In centinaia per l'ultimo saluto a Milena Nardi

Venerdì, 26 Agosto 2016 00:53 | Letto 5554 volte   Clicca per ascolare il testo In centinaia per l'ultimo saluto a Milena Nardi Sono stati i palloncini colorati, quei palloncini che hanno fatto felici tanti bambini e che lei aveva acquistato per venderli alla Giostra de le Castella nella sua Caldarola, ad accompagnare in cielo Milena Nardi, la giovane commerciante deceduta per un malore nella notte del terremoto. Palloncini con cui era stato addobbato lintero viale del cimitero cittadino, luogo scelto per la celebrazione delle esequie, e che al termine del rito sono stati liberati in cielo.   Unintera comunità, presenti anche autorità civili e militari, si è stretta intorno al feretro di Milena e ai suoi familiari, per testimoniare laffetto e la solidarietà di un paese nel quale è stato proclamato anche il lutto cittadino. A presiedere la messa larcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, pastore che ha voluto manifestare fin dalle prime ore dellemergenza la vicinanza al suo gregge. Nella sua omelia larcivescovo, commentando le letture, ha parlato delluomo spirituale. San Paolo ci raccomanda di non vivere secondo la dimensione mondana -le parole di mons. Brugnaro – perchè siamo fatti per una dimensione pià alta, quella di Dio creatore. Luomo spirituale è colui che sa apprezzare fino alla fine la propria vita e sa anche sacrificarsi perchè altri abbiano la vita e labbiano in abbondanza. Penso sia importante non pensare alle disgrazie che ci accadono, che sono per noi incomprensibili e che, giustamente, non vorremo mai – continua larcivescovo – Il Signore non permette che noi usciamo dalla grazia. Siamo nellAnno della Misericordia, ciò che significa che nella nostra vita cè sempre la tenerezza di Dio che trionfa anche quando a noi sembra che le cose dure, faticose, la stessa esperienza della morte anche drammatica ci allontani da Dio. Gesù crocifisso è colui che è risorto e la vita eterna trionferà sulla fragilità della nostra carne.   Al termine della celebrazione Giulia Bitti, figlia del compagno di Milena Sergio, l’ha voluta salutare con queste parole: Ciao Mile’, ma che scherzi ci fai? Te ne sei andata così, in modo strano. Quella notte sul viso di tutti noi c’erano occhi sconvolti, pieni di lacrime, ma sulla bocca uno strano sorriso, il sorriso dell’incredulità. “Non può andarsene così”. L’abbiamo detto tutti, ma la vita è questa. E‘ riso e pianto, è quello che hai sempre fatto tu. Piano piano hai imparato a soffrire, ad andare avanti, a rialzarti con il sorriso e con ironia. Sei sempre stata la zia di tutti e per tutti hai sempre trovato una parola di conforto pur tenendo in te tutti i tuoi problemi, quei problemi che hai sempre affrontato con l’aiuto del tuo caro papà, Nello, la cui scomparsa ti ha segnato profondamente. Ma da lì, con lappoggio delle persone giuste, sei ripartita, sei ritornata la Milena di sempre. Papà ha saputo comprenderti e tra un bisticcio e una risata avete saputo superare ogni difficoltà. Sempre presenti a tutte le feste con i tuoi palloncini che Nello ti ha insegnato ad amare. Eri sempre pronta a farti bella, a partire e divertirti e con ironia ci dicevi sempre andiamo allo Shada?. Quando andremo a ballare non ci verrà il controllore. Anzi no, zia sarà sempre lì, sempre presente e ci guarderà da lassù, dal palloncino più bello.   (Questo il commovente saluto delle sue nipoti): Ciao zia, è proprio da li, dal palloncino più bello che ci guarderai. Mi raccomando stai attenta a nonna Elodia a cui sei sempre stata accanto e a mamma per cui sei sempre stata e sarai un punto di riferimento. Ti ringrazio zia, anzi ti ringraziamo io e Lina per tutto quello che hai fatto per noi, sei stata come una seconda mamma. Ora zia, i compiti chi me li fa fare? Sappi che per noi sarai sempre qua. Grazie zia. E’ così Milena che ti vogliamo ricordare con la leggerezza dei tuoi palloncini.

