Predatori scatenati sui pascoli di Bolognola, Coldiretti lancia l'allarme

Sabato, 18 Settembre 2021 14:52 | Letto 455 volte   Clicca per ascolare il testo Predatori scatenati sui pascoli di Bolognola, Coldiretti lancia l'allarme Predatori scatenati sui pascoli di Bologna, due vitelli sbranati in due giorni, pastori esasperati e anche Coldiretti lancia l’allarme. Gli episodi si sono verificati nelle scorsi notti nella Valle del Fargno dove la società agricola “De Michelis”, che alleva mucche e vitelli in biologico, ha la propria mandria al pascolo da qualche settimana.“Quando sono arrivato mi sono accorto che mancava un altro vitello – racconta Marco De Michelis, titolare dell’azienda – di cui siamo riusciti a trovare la carcassa seguendo la madre che cercava ancora il suo piccolo. È il secondo animale sbranato in due giorni. Viene voglia di smettere di fronte a quanto avviene quassù e per la mancanza di risposte che arrivano dalle istituzioni”. Spetterà ora al servizio veterinario dell’Asur stabilire se sia opera di lupi o di cani selvatici. Quello che è certo è che si tratta di una situazione insostenibile per le aziende zootecniche costrette, tra l’altro, a sostenere ulteriori spese per l’approvvigionamento di fieno, con i costi lievitati a causa della perdurante siccità. “Da tempo denunciamo che si è perduto l’equilibrio degli ambienti naturali con un proliferare indisturbato della fauna selvatica. In questo caso, lupi o cani inselvatichiti che siano, il Parco dei Sibillini dovrebbe mettere in campo misure di riequilibrio – la denuncia di Coldiretti Macerata - Se non si interviene lo stravolgimento degli habitat rischia di mettere a rischio l’economia delle aree interne, lasciate all’abbandono senza prospettive, per non parlare dell’incolumità delle persone. Negli ultimi anni la fauna selvatica si è avvicinata sempre di più alle case e sono numerose anche le denunce di attacchi ad animali da affezione come cani e gatti. E se a essere attaccato fosse una persona, un bambino?”. f.u.
Predatori scatenati sui pascoli di Bologna, due vitelli sbranati in due giorni, pastori esasperati e anche Coldiretti lancia l’allarme. Gli episodi si sono verificati nelle scorsi notti nella Valle del Fargno dove la società agricola “De Michelis”, che alleva mucche e vitelli in biologico, ha la propria mandria al pascolo da qualche settimana.

“Quando sono arrivato mi sono accorto che mancava un altro vitello – racconta Marco De Michelis, titolare dell’azienda – di cui siamo riusciti a trovare la carcassa seguendo la madre che cercava ancora il suo piccolo. È il secondo animale sbranato in due giorni. Viene voglia di smettere di fronte a quanto avviene quassù e per la mancanza di risposte che arrivano dalle istituzioni”.

Spetterà ora al servizio veterinario dell’Asur stabilire se sia opera di lupi o di cani selvatici. Quello che è certo è che si tratta di una situazione insostenibile per le aziende zootecniche costrette, tra l’altro, a sostenere ulteriori spese per l’approvvigionamento di fieno, con i costi lievitati a causa della perdurante siccità.

“Da tempo denunciamo che si è perduto l’equilibrio degli ambienti naturali con un proliferare indisturbato della fauna selvatica. In questo caso, lupi o cani inselvatichiti che siano, il Parco dei Sibillini dovrebbe mettere in campo misure di riequilibrio – la denuncia di Coldiretti Macerata - Se non si interviene lo stravolgimento degli habitat rischia di mettere a rischio l’economia delle aree interne, lasciate all’abbandono senza prospettive, per non parlare dell’incolumità delle persone. Negli ultimi anni la fauna selvatica si è avvicinata sempre di più alle case e sono numerose anche le denunce di attacchi ad animali da affezione come cani e gatti. E se a essere attaccato fosse una persona, un bambino?”.

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