Discriminazioni sui bonus Covid, ripristinata la parità di trattamento

Martedì, 05 Aprile 2022 14:02 | Letto 561 volte   Clicca per ascolare il testo Discriminazioni sui bonus Covid, ripristinata la parità di trattamento Bonus Covid destinati ai lavoratori stagionali, ripristinata la parità di trattamento. I tribunali di Ancona e Fermo hanno, infatti, emesso sentenze favorevoli nei confronti di 5 lavoratrici, tutte assistite dalla Cgil Macerata, alle quali l’Inps aveva respinto le istanze volte ad ottenere il suddetto bonus, rigettando anche il successivo riesame delle pratiche. Essendo tutte lavoratrici stagionali, ma somministrate da agenzie per il lavoro presso due grandi aziende del territorio di Macerata, l’ente previdenziale le aveva ritenute non destinatarie di quelle prestazioni. Il motivo della decisione dell’Inps era fondato sul fatto che sia nella normativa che nelle circolari specifiche dell’ente non era esplicitato (ma non escluso) che potessero accedere alle prestazioni Covid-19 anche le lavoratrici e i lavoratori assunti da agenzie per il lavoro. Una situazione paradossale che vedeva un diverso trattamento per lavoratori e lavoratrici che hanno lavorato fianco a fianco nelle stesse aziende, con le stesse mansioni, negli stessi reparti, ma che non hanno avuto il medesimo trattamento: alcuni lavoratori avevano tranquillamente percepito l’indennità Covid-19 e altri no, semplicemente perché erano stati assunti da agenzie per il lavoro. Una palese discriminazione per lavoratori impiegati, tra l’altro con contratti stagionali, in un settore già molto precario, cioè quello della somministrazione.  
Bonus Covid destinati ai lavoratori stagionali, ripristinata la parità di trattamento.

I tribunali di Ancona e Fermo hanno, infatti, emesso sentenze favorevoli nei confronti di 5 lavoratrici, tutte assistite dalla Cgil Macerata, alle quali l’Inps aveva respinto le istanze volte ad ottenere il suddetto bonus, rigettando anche il successivo riesame delle pratiche.

Essendo tutte lavoratrici stagionali, ma somministrate da agenzie per il lavoro presso due grandi aziende del territorio di Macerata, l’ente previdenziale le aveva ritenute non destinatarie di quelle prestazioni. Il motivo della decisione dell’Inps era fondato sul fatto che sia nella normativa che nelle circolari specifiche dell’ente non era esplicitato (ma non escluso) che potessero accedere alle prestazioni Covid-19 anche le lavoratrici e i lavoratori assunti da agenzie per il lavoro.

Una situazione paradossale che vedeva un diverso trattamento per lavoratori e lavoratrici che hanno lavorato fianco a fianco nelle stesse aziende, con le stesse mansioni, negli stessi reparti, ma che non hanno avuto il medesimo trattamento: alcuni lavoratori avevano tranquillamente percepito l’indennità Covid-19 e altri no, semplicemente perché erano stati assunti da agenzie per il lavoro.

Una palese discriminazione per lavoratori impiegati, tra l’altro con contratti stagionali, in un settore già molto precario, cioè quello della somministrazione.

 

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