Sindaci in piazza contro le industrie insalubri

Lunedì, 25 Marzo 2013 01:00 | Letto 893 volte   Clicca per ascolare il testo Sindaci in piazza contro le industrie insalubri Le “Donne di Matelica” contro le industrie insalubri RIR, insieme alle donne di Cerreto ed Esanatoglia, hanno sfilato nel pomeriggio di sabato 23 marzo per le vie del centro di Cerreto dEsi. Il corteo, con in testa il sindaco David Alessandroni, presente con fascia tricolore e gonfalone, si è portato fino alla piazza centrale del paese dove è stato lo stesso primo cittadino ad aprire gli interventi. Il sindaco di Cerreto ha chiarito di essere sceso in piazza non contro il sindaco di Matelica, ma a favore del territorio, della salute dei nostri figli e dei nostri nipoti. A fargli eco il primo cittadino di Fabriano, Giancarlo Sagramola, il quale ha esordito dicendo che non era opportuno intervenire, a Matelica, ad una manifestazione contro una delibera comunale, ma che è dovere di un sindaco raccogliere la protesta per farne una proposta. In tanti anni di esperienza politica e amministrativa, ha precisato Sagramola, mai gli era capitato di vedere adottare una variante che consente linsediamento di industrie insalubri a rischio di incidente rilevante solo su alcuni lotti comunali. Come sindaco ha aspramente criticato il metodo adottato per lapplicazione della variante, preannunciando ricorso alla prefettura di Ancona, che dovrà valutare il tutto di concerto con quella di Macerata, nonché alla regione Marche. “Non è pensabile che si facciano delle scelte che avranno conseguenze per decine di chilometri senza tener conto di cosa ne pensino le amministrazioni o i cittadini”, ha dichiarato Sagramola a conclusione del suo intervento. Anche alcuni tecnici presenti hanno chiarito ulteriormente gli effetti su territorio, ambiente e salute della presenza di industrie insalubri a rischio di incidente rilevante. In particolare, ling. Donati ha esortato a non cadere nella chimera dei posti di lavoro, perché, simili impianti non sono in grado di dare una risposta effettiva alla richiesta di occupazione, anzi, “per loro caratteristica hanno sicuramente una valenza negativa in termini occupazionali rispetto ad industrie che non rientrano in quella categoria e che caratterizzano il tessuto del manifatturiero marchigiano”.  
Le “Donne di Matelica” contro le industrie insalubri RIR, insieme alle donne di Cerreto ed Esanatoglia, hanno sfilato nel pomeriggio di sabato 23 marzo per le vie del centro di Cerreto d'Esi. Il corteo, con in testa il sindaco David Alessandroni, presente con fascia tricolore e gonfalone, si è portato fino alla piazza centrale del paese dove è stato lo stesso primo cittadino ad aprire gli interventi. Il sindaco di Cerreto ha chiarito di essere sceso in piazza non contro il sindaco di Matelica, ma a favore del territorio, della salute dei nostri figli e dei nostri nipoti. A fargli eco il primo cittadino di Fabriano, Giancarlo Sagramola, il quale ha esordito dicendo che non era opportuno intervenire, a Matelica, ad una manifestazione contro una delibera comunale, ma che è dovere di un sindaco raccogliere la protesta per farne una proposta. In tanti anni di esperienza politica e amministrativa, ha precisato Sagramola, mai gli era capitato di vedere adottare una variante che consente l'insediamento di industrie insalubri a rischio di incidente rilevante solo su alcuni lotti comunali. Come sindaco ha aspramente criticato il metodo adottato per l'applicazione della variante, preannunciando ricorso alla prefettura di Ancona, che dovrà valutare il tutto di concerto con quella di Macerata, nonché alla regione Marche. “Non è pensabile che si facciano delle scelte che avranno conseguenze per decine di chilometri senza tener conto di cosa ne pensino le amministrazioni o i cittadini”, ha dichiarato Sagramola a conclusione del suo intervento. Anche alcuni tecnici presenti hanno chiarito ulteriormente gli effetti su territorio, ambiente e salute della presenza di industrie insalubri a rischio di incidente rilevante. In particolare, l'ing. Donati ha esortato a non cadere nella chimera dei posti di lavoro, perché, simili impianti non sono in grado di dare una risposta effettiva alla richiesta di occupazione, anzi, “per loro caratteristica hanno sicuramente una valenza negativa in termini occupazionali rispetto ad industrie che non rientrano in quella categoria e che caratterizzano il tessuto del manifatturiero marchigiano”.

 

Letto 893 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo