approfondimenti per fini antiriciclaggio e il quotidiano controllo economico del territorio per ricostruire i canali di finanziamento della attività illecite e, risalire le filiere del falso, hanno avviato una approfondita attività di polizia giudiziaria, svolta con il coordinamento della Procura della Repubblica di Macerata.

In particolare, dalle indagini condotte anche attraverso la valorizzazione delle molteplici banche dati in uso alla Guardia di Finanza, si è potuto risalire  all’individuazione di una prima sede di stoccaggio di merci contraffatte, dove, a seguito di perquisizione eseguita su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati rinvenuti stoffe e foulard, risultati contraffatti.

Ulteriori sviluppi investigativi hanno permesso di individuare un secondo deposito di merci contraffatte, in uso ad altra persona, in cui, nel corso di un’ulteriore perquisizione effettuata d’iniziativa dai militari operanti, è stato sottoposto a sequestro il grosso quantitativo della merce.

Complessivamente, il sequestro ha interessato  circa 1.800 articoli, tra rotoli e scampoli, per un totale di quasi 3.500 metri lineari di stoffe recanti i loghi contraffatti di alcune delle più note griffe, quali Louis Vuitton, Dolce&Gabbana, Versace, Gucci, Philippe Plein e altri ancora, il cui valore stimato si aggira intorno al mezzo milione di euro.

Gli approfondimenti condotti con la collaborazione dei finanzieri qualificati Computer Forensics e Data Analysis, in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, hanno permesso di appurare che le stoffe venivano vendute su piattaforme online, quali Ebay - utilizzando l’account “bottegantica09”  ed "etsy.com",  utilizzando gli account “fashionfabric63” e “Italiafabric” (da qui il nome dell’operazione), nonché sui social mediante messaggistica whatsapp.

I due responsabili, sono stati denunciati a piede libero per le ipotesi di reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e, ricettazione.

Ora le attività poste in essere dagli indagati saranno puntualmente vagliate anche sotto l’aspetto fiscale, al fine di recuperare a tassazione gli illeciti proventi. Infatti, oltre ad essere svolte abusivamente, le attività sono risultate esercitate anche in totale evasione delle imposte sui redditi e dell’I.V.A..

Il fenomeno della contraffazione è un moltiplicatore di illegalità: parallelamente, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e contributiva, del commercio abusivo, del riciclaggio e di altri gravi illeciti. Chi compra merce contraffatta, peraltro, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché tali prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa.

Lo sforzo operativo della Guardia di Finanza, in tale comparto operativo, è finalizzato a disarticolare l’intera filiera distributiva delle merci contraffatte, allo scopo di tutelare coloro che operano nel rispetto delle leggi e di salvaguardare il tessuto produttivo nazionale che, alla luce del particolare momento emergenziale, è divenuto più vulnerabile alle fenomenologie illecite e agli interessi criminali.

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