Sono stati i palloncini colorati, quei palloncini che hanno fatto felici tanti bambini e che lei aveva acquistato per venderli alla Giostra de le Castella nella sua Caldarola, ad accompagnare in cielo Milena Nardi, la giovane commerciante deceduta per un malore nella notte del terremoto. Palloncini con cui era stato addobbato l'intero viale del cimitero cittadino, luogo scelto per la celebrazione delle esequie, e che al termine del rito sono stati liberati in cielo.

palloncini cimitero

 

palloncini in cielo 1

Un'intera comunità, presenti anche autorità civili e militari, si è stretta intorno al feretro di Milena e ai suoi familiari, per testimoniare l'affetto e la solidarietà di un paese nel quale è stato proclamato anche il lutto cittadino. A presiedere la messa l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, pastore che ha voluto manifestare fin dalle prime ore dell'emergenza la vicinanza al suo gregge. Nella sua omelia l'arcivescovo, commentando le letture, ha parlato dell'uomo spirituale. "San Paolo ci raccomanda di non vivere secondo la dimensione mondana -le parole di mons. Brugnaro – perchè siamo fatti per una dimensione pià alta, quella di Dio creatore. L'uomo spirituale è colui che sa apprezzare fino alla fine la propria vita e sa anche sacrificarsi perchè altri abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Penso sia importante non pensare alle disgrazie che ci accadono, che sono per noi incomprensibili e che, giustamente, non vorremo mai – continua l'arcivescovo – Il Signore non permette che noi usciamo dalla grazia. Siamo nell'Anno della Misericordia, ciò che significa che nella nostra vita c'è sempre la tenerezza di Dio che trionfa anche quando a noi sembra che le cose dure, faticose, la stessa esperienza della morte anche drammatica ci allontani da Dio. Gesù crocifisso è colui che è risorto e la vita eterna trionferà sulla fragilità della nostra carne".

omelia vescovo

 

fine messa

Al termine della celebrazione Giulia Bitti, figlia del compagno di Milena Sergio, l’ha voluta salutare con queste parole:

Ciao Mile’, ma che scherzi ci fai? Te ne sei andata così, in modo strano. Quella notte sul viso di tutti noi c’erano occhi sconvolti, pieni di lacrime, ma sulla bocca uno strano sorriso, il sorriso dell’incredulità. “Non può andarsene così”. L’abbiamo detto tutti, ma la vita è questa. E‘ riso e pianto, è quello che hai sempre fatto tu. Piano piano hai imparato a soffrire, ad andare avanti, a rialzarti con il sorriso e con ironia.

Sei sempre stata la zia di tutti e per tutti hai sempre trovato una parola di conforto pur tenendo in te tutti i tuoi problemi, quei problemi che hai sempre affrontato con l’aiuto del tuo caro papà, Nello, la cui scomparsa ti ha segnato profondamente. Ma da lì, con l'appoggio delle persone giuste, sei ripartita, sei ritornata la Milena di sempre. Papà ha saputo comprenderti e tra un bisticcio e una risata avete saputo superare ogni difficoltà. Sempre presenti a tutte le feste con i tuoi palloncini che Nello ti ha insegnato ad amare.

Eri sempre pronta a farti bella, a partire e divertirti e con ironia ci dicevi sempre "andiamo allo Shada?". Quando andremo a ballare non ci verrà il controllore. Anzi no, "zia" sarà sempre lì, sempre presente e ci guarderà da lassù, dal palloncino più bello.

 

(Questo il commovente saluto delle sue nipoti):

Ciao zia, è proprio da li, dal palloncino più bello che ci guarderai. Mi raccomando stai attenta a nonna Elodia a cui sei sempre stata accanto e a mamma per cui sei sempre stata e sarai un punto di riferimento. Ti ringrazio zia, anzi ti ringraziamo io e Lina per tutto quello che hai fatto per noi, sei stata come una seconda mamma. Ora zia, i compiti chi me li fa fare? Sappi che per noi sarai sempre qua. Grazie zia.

E’ così Milena che ti vogliamo ricordare con la leggerezza dei tuoi palloncini.

scambio della pace

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