Caporalato, denunciato imprenditore. 7 lavoratori in nero e 9 irregolari

Venerdì, 27 Agosto 2021 12:06 | Letto 1045 volte   Clicca per ascolare il testo Caporalato, denunciato imprenditore. 7 lavoratori in nero e 9 irregolari Sfruttamento della manodopera. Un imprenditore del settore manifatturiero è stato segnalato allAutorità Giudiziaria. Conclusa lindagine in materia di lavoro sommerso avviata dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino  col coordinamentodella Procura della Repubblica di Macerata Gli accertamenti, eseguiti mediante riscontri tra la documentazione extra contabile acquisita in sede di avvio di un controllo con i registri contabili nonché attraverso le interviste dei dipendenti  hanno fatto emergere l’impiego di sette lavoratori completamente in nero, in assenza delle preventive comunicazioni agli organi competenti, e di nove lavoratori irregolari. E’ emerso anche che il titolare della società ispezionata pagava gran parte del personale con emolumenti nettamente inferiori a quelli risultanti dalle buste paga, in presenza peraltro di maggiori ore effettuate rispetto a quelle formalmente indicate. Allo stesso modo, per altri dipendenti, dove è stata rilevata la coincidenza degli importi con la busta paga, è stato riscontrato un numero di ore effettuate superiori a quelle documentate, le quali non sono state retribuite. Ulteriori accertamenti effettuati, hanno permesso inoltre  di constatare che veniva corrisposta una retribuzione netta inferiore di circa il 40% rispetto a quella stabilita nel Contratto Collettivo Nazionale di categoria, come, tra laltro, confermato dagli stessi lavoratori dipendenti, rivelando anche che se non avessero accettato tali condizioni, ovvero una paga oraria di 4 euro e 50,sarebbero stati licenziati. Alla luce di quanto emerso, il datore di lavoro è stato deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di sfruttamento del lavoro, il cosiddetto caporalato.Al termine dell’attività complessivamente effettuata, è stato infine accertato che ad alcuni dipendenti la retribuzione è stata corrisposta per alcune mensilità senza utilizzare metodi tracciabili e che due dipendenti sono stati impiegati, in alcune giornate, mentre fruivano della Cassa Integrazione in Deroga (C.I.G.) da covid-19.In tal modo, l’impresa beneficiaria del sussidio ha anche usufruito gratuitamente di prestazioni lavorative pagate in realtà dall’INPS. Per tale violazione la predetta società è stata sanzionata amministrativamente e limporto indebitamente percepito è stato segnalato alla Direzione Provinciale dellAgenzia delle Entrate di Macerata, quale provento illecito da sottoporre a tassazione.c.c.
Sfruttamento della manodopera. Un imprenditore del settore manifatturiero è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria. Conclusa l'indagine in materia di lavoro sommerso avviata dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino  col coordinamentodella Procura della Repubblica di Macerata
Gli accertamenti, eseguiti mediante riscontri tra la documentazione extra contabile acquisita in sede di avvio di un controllo con i registri contabili nonché attraverso le interviste dei dipendenti  hanno fatto emergere l’impiego di sette lavoratori completamente in nero, in assenza delle preventive comunicazioni agli organi competenti, e di nove lavoratori irregolari.
E’ emerso anche che il titolare della società ispezionata pagava gran parte del personale con emolumenti nettamente inferiori a quelli risultanti dalle buste paga, in presenza peraltro di maggiori ore effettuate rispetto a quelle formalmente indicate. Allo stesso modo, per altri dipendenti, dove è stata rilevata la coincidenza degli importi con la busta paga, è stato riscontrato un numero di ore effettuate superiori a quelle documentate, le quali non sono state retribuite.
Ulteriori accertamenti effettuati, hanno permesso inoltre  di constatare che veniva corrisposta una retribuzione netta inferiore di circa il 40% rispetto a quella stabilita nel Contratto Collettivo Nazionale di categoria, come, tra l'altro, confermato dagli stessi lavoratori dipendenti, rivelando anche che se non avessero accettato tali condizioni, ovvero una paga oraria di 4 euro e 50,sarebbero stati licenziati.
Alla luce di quanto emerso, il datore di lavoro è stato deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di sfruttamento del lavoro, il cosiddetto "caporalato".
Al termine dell’attività complessivamente effettuata, è stato infine accertato che ad alcuni dipendenti la retribuzione è stata corrisposta per alcune mensilità senza utilizzare metodi tracciabili e che due dipendenti sono stati impiegati, in alcune giornate, mentre fruivano della Cassa Integrazione in Deroga (C.I.G.) da covid-19.
In tal modo, l’impresa beneficiaria del sussidio ha anche usufruito gratuitamente di prestazioni lavorative pagate in realtà dall’INPS.
Per tale violazione la predetta società è stata sanzionata amministrativamente e l'importo indebitamente percepito è stato segnalato alla Direzione Provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Macerata, quale provento illecito da sottoporre a tassazione.

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