È l'esito di un'operazione condotta dalle Fiamme Gialle, nucleo polizia economico- finanziaria, nell'ambito del generale rafforzamento dell’attività operativa a contrasto delle frodi in materia di accise, su tutto il territorio provinciale, con particolare riguardo alla fraudolenta circolazione dei prodotti energetici gravati dall' imposta.
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata hanno individuato, seguito e successivamente sottoposto a controllo un’autobotte che, dopo aver effettuato alcune manovre sospette, si fermava nelle campagne dell’hinterland maceratese, a ridosso di un fabbricato rurale, all'interno del quale, procedeva a scaricare il gasolio in una cisterna .
L’esame della documentazione fiscale obbligatoria per il trasporto del gasolio, esibita dal conducente dell’autobotte, ha consentito ai Finanzieri di appurare che la cessione del carburante era ad uso agricolo agevolato e stava avvenendo nei confronti di un’impresa agricola differente da quella riportata sul documento di trasporto e in una località diversa da quella prevista come destinazione.
Circostanza che ha insospettito i militari circa l’eventualità che il carburante scaricato potesse essere utilizzato per fini diversi da quelli agricoli, con conseguente assoggettamento al previsto pagamento dell’accisa senza alcuna agevolazione.
Ipotesi che è stata confermata dall’esame del contenuto del serbatoio dei tre automezzi di proprietà dell’effettivo destinatario del carburante, dove è stato quindi rinvenuto il gasolio dal caratteristico colore verde che contraddistingue quello di tipo agricolo.
Al termine delle operazioni ispettive, le Fiamme Gialle hanno dunque proceduto al sequestro di circa 4.500 litri di gasolio (destinato ad essere impiegato in agricoltura), dell’autobotte utilizzata per il trasporto, della cisterna nella quale era stato versato il prodotto, di 3 autovetture nonché alla denuncia alla locale Autorità Giudiziaria competente di.3 persone (l’autista del mezzo, il legale rappresentante della società cedente e il titolare dell’impresa agricola effettivamente destinataria del carburante) - ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità - per i reati di sottrazione al pagamento dell’accisa sul gasolio e di destinazione dello stesso ad usi non consentiti.
L’esame della documentazione fiscale obbligatoria per il trasporto del gasolio, esibita dal conducente dell’autobotte, ha consentito ai Finanzieri di appurare che la cessione del carburante era ad uso agricolo agevolato e stava avvenendo nei confronti di un’impresa agricola differente da quella riportata sul documento di trasporto e in una località diversa da quella prevista come destinazione.
Circostanza che ha insospettito i militari circa l’eventualità che il carburante scaricato potesse essere utilizzato per fini diversi da quelli agricoli, con conseguente assoggettamento al previsto pagamento dell’accisa senza alcuna agevolazione.
Ipotesi che è stata confermata dall’esame del contenuto del serbatoio dei tre automezzi di proprietà dell’effettivo destinatario del carburante, dove è stato quindi rinvenuto il gasolio dal caratteristico colore verde che contraddistingue quello di tipo agricolo.
Al termine delle operazioni ispettive, le Fiamme Gialle hanno dunque proceduto al sequestro di circa 4.500 litri di gasolio (destinato ad essere impiegato in agricoltura), dell’autobotte utilizzata per il trasporto, della cisterna nella quale era stato versato il prodotto, di 3 autovetture nonché alla denuncia alla locale Autorità Giudiziaria competente di.3 persone (l’autista del mezzo, il legale rappresentante della società cedente e il titolare dell’impresa agricola effettivamente destinataria del carburante) - ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità - per i reati di sottrazione al pagamento dell’accisa sul gasolio e di destinazione dello stesso ad usi non consentiti.