Turbine al lavoroper liberare completamente dalla neve le vie di accesso di una decina di frazioni delle Marche.
Tutte sono state comunque raggiunte anche se non in tutte è stata riattivata l'erogazione di energia elettrica.
La SOUP sala operativa unificata di Protezione Civile ha fatto sapere che sono in campo 538 uomini e 100 mezzi tra turbine, bobcat, lame, pale, spargisale, fuoristrada, frese, autocarri. Si aggiungono a questi i mezzi messi in campo da Province e Comuni e le attrezzature leggere.
Verifiche sono state effettuate e sono in corso sui fiumi, in particolare sul Nera che è monitorato in tempo reale. Non risultewrebbero comunque situazioni di rischio legato a esondazioni e i livelli del fiume non sono cambiati rispetto ad un mese fa.
Quattro le stazioni di controllo a monte dell'abitato di Visso, fino a Castelsantangelo sul Nera, e ogni intervento di monitoraggio dà la possibilità di preallertare eventualmente i Comuni in tempo utile. Gli altri fiumi di tutta la regione sono tutti sotto controllo da 165 centraline.
Intanto il Centro Funzionale Multirischi della Protezione civile delle Marche ha diramato una raccomandazione a Comuni e enti locali a ''prestare la massima attenzione al possibile innesco di fenomeni valanghivi anche di piccole dimensioni non solo nelle aree già conosciute e/o perimetrate nel Piano di assetto idrogeologico, ma anche su tutti i versanti con forti accumuli di neve lungo le scarpate delle reti viarie''