Dino Poggiali, le emergenze del territorio

Martedì, 09 Ottobre 2012 02:00 | Letto 1012 volte   Clicca per ascolare il testo Dino Poggiali, le emergenze del territorio È dal 16 dicembre 2011 il nuovo comandante dei Vigili del fuoco del dipartimento provinciale di Macerata. Lingegner Dino Poggiali, elegante e disponibilissimo ci apre le porte del suo ufficio, della “sua” caserma permettendoci di capire come si svolge il lavoro del vigile del fuoco e cosa significa dover coordinare ogni giorno interventi diversi tra loro. Ingegner Poggiali, da ormai dieci mesi si è trasferito da dalla sede di Rimini a Macerata.. «Si, il passaggio dal comando di Rimini a quello di Macerata è stato abbastanza semplice in quanto a Macerata ho trovato una situazione ottimale date le caratteristiche dei singoli che operano tra loro con molta passione nel territorio; inoltre per me ha rappresentato anche il ritorno alla mia regione dorigine, quindi una sorta di ritorno a casa». Comè stato andare via dal suo territorio, per poi ritornarvi? «Devo dire estremamente arricchente. Spostandomi per lavoro io sono stato 16 anni nella sede di Ancona, tre anni a Roma e due anni a Rimini per arrivare a Macerata. Vivendo, dunque, ambienti diversi si riesce a fare dei confronti ed è possibile prendere il meglio di quanto si coglie da realtà differenti. È un momento, ripeto, di arricchimento che per fortuna vede coinvolti non solo i Comandanti dei Vigili del Fuoco, ma tutti i vigili dallassunzione e nei diversi passaggi della loro carriera, per esempio è recente il rientro di tre capisquadra in provincia che sono stati negli anni scorsi in Lombardia proprio per arricchire il loro bagaglio desperienza». Non appena assunto il comando dei Vigili del Fuoco del capoluogo provinciale ha dovuto far fronte allemergenza neve… «Esatto, subito dopo il mio insediamento cè stato questa eccezionale nevicata a cui abbiamo dato risposta impegnando tutte le nostre risorse. Durante i dieci giorni più impegnativi dellevento, in particolare, abbiamo addirittura raddoppiato la presenza dei Vigili del Fuoco sul territorio quindi da Camerino a Tolentino, fino a Civitanova dal momento che lintervento ha riguardato anche la fascia costiera della nostra provincia. È stata una condizione difficile che ha visto circa cinquanta persone presenti 24 ore su 24 per far fronte a una situazione demergenza». Dallinverno allestate in cui, invece, ha dovuto fare i conti con gli incendi. Come avete affrontato la stagione calda? «Lorganizzazione dei Vigili del fuoco destate ha un potenziamento perché lestate porta con sé un notevole aumento di interventi per estinzioni dincendi che vanno dai più gravi a quelli di arbusti e sterpaglie. I Vigili del Fuoco, anche sulla base di specifici finanziamenti che la regione Marche mette loro a disposizione nella provincia di Macerata, hanno un incremento di circa 10 unità per tutto il periodo tra luglio e agosto. Con queste andiamo a coprire le zone che riteniamo potenzialmente più critiche sotto il profilo dello sviluppo di incendi boschivo: la zona del Parco dei Sibillini, in particolare a Visso, e questanno per la prima volta abbiamo sperimentato il posizionamento di un gruppo di vigili del fuoco nella zona di San Severino Marche in quanto zona logisticamente idonea per poter intervenire rapidamente. Questanno, nonostante la stagione calda e asciutta cè stato un numero limitato di incendi di bosco, cosa che non si può dire purtroppo di arbusti e sterpaglie: ricordiamo quello nella seconda metà di agosto in cui abbiamo chiuso per diverse ore la SS 77 a causa di un incendio di sterpaglia che ha interessato cinque ettari di territorio. A questo proposito bisogna ricordare ai cittadini che gli incendi non nascono mai da soli quindi a parte lintervento dei vigili del fuoco lazione principale deve essere di prevenzione avendo assoluta attenzione nellevitare che ci possa essere un innesto, a volte basta una sigaretta non spenta per poter dare vita a un incendio». La figura del Vigile del Fuoco è speso associata a un eroe, cosa ne pensa? «Noi facciamo solo il nostro lavoro come altrettanta gente lo fa in maniera seria. Limpegno dei Vigili del fuoco è costante, non solo quando si sentono le sirene. Lintervento noi lo costruiamo quando siamo in caserma. Il nostro intervento, seppur raro in questo senso per fortuna, è anche verso il rilascio di sostanze chimiche o radioattive, di ricerca di persone scomparse o disperse che può sembrare una cosa banale, ma richiede specifiche procedure. Cerchiamo solo di fare il nostro dovere nella maniera migliore possibile».

