Agugliano, scoperta una fattoria abusiva

Mercoledì, 30 Settembre 2015 02:00 | Letto 1111 volte   Clicca per ascolare il testo Agugliano, scoperta una fattoria abusiva Gli agenti delle stazioni forestali di Ancona, Jesi e Conero, congiuntamente alle guardie zoofile dellOIPA di Ancona ed al Servizio veterinario sono intervenuti in frazione Castel dEmilio del Comune di Agugliano, per un controllo amministrativo mirato alla verifica del regolare commercio di cuccioli sul web. Giunti sul posto si sono trovati di fronte ad una vera e propria fattoria abusiva. Accertata la presenza di 18 cani tenuti in pessime condizioni sanitarie, di cui 4 cuccioli di bracco tedesco con code tagliate illegalmente, 10 maiali tibetani e 4 capre senza la prescritta marcatura identificativa e registri di tracciabilità, due esemplari di specie protetta detenuti in voliera ed un fucile con relative munizioni lasciato incustodito in una cantina. La struttura era assolutamente priva di qualsiasi autorizzazione sanitaria, mai effettuate le prescritte profilassi per la malattia vescicolare e la peste suina. Alcuni cani, i maiali e le capre non erano iscritti ad anagrafe e non identificati. Numerosi gli illeciti contestati, dai reati di omessa custodia delle armi, maltrattamento e lesioni di animali detenuti in cattive condizioni igieniche, al possesso di avifauna protetta. Il responsabile, deferito alla Procura della Repubblica di Ancona che ha acquisito la direzione delle indagini, rischia pene fino ad un anno di reclusione.    

Gli agenti delle stazioni forestali di Ancona, Jesi e Conero, congiuntamente alle guardie zoofile dell'OIPA di Ancona ed al Servizio veterinario sono intervenuti in frazione Castel d'Emilio del Comune di Agugliano, per un controllo amministrativo mirato alla verifica del regolare commercio di cuccioli sul web. Giunti sul posto si sono trovati di fronte ad una vera e propria fattoria abusiva. Accertata la presenza di 18 cani tenuti in pessime condizioni sanitarie, di cui 4 cuccioli di bracco tedesco con code tagliate illegalmente, 10 maiali tibetani e 4 capre senza la prescritta marcatura identificativa e registri di tracciabilità, due esemplari di specie protetta detenuti in voliera ed un fucile con relative munizioni lasciato incustodito in una cantina. La struttura era assolutamente priva di qualsiasi autorizzazione sanitaria, mai effettuate le prescritte profilassi per la malattia vescicolare e la peste suina. Alcuni cani, i maiali e le capre non erano iscritti ad anagrafe e non identificati. Numerosi gli illeciti contestati, dai reati di omessa custodia delle armi, maltrattamento e lesioni di animali detenuti in cattive condizioni igieniche, al possesso di avifauna protetta. Il responsabile, deferito alla Procura della Repubblica di Ancona che ha acquisito la direzione delle indagini, rischia pene fino ad un anno di reclusione.


 


 

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