Bilancio di previsione, la minoranza del comune di San Ginesio abbandona l'aula

Venerdì, 22 Dicembre 2023 12:53 | Letto 949 volte   Clicca per ascolare il testo Bilancio di previsione, la minoranza del comune di San Ginesio abbandona l'aula Allordine del giorno dellultimo consiglio comunale prima delle festività natalizie di San Ginesio era prevista la discussione del bilancio di previsione, ma il gruppo di minoranza Comunità Condivisa abbandona laula prima della discussione.Il motivo - si legge in una nota dello stesso gruppo - è dovuto al fatto che i tempi di convocazione e gli allegati ricevuti non erano sufficienti a permetterne lo svolgimento. Nei giorni precedenti all’Assise - prosegue la nota - a nulla sono valsi i tentativi di richiesta degli allegati analitici delle proposte di spesa e di entrate, indispensabili per una corretta valutazione del bilancio preventivo e per proporre eventuali emendamenti; allegati che dovrebbero, secondo il regolamento di contabilità in vigore presso il Comune di San Ginesio, essere consegnati insieme a tutta la documentazione almeno 7 giorni prima della discussione; una eventuale consegna tardiva, con quale eravamo addirittura propensi a sorvolare sulla notevole riduzione dei giorni garantiti dal regolamento per effettuare gli emendamenti. Prima della discussione del punto riguardante l’approvazione del bilancio di previsione, il capogruppo ha quindi posto la questione pregiudiziale, che è stata poi respinta dalla maggioranza, richiamando la violazione degli articoli per le tempistiche di convocazione e per la non consegna degli allegati adeguati. Di fronte all’ennesima mancanza di rispetto verso il Consiglio comunale e verso tutti i consiglieri che lo compongono, abbiamo deciso di non prendere parte alla discussione e abbandonare l’aula. La decisione di abbandonare l’aula è stata maturata solo dopo aver tentato con ogni mezzo di ottenere un dialogo con la maggioranza, dalla richiesta di incontri, alla richiesta di integrazioni; tutti tentativi che hanno ricevuto “niet” da parte del Sindaco e dell’amministrazione. Cosa intenda il sindaco per “voglia di collaborare” proprio non ci è comprensibile. A nostro avviso la “voglia di collaborare” per una minoranza risiede nella puntualità, nell’arricchire il consiglio di diversità di opinione e di visione, nel fornire il miglior aiuto possibile all’amministrazione, pur rimanendo in “opposizione”. Non si tratta di un’omologazione cieca né di un cieco atto di fede su quanto propone la maggioranza: si deve poter decidere e votare avendo tutti gli elementi per farlo responsabilmente, si deve poter discutere dei problemi con un confronto reale e rispettoso delle posizioni altrui.
All'ordine del giorno dell'ultimo consiglio comunale prima delle festività natalizie di San Ginesio era prevista la discussione del bilancio di previsione, ma il gruppo di minoranza "Comunità Condivisa" abbandona l'aula prima della discussione.

"Il motivo - si legge in una nota dello stesso gruppo - è dovuto al fatto che i tempi di convocazione e gli allegati ricevuti non erano sufficienti a permetterne lo svolgimento. Nei giorni precedenti all’Assise - prosegue la nota - a nulla sono valsi i tentativi di richiesta degli allegati analitici delle proposte di spesa e di entrate, indispensabili per una corretta valutazione del bilancio preventivo e per proporre eventuali emendamenti; allegati che dovrebbero, secondo il regolamento di contabilità in vigore presso il Comune di San Ginesio, essere consegnati insieme a tutta la documentazione almeno 7 giorni prima della discussione; una eventuale consegna tardiva, con quale eravamo addirittura propensi a sorvolare sulla notevole riduzione dei giorni garantiti dal regolamento per effettuare gli emendamenti. Prima della discussione del punto riguardante l’approvazione del bilancio di previsione, il capogruppo ha quindi posto la questione pregiudiziale, che è stata poi respinta dalla maggioranza, richiamando la violazione degli articoli per le tempistiche di convocazione e per la non consegna degli allegati adeguati. Di fronte all’ennesima mancanza di rispetto verso il Consiglio comunale e verso tutti i consiglieri che lo compongono, abbiamo deciso di non prendere parte alla discussione e abbandonare l’aula. La decisione di abbandonare l’aula è stata maturata solo dopo aver tentato con ogni mezzo di ottenere un dialogo con la maggioranza, dalla richiesta di incontri, alla richiesta di integrazioni; tutti tentativi che hanno ricevuto “niet” da parte del Sindaco e dell’amministrazione. Cosa intenda il sindaco per “voglia di collaborare” proprio non ci è comprensibile. A nostro avviso la “voglia di collaborare” per una minoranza risiede nella puntualità, nell’arricchire il consiglio di diversità di opinione e di visione, nel fornire il miglior aiuto possibile all’amministrazione, pur rimanendo in “opposizione”. Non si tratta di un’omologazione cieca né di un cieco atto di fede su quanto propone la maggioranza: si deve poter decidere e votare avendo tutti gli elementi per farlo responsabilmente, si deve poter discutere dei problemi con un confronto reale e rispettoso delle posizioni altrui".

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