È dal 16 dicembre 2011 il nuovo comandante dei Vigili del fuoco del dipartimento provinciale di Macerata. L'ingegner Dino Poggiali, elegante e disponibilissimo ci apre le porte del suo ufficio, della “sua” caserma permettendoci di capire come si svolge il lavoro del vigile del fuoco e cosa significa dover coordinare ogni giorno interventi diversi tra loro.


Ingegner Poggiali, da ormai dieci mesi si è trasferito da dalla sede di Rimini a Macerata..
«Si, il passaggio dal comando di Rimini a quello di Macerata è stato abbastanza semplice in quanto a Macerata ho trovato una situazione ottimale date le caratteristiche dei singoli che operano tra loro con molta passione nel territorio; inoltre per me ha rappresentato anche il ritorno alla mia regione d'origine, quindi una sorta di ritorno a casa».

Com'è stato andare via dal suo territorio, per poi ritornarvi?
«Devo dire estremamente arricchente. Spostandomi per lavoro io sono stato 16 anni nella sede di Ancona, tre anni a Roma e due anni a Rimini per arrivare a Macerata. Vivendo, dunque, ambienti diversi si riesce a fare dei confronti ed è possibile prendere il meglio di quanto si coglie da realtà differenti. È un momento, ripeto, di arricchimento che per fortuna vede coinvolti non solo i Comandanti dei Vigili del Fuoco, ma tutti i vigili dall'assunzione e nei diversi passaggi della loro carriera, per esempio è recente il rientro di tre capisquadra in provincia che sono stati negli anni scorsi in Lombardia proprio per arricchire il loro bagaglio d'esperienza».

Non appena assunto il comando dei Vigili del Fuoco del capoluogo provinciale ha dovuto far fronte all'emergenza neve…
«Esatto, subito dopo il mio insediamento c'è stato questa eccezionale nevicata a cui abbiamo dato risposta impegnando tutte le nostre risorse. Durante i dieci giorni più impegnativi dell'evento, in particolare, abbiamo addirittura raddoppiato la presenza dei Vigili del Fuoco sul territorio quindi da Camerino a Tolentino, fino a Civitanova dal momento che l'intervento ha riguardato anche la fascia costiera della nostra provincia. È stata una condizione difficile che ha visto circa cinquanta persone presenti 24 ore su 24 per far fronte a una situazione d'emergenza».

Dall'inverno all'estate in cui, invece, ha dovuto fare i conti con gli incendi. Come avete affrontato la stagione calda?
«L'organizzazione dei Vigili del fuoco d'estate ha un potenziamento perché l'estate porta con sé un notevole aumento di interventi per estinzioni d'incendi che vanno dai più gravi a quelli di arbusti e sterpaglie. I Vigili del Fuoco, anche sulla base di specifici finanziamenti che la regione Marche mette loro a disposizione nella provincia di Macerata, hanno un incremento di circa 10 unità per tutto il periodo tra luglio e agosto. Con queste andiamo a coprire le zone che riteniamo potenzialmente più critiche sotto il profilo dello sviluppo di incendi boschivo: la zona del Parco dei Sibillini, in particolare a Visso, e quest'anno per la prima volta abbiamo sperimentato il posizionamento di un gruppo di vigili del fuoco nella zona di San Severino Marche in quanto zona logisticamente idonea per poter intervenire rapidamente. Quest'anno, nonostante la stagione calda e asciutta c'è stato un numero limitato di incendi di bosco, cosa che non si può dire purtroppo di arbusti e sterpaglie: ricordiamo quello nella seconda metà di agosto in cui abbiamo chiuso per diverse ore la SS 77 a causa di un incendio di sterpaglia che ha interessato cinque ettari di territorio. A questo proposito bisogna ricordare ai cittadini che gli incendi non nascono mai da soli quindi a parte l'intervento dei vigili del fuoco l'azione principale deve essere di prevenzione avendo assoluta attenzione nell'evitare che ci possa essere un innesto, a volte basta una sigaretta non spenta per poter dare vita a un incendio».

La figura del Vigile del Fuoco è speso associata a un eroe, cosa ne pensa?
«Noi facciamo solo il nostro lavoro come altrettanta gente lo fa in maniera seria. L'impegno dei Vigili del fuoco è costante, non solo quando si sentono le sirene. L'intervento noi lo costruiamo quando siamo in caserma. Il nostro intervento, seppur raro in questo senso per fortuna, è anche verso il rilascio di sostanze chimiche o radioattive, di ricerca di persone scomparse o disperse che può sembrare una cosa banale, ma richiede specifiche procedure. Cerchiamo solo di fare il nostro dovere nella maniera migliore possibile».

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