Camerino, toccata e fuga del calzolaio Darius

Martedì, 04 Ottobre 2022 10:11 | Letto 2376 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino, toccata e fuga del calzolaio Darius Lo si era percepito come un grande regalo, visto che era dai tempi del sisma che quel lavoro artigianale era venuto a mancare in città. Con giusta enfasi ne avevamo parlato, notando da subito i primi allestimenti di quella bottega in via Ridolfini che per rifiorire addirittura aveva scelto il centro storico. Tanto più bello ed emozionante ci era sembrato il fatto che a riportare a Camerino quella piccola attività commerciale alla quale, memori di tante figure che l’hanno esercitata in passato, gli abitanti hanno costantemente riservato un affettuoso rispetto riconoscendone una non trascurabile utilità oltre che un grande valore sociale, era una simpaticissima persona arrivata da lontano, innamoratasi della bellezza dei nostri posti, scelti per abitarci e per offrire il suo contributo lavorativo.Il tono potrà apparire quello di una favola e in un certo senso si potrebbe aver ragione a pensarlo: la botteguccia di calzolaio, addobbata con piccoli festoni che richiamavano la nostra bandiera, il bancone, gli attrezzi di lavoro, le scaffalature e quel macchinario tanto atteso. Tutto avevamo visto fiorire in poco tempo, insieme al sorriso accogliente di Darius, dall’Olanda approdato a Camerino con tanta voglia di fare e di mettersi a servizio della popolazione con il suo prezioso mestiere. Una favola appunto, visto che solo in pochi hanno potuto avere il privilegio di accorgersi della sua bravura di artigiano. In molti avevano già pronto il materiale da riparare che avrebbero consegnato a quell’uomo gentile, senza dover più essere costretti a fare tanti chilometri in macchina nei paesi dell’uno o dell’altro versante. Eppure, quasi con la velocità dell’omonimo pilota, lo Schumacher di Camerino (parola che in tedesco, la sua lingua franca, significa appunto calzolaio), in men che non si dica se n’era andato. Dispiace non essere riusciti a fargli percepire quella familiarità e quell’attenzione che desiderava e che magari gli è mancata. Forse ai camerinesi è mancato il tempo per dimostrargliele. Buona fortuna Darius. Grazie per essere passato da qui.C.C.  
Lo si era percepito come un grande regalo, visto che era dai tempi del sisma che quel lavoro artigianale era venuto a mancare in città. Con giusta enfasi ne avevamo parlato, notando da subito i primi allestimenti di quella bottega in via Ridolfini che per rifiorire addirittura aveva scelto il centro storico. Tanto più bello ed emozionante ci era sembrato il fatto che a riportare a Camerino quella piccola attività commerciale alla quale, memori di tante figure che l’hanno esercitata in passato, gli abitanti hanno costantemente riservato un affettuoso rispetto riconoscendone una non trascurabile utilità oltre che un grande valore sociale, era una simpaticissima persona arrivata da lontano, innamoratasi della bellezza dei nostri posti, scelti per abitarci e per offrire il suo contributo lavorativo.

Il tono potrà apparire quello di una favola e in un certo senso si potrebbe aver ragione a pensarlo: la botteguccia di calzolaio, addobbata con piccoli festoni che richiamavano la nostra bandiera, il bancone, gli attrezzi di lavoro, le scaffalature e quel macchinario tanto atteso. Tutto avevamo visto fiorire in poco tempo, insieme al sorriso accogliente di Darius, dall’Olanda approdato a Camerino con tanta voglia di fare e di mettersi a servizio della popolazione con il suo prezioso mestiere.
Una favola appunto, visto che solo in pochi hanno potuto avere il privilegio di accorgersi della sua bravura di artigiano. In molti avevano già pronto il materiale da riparare che avrebbero consegnato a quell’uomo gentile, senza dover più essere costretti a fare tanti chilometri in macchina nei paesi dell’uno o dell’altro versante. Eppure, quasi con la velocità dell’omonimo pilota, lo Schumacher di Camerino (parola che in tedesco, la sua lingua franca, significa appunto calzolaio), in men che non si dica se n’era andato.
Dispiace non essere riusciti a fargli percepire quella familiarità e quell’attenzione che desiderava e che magari gli è mancata. Forse ai camerinesi è mancato il tempo per dimostrargliele.
Buona fortuna Darius. Grazie per essere passato da qui.

C.C.  




Letto 2376 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo