Al via la sperimentazione dei farmaci agnostici, la nuova frontiera nella lotta contro il cancro

Giovedì, 03 Febbraio 2022 16:42 | Letto 594 volte   Clicca per ascolare il testo Al via la sperimentazione dei farmaci agnostici, la nuova frontiera nella lotta contro il cancro Agli Ospedali Riuniti di Ancona parte un nuovo protocollo sperimentale: l’utilizzo di farmaci agnostici, che rappresentano la frontiera più avanzata dell’oncologia di precisione e possono essere definiti “jolly”, perché colpiscono in maniera selettiva alcune mutazioni genetiche, indipendentemente dall’organo interessato dalla patologia. Sarà attivato solo in sei centri in Italia, tra cui appunto Ancona.“La Giornata mondiale contro il cancro in questo caso – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è la migliore occasione per presentare un sistema innovativo, che potrebbe rivoluzionarne la cura”.“L’emergenza coronavirus non ha fermato i reparti di oncologia medica – ha sottolineato ancora l’assessore - Le sedute di chemioterapia nei day hospital, la somministrazione dei vari farmaci anticancro e tutto il consueto lavoro di reparto sono stati riorganizzati per mettere in sicurezza sia il personale sanitario che i pazienti. Non dobbiamo neppure dimenticare la prevenzione perché il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile”.Nelle Marche sono attivi tre percorsi di screening oncologici: mammella, cervice uterina e colon retto. Il tasso di adesione nella nostra regione è molto più alto rispetto alla media nazionale.
Agli Ospedali Riuniti di Ancona parte un nuovo protocollo sperimentale: l’utilizzo di farmaci agnostici, che rappresentano la frontiera più avanzata dell’oncologia di precisione e possono essere definiti “jolly”, perché colpiscono in maniera selettiva alcune mutazioni genetiche, indipendentemente dall’organo interessato dalla patologia. Sarà attivato solo in sei centri in Italia, tra cui appunto Ancona.

“La Giornata mondiale contro il cancro in questo caso – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - è la migliore occasione per presentare un sistema innovativo, che potrebbe rivoluzionarne la cura”.

L’emergenza coronavirus non ha fermato i reparti di oncologia medica – ha sottolineato ancora l’assessore - Le sedute di chemioterapia nei day hospital, la somministrazione dei vari farmaci anticancro e tutto il consueto lavoro di reparto sono stati riorganizzati per mettere in sicurezza sia il personale sanitario che i pazienti. Non dobbiamo neppure dimenticare la prevenzione perché il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile”.

Nelle Marche sono attivi tre percorsi di screening oncologici: mammella, cervice uterina e colon retto. Il tasso di adesione nella nostra regione è molto più alto rispetto alla media nazionale.

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