Il gruppo di minoranza "San Ginesio Comunità Condivisa" esprime la propria solidarietà ai titolari delle attività commerciali del centro storico del paese, davvero da premiare per la loro resilienza.
"Tenere aperta un’attività nel borgo è ormai un atto eroico - si legge in una nota - e lo diventa ancora di più quando alle difficoltà quotidiane oggettive, derivate dal terremoto, dal progressivo spopolamento e dal basso flusso turistico, si aggiungono volontariamente altri ostacoli. Ci riferiamo alla comparsa del divieto di sosta e di fermata lungo il Corso Gentili che, senza escludere il carico e lo scarico delle merci, ha creato un enorme disagio complicando il lavoro di tutti. Non consentire di fermare i fornitori e gli stessi operatori nelle vicinanze delle attività per lo scarico e il carico della merce, costringendoli ad arrivare, bene che vada, in Piazza per non essere soggetti a possibili sanzioni, significa aggravare inutilmente una situazione sicuramente già compromessa. Nei prossimi giorni, presenteremo una mozione affinchè la scelta di appore tale segnaletica possa essere cambiata. In ultimo, attraverso l’ordinanza n. 2 del 3 ottobre 2023, del Responsabile dell’Area Tecnica, si è disposto lo sgombro del locale sotto al loggiato del teatro che ospita il bar, senza prevedere un indennizzo per il periodo di chiusura e addirittura con la richiesta di traslocare a carico del titolare tutto il mobilio e la merce contenuta, per effettuare i lavori, nonostante il locale goda di agibilità e non sia terremotato. Si impone l’allontanamento a chi ha sempre regolarmente pagato il canone di locazione e lo si fa, per di più, sulle spalle dell’attività economica stessa, tralasciando il fatto di esporre inutilmente l’Ente a possibili e ovvi contenziosi legali. A tal proposito, presenteremo un'interrogazione per capire se ci sono errori procedurali, sperando chè ciò possa incentivare il raggiungimento di un compromesso più ottimale. Ci auguriamo che qualche amministratore si renda conto che se i commercianti se ne vanno, il centro storico sarà destinato a ospitare solo i fantasmi. Per evitarlo si dovrebbe iniziare almeno a non creare loro disagi inutili!".
San Ginesio: "Troppi ostacoli inutili ai commercianti del centro storico"
Martedì, 10 Ottobre 2023 14:08 | Letto 402 volte Clicca per ascolare il testo San Ginesio: "Troppi ostacoli inutili ai commercianti del centro storico" Il gruppo di minoranza San Ginesio Comunità Condivisa esprime la propria solidarietà ai titolari delle attività commerciali del centro storico del paese, davvero da premiare per la loro resilienza. Tenere aperta un’attività nel borgo è ormai un atto eroico - si legge in una nota - e lo diventa ancora di più quando alle difficoltà quotidiane oggettive, derivate dal terremoto, dal progressivo spopolamento e dal basso flusso turistico, si aggiungono volontariamente altri ostacoli. Ci riferiamo alla comparsa del divieto di sosta e di fermata lungo il Corso Gentili che, senza escludere il carico e lo scarico delle merci, ha creato un enorme disagio complicando il lavoro di tutti. Non consentire di fermare i fornitori e gli stessi operatori nelle vicinanze delle attività per lo scarico e il carico della merce, costringendoli ad arrivare, bene che vada, in Piazza per non essere soggetti a possibili sanzioni, significa aggravare inutilmente una situazione sicuramente già compromessa. Nei prossimi giorni, presenteremo una mozione affinchè la scelta di appore tale segnaletica possa essere cambiata. In ultimo, attraverso l’ordinanza n. 2 del 3 ottobre 2023, del Responsabile dell’Area Tecnica, si è disposto lo sgombro del locale sotto al loggiato del teatro che ospita il bar, senza prevedere un indennizzo per il periodo di chiusura e addirittura con la richiesta di traslocare a carico del titolare tutto il mobilio e la merce contenuta, per effettuare i lavori, nonostante il locale goda di agibilità e non sia terremotato. Si impone l’allontanamento a chi ha sempre regolarmente pagato il canone di locazione e lo si fa, per di più, sulle spalle dell’attività economica stessa, tralasciando il fatto di esporre inutilmente l’Ente a possibili e ovvi contenziosi legali. A tal proposito, presenteremo uninterrogazione per capire se ci sono errori procedurali, sperando chè ciò possa incentivare il raggiungimento di un compromesso più ottimale. Ci auguriamo che qualche amministratore si renda conto che se i commercianti se ne vanno, il centro storico sarà destinato a ospitare solo i fantasmi. Per evitarlo si dovrebbe iniziare almeno a non creare loro disagi inutili!.
