Bracconieri denunciati nel fabrianese

Venerdì, 27 Novembre 2015 01:00 | Letto 1128 volte   Clicca per ascolare il testo Bracconieri denunciati nel fabrianese Il personale del NIPAF di Ancona, congiuntamente alle Stazioni forestali di Sassoferrato (AN) e Gualdo Tadino (PG), ha denunciato nei giorni scorsi tre bracconieri di Gualdo Tadino, nellambito di una complessa operazione antibracconaggio condotta a cavallo tra le regioni Marche ed Umbria. Nascosti a partire dalle ore notturne sul valico montano in località Valmare di Montemaggio, i forestali sono intervenuti allalba per evitare la mattanza di uccelli protetti iniziata dai tre soggetti sorpresi con 7 esemplari di avifauna particolarmente protetta appena abbattuti. Uno dei tre è stato anche trovato in possesso di un richiamo elettronico illecito. Successivamente sono scattate le perquisizioni presso le abitazioni dei bracconieri residenti a Gualdo Tadino (PG), dove i forestali hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale, con oltre 2.500 munizioni e 0,5 kg di polvere da sparo non denunciati.  Complessivamente, a seguito delle perquisizioni, sono stati sequestrati 3 fucili, 2.500 munizioni, 0,5 Kg di polvere da sparo, 1 richiamo elettronico illecito e 7 esemplari di fringillidi particolarmente protetti abbattuti illegalmente.I tre bracconieri denunciati alle competenti Procure della repubblica di Ancona e Perugia rischiano pene fino a dodici mesi di arresto, previste per lomessa denuncia di munizioni e per labbattimento di specie particolarmente protette, oltre al ritiro della licenza di caccia da parte della competente autorità di Pubblica Sicurezza. Loperazione è stata svolta nellambito di una vasta campagna regionale incentrata al contrasto del bracconaggio alle specie migratorie perpetrato da decenni nei principali valichi montani tra Marche ed Umbria. Numerose specie particolarmente protette dalla normativa nazionale e comunitaria vengono ogni anno abbattute dai bracconieri e nascoste allinterno della vegetazione per eludere i controlli. Tale pratica è stata riscontrata in numerosi valichi montani della regione anche nelle passate stagioni venatorie.  Questi piccoli uccelli protetti sono molto ricercati perché costituiscono ingrediente fondamentale di alcuni piatti tipici della tradizione venatoria, ormai non più compatibili con le esigenze di tutela ambientale.

Il personale del NIPAF di Ancona, congiuntamente alle Stazioni forestali di Sassoferrato (AN) e Gualdo Tadino (PG), ha denunciato nei giorni scorsi tre bracconieri di Gualdo Tadino, nell'ambito di una complessa operazione antibracconaggio condotta a cavallo tra le regioni Marche ed Umbria. Nascosti a partire dalle ore notturne sul valico montano in località Valmare di Montemaggio, i forestali sono intervenuti all'alba per evitare la mattanza di uccelli protetti iniziata dai tre soggetti sorpresi con 7 esemplari di avifauna particolarmente protetta appena abbattuti. Uno dei tre è stato anche trovato in possesso di un richiamo elettronico illecito.

Successivamente sono scattate le perquisizioni presso le abitazioni dei bracconieri residenti a Gualdo Tadino (PG), dove i forestali hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale, con oltre 2.500 munizioni e 0,5 kg di polvere da sparo non denunciati.  Complessivamente, a seguito delle perquisizioni, sono stati sequestrati 3 fucili, 2.500 munizioni, 0,5 Kg di polvere da sparo, 1 richiamo elettronico illecito e 7 esemplari di fringillidi particolarmente protetti abbattuti illegalmente.I tre bracconieri denunciati alle competenti Procure della repubblica di Ancona e Perugia rischiano pene fino a dodici mesi di arresto, previste per l'omessa denuncia di munizioni e per l'abbattimento di specie particolarmente protette, oltre al ritiro della licenza di caccia da parte della competente autorità di Pubblica Sicurezza.


L'operazione è stata svolta nell'ambito di una vasta campagna regionale incentrata al contrasto del bracconaggio alle specie migratorie perpetrato da decenni nei principali valichi montani tra Marche ed Umbria. Numerose specie particolarmente protette dalla normativa nazionale e comunitaria vengono ogni anno abbattute dai bracconieri e nascoste all'interno della vegetazione per eludere i controlli. Tale pratica è stata riscontrata in numerosi valichi montani della regione anche nelle passate stagioni venatorie.  Questi piccoli uccelli protetti sono molto ricercati perché costituiscono ingrediente fondamentale di alcuni piatti tipici della tradizione venatoria, ormai non più compatibili con le esigenze di tutela ambientale.

Letto 1128 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo