Ritrovato cadavere nel lago di Caccamo Domenico Lucarini

Venerdì, 09 Giugno 2017 13:10 | Letto 9653 volte   Clicca per ascolare il testo Ritrovato cadavere nel lago di Caccamo Domenico Lucarini   Quello che si temeva è accaduto. Le acque del lago di Caccamo hanno restituito il corpo senza vita di Domenico Lucarini ( nella foto accanto ), il 63enne di Capolapiaggia del quale si erano perse le tracce nella giornata di mercoledì è stato ritrovato vicino la diga, dopo aver abbassato di molto il livello del lago. Lauto di Lucarini era stata rinvenuta in una piazzola sulla riva del bacino con le chiavi inserite nel cruscotto e allinterno il cellulare, il portafogli e un post it che aveva fatto presagire il peggio. Nella mattinata di questo venerdì sembrava che fosse stato avvistato nelle acque del lago il corpo di un uomo, ragione per cui è stata autorizzata lapertura della diga per abbassare ulteriormente il livello del bacino e facilitare il lavoro dei sommozzatori. In realtà, in un primo momento non erano altro che resti di un gommone rimasto impigliato in un tronco di legno. Le ricerche sono continuate e dopo le ore 13,00 i vigili del fuoco e i sommozzatori hanno rinvenuto il corpo e consegnato alla famiglia. Domenico Lucarini, che lavorava come tecnico di laboratorio presso il Dipartimento di Botanica di Unicam, sembra soffrisse da tempo di crisi depressive che il recente terremoto, con la sua abitazione risultata danneggiata, aveva acuito.  Profonda commozione ha destato la notizia della sua scomparsa a Camerino dove Lucarini, che lascia la moglie Maria Teresa, insegnante presso la scuola Ortolani, e il figlio Daniele, informatico che opera a Matelica, era molto conosciuto e particolarmente stimato. In molti hanno voluto ricordare la sua figura. Tra questi il professor Ettore Orsomando, con il quale Lucarini aveva collaborato in alcuni lavori di pubblicazione, in particolare nellInedito Erbario del 1832. (i resti del gommone avvistati questa mattina) La diga del lago di Caccamo, luogo dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Domenico    (la moglie Maria Teresa e il figlio Davide hanno atteso sulle rive del lago il corpo di Domenico ) Domenico era un uomo meraviglioso, importante per lo sviluppo dellOrto Botanico – lo ricorda così il professor Orsomando – Un ragazzo sensibile che si era aperto raccontandomi di alcuni suoi problemi di natura depressiva che da giovane lo avevano costretto ad abbandonare anche gli studi universitari, nonostante avesse sostenuto molti esami. Aveva anche collaborato con me alla stesura del libro Linedito erbario del 1832 del cav. Giuseppe Bandini Collaterali. Lo avevo cercato poco tempo fa perchè è in fase di progettazione un lavoro sulla Rocca di Camerino e diversi anni fa con Domenico avevamo fatto un elenco di tutte le specie vegetali esistenti in tale luogo. Essenso, però, stato informato di alcuni suoi problemi di salute ho preferito desistere. Un uomo sensibile e particolarmente legato alla sua famiglia, anche a quella di origine. Suo padre, infatti, mi raccontava come fin da piccolo Domenico lo aiutava nel lavoro dei campi, preoccupandosi anche delle problematiche familiari. Un uomo di una sensibilità unica, e un bravo tecnico, appassionato e orgoglioso del suo lavoro.     Stringendosi con affetto intorno alla famiglia, cordoglio per l’improvvisa scomparsa è stato espresso dal rettore , dal pro rettore vicario dal direttore generale e da tutta la comunità universitaria di Camerino. Esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze sono state ricordate le doti umane e professionali di Domenico, “distintosi sempre per serietà professionale e umanità. Una persona sempre pronta a collaborare con tutti, generosa e gentile, che ha svolto il suo lavoro con competenza e professionalità”” Credo che sia la conseguenza dei momenti difficili che stiamo attraversando- ha affermato il rettore Corradini- L’uomo affronta le situazioni problematiche con più o meno forza o energia auspicando che si possa tornare a quella ‘normalità’ alla quale eravamo abituati fino a pochi mesi fa. Siamo increduli e addolorati per questo caro amico e fratello che ci ha lasciati; un uomo umile, instancabile lavoratore che ricorderò sempre come una bella persona. Speriamo che lui sappia benedirci da lassù, perché ne abbiamo davvero tanto bisogno”.   Stringendosi con affetto intorno alla famiglia, cordoglio per l’improvvisa scomparsa è stato espresso dal rettore , dal pro rettore vicario dal direttore generale e da tutta la comunità universitaria di Camerino. Esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze sono state ricordate le doti umane e professionali di Domenico, “distintosi sempre per serietà professionale e umanità. Una persona sempre pronta a collaborare con tutti, generosa e gentile, che ha svolto il suo lavoro con competenza e professionalità”” Credo che sia la conseguenza dei momenti difficili che stiamo attraversando- ha affermato il rettore Corradini- L’uomo affronta le situazioni problematiche con più o meno forza o energia auspicando che si possa tornare a quella ‘normalità’ alla quale eravamo abituati fino a pochi mesi fa. Siamo increduli e addolorati per questo caro amico e fratello che ci ha lasciati; un uomo umile, instancabile lavoratore che ricorderò sempre come una bella persona. Speriamo che lui sappia benedirci da lassù, perché ne abbiamo davvero tanto bisogno”.     (La copertina del libro del Prof. Ettore Orsomando cui Domenico Lucarini ha collaborato  

 

Quello che si temeva è accaduto. Le acque del lago di Caccamo hanno restituito il corpo senza vita di Domenico Lucarini ( nella foto accanto ), il 63enne di Capolapiaggia del quale si erano perse le tracce nella giornata di mercoledì è stato ritrovato vicino la diga, dopo aver abbassato di molto il livello del lago. L'auto di Lucarini era stata rinvenuta in una piazzola sulla riva del bacino con le chiavi inserite nel cruscotto e all'interno il cellulare, il portafogli e un post it che aveva fatto presagire il peggio.

