L’indagine, che ha interessato ben 33 imprese operanti nel «distretto industriale del tessile e dell'abbigliamento», ha permesso di scoprire un modus operandi in base al quale le aziende erano accomunate da un brevissimo ciclo di vita aziendale che non superava i tre anni.
Ammontano a circa 20milioni di euro le basi imponibili, ai fini delle imposte sui redditi, complessivamente evase.
Il sistema di frode consisteva in sostanza nell'aprire svariate attività commerciali per mezzo delle quali effettuare lavorazioni tessili conto terzi, con emissione delle relative fatture di vendita ma omettendo, quasi sistematicamente, la presentazione delle corispondenti dichiarazioni fiscali.
Non solo evasione fiscale. E' stato, infatti, anche accertato che una società, non più operativa, è risultata beneficiaria di oltre 42mila euro quale contributo a fondo perduto previsto dal cosiddetto "Decreto Sostegni".