Il bilancio del furto alla Banca dell'Adriatico

Mercoledì, 19 Febbraio 2014 01:00 | Letto 622 volte   Clicca per ascolare il testo Il bilancio del furto alla Banca dell'Adriatico E questo lamaro bilancio del furto messo a segno lunedì notte da una banda di malviventi alla filiale di Camerino della Banca dellAdriatico. I ladri hanno agito in piena notte, intorno alle 4 del mattino, facendo saltare il bancomat con una carica esplosiva e fuggendo con la cassetta del denaro. Il tutto senza lasciare alcuna traccia. E sono proprio le modalità del colpo a far maturare lipotesi, negli inquirenti, che ad agire siano stati dei veri e propri professionisti del crimine. I banditi hanno, con lausilio di una cannuccia, iniettato del gas allinterno della fessura in cui solitamente si inseriscono le tessere bancomat. Poi sono entrati nei locali della banca e con dei fili elettrici hanno provocato la scintilla che ha dato innesco allesplosione. Una botta tremenda, che ha letteralmente squarciato le guide che reggevano lapparecchio bancomat e creato danni allintero edificio del Centro Studi Professionali, in località Montagnano. “Purtroppo – ha affermato il direttore della filiale, ancora sconvolto per laccaduto – i danni sono notevoli. Il bottino si aggira intorno a diecimila euro, poiché il bancomat era stato caricato di contante nel pomeriggio di martedì. Presumiamo, da una prima stima, che la somma residua potesse quindi essere quella indicata. Ma oltre ai soldi portati via ci sono i danni, circa cinquantamila euro. La banca resterà chiusa per almeno un paio di giorni dopo oggi (domenica ndr). Pensavamo di vivere in territori tranquilli, al riparo da vicende come queste, e invece dobbiamo prendere atto che anche le nostre zone, ormai fanno i conti con la criminalità”. A chiamare i Carabinieri, nella notte tra domenica e lunedì, è stata una persona residente nella zona che, udita la deflagrazione, ha subito capito cosa poteva essere successo. La pattuglia dei Carabinieri si è precipitata sul posto, ma al loro arrivo i militari dellArma non hanno trovato altro che macerie ancora fumanti. Dei banditi, invece, nessuna traccia. Larea è stata posta sotto sequestro dagli stessi inquirenti, che hanno provveduto anche al sequestro delle bobine degli impianti di videosorveglianza della banca e di alcune attività commerciali vicine. Ogni fotogramma sarà passato al setaccio nel tentativo di individuare elementi utili alle indagini.  

E' questo l'amaro bilancio del furto messo a segno lunedì notte da una banda di malviventi alla filiale di Camerino della Banca dell'Adriatico. I ladri hanno agito in piena notte, intorno alle 4 del mattino, facendo saltare il bancomat con una carica esplosiva e fuggendo con la cassetta del denaro. Il tutto senza lasciare alcuna traccia. E sono proprio le modalità del colpo a far maturare l'ipotesi, negli inquirenti, che ad agire siano stati dei veri e propri professionisti del crimine. I banditi hanno, con l'ausilio di una cannuccia, iniettato del gas all'interno della fessura in cui solitamente si inseriscono le tessere bancomat. Poi sono entrati nei locali della banca e con dei fili elettrici hanno provocato la scintilla che ha dato innesco all'esplosione. Una botta tremenda, che ha letteralmente squarciato le guide che reggevano l'apparecchio bancomat e creato danni all'intero edificio del Centro Studi Professionali, in località Montagnano. “Purtroppo – ha affermato il direttore della filiale, ancora sconvolto per l'accaduto – i danni sono notevoli. Il bottino si aggira intorno a diecimila euro, poiché il bancomat era stato caricato di contante nel pomeriggio di martedì. Presumiamo, da una prima stima, che la somma residua potesse quindi essere quella indicata. Ma oltre ai soldi portati via ci sono i danni, circa cinquantamila euro. La banca resterà chiusa per almeno un paio di giorni dopo oggi (domenica ndr). Pensavamo di vivere in territori tranquilli, al riparo da vicende come queste, e invece dobbiamo prendere atto che anche le nostre zone, ormai fanno i conti con la criminalità”. A chiamare i Carabinieri, nella notte tra domenica e lunedì, è stata una persona residente nella zona che, udita la deflagrazione, ha subito capito cosa poteva essere successo. La pattuglia dei Carabinieri si è precipitata sul posto, ma al loro arrivo i militari dell'Arma non hanno trovato altro che macerie ancora fumanti. Dei banditi, invece, nessuna traccia. L'area è stata posta sotto sequestro dagli stessi inquirenti, che hanno provveduto anche al sequestro delle bobine degli impianti di videosorveglianza della banca e di alcune attività commerciali vicine. Ogni fotogramma sarà passato al setaccio nel tentativo di individuare elementi utili alle indagini.

 

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