Il gruppo di minoranza "San Ginesio Comunità Condivisa" esprime la propria solidarietà ai titolari delle attività commerciali del centro storico del paese, davvero da premiare per la loro resilienza.
"Tenere aperta un’attività nel borgo è ormai un atto eroico - si legge in una nota - e lo diventa ancora di più quando alle difficoltà quotidiane oggettive, derivate dal terremoto, dal progressivo spopolamento e dal basso flusso turistico, si aggiungono volontariamente altri ostacoli. Ci riferiamo alla comparsa del divieto di sosta e di fermata lungo il Corso Gentili che, senza escludere il carico e lo scarico delle merci, ha creato un enorme disagio complicando il lavoro di tutti. Non consentire di fermare i fornitori e gli stessi operatori nelle vicinanze delle attività per lo scarico e il carico della merce, costringendoli ad arrivare, bene che vada, in Piazza per non essere soggetti a possibili sanzioni, significa aggravare inutilmente una situazione sicuramente già compromessa. Nei prossimi giorni, presenteremo una mozione affinchè la scelta di appore tale segnaletica possa essere cambiata. In ultimo, attraverso l’ordinanza n. 2 del 3 ottobre 2023, del Responsabile dell’Area Tecnica, si è disposto lo sgombro del locale sotto al loggiato del teatro che ospita il bar, senza prevedere un indennizzo per il periodo di chiusura e addirittura con la richiesta di traslocare a carico del titolare tutto il mobilio e la merce contenuta, per effettuare i lavori, nonostante il locale goda di agibilità e non sia terremotato. Si impone l’allontanamento a chi ha sempre regolarmente pagato il canone di locazione e lo si fa, per di più, sulle spalle dell’attività economica stessa, tralasciando il fatto di esporre inutilmente l’Ente a possibili e ovvi contenziosi legali. A tal proposito, presenteremo un'interrogazione per capire se ci sono errori procedurali, sperando chè ciò possa incentivare il raggiungimento di un compromesso più ottimale. Ci auguriamo che qualche amministratore si renda conto che se i commercianti se ne vanno, il centro storico sarà destinato a ospitare solo i fantasmi. Per evitarlo si dovrebbe iniziare almeno a non creare loro disagi inutili!".
"Tenere aperta un’attività nel borgo è ormai un atto eroico - si legge in una nota - e lo diventa ancora di più quando alle difficoltà quotidiane oggettive, derivate dal terremoto, dal progressivo spopolamento e dal basso flusso turistico, si aggiungono volontariamente altri ostacoli. Ci riferiamo alla comparsa del divieto di sosta e di fermata lungo il Corso Gentili che, senza escludere il carico e lo scarico delle merci, ha creato un enorme disagio complicando il lavoro di tutti. Non consentire di fermare i fornitori e gli stessi operatori nelle vicinanze delle attività per lo scarico e il carico della merce, costringendoli ad arrivare, bene che vada, in Piazza per non essere soggetti a possibili sanzioni, significa aggravare inutilmente una situazione sicuramente già compromessa. Nei prossimi giorni, presenteremo una mozione affinchè la scelta di appore tale segnaletica possa essere cambiata. In ultimo, attraverso l’ordinanza n. 2 del 3 ottobre 2023, del Responsabile dell’Area Tecnica, si è disposto lo sgombro del locale sotto al loggiato del teatro che ospita il bar, senza prevedere un indennizzo per il periodo di chiusura e addirittura con la richiesta di traslocare a carico del titolare tutto il mobilio e la merce contenuta, per effettuare i lavori, nonostante il locale goda di agibilità e non sia terremotato. Si impone l’allontanamento a chi ha sempre regolarmente pagato il canone di locazione e lo si fa, per di più, sulle spalle dell’attività economica stessa, tralasciando il fatto di esporre inutilmente l’Ente a possibili e ovvi contenziosi legali. A tal proposito, presenteremo un'interrogazione per capire se ci sono errori procedurali, sperando chè ciò possa incentivare il raggiungimento di un compromesso più ottimale. Ci auguriamo che qualche amministratore si renda conto che se i commercianti se ne vanno, il centro storico sarà destinato a ospitare solo i fantasmi. Per evitarlo si dovrebbe iniziare almeno a non creare loro disagi inutili!".
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