1 Novembre festa di Ognissanti. Un periodo nel quale tutti si ritrovano, molti ritornando anche nei luoghi di origine, per rendere omaggio ai propri cari defunti. Una festività quest’anno segnata nel territorio del maceratese dalla grave crisi sismica iniziata dallo scorso mese di agosto. Così le comunità colpite, che hanno avuto anche tutti i cimiteri lesionati e di conseguenza chiusi, si sono ritrovate a celebrare la messa nelle tende adibite a chiese o, come a Camerino, sul prato de Le Calvie dove l’arcivescovo Francesco Giovanni ha celebrato insieme ai sacerdoti della città in quella che ora è divenuta la sua cattedrale a cielo aperto. Un messaggio di speranza, quello rivolto dal vescovo ai suoi fedeli che ha invitato alla solidarietà e a vivere in pieno, pur nella provvisorietà, il senso della comunità. Un pensiero anche a coloro che stanno operando in favore di quanti che sono in maggiore situazione di disagio che in questo modo, ha sottolineato, vivono la loro Eucaristia anche se non possono partecipare alla messa.