Economia circolare, Unicam e Camera Marche unite in un grande progetto

Giovedì, 10 Febbraio 2022 11:09 | Letto 1295 volte   Clicca per ascolare il testo Economia circolare, Unicam e Camera Marche unite in un grande progetto Un progetto che avrà durata di due anni nel corso dei quali dovremo discutere su quelll che sono i risultati della analisi, che già sono state eseguite  e che attraverso la società consortile  Ecocerved del sistema italiano delle Camere di commercio  continuano ad essere condotte; dovremo cercare di capire se i rifiuti di scarto delle imprese possano essere riutilizzati per creare nuove materie prime e seconde ed essere riutilizzati non necessariamente dalle stesse imprese ma anche da altre. Lobiettivo è quello di ridurre il più possibile il conferimento in discarica, lemissione nellambiente di C02 e cercare di verificare anche come i rifiuti di scarto potenzialmente nocivi possano essere resi inattivi o ridurne la pericolosità. Così il rettore dellUniversità di Camerino prof. Claudio Pettinari ha sintetizzato il portato dellaccordo siglato tra Unicam e Camera Marche, finalizzato alla creazione di nuovi servizi e azioni offerte alle Piccole medie Imprese marchigiane per favorire lo sviluppo di un mercato circolare con particolare riguardo allaspetto dei sottoprodotti del settore manifatturiero e con un primo focus dedicato al comparto tessile,calzaturiero. Il progetto di economia circolare, portato avanti da Camera Marche e Università di Camerino allinterno del “Programma sostenibilità ambientale” di Unioncamere, è stato presentato questa mattina nella sala stampa del Centro di Ricerca ChIP di Unicam. Sono intervenuti il Rettore dellUniversità di Camerino Claudio Pettinari, il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini, il Presidente dellAlbo Gestori Ambientali Marche Giorgio Menichelli che ha partecipato allincontro da remoto e, i docenti di Unicam Rita Giovannetti e Francesco Balducci. Siamo grati a Camera Marche ed Unioncamere per averci identificato come possibili partner per un progetto che potrà veramente lasciare il segno e siamo certi che lo lascerà  - ha commentato il rettore Claudio Pettinari - . La problematica dei rifiuti e materiali di scarto ogni giorno si fa più sentire mentre cè carenza di materie prime. Lanalisi attenta, condotta con metodologie scientifiche, dei rifiuti delle aziende di questo territorio  - ha spiegato-  permetterà di capire cosa farne, se sarà possibile immaginare una loro seconda vita, utilizzarli magari per qualcosa di diverso. Si potranno dunque creare delle filiere ideali tra le imprese che scartano determinate tipologie di materiali o hanno un certo tipo di rifiuto e avviare uno scambio di queste nuove materie tra imprese. Per fare questo è necessario analizzare scientificamente il rifiuto, comprenderne le potenzialità e immaginare un secondo o terzo utilizzo. Anche sulla base dello studio precedente condotto da Ecocerved sui rifiuti delle imprese marchigiane -  ha aggiunto -, i ricercatori di Unicam condurranno una specifica analisi. Limportanza del ruolo del nostro ateneo è che potremmo essere anche ente formatore per quelle imprese che non parteciperanno al progetto. ma che, sulla scorta del successo della filiera raccontata alla nazione, potranno essere motivate a mettere in campo le opportune strategie per ridurre linquinamento del nostro pianeta. Numerose le aziende marchigiane già coinvolte nel meccanismo di recupero degli scarti, nellincentivazione del green e delle nuove tecnologie ad impatto positivo sullambiente. Dunque, come sottolineato dal presidente Gino Sabatini, un tema quello della sostenibilità sul quale, in sinergia con lUniversità di Camerino, entra a pieno titolo la Camera di Commercio Marche: Avvalora  questa nostra scelta - ha rimarcato Sabatini - anche lultima azione del Parlamento per inserire la salvaguardia del nostro ambiente nella Costituzione italiana. Oggi più che mai, con lUniversità di Camerino vorremo creare quellhumus  di conoscenza del tessuto imprenditoriale marchigiano che riesce a lavorare su questo sistema del riciclo, del recupero e della sostenibilità ambientale. In tutto questo non verranno tralasciate le nostre strutture di riferimento quali lAlbo gestori ambientali presieduto da Giorgio Menichelli che, allinterno del suo ruolo, gestisce tutte le aziende sul riciclo. Inoltre, utilizzeremo lEcocerved e tutte quelle piattaforme che, grazie al ruolo che riveste a Roma, lUnioncamere potrà mettere in campo. Grazie a questo accordo e allo studio condotto da Unicam potranno avere risalto tutte quelle aziende che lavorano ed hanno intenzione di continuare su questo percorso, così da dare forza a chi è in Parlamento nel riuscire a semplificare il più possibile  una situazione che potrebbe rappresentare davvero un valore aggiunto anche in termini di occupazione. Se si punta sulla sostenibilità e sulle imprese che lo vogliono fare, con gli interventi economici che la Regione di sicuro metterà in campo  -  ha osservato Sabatini - credo che dal canto nostro noi potremo solo essere dei facilitatori nel comunicare al meglio ciò che la comunità economica marchigiana mette in campo su questo settore.  Lo facciamo con lUniversità perchè crediamo fortemente che condividere questa progettualità con un ateneo rappresenti un valore aggiunto, sia per gli stakeholder politici, sia per gli stessi imprenditori.  c.c.
