Sisma, oltre nove milioni per 300 PMI del cratere. Alle Marche la fetta più importante

Venerdì, 18 Giugno 2021 13:06 | Letto 1377 volte   Clicca per ascolare il testo Sisma, oltre nove milioni per 300 PMI del cratere. Alle Marche la fetta più importante Oltre nove milioni e mezzo per più di 300 piccole e medie imprese del cratere. È quanto è stato messo a disposizione dal commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, per le attività presenti nei territori dei comuni delle regioni interessate dal sisma del 2016.Da lunedì scorso è aperto lo sportello per presentare la domanda, esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia, per ottenere le agevolazioni previste da “Rilancio PMI Cratere Sismico”.Si tratta di uno strumento che sostiene il ripristino e il riavvio delle attività economiche danneggiate in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.Le risorse finanziarie complessivamente disponibili e gli eventuali nuovi stanziamenti destinati all’intervento, sono ripartiti su base regionale e le Marche sono quelle che ne beneficeranno maggiormente con il 62%, mentre per l’Abruzzo è 10%, Lazio 14% ed Umbria 14%.Le iniziative imprenditoriali finanziabili riguardano tutti i settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio, turismo, produzione agricola, pesca e acquacoltura.Riguarda esclusivamente le realtà produttive già costituite e attive al momento in cui si sono verificati i terremoti e le cui sedi siano state dichiarate inagibili a causa degli eventi sismici stessi.Sono stati messi a disposizione delle imprese beneficiarie 9.512.000 euro per la concessione di mutui a tasso zero e senza garanzie, a copertura del 100% degli investimenti da realizzare.Ne potranno fruire più di 300 PMI di ogni settore e forma giuridica a fronte della realizzazione di investimenti di modesto ammontare e di varia natura: ammodernamento, ampliamento, incremento/diversificazione della capacità produttiva, adeguamento delle attrezzature e degli arredi. I programmi di spesa agevolabili non possono superare l’importo complessivo di 30.000 euro. Nel caso l’importo complessivo delle spese da realizzare fosse superiore a 10.000 euro, una parte potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore al 50% delle spese di investimento. I progetti ammissibili alle agevolazioni devono inoltre essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni.Il finanziamento agevolato, senza alcuna forma di garanzia ed erogato in anticipo in un’unica soluzione, dovrà essere restituito secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni, con un periodo di preammortamento di 3 anni.GS
Oltre nove milioni e mezzo per più di 300 piccole e medie imprese del cratere. È quanto è stato messo a disposizione dal commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, per le attività presenti nei territori dei comuni delle regioni interessate dal sisma del 2016.

Da lunedì scorso è aperto lo sportello per presentare la domanda, esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia, per ottenere le agevolazioni previste da “Rilancio PMI Cratere Sismico”.

Si tratta di uno strumento che sostiene il ripristino e il riavvio delle attività economiche danneggiate in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Le risorse finanziarie complessivamente disponibili e gli eventuali nuovi stanziamenti destinati all’intervento, sono ripartiti su base regionale e le Marche sono quelle che ne beneficeranno maggiormente con il 62%, mentre per l’Abruzzo è 10%, Lazio 14% ed Umbria 14%.

Le iniziative imprenditoriali finanziabili riguardano tutti i settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio, turismo, produzione agricola, pesca e acquacoltura.

Riguarda esclusivamente le realtà produttive già costituite e attive al momento in cui si sono verificati i terremoti e le cui sedi siano state dichiarate inagibili a causa degli eventi sismici stessi.

Sono stati messi a disposizione delle imprese beneficiarie 9.512.000 euro per la concessione di mutui a tasso zero e senza garanzie, a copertura del 100% degli investimenti da realizzare.

Ne potranno fruire più di 300 PMI di ogni settore e forma giuridica a fronte della realizzazione di investimenti di modesto ammontare e di varia natura: ammodernamento, ampliamento, incremento/diversificazione della capacità produttiva, adeguamento delle attrezzature e degli arredi. I programmi di spesa agevolabili non possono superare l’importo complessivo di 30.000 euro. Nel caso l’importo complessivo delle spese da realizzare fosse superiore a 10.000 euro, una parte potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore al 50% delle spese di investimento. I progetti ammissibili alle agevolazioni devono inoltre essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni.

Il finanziamento agevolato, senza alcuna forma di garanzia ed erogato in anticipo in un’unica soluzione, dovrà essere restituito secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni, con un periodo di preammortamento di 3 anni.



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