Devono scontare pene residue in carcere, nei guai un 42enne e un 55enne

Giovedì, 22 Dicembre 2022 13:59 | Letto 765 volte   Clicca per ascolare il testo Devono scontare pene residue in carcere, nei guai un 42enne e un 55enne Lo scorso 19 dicembre la stazione carabinieri di Sarnano ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione dell’Ufficio di Sorveglianza di Macerata nei confronti di un quarantaduenne di origini straniere  L’uomo era stato condannato per atti persecutori nel 2020 dal Tribunale di Macerata e si trovava attualmente sottoposto al regime della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali- dal marzo 2022-; proprio nel mese dicembre 2022  la Corte di Appello di Perugia lo ha condannato all’ulteriore pena di 6 anni di reclusione, oltre a 27.000 euro di multa per il reato di spaccio, posto in essere a Sarnano negli scorsi anni. A seguito quindi del provvedimento di unificazione di pene concorrenti per i nuovi titoli di reato, dovrà scontare una pena residua di 7 anni e 4 mesi di reclusione (incompatibile con il regime della misura alternativa). L’uomo, tradotto al carcere di Fermo, dovrà scontare la condanna fino al luglio 2029 e all’esito sarà sottoposto alla misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello stato, previo accertamento e valutazione della pericolosità da parte del Magistrato di Sorveglianza. Nel pomeriggio dello stesso giorno,  i carabinieri di San Severino Marche hanno sottoposto all’ordine di esecuzione per la carcerazione dell’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, un italiano di 55 anni,  residente in altra provincia,  già affidato in prova ai servizi sociali presso una comunità terapeutica locale. Condannato con sentenza definitiva (Tribunale di Isernia e Corte d’Appello di Campobasso) nel tempo per molteplici reati, quali rapina, truffa, ricettazione, violazione legge in materia di armi ed evasione, luomo era stato ammesso, nel mese di giugno di quest’anno, al regime alternativo alla detenzione per seguire un programma di recupero legato allo stato di tossicodipendenza, con vigilanza affidata ai carabinieri di San Severino Marche in relazione al rispetto delle prescrizioni. L’uomo, ultimamente ha tuttavia  manifestato insofferenza verso le prescrizioni e le regole da rispettare all’interno della Comunità, con episodi segnalati dai militari all’Autorità giudiziaria. Il cinquantacinquenne, condannato complessivamente a 13 anni di reclusione, è stato sottoposto alla sospensione dell’affidamento in prova e all’ordine di carcerazione mentre si trovava all’ospedale di Macerata, per aver ingoiato dei chiodi la sera del 18 (come manifestazione di insofferenza verso la permanenza nella struttura di recupero terapeutico). Preso in carico per la vigilanza dalla Polizia Penitenziaria di Fermo, sarà tradotto in carcere una volta dimesso dalla struttura sanitaria. Dovrà scontare la pena residua di 4 anni e sei mesi di reclusione.
Lo scorso 19 dicembre la stazione carabinieri di Sarnano ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione dell’Ufficio di Sorveglianza di Macerata nei confronti di un quarantaduenne di origini straniere 
L’uomo era stato condannato per atti persecutori nel 2020 dal Tribunale di Macerata e si trovava attualmente sottoposto al regime della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali- dal marzo 2022-; proprio nel mese dicembre 2022  la Corte di Appello di Perugia lo ha condannato all’ulteriore pena di 6 anni di reclusione, oltre a 27.000 euro di multa per il reato di spaccio, posto in essere a Sarnano negli scorsi anni.


A seguito quindi del provvedimento di unificazione di pene concorrenti per i nuovi titoli di reato, dovrà scontare una pena residua di 7 anni e 4 mesi di reclusione (incompatibile con il regime della misura alternativa).

L’uomo, tradotto al carcere di Fermo, dovrà scontare la condanna fino al luglio 2029 e all’esito sarà sottoposto alla misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello stato, previo accertamento e valutazione della pericolosità da parte del Magistrato di Sorveglianza.

Nel pomeriggio dello stesso giorno,  i carabinieri di San Severino Marche hanno sottoposto all’ordine di esecuzione per la carcerazione dell’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, un italiano di 55 anni,  residente in altra provincia,  già affidato in prova ai servizi sociali presso una comunità terapeutica locale.

Condannato con sentenza definitiva (Tribunale di Isernia e Corte d’Appello di Campobasso) nel tempo per molteplici reati, quali rapina, truffa, ricettazione, violazione legge in materia di armi ed evasione, l'uomo era stato ammesso, nel mese di giugno di quest’anno, al regime alternativo alla detenzione per seguire un programma di recupero legato allo stato di tossicodipendenza, con vigilanza affidata ai carabinieri di San Severino Marche in relazione al rispetto delle prescrizioni.

L’uomo, ultimamente ha tuttavia  manifestato insofferenza verso le prescrizioni e le regole da rispettare all’interno della Comunità, con episodi segnalati dai militari all’Autorità giudiziaria.

Il cinquantacinquenne, condannato complessivamente a 13 anni di reclusione, è stato sottoposto alla sospensione dell’affidamento in prova e all’ordine di carcerazione mentre si trovava all’ospedale di Macerata, per aver ingoiato dei chiodi la sera del 18 (come manifestazione di insofferenza verso la permanenza nella struttura di recupero terapeutico).
Preso in carico per la vigilanza dalla Polizia Penitenziaria di Fermo, sarà tradotto in carcere una volta dimesso dalla struttura sanitaria. Dovrà scontare la pena residua di 4 anni e sei mesi di reclusione.

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