Aconcagua, la scalata di solidarietà per Montecavallo

Giovedì, 01 Febbraio 2018 21:45 | Letto 922 volte   Clicca per ascolare il testo Aconcagua, la scalata di solidarietà per Montecavallo Hanno lasciato il campo base a circa 5.000 metri di altitudine a ora si apprestano ad affrontare lultimo, ma più difficile ed impegnativo tratto che li porterà sulla vetta dellAconcagua, a quiota 6962 metri. Sono i tre componenti dellAconcagua Experience Team, composto da tre amici, Marco Capodacqua, presidente della onlus, titolare di un agriturismo, Roberto Pellegrini, responsabile di unazienda in Albania, e il veneto Giovanni DallArmellina, ormai marchigiano a tutti gli effetti, responsabile di una clinica odontoiatrica ad Ancona. Sono partiti alla volta dellArgentina per scalare la vetta più alta del mondo al di fuori di quelle dellAsia con un obiettivo ben preciso, la solidarietà. Sì, perché questa loro iniziativa ha una finalità ben precisa: portare sulla montagna più alta del continente americano la bandiera del piccolo comune di Monte Cavallo e della Provincia di Macerata. I fondi che riusciranno a mettere insieme con questo loro gesto saranno interamente devoluti al piccolo comune macaratese colpito dagli eventi sismici del 2016. Sono partiti per il continente sud americano il 23 gennaio scorso e, dopo alcuni giorni di acclimatamento, proprio in queste ore si apprestano a compiere la scalata finale. Nei giorni in cui hanno dormito al campo base, hanno appeso alle loro tende la bandiera del piccolo comune di Monte Cavallo, proprio come avevano promesso. Ora rimane limpresa finale.    

Hanno lasciato il campo base a circa 5.000 metri di altitudine a ora si apprestano ad affrontare l'ultimo, ma più difficile ed impegnativo tratto che li porterà sulla vetta dell'Aconcagua, a quiota 6962 metri. Sono i tre componenti dell'Aconcagua Experience Team, composto da tre amici, Marco Capodacqua, presidente della onlus, titolare di un agriturismo, Roberto Pellegrini, responsabile di un'azienda in Albania, e il veneto Giovanni Dall'Armellina, ormai marchigiano a tutti gli effetti, responsabile di una clinica odontoiatrica ad Ancona.

Sono partiti alla volta dell'Argentina per scalare la vetta più alta del mondo al di fuori di quelle dell'Asia con un obiettivo ben preciso, la solidarietà. Sì, perché questa loro iniziativa ha una finalità ben precisa: portare sulla montagna più alta del continente americano la bandiera del piccolo comune di Monte Cavallo e della Provincia di Macerata. I fondi che riusciranno a mettere insieme con questo loro gesto saranno interamente devoluti al piccolo comune macaratese colpito dagli eventi sismici del 2016. Sono partiti per il continente sud americano il 23 gennaio scorso e, dopo alcuni giorni di acclimatamento, proprio in queste ore si apprestano a compiere la scalata finale. Nei giorni in cui hanno dormito al campo base, hanno appeso alle loro tende la bandiera del piccolo comune di Monte Cavallo, proprio come avevano promesso. Ora rimane l'impresa finale.

 

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