Il prossimo lunedì 19 giugno, nel corso di una cerimonia presenziata dall'arcivescovo Massara, i carabinieri di San Severino Marche restituiranno alla diocesi il quadro rubato diciassette anni fa dalla chiesa di Sant'Antonio Abate della frazione di Castel San Pietro
Nel mese di settembre del 2022, grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri della stazione di San Severino Marche si sono recati a effettuare un controllo all’interno di un laboratorio di restauro.
È qui che i i militari hanno individuato un quadro che, per le caratteristiche del soggetto rappresentato e per le dimensioni, poteva corrispondere all'opera intitolata “Sant’Antonio Abate davanti al corpo di San Paolo primo eremita", oggetto di furto denunciato il 30 dicembre del 2006 dal parroco dell’epoca.
Le ricerche effettuate dai carabinieri di san Severino Marche hanno condotto ad una perfetta corrispondenza tra l’effige fotografica presente agli atti e l'immagine rappresentata nel dipinto individuato all’interno dell’esercizio commerciale,
È stato quindi richiesto l’ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, specializzato in materia, per la conferma del dato anche in relazione all’autenticità dell’opera d’arte.
Di fondamentale importanza si è rivelata, ancora una volta, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande del mondo con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il reparto di Ancona ha immediatamente effettuato il raffronto con i dati custoditi all’interno del sistema, riscontrando effettivamente la provenienza illecita del dipinto, consentendone, dunque, l’immediato sequestro.
Le successive indagini hanno consentito di verificare che il titolare del negozio era stato incaricato da un committente privato del restauro dell’opera, che consisteva nella stuccatura e ripresa del colore nelle parti mancanti.
Nei giorni successivi i carabinieri hanno invitato in caserma un cittadino residente a Castel San Pietro, frequentatore della parrocchia di quella frazione, il quale ha fornito ulteriori riscontri sulla corrispondenza dell’opera rubata, evidenziandone il deterioramento nel colore dovuto verosimilmente alle condizioni di conservazione.
Il committente è stato quindi identificato dai reparti operanti congiuntamente, che lo hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di ricettazione di beni culturali.
La cerimonia di restituzione dell'opera è in programma lunedì 19 giugno alle ore 12 nell'aula conferenze del museo dell'arte recuperata MaRec in via Cesare Battisti a San Severino Marche.
Interverranno Mons. Francesco Massara,, il sindaco di Saan Severino Marche Rosa Piermattei, il comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino maggiore Giulia Maggi, il luogo tenente Massimiliano Lucarelli comandante stazione carabinieri di San Severino Marche, la direttrice del MaRec dottoressa Barbara Mastrocola e lo storico dell'arte dottor Matteo Mazzalupi.
San Severino, restituzione del quadro rubato dalla chiesa di Sant'Antonio abate
Venerdì, 16 Giugno 2023 11:07 | Letto 1092 volte Clicca per ascolare il testo San Severino, restituzione del quadro rubato dalla chiesa di Sant'Antonio abate Il prossimo lunedì 19 giugno, nel corso di una cerimonia presenziata dallarcivescovo Massara, i carabinieri di San Severino Marche restituiranno alla diocesi il quadro rubato diciassette anni fa dalla chiesa di SantAntonio Abate della frazione di Castel San Pietro Nel mese di settembre del 2022, grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri della stazione di San Severino Marche si sono recati a effettuare un controllo all’interno di un laboratorio di restauro. È qui che i i militari hanno individuato un quadro che, per le caratteristiche del soggetto rappresentato e per le dimensioni, poteva corrispondere allopera intitolata “Sant’Antonio Abate davanti al corpo di San Paolo primo eremita, oggetto di furto denunciato il 30 dicembre del 2006 dal parroco dell’epoca. Le ricerche effettuate dai carabinieri di san Severino Marche hanno condotto ad una perfetta corrispondenza tra l’effige fotografica presente agli atti e limmagine rappresentata nel dipinto individuato all’interno dell’esercizio commerciale, È stato quindi richiesto l’ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, specializzato in materia, per la conferma del dato anche in relazione all’autenticità dell’opera d’arte. Di fondamentale importanza si è rivelata, ancora una volta, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande del mondo con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il reparto di Ancona ha immediatamente effettuato il raffronto con i dati custoditi all’interno del sistema, riscontrando effettivamente la provenienza illecita del dipinto, consentendone, dunque, l’immediato sequestro. Le successive indagini hanno consentito di verificare che il titolare del negozio era stato incaricato da un committente privato del restauro dell’opera, che consisteva nella stuccatura e ripresa del colore nelle parti mancanti. Nei giorni successivi i carabinieri hanno invitato in caserma un cittadino residente a Castel San Pietro, frequentatore della parrocchia di quella frazione, il quale ha fornito ulteriori riscontri sulla corrispondenza dell’opera rubata, evidenziandone il deterioramento nel colore dovuto verosimilmente alle condizioni di conservazione. Il committente è stato quindi identificato dai reparti operanti congiuntamente, che lo hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di ricettazione di beni culturali. La cerimonia di restituzione dellopera è in programma lunedì 19 giugno alle ore 12 nellaula conferenze del museo dellarte recuperata MaRec in via Cesare Battisti a San Severino Marche. Interverranno Mons. Francesco Massara,, il sindaco di Saan Severino Marche Rosa Piermattei, il comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino maggiore Giulia Maggi, il luogo tenente Massimiliano Lucarelli comandante stazione carabinieri di San Severino Marche, la direttrice del MaRec dottoressa Barbara Mastrocola e lo storico dellarte dottor Matteo Mazzalupi.
