Rogo Rimel, Coldiretti chiede risposte veloci e certe: "Aziende agricole in grave difficoltà"

Sabato, 10 Dicembre 2022 11:02 | Letto 333 volte   Clicca per ascolare il testo Rogo Rimel, Coldiretti chiede risposte veloci e certe: "Aziende agricole in grave difficoltà" “Il principio della massima prudenza non si discute ma chiediamo alle autorità sanitarie di velocizzare campionamenti e analisi perché la sospensione precauzionale della raccolta e della commercializzazione degli ortaggi sta mettendo in serie difficoltà gli agricoltori”. Sono passati quattro giorni dall’incendio che ha interessato la ditta Rimel e c’è forte preoccupazione tra le aziende agricole della vallata del medio Chienti ancora sottoposte alle ordinanze sindacali. Gli agricoltori hanno dovuto sospendere le attività di vendita, anche diretta, nei punti aziendali o nei mercati agricoli con i relativi danni economici. Per questo i vertici di Coldiretti Macerata hanno inviato una missiva a Prefetto, Arpam, Asur, Regione, Provincia e Comuni interessati per chiedere chiarezza e celerità. “I prodotti ortofrutticoli freschi – spiega Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata - sono facilmente deperibili e non possono essere lasciati in campo; inoltre una volta raccolti si possono conservare, con aggravio di costi, solo per pochi giorni. A questi si sommano i danni indiretti per tutte le aziende (non solo orticole) legate alla perdita di ingenti fette di mercato a seguito della chiusura di alcuni mercati, della disdetta degli ordini, della chiusura dei propri punti vendita nell’area prossima all’incendio e/o in termini più generali per la paura di frequentare tali aree”. “Auspichiamo infine siano già state messe in atto tutte le azioni necessarie per dare risposte certe in tempi brevi; anche in considerazione dellimminenza delle festività natalizie, che rappresentano un momento tradizionalmente propizio per i produttori. Il settore, senza averne colpa, sta subendo ingentissimi danni. Se l’emergenza dovesse proseguire si metterebbero a rischio la sostenibilità e la sopravvivenza stesse delle imprese coinvolte, oltre all’intero indotto orticolo della media vallata del Chienti”.
“Il principio della massima prudenza non si discute ma chiediamo alle autorità sanitarie di velocizzare campionamenti e analisi perché la sospensione precauzionale della raccolta e della commercializzazione degli ortaggi sta mettendo in serie difficoltà gli agricoltori”.

Sono passati quattro giorni dall’incendio che ha interessato la ditta Rimel e c’è forte preoccupazione tra le aziende agricole della vallata del medio Chienti ancora sottoposte alle ordinanze sindacali.
Gli agricoltori hanno dovuto sospendere le attività di vendita, anche diretta, nei punti aziendali o nei mercati agricoli con i relativi danni economici. Per questo i vertici di Coldiretti Macerata hanno inviato una missiva a Prefetto, Arpam, Asur, Regione, Provincia e Comuni interessati per chiedere chiarezza e celerità.

“I prodotti ortofrutticoli freschi – spiega Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata - sono facilmente deperibili e non possono essere lasciati in campo; inoltre una volta raccolti si possono conservare, con aggravio di costi, solo per pochi giorni. A questi si sommano i danni indiretti per tutte le aziende (non solo orticole) legate alla perdita di ingenti fette di mercato a seguito della chiusura di alcuni mercati, della disdetta degli ordini, della chiusura dei propri punti vendita nell’area prossima all’incendio e/o in termini più generali per la paura di frequentare tali aree”. “Auspichiamo infine siano già state messe in atto tutte le azioni necessarie per dare risposte certe in tempi brevi; anche in considerazione dell'imminenza delle festività natalizie, che rappresentano un momento tradizionalmente propizio per i produttori. Il settore, senza averne colpa, sta subendo ingentissimi danni. Se l’emergenza dovesse proseguire si metterebbero a rischio la sostenibilità e la sopravvivenza stesse delle imprese coinvolte, oltre all’intero indotto orticolo della media vallata del Chienti”.










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