Moie, una bandiera che sventola da 50 anni

Mercoledì, 25 Novembre 2015 01:00 | Letto 994 volte   Clicca per ascolare il testo Moie, una bandiera che sventola da 50 anni Nel corso del 2014 si è celebrato il bicentenario della fondazione dellArma dei Carabinieri avvenuta il 13 luglio 1814. Cinquantanni fa, e precisamente il 21 novembre 1965, veniva solennemente consegnata la Bandiera Nazionale alla Stazione Carabinieri di Moie che  aveva incominciato ad essere operativa lanno precedente, sabato 28 novembre 1964 con la nuova denominazione di "Stazione Carabinieri Moie " dopo il trasferimento della "Stazione Carabinieri di Monteroberto". Una continuità storica dunque di 110 anni dellunica stazione. A Monte Roberto, infatti, nel centro storico, i Carabinieri erano presenti dal 1 luglio 1905, quando fu istituto un nuovo Comando di Stazione, staccando questo territorio dalla giurisdizione della Brigata di Cupramontana dove era presente almeno dagli anni Trenta dellOttocento. A determinare la richiesta di Monte Roberto, fatta dalla Giunta Comunale il 2 febbraio 1904, furono soprattutto il ripetersi di numerosi furti specie in campagna, lintervento non proprio rapido dei militi che dovevano venire da Cupramontana. Lincremento demografico a valle, già nel 1946, aveva fatto prospettare al Prefetto di Ancona il trasferimento del Comando a Pianello Vallesina. Lanno successivo gli esponenti di tutti i partiti politici e delle associazioni di Monte Roberto si opposero al progetto. Nel 1962 tuttavia il Ministero dellInterno decise in maniera perentoria il trasferimento a Pianello; nuova opposizione corale degli abitanti di Monte Roberto che giunsero a proporre di "lasciare la caserma nel capoluogo, attivare  un distaccamento a Moie; mai però a Pianello". Ovviamente le evidenti ragioni della crescita demografica ed urbana del territorio a fondovalle ebbero il sopravvento con il definitivo trasferimento a Moie del 1964 che allora contava 2250 abitanti. La consegna ufficiale della Bandiera Nazionale alla Stazione di Moie del 1965, era stata preceduta da unanaloga solenne consegna fatta a Monte Roberto nel 1936. Quella di cinquantanni fa invece, del 21 novembre 1965, fu preparata da un solo apposito Comitato Cittadino di Moie. Alla cerimonia  furono presenti lon. Danilo de Cocci, Sottosegretario ai Lavori Pubblici, che tenne il discorso ufficiale, e Mons. Giovanni Battista Pardini vescovo diocesano che benedisse la bandiera, la Fanfara della Legione Carabinieri di Ancona, oltre alle autorità militari provinciali e una grande folla di cittadini. A fare gli onori di casa lallora comandante Brig. Michele Lotauro. In preparazione dell "lofferta della Bandiera Nazionale", a cura del Comitato Promotore, fu edito un fascicolo con il programma della giornata ed alcune poesie (una di Don Eleuterio Romagnoli), e successivamente per ricordare levento fu dato alle stampe un fascicolo un po più corposo, con il discorso dellon. de Cocci e del Comandante Interinale del Gruppo Carabinieri di Ancona, corredato da numerose fotografie della manifestazione. Episodi non trascurabili nella vita di una comunità.                                                    Fonte:   Riccardo Ceccarelli

Nel corso del 2014 si è celebrato il bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri avvenuta il 13 luglio 1814. Cinquant'anni fa, e precisamente il 21 novembre 1965, veniva solennemente consegnata la Bandiera Nazionale alla Stazione Carabinieri di Moie che  aveva incominciato ad essere operativa l'anno precedente, sabato 28 novembre 1964 con la nuova denominazione di "Stazione Carabinieri Moie " dopo il trasferimento della "Stazione Carabinieri di Monteroberto". Una continuità storica dunque di 110 anni dell'unica stazione. A Monte Roberto, infatti, nel centro storico, i Carabinieri erano presenti dal 1 luglio 1905, quando fu istituto un nuovo Comando di Stazione, staccando questo territorio dalla giurisdizione della Brigata di Cupramontana dove era presente almeno dagli anni Trenta dell'Ottocento. A determinare la richiesta di Monte Roberto, fatta dalla Giunta Comunale il 2 febbraio 1904, furono soprattutto il ripetersi di numerosi furti specie in campagna, l'intervento non proprio rapido dei militi che dovevano venire da Cupramontana. L'incremento demografico a valle, già nel 1946, aveva fatto prospettare al Prefetto di Ancona il trasferimento del Comando a Pianello Vallesina. L'anno successivo gli esponenti di tutti i partiti politici e delle associazioni di Monte Roberto si opposero al progetto. Nel 1962 tuttavia il Ministero dell'Interno decise in maniera perentoria il trasferimento a Pianello; nuova opposizione corale degli abitanti di Monte Roberto che giunsero a proporre di "lasciare la caserma nel capoluogo, attivare  un distaccamento a Moie; mai però a Pianello". Ovviamente le evidenti ragioni della crescita demografica ed urbana del territorio a fondovalle ebbero il sopravvento con il definitivo trasferimento a Moie del 1964 che allora contava 2250 abitanti. La consegna ufficiale della Bandiera Nazionale alla Stazione di Moie del 1965, era stata preceduta da un'analoga solenne consegna fatta a Monte Roberto nel 1936. Quella di cinquant'anni fa invece, del 21 novembre 1965, fu preparata da un solo apposito Comitato Cittadino di Moie. Alla cerimonia  furono presenti l'on. Danilo de' Cocci, Sottosegretario ai Lavori Pubblici, che tenne il discorso ufficiale, e Mons. Giovanni Battista Pardini vescovo diocesano che benedisse la bandiera, la Fanfara della Legione Carabinieri di Ancona, oltre alle autorità militari provinciali e una grande folla di cittadini. A fare gli onori di casa l'allora comandante Brig. Michele Lotauro. In preparazione dell' "l'offerta della Bandiera Nazionale", a cura del Comitato Promotore, fu edito un fascicolo con il programma della giornata ed alcune poesie (una di Don Eleuterio Romagnoli), e successivamente per ricordare l'evento fu dato alle stampe un fascicolo un po' più corposo, con il discorso dell'on. de' Cocci e del Comandante Interinale del Gruppo Carabinieri di Ancona, corredato da numerose fotografie della manifestazione. Episodi non trascurabili nella vita di una comunità.

 

                                                 Fonte:   Riccardo Ceccarelli

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