Caldarola, consegnate le prime casette

Mercoledì, 27 Dicembre 2017 16:17 | Letto 1478 volte   Clicca per ascolare il testo Caldarola, consegnate le prime casette “Nonostante tutto la giornata più bella da quando sono sindaco di un paese terremotato”. Queste le parole del primo cittadino di Caldarola Luca Maria Giuseppetti nel salutare i concittadini durante la consegna delle chiavi di 41 SAE nell’area individuata nella zona ovest del paese, vicino agli impianti sportivi. “Bella, perché finalmente circa 100 paesani sono rientrati nel loro Comune, 41 famiglie che erano fuori, molti lontani anche più di 100 km, tutti desiderosi di rivivere la quotidianità paesana. Poi le finiture, i dettagli, le storture di queste abitazioni provvissorie verranno risolte, ma quel che è importante è che sono nuovamente con noi riuniti nello stesso contesto”. Non è un dietrofront del Sindaco Giuseppetti rispetto alla denuncia dell’indecenza delle SAE dichiarate ultimate dalla ditta costruttrice, ma una scelta del male minore. Per la massima volontà democratica l’Amministrazione Comunale ha preferito far decidere ai destinatari, una volta visionata l’abitazione, se occuparla o attendere gli ulteriori lavori. Tutto sommato un clima di festa quello vissuto tra i caldarolesi che si sono in alcuni casi rivisti dopo più di un anno e che si sono resi conto che l’esilio forzato è finito. “Il mio augurio è che questo provvisorio lo sia per poco tempo” ha proseguito Giuseppetti prima della benedizione del parroco Don Vincenzo “ognuno nella vita subisce momenti di difficoltà, e questo è uno dei peggiori ostacolo da superare, ma noi siamo una comunità forte, lo supereremo insieme, i bisogni di uno sono i bisogni dell’altro e la vicinanza ci deve proiettare in modo positivo verso il futuro. Dobbiamo essere consapevoli che in questo contesto i bambini diventeranno ragazzi, parlare di normalità è difficile ma dobbiamo crederci”.     Ora il cronoprogramma prevede la consegna di un secondo blocco per gennaio mentre il terzo ed ultimo a fine febbraio. “Entro i primi mesi del 2018 rivoglio qui tutti i miei concittadini. A loro dico sin da subito che se c’è qualcosa che non va è inutile fare polemica, non porta giovamento a nessuno, soprattutto al paese. Non ci siamo mai tirati indietro al confronto e alla soluzione dei problemi insieme, anzi, per questo voglio ringraziare tutti gli amministratori del Comune, Assessori e Vice sindaco, che si sono spesi fino allo sfinimento per la realizzazione delle SAE. Ora si va avanti, sempre insieme, uniti più che mai”  

“Nonostante tutto la giornata più bella da quando sono sindaco di un paese terremotato”. Queste le parole del primo cittadino di Caldarola Luca Maria Giuseppetti nel salutare i concittadini durante la consegna delle chiavi di 41 SAE nell’area individuata nella zona ovest del paese, vicino agli impianti sportivi.

“Bella, perché finalmente circa 100 paesani sono rientrati nel loro Comune, 41 famiglie che erano fuori, molti lontani anche più di 100 km, tutti desiderosi di rivivere la quotidianità paesana. Poi le finiture, i dettagli, le storture di queste abitazioni provvissorie verranno risolte, ma quel che è importante è che sono nuovamente con noi riuniti nello stesso contesto”.

Non è un dietrofront del Sindaco Giuseppetti rispetto alla denuncia dell’indecenza delle SAE dichiarate ultimate dalla ditta costruttrice, ma una scelta del male minore. Per la massima volontà democratica l’Amministrazione Comunale ha preferito far decidere ai destinatari, una volta visionata l’abitazione, se occuparla o attendere gli ulteriori lavori.

Tutto sommato un clima di festa quello vissuto tra i caldarolesi che si sono in alcuni casi rivisti dopo più di un anno e che si sono resi conto che l’esilio forzato è finito.

“Il mio augurio è che questo provvisorio lo sia per poco tempo” ha proseguito Giuseppetti prima della benedizione del parroco Don Vincenzo “ognuno nella vita subisce momenti di difficoltà, e questo è uno dei peggiori ostacolo da superare, ma noi siamo una comunità forte, lo supereremo insieme, i bisogni di uno sono i bisogni dell’altro e la vicinanza ci deve proiettare in modo positivo verso il futuro. Dobbiamo essere consapevoli che in questo contesto i bambini diventeranno ragazzi, parlare di normalità è difficile ma dobbiamo crederci”.

 

folla sae

 

Ora il cronoprogramma prevede la consegna di un secondo blocco per gennaio mentre il terzo ed ultimo a fine febbraio.

“Entro i primi mesi del 2018 rivoglio qui tutti i miei concittadini. A loro dico sin da subito che se c’è qualcosa che non va è inutile fare polemica, non porta giovamento a nessuno, soprattutto al paese. Non ci siamo mai tirati indietro al confronto e alla soluzione dei problemi insieme, anzi, per questo voglio ringraziare tutti gli amministratori del Comune, Assessori e Vice sindaco, che si sono spesi fino allo sfinimento per la realizzazione delle SAE.

Ora si va avanti, sempre insieme, uniti più che mai”

 

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