Nella mattinata di questo venerdì sembrava che fosse stato avvistato nelle acque del lago il corpo di un uomo, ragione per cui è stata autorizzata l'apertura della diga per abbassare ulteriormente il livello del bacino e facilitare il lavoro dei sommozzatori. In realtà, in un primo momento non erano altro che resti di un gommone rimasto impigliato in un tronco di legno.

Le ricerche sono continuate e dopo le ore 13,00 i vigili del fuoco e i sommozzatori hanno rinvenuto il corpo e consegnato alla famiglia.

Domenico Lucarini, che lavorava come tecnico di laboratorio presso il Dipartimento di Botanica di Unicam, sembra soffrisse da tempo di crisi depressive che il recente terremoto, con la sua abitazione risultata danneggiata, aveva acuito.

 Profonda commozione ha destato la notizia della sua scomparsa a Camerino dove Lucarini, che lascia la moglie Maria Teresa, insegnante presso la scuola Ortolani, e il figlio Daniele, informatico che opera a Matelica, era molto conosciuto e particolarmente stimato. In molti hanno voluto ricordare la sua figura. Tra questi il professor Ettore Orsomando, con il quale Lucarini aveva collaborato in alcuni lavori di pubblicazione, in particolare nell'Inedito Erbario del 1832.

(i resti del gommone avvistati questa mattina)

diga resto gommone

La diga del lago di Caccamo, luogo dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Domenico 

20170609 114253 1

 

(la moglie Maria Teresa e il figlio Davide hanno atteso sulle rive del lago il corpo di Domenico )

attesa moglie e figlio

"Domenico era un uomo meraviglioso, importante per lo sviluppo dell'Orto Botanico – lo ricorda così il professor Orsomando – Un ragazzo sensibile che si era aperto raccontandomi di alcuni suoi problemi di natura depressiva che da giovane lo avevano costretto ad abbandonare anche gli studi universitari, nonostante avesse sostenuto molti esami. Aveva anche collaborato con me alla stesura del libro "L'inedito erbario del 1832 del cav. Giuseppe Bandini Collaterali". Lo avevo cercato poco tempo fa perchè è in fase di progettazione un lavoro sulla Rocca di Camerino e diversi anni fa con Domenico avevamo fatto un elenco di tutte le specie vegetali esistenti in tale luogo. Essenso, però, stato informato di alcuni suoi problemi di salute ho preferito desistere. Un uomo sensibile e particolarmente legato alla sua famiglia, anche a quella di origine. Suo padre, infatti, mi raccontava come fin da piccolo Domenico lo aiutava nel lavoro dei campi, preoccupandosi anche delle problematiche familiari. Un uomo di una sensibilità unica, e un bravo tecnico, appassionato e orgoglioso del suo lavoro".  

 

Stringendosi con affetto intorno alla famiglia, cordoglio per l’improvvisa scomparsa è stato espresso dal rettore , dal pro rettore vicario dal direttore generale e da tutta la comunità universitaria di Camerino. Esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze sono state ricordate le doti umane e professionali di Domenico, “distintosi sempre per serietà professionale e umanità. Una persona sempre pronta a collaborare con tutti, generosa e gentile, che ha svolto il suo lavoro con competenza e professionalità”” Credo che sia la conseguenza dei momenti difficili che stiamo attraversando- ha affermato il rettore Corradini- L’uomo affronta le situazioni problematiche con più o meno forza o energia auspicando che si possa tornare a quella ‘normalità’ alla quale eravamo abituati fino a pochi mesi fa. Siamo increduli e addolorati per questo caro amico e fratello che ci ha lasciati; un uomo umile, instancabile lavoratore che ricorderò sempre come una bella persona. Speriamo che lui sappia benedirci da lassù, perché ne abbiamo davvero tanto bisogno”.  

Stringendosi con affetto intorno alla famiglia, cordoglio per l’improvvisa scomparsa è stato espresso dal rettore , dal pro rettore vicario dal direttore generale e da tutta la comunità universitaria di Camerino. Esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze sono state ricordate le doti umane e professionali di Domenico, “distintosi sempre per serietà professionale e umanità. Una persona sempre pronta a collaborare con tutti, generosa e gentile, che ha svolto il suo lavoro con competenza e professionalità”” Credo che sia la conseguenza dei momenti difficili che stiamo attraversando- ha affermato il rettore Corradini- L’uomo affronta le situazioni problematiche con più o meno forza o energia auspicando che si possa tornare a quella ‘normalità’ alla quale eravamo abituati fino a pochi mesi fa. Siamo increduli e addolorati per questo caro amico e fratello che ci ha lasciati; un uomo umile, instancabile lavoratore che ricorderò sempre come una bella persona. Speriamo che lui sappia benedirci da lassù, perché ne abbiamo davvero tanto bisogno”.  

 

(La copertina del libro del Prof. Ettore Orsomando cui Domenico Lucarini ha collaborato

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