"Un progetto che avrà durata di due anni nel corso dei quali dovremo discutere su quelll che sono i risultati della analisi, che già sono state eseguite  e che attraverso la società consortile  Ecocerved del sistema italiano delle Camere di commercio  continuano ad essere condotte; dovremo cercare di capire se i rifiuti di scarto delle imprese possano essere riutilizzati per creare nuove materie prime e seconde ed essere riutilizzati non necessariamente dalle stesse imprese ma anche da altre. L'obiettivo è quello di ridurre il più possibile il conferimento in discarica, l'emissione nell'ambiente di C02 e cercare di verificare anche come i rifiuti di scarto potenzialmente nocivi possano essere resi inattivi o ridurne la pericolosità".
Così il rettore dell'Università di Camerino prof. Claudio Pettinari ha sintetizzato il portato dell'accordo siglato tra Unicam e Camera Marche, finalizzato alla creazione di nuovi servizi e azioni offerte alle Piccole medie Imprese marchigiane per favorire lo sviluppo di un mercato circolare con particolare riguardo all'aspetto dei sottoprodotti del settore manifatturiero e con un primo focus dedicato al comparto tessile,calzaturiero.
Il progetto di economia circolare, portato avanti da Camera Marche e Università di Camerino all'interno del “Programma sostenibilità ambientale” di Unioncamere, è stato presentato questa mattina nella sala stampa del Centro di Ricerca ChIP di Unicam. 
Sono intervenuti il Rettore dell'Università di Camerino Claudio Pettinari, il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini, il Presidente dell'Albo Gestori Ambientali Marche Giorgio Menichelli che ha partecipato all'incontro da remoto e, i docenti di Unicam Rita Giovannetti e Francesco Balducci.
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"Siamo grati a Camera Marche ed Unioncamere per averci identificato come possibili partner per un progetto che potrà veramente lasciare il segno e siamo certi che lo lascerà  - ha commentato il rettore Claudio Pettinari - . La problematica dei rifiuti e materiali di scarto ogni giorno si fa più sentire mentre c'è carenza di materie prime. L'analisi attenta, condotta con metodologie scientifiche, dei rifiuti delle aziende di questo territorio  - ha spiegato-  permetterà di capire cosa farne, se sarà possibile immaginare una loro seconda vita, utilizzarli magari per qualcosa di diverso. Si potranno dunque creare delle filiere ideali tra le imprese che scartano determinate tipologie di materiali o hanno un certo tipo di rifiuto e avviare uno scambio di queste "nuove materie" tra imprese. Per fare questo è necessario analizzare scientificamente il rifiuto, comprenderne le potenzialità e immaginare un secondo o terzo utilizzo. Anche sulla base dello studio precedente condotto da Ecocerved sui rifiuti delle imprese marchigiane -  ha aggiunto -, i ricercatori di Unicam condurranno una specifica analisi. L'importanza del ruolo del nostro ateneo è che potremmo essere anche ente formatore per quelle imprese che non parteciperanno al progetto. ma che, sulla scorta del successo della filiera raccontata alla nazione, potranno essere motivate a mettere in campo le opportune strategie per ridurre l'inquinamento del nostro pianeta".
Numerose le aziende marchigiane già coinvolte nel meccanismo di recupero degli scarti, nell'incentivazione del 'green' e delle nuove tecnologie ad impatto positivo sull'ambiente. Dunque, come sottolineato dal presidente Gino Sabatini, un tema quello della sostenibilità sul quale, in sinergia con l'Università di Camerino, entra a pieno titolo la Camera di Commercio Marche: "Avvalora  questa nostra scelta - ha rimarcato Sabatini - anche l'ultima azione del Parlamento per inserire la salvaguardia del nostro ambiente nella Costituzione italiana. Oggi più che mai, con l'Università di Camerino vorremo creare quell'humus  di conoscenza del tessuto imprenditoriale marchigiano che riesce a lavorare su questo sistema del riciclo, del recupero e della sostenibilità ambientale. In tutto questo non verranno tralasciate le nostre strutture di riferimento quali l'Albo gestori ambientali presieduto da Giorgio Menichelli che, all'interno del suo ruolo, gestisce tutte le aziende sul riciclo. Inoltre, utilizzeremo l'Ecocerved e tutte quelle piattaforme che, grazie al ruolo che riveste a Roma, l'Unioncamere potrà mettere in campo. Grazie a questo accordo e allo studio condotto da Unicam potranno avere risalto tutte quelle aziende che lavorano ed hanno intenzione di continuare su questo percorso, così da dare forza a chi è in Parlamento nel riuscire a semplificare il più possibile  una situazione che potrebbe rappresentare davvero un valore aggiunto anche in termini di occupazione. Se si punta sulla sostenibilità e sulle imprese che lo vogliono fare, con gli interventi economici che la Regione di sicuro metterà in campo  -  ha osservato Sabatini - credo che dal canto nostro noi potremo solo essere dei facilitatori nel comunicare al meglio ciò che la comunità economica marchigiana mette in campo su questo settore.  Lo facciamo con l'Università perchè crediamo fortemente che condividere questa progettualità con un ateneo rappresenti un valore aggiunto, sia per gli stakeholder politici, sia per gli stessi imprenditori".  
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