Il prossimo lunedì 19 giugno, nel corso di una cerimonia presenziata dall'arcivescovo Massara, i carabinieri di San Severino Marche restituiranno alla diocesi il quadro rubato diciassette anni fa dalla chiesa di Sant'Antonio Abate della frazione di Castel San Pietro
Nel mese di settembre del 2022, grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri della stazione di San Severino Marche si sono recati a effettuare un controllo all’interno di un laboratorio di restauro.
È qui che i i militari hanno individuato un quadro che, per le caratteristiche del soggetto rappresentato e per le dimensioni, poteva corrispondere all'opera intitolata “Sant’Antonio Abate davanti al corpo di San Paolo primo eremita", oggetto di furto denunciato il 30 dicembre del 2006 dal parroco dell’epoca.
Le ricerche effettuate dai carabinieri di san Severino Marche hanno condotto ad una perfetta corrispondenza tra l’effige fotografica presente agli atti e l'immagine rappresentata nel dipinto individuato all’interno dell’esercizio commerciale,
È stato quindi richiesto l’ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, specializzato in materia, per la conferma del dato anche in relazione all’autenticità dell’opera d’arte.
Di fondamentale importanza si è rivelata, ancora una volta, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande del mondo con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il reparto di Ancona ha immediatamente effettuato il raffronto con i dati custoditi all’interno del sistema, riscontrando effettivamente la provenienza illecita del dipinto, consentendone, dunque, l’immediato sequestro.
Le successive indagini hanno consentito di verificare che il titolare del negozio era stato incaricato da un committente privato del restauro dell’opera, che consisteva nella stuccatura e ripresa del colore nelle parti mancanti.
Nei giorni successivi i carabinieri hanno invitato in caserma un cittadino residente a Castel San Pietro, frequentatore della parrocchia di quella frazione, il quale ha fornito ulteriori riscontri sulla corrispondenza dell’opera rubata, evidenziandone il deterioramento nel colore dovuto verosimilmente alle condizioni di conservazione.
Il committente è stato quindi identificato dai reparti operanti congiuntamente, che lo hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di ricettazione di beni culturali.
La cerimonia di restituzione dell'opera è in programma lunedì 19 giugno alle ore 12 nell'aula conferenze del museo dell'arte recuperata MaRec in via Cesare Battisti a San Severino Marche.
Interverranno Mons. Francesco Massara,, il sindaco di Saan Severino Marche Rosa Piermattei, il comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino maggiore Giulia Maggi, il luogo tenente Massimiliano Lucarelli comandante stazione carabinieri di San Severino Marche, la direttrice del MaRec dottoressa Barbara Mastrocola e lo storico dell'arte dottor Matteo Mazzalupi.
Nel mese di settembre del 2022, grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri della stazione di San Severino Marche si sono recati a effettuare un controllo all’interno di un laboratorio di restauro.
È qui che i i militari hanno individuato un quadro che, per le caratteristiche del soggetto rappresentato e per le dimensioni, poteva corrispondere all'opera intitolata “Sant’Antonio Abate davanti al corpo di San Paolo primo eremita", oggetto di furto denunciato il 30 dicembre del 2006 dal parroco dell’epoca.
Le ricerche effettuate dai carabinieri di san Severino Marche hanno condotto ad una perfetta corrispondenza tra l’effige fotografica presente agli atti e l'immagine rappresentata nel dipinto individuato all’interno dell’esercizio commerciale,
È stato quindi richiesto l’ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, specializzato in materia, per la conferma del dato anche in relazione all’autenticità dell’opera d’arte.
Di fondamentale importanza si è rivelata, ancora una volta, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande del mondo con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il reparto di Ancona ha immediatamente effettuato il raffronto con i dati custoditi all’interno del sistema, riscontrando effettivamente la provenienza illecita del dipinto, consentendone, dunque, l’immediato sequestro.
Le successive indagini hanno consentito di verificare che il titolare del negozio era stato incaricato da un committente privato del restauro dell’opera, che consisteva nella stuccatura e ripresa del colore nelle parti mancanti.
Nei giorni successivi i carabinieri hanno invitato in caserma un cittadino residente a Castel San Pietro, frequentatore della parrocchia di quella frazione, il quale ha fornito ulteriori riscontri sulla corrispondenza dell’opera rubata, evidenziandone il deterioramento nel colore dovuto verosimilmente alle condizioni di conservazione.
Il committente è stato quindi identificato dai reparti operanti congiuntamente, che lo hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di ricettazione di beni culturali.
La cerimonia di restituzione dell'opera è in programma lunedì 19 giugno alle ore 12 nell'aula conferenze del museo dell'arte recuperata MaRec in via Cesare Battisti a San Severino Marche.
Interverranno Mons. Francesco Massara,, il sindaco di Saan Severino Marche Rosa Piermattei, il comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino maggiore Giulia Maggi, il luogo tenente Massimiliano Lucarelli comandante stazione carabinieri di San Severino Marche, la direttrice del MaRec dottoressa Barbara Mastrocola e lo storico dell'arte dottor Matteo Mazzalupi.
